martedì 22 marzo 2022
UMBERTO TIRELLI. La Collezione d'Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022. A Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, la mostra a cura di Nadia Stefanel.
ORO&BLU. Alla Nuova Galleria Morone di Milano, in mostra anche Maria Cristina Carlini con l'opera "La luce dopo il buio”, a cura di Vittoria Coen.
“ORO&BLU” è un affascinante viaggio attraverso le opere di alcuni dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale che hanno trovato nel blu e nell’oro particolari significati e suggestioni. La mostra collettiva presentata alla Nuova Galleria Morone, a cura di Vittoria Coen dal 24 marzo al 13 maggio 2022 propone il confronto tra diverse generazioni di artisti, dalle avanguardie del Novecento alla contemporaneità, un corpus significativo di opere che rappresenta memorie e visioni del recente passato.
I colori protagonisti dell’esposizione, forniscono spunti di riflessione sulle identità e sulle personalità degli autori che li hanno resi parte della loro poetica, oro e blu sono, infatti, tra i più spirituali e magici colori della tavolozza; Yves Klein paragona il blu al mare e al cielo ma, soprattutto, lo definisce un colore “fuori”. L’oro è simbolo di regalità, di preziosità, di unicità, nelle culture occidentali così come in quelle orientali.
Maria Cristina Carlini partecipa a “ORO&BLU” con “La luce dopo il buio” un grande portone, addossato alla parete, squarciato al centro da un’esplosione d’oro. L’imponente opera inedita del 2022 è realizzata in legno di recupero e oro, l’artista, diversamente da altri lavori sullo stesso tema creati in passato, propone una soglia chiusa, che non lascia scampo all’osservatore e impedisce all’occhio di oltrepassarla, il legno di recupero del portone racchiude in sé il fascino di un passato ignoto, una memoria comune e condivisa che trasforma in straordinario l’ordinarietà del quotidiano. Il potente intervento dato dall’oro rende prezioso e luminoso il legno antico e ciò che custodisce, una composizione materica e concreta che suscita ricordi e memorie personali quanto ancestrali. Con quest’opera Carlini continua la sua ricerca verso le origini e il passato comune e ci sfida ad oltrepassare quella soglia verso un linguaggio universale come quello dell’arte.
Accanto all’installazione di Maria Cristina Carlini sono protagoniste della mostra le opere di: Elisabeth Aro, Olivo Barbieri, Remo Bianco, Sonia Costantini, Gianni Dessì, Lucio Fontana, Domenico Grenci, Yves Klein, Maria Lai, Marino Marini, Francesca Matarazzo, Enrico Minguzzi, Gianni Piacentino, Alex Pinna, Man Ray, Tomas Saraceno, Elisabeth Scherffig, Cesare Tacchi, Eltjon Valle, Terry Winters.
lunedì 21 marzo 2022
GUSTO. L'Alchimista si tinge di atmosfere swing e jazz da Cotton Club, con la partecipazione speciale di Max Morandi in collaborazione con la sua "Accademia del Barman".
martedì 15 marzo 2022
ATTILIO. PINOCCHIO E ALTRE STORIE. Le illustrazioni di Attilio Cassinelli all’Artoteca Di-Se di Domodossola.
ATTILIO. PINOCCHIO E ALTRE STORIE
illustrazioni di Attilio Cassinelli
Dal 26 marzo al 1 maggio 2022
Inaugurazione: Sabato 26 marzo ore 17:00
Artoteca Di-Se “Il Refettorio”
Collegio Mellerio Rosmini, via Rosmini 22 (entrata laterale lato posteggio), Domodossola (VB)
Ingresso libero
Aperture | venerdì 15.30-18.30 | sabato e domenica 10-12 | 15.30-18.30
18 e 25 aprile | 10-12 | 15.30-18.30
17 aprile chiuso
Per le scuole apertura tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 solo su prenotazione
(scrivere una email a museiossola@libero.it)
Cassinelli, in arte Attilio, è pittore, illustratore, narratore per immagini, poeta. Dagli anni Settanta a oggi ha rivoluzionato l’editoria per i più piccoli grazie al suo segno geometrico e rigoroso, diventando tra gli illustratori italiani più amati e riconosciuti, anche a livello internazionale. Scrive moltissimi racconti, intere collane, album cartonati e inventa numerosi giochi in scatola per l’infanzia. Nato a Genova nel 1923, disegna da sempre e continua a illustrare le sue storie definendosi “amante delle cose semplici”. Nel 2020 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma gli ha dedicato una grande mostra, la prima consacrata al linguaggio dell’illustrazione in una delle più importanti sedi istituzionali italiane, riconoscendo ad Attilio il grande merito di aver valorizzato la comunicazione visiva rivolta ai bambini più piccoli grazie alla sua singolare capacità di sintesi. Attilio, tra i tanti premi e riconoscimenti, ha ricevuto nel 2017 il Premio Speciale della Giuria del Premio Andersen, il più prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori, e la Menzione speciale alla carriera al Bologna Ragazzi Award 2019, il premio della Bologna Children’s Book Fair.
L’importante percorso in mostra negli spazi dell’Artoteca Di-Se presso il Collegio Rosmini di Domodossola (VB), “Attilio. Pinocchio e altre storie” (26 marzo-1° maggio), racconta parte della vulcanica carriera creativa di Attilio. L’esposizione comprende schizzi, disegni preparatori, originali inediti e riproduzioni dedicati soprattutto a Pinocchio, personaggio che accompagna Attilio lungo tutta la sua carriera e ne segue le evoluzioni stilistiche. Si va dall’edizione del classico del 1981 (Giunti), a quella in versi “C’era una volta un pezzo di legno” (Giunti), fino all’ultima versione per piccolissimi “Pinocchio” (Lapis Edizioni). In esposizione anche alcune grandi stampe della serie “Le storie di Attilio” (Lapis Edizioni) ed estratti dal documentario “Attilio” di Flavio Bonetti.
La personale, accompagnata da un breve testo del pedagogista Marco Dallari, è un racconto per immagini che tocca molti dei temi cari ad Attilio, gli stessi che lo accompagnano da sempre: storie di amicizia, natura, ecologia, condivisione e solidarietà.
Nel cortile esterno del Collegio Rosmini e in centro città saranno inoltre esposti per essere esplorati in prima persona i boschi e i personaggi della serie “Mini fiabe di Attilio” (Lapis Edizioni): Biancaneve, Cappuccetto rosso, Pinocchio, Il principe ranocchio, Riccioli d’oro, I tre porcellini, Il leone e il topo. Ambientazioni e grandi cartonati delle fiabe classiche dedicate ai piccolissimi diventano così luogo d’incontro e di condivisione per ospitare letture animate e laboratori, in collaborazione con la Biblioteca Civica Contini di Domodossola.
Presso la biblioteca ci saranno anche il Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria e per educatori tenuto da Alessandra Cassinelli, figlia di Attilio (sabato 26 marzo, ore 10-13, prenotazione obbligatoria), e gli incontri “Io leggo Attilio!” con i volontari di Nati per Leggere (da martedì a venerdì, ore 10-11, ore 14.30-15.30, prenotazione obbligatoria).
Attilio. Pinocchio e altre storie nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco.
Gli eventi in collaborazione e presso la Biblioteca Civica Contini di Domodossola sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazioni: 0324 242232
Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria e per educatori | sabato 26 marzo | ore 10-13
Il corso, tenuto da Alessandra Cassinelli, figlia di Attilio, si propone di fornire – attraverso una riflessione storica, didattica, pedagogica – le chiavi di lettura per conoscere e approfondire il lungo e fortunato percorso artistico di Attilio Cassinelli, uno dei maestri indiscussi dell’illustrazione italiana per l’infanzia. Il corso è riconosciuto come aggiornamento docenti e inserito sulla piattaforma SOFIA con codice 70544 Attilio. Pinocchio e altre storie. Sarà erogato con modalità mista in presenza (numero massimo partecipanti: 30) e online.
“Io leggo Attilio!” | per tutta la durata della mostra, da martedì a venerdì | mattino ore 10-11, pomeriggio ore 14.30-15.30
I volontari di Nati per Leggere accompagneranno i bambini delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle primarie alla scoperta dei personaggi che animano i libri di Attilio. Conosceranno Bob il cane, Samuele il coniglio, Milli la mucca, Laura la talpa, Pericle il gatto e molti altri amici.
Per informazioni e per seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative di Di-Se:
Mondolfiera. Alla MA-EC Gallery di Milano, la mostra personale dell'artista Afran, testo critico a cura di Chiara Cardini.
Mondolfiera
Mostra personale di Afran
Testo critico a cura di Chiara Cardini
Dal 29 marzo al 21 aprile 2022
Opening: Martedì 29 marzo dalle ore 18 alle 21
MA-EC Gallery inaugura martedì 29 marzo 2022, nella sede di Palazzo Durini, Mondolfiera esposizione dell’artista Afran.
Dopo due anni di attesa, ritorna Afran con una nuova serie di opere, alcune realizzate proprio nel 2022.
In mostra una ventina tra quadri e sculture che spaziano dal collage all’acrilico su tela e cartone, dalla bomboletta spray al denim, per terminare in una grande scenografia costruita con cartoni da spedizione.
“Mondolfiera - scrive Chiara Cardini - affronta la questione del consumismo di massa, che tramite l’ironia dell’espressione pop ci è consegnato per mezzo di opere realizzate su cartone applicato a tela, dove l’artista esegue taglienti interventi pittorici e di collage, e dal grande quadro “Cavallo di Troia o Vitello d’oro” allestito in un’apposita scenografia, in cui gli argomenti della comodità e della vendita di merci sono interpretati attraverso lo stratagemma del celebre mito greco e con la chiave di lettura offerta dell’episodio biblico di Esodo 32”.
Attraverso la sua grande abilità tecnica, Afran disvela ciò che si occulta dietro al nuovo consumismo di massa che tocca non solo il consumo/possesso dell’oggetto fisico, ma si palesa nella nostra relazione con le app e le svariate piattaforme di streaming. Simboli e segni del nostro essere social si intrecciano così a figure archetipiche, in una fiera colorata che seduce e cattura nella rete di una realtà immateriale che è monopolio della nostra contemporaneità. L’opera che dà il titolo alla mostra riassume nel suo volo cromatico il sogno, la volontà e la capacità di rovesciare la visione dualistica del presente (pro-contro, giusto-sbagliato, alto-basso, bello-brutto) inserendo la persona come quell’unico terzo polo in grado di completare e rendere migliore la nostra idea di futuro.
Francis Nathan Abiamba in arte Afran è un artista scultore pittore e performer camerunense, classe 1987. Vive e lavora in Italia nella provincia di Lecco dal 2009. Conta numerose mostre internazionali fra Africa, Europa e America. Ha ricevuto diversi premi internazionali e nazionali tra cui il Premio Artivisive San Fedele e il premio Liliana Nocera della Permanente di Milano. Le problematiche ambientali ed identitarie che vive la nostra contemporaneità sono da sempre alla base delle sue investigazioni. Oltre al Denim, suo materiale di predilezione, l'artista non si pone nessun limite tecnico per raccontare al meglio la complessità e le contraddizioni di quest'epoca segnata da radicali cambiamenti. Ha al suo attivo molti progetti ed esposizioni, tra le ultime ricordiamo: Denim – stylish, practical, timeless. Blue fabric with a history, Spielzeug Welten Museum di Basilea; Pei's world. A brief history of a Chinese Gallery in Italy, a cura di Luca Beatrice, Arsenale di Venezia, Spazio Thetis.
Afran è tra gli artisti che rappresenteranno il Padiglione Nazionale del Camerun alla prossima Biennale di Venezia del 2022.