“Untitled”
Mostra personale di pittura di:
Valentinaki
A cura
di Massimiliano Bisazza
Opening:
1
giugno 2016 dalle h 18,30 alle h 21,00
In mostra fino al 14 giugno 2016 mattino
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato
“Senza titolo” è l'incipit di un progetto che ha
visto gli albori nel 2014, durante il quale la pittrice lettone Valentinaki ci
ha emotivamente indotto alla riflessione sull'ecosostenibilità del nostro mare.
Con il progetto che portava il titolo di “Black Sand” ha prodotto opere d'arte dove il colore nero (black) del petrolio perduto nei nostri mari ha portato alla morte di una parte della fauna ittica e all'inquinamento delle acque. E' proprio l'artista che ci ricorda come sin da piccola, quando viveva a Riga, in Lettonia, osservava il Mar Baltico solcato da enormi navi petroliere; senza immaginare quale dannoso “oro nero” stavano trasportando e quanto sarebbe stato nocivo se scaricato in mare a causa di un incidente.
Black (nera) è anche la Natura che muore, in contrapposizione alla sabbia (“sand” appunto, ndr.) che ha una colorazione chiara, come la spiaggia quando è intatta, pura, senza l'abominio dell'inquinamento umano. Gli opposti (black and sand) entrano volutamente in armonia?
Solo una conchiglia, inserita nelle opere deliberatamente dall'artista Valentinaki, ci lascia un barlume di speranza, una goccia di possibilità volta ad un futuro di cambiamento proattivo se voluto da ogni singolo individuo.
Con il progetto che portava il titolo di “Black Sand” ha prodotto opere d'arte dove il colore nero (black) del petrolio perduto nei nostri mari ha portato alla morte di una parte della fauna ittica e all'inquinamento delle acque. E' proprio l'artista che ci ricorda come sin da piccola, quando viveva a Riga, in Lettonia, osservava il Mar Baltico solcato da enormi navi petroliere; senza immaginare quale dannoso “oro nero” stavano trasportando e quanto sarebbe stato nocivo se scaricato in mare a causa di un incidente.
Black (nera) è anche la Natura che muore, in contrapposizione alla sabbia (“sand” appunto, ndr.) che ha una colorazione chiara, come la spiaggia quando è intatta, pura, senza l'abominio dell'inquinamento umano. Gli opposti (black and sand) entrano volutamente in armonia?
Solo una conchiglia, inserita nelle opere deliberatamente dall'artista Valentinaki, ci lascia un barlume di speranza, una goccia di possibilità volta ad un futuro di cambiamento proattivo se voluto da ogni singolo individuo.
Ma il progetto continua in Galleria STATUTO13,
nel cuore di Brera a Milano, dove oltre ad alcune opere della precedente
mostra, saranno esposte nuove opere con
cromatismi - più o meno materici - molto più chiari. Se in passato le opere
astratte di Valentinaki, di chiara
matrice espressionistica, viravano più verso il
nero, il buio, quasi a voler rimarcare il danno ecologico creato dal petrolio;
oggi tendono maggiormente a tonalità chiare e con una maggiore presenza di
conchiglie....sinonimo di speranza; una finestra luminosa verso la luce
emozionale.
L'idea che si percepisce è un intento positivistico dove l'artista vuole concentrare l'attenzione più sulla visione favorevole, dunque costruttiva e non ostinarsi su un dramma umano. La natura sarà dunque più presente nella nuova produzione artistica di Valentinaki e la luce protenderà ad avere la supremazia rispetto al buio.
I piani ermeneutici hanno sempre e comunque due gamme interpretative: una materica e l'altra squisitamente estetico-filosofica; lasciando sempre il passo ad un concettualismo sintetico, originale, ibridante ma mai troppo purista o rigoroso; dunque non bisognoso di un titolo - “untitled” appunto -
L'idea che si percepisce è un intento positivistico dove l'artista vuole concentrare l'attenzione più sulla visione favorevole, dunque costruttiva e non ostinarsi su un dramma umano. La natura sarà dunque più presente nella nuova produzione artistica di Valentinaki e la luce protenderà ad avere la supremazia rispetto al buio.
I piani ermeneutici hanno sempre e comunque due gamme interpretative: una materica e l'altra squisitamente estetico-filosofica; lasciando sempre il passo ad un concettualismo sintetico, originale, ibridante ma mai troppo purista o rigoroso; dunque non bisognoso di un titolo - “untitled” appunto -
Per informazioni:
Cell. +39 347 2265227