martedì 22 marzo 2022

UMBERTO TIRELLI. La Collezione d'Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022. A Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, la mostra a cura di Nadia Stefanel.

 


UMBERTO TIRELLI. La Collezione d'Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022 

A cura di Nadia Stefanel

26 marzo - 3 luglio 2022 
Inaugurazione: sabato 26 marzo, ore 17.00

Palazzo Bentivoglio, Gualtieri (RE)

In Sala Giove e nel Torrazzo, 20 opere di Antonio Ligabue 
Con la consulenza scientifica di Sergio e Francesco Negri


Il Comune di Gualtieri e la Fondazione Museo Antonio Ligabue presentano, dal 26 marzo al 3 luglio 2022, la mostra "Umberto Tirelli. La Collezione d'Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022", a cura di Nadia Stefanel.

L'esposizione, allestita all'interno di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri (RE), ripercorre la storia di Umberto Tirelli (Gualtieri 1928 - Roma 1990), il grande sarto del teatro e del cinema che ha vestito divi e divine della Dolce vita romana, vedendo i propri abiti esposti al Louvre, al Metropolitan, a Palazzo Pitti e al Museo del Costume di Tokyo.

La mostra, tuttavia, non si concentra sul lato pubblico di Umberto Tirelli e sulle sue importanti collaborazioni (Luchino Visconti, Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Jean Cocteau, Gae Aulenti, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Pier Paolo Pasolini e molti altri), bensì sul lato privato, sulla figura di un collezionista raffinato capace di costruirsi una raccolta d'arte su misura, a partire da profondi rapporti di amicizia con grandi artisti e costumisti.





Tutte le opere esposte sono parte della generosa donazione effettuata nel 1992 da Dino Trappetti, successore di Umberto nella direzione della Tirelli Costumi, a favore del Comune di Gualtieri. Umberto Tirelli era, infatti, profondamente legato alla sua città natale: «un legame - scriveva lui stesso - fatto di semplicità e immediatezza, ma anche di passioni e sentimenti». Con questa mostra, l'Amministrazione Comunale si propone di valorizzare e rendere maggiormente accessibili al pubblico le opere ricevute in dono e che, a loro volta, sono state perlopiù regalate ad Umberto Tirelli da grandi artisti e costumisti in nome di una sincera amicizia.

A trent'anni dalla donazione e a quattro anni dalla mostra "Umberto Tirelli. Ritorno a Gualtieri", che raccontava la storia della sua sartoria, dai primissimi anni sino ai giorni nostri, attraverso abiti che hanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale, il Comune di Gualtieri e la Fondazione Museo Antonio Ligabue promuovono l'avvio di un percorso di studio e catalogazione della collezione stessa, con un nuovo allestimento che ne favorisce la lettura da parte del pubblico, anche grazie all'ausilio di preziose testimonianze e pannelli di sala.

«La donazione Tirelli-Trappetti - spiega la curatrice Nadia Stefanel - fu più di un lascito di fogli, progetti, grafiche e olii di grandi artisti del XX secolo, con cornici e supporti originali, e di due splendidi costumi, fu condividere con le persone del luogo il privato di Tirelli. Perché il suo privato? Perché quella collezione nasceva unicamente da legami di amicizia profondi, da momenti intimi in cui Tirelli collezionava, fra una chiacchiera amichevole e l'altra, piccoli disegni realizzati da grandi amici, che riempivano il suo cuore di quei sentimenti puri che solo i grandi possono avere».

La mostra, allestita nel Salone dei Giganti, si apre con una serie di fotografie (che ritraggono, tra i tanti, Maria Callas, Albero Moravia, Ingrid Bergman, Jean-Paul Belmondo, Sofia Loren e Hubert de Givenchy), tratte da un album oggetto di donazione. Il percorso espositivo si sviluppa, quindi, in due sezioni: da un lato gli schizzi, i bozzetti e le opere finite di noti personaggi del mondo del teatro che si cimentavano anche nella pratica della pittura (Bice Brichetto, Yannis Tsaroukis), dall'altro le opere realizzate da nomi altisonanti del panorama artistico a lui contemporaneo, come Balthus, Felice Casorati, Giorgio De Chirico, Lila De Nobili, Giosetta Fioroni, Renato Guttuso, Mino Maccari, Giacomo Manzù e Marino Mazzacurati. Tra le opere di maggior interesse si segnalano, ad esempio, il "Ritratto di Romolo Valli" di Renato Guttuso, un'opera che rimase non finita per la prematura scomparsa di Romolo Valli (ufficialmente per la "mancanza" del modello, ufficiosamente perché Guttuso non amava eseguire ritratti), che l'artista mandò a Tirelli unitamente ad un'accorata dedica in segno di ringraziamento per avergli presentato l'attore, divenuto nel tempo anche un grande amico. Sono presenti in mostra anche "Michelina" di Balthus, un'opera a matita su carta dedicata ad Umberto Tirelli, "L'Angelo" a tempera su carta di Giorgio De Chirico, conosciuto in occasione di uno spettacolo per il quale realizzarono insieme i costumi, i bozzetti per costumi di Giosetta Fioroni e Mino Maccari, infine gli "Amanti" di Marino Mazzacurati, conosciuto a Gualtieri. Un corpus notevole è inoltre costituito dai lavori di Fabrizio Clerici, tutti legati a episodi di vita e amicizia. Nell'attigua Sala Icaro, sono infine esposti due costumi che fanno parte della collezione: uno indossato da Romolo Valli nell'"Enrico IV" di Pirandello per la regia di Giorgio De Lullo e l'altro indossato da Romy Schneider in "Ludwig" di Luchino Visconti. A disposizione del pubblico anche alcune locandine originali, prestito della Tirelli Costumi.




«Un dono raffinato - spiega Mattea Gialdini, assessore alla Cultura del Comune di Gualtieri - quello che Dino Trappetti ha fatto a Gualtieri trent'anni fa, per trasportarci nell'atmosfera del quotidiano di Umberto Tirelli e farcelo rivivere attraverso fotografie, quadri e costumi emblematici per la sua carriera. Creando un filo immaginario e diretto con Roma, con la sua casa, con la sua sartoria e soprattutto con i suoi affetti e le amicizie più care e preziose, queste opere ce l'hanno reso più vicino e più intimo. Diamo merito all'Amministrazione Comunale di Gualtieri del 1992 di avere capito il valore e dato il giusto risalto a questa considerevole testimonianza del concittadino Umberto. Far rivivere e far conoscere alle nuove generazioni la figura di Umberto Tirelli, l'uomo, il collezionista, il maestro di stoffe e vestiti, l'"artigiano di bottega", che col lavoro e col sacrifico è riuscito ad arrivare là dove aveva sempre desiderato essere, ci è sembrato un doveroso omaggio e tributo in occasione del trentennale della Donazione. Ringraziando ancora Dino Trappetti, per la lunga collaborazione e la vicinanza, e la famiglia Tirelli, per l'apporto ed il supporto fattivo, l'Amministrazione Comunale vuole condividere con tutti voi questa nuova veste e questa nuova chiave di lettura».

Il progetto si completa con l'esposizione in Sala Giove e nel Torrazzo di quindici dipinti e cinque bronzi di grande valore di Antonio Ligabue selezionati e raccolti da Sergio e Francesco Negri, autorevoli esperti della sua produzione pittorica e scultorea.

L'esposizione "Umberto Tirelli. La Collezione d'Arte Tirelli-Trappetti, 1992-2022", promossa dal Comune di Gualtieri e dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue, è realizzata in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori e con il supporto di Proloco di Gualtieri, con il contributo dei Soci della Fondazione Museo Antonio Ligabue - Emilbanca (main sponsor), Landi Renzo, Boorea, Coopservice - e di Albergo Ligabue, Padana Tubi e S.A.BA.R. Servizi.


La mostra, che verrà inaugurata sabato 26 marzo alle ore 17.00, sarà visitabile di sabato con orario 10.00-13.00 e 15.00-19.00, domenica e festivi ore 10.00-19.00. Nel corso dell'esposizione saranno organizzate visite guidate condotte da Laura Fraimini. 

Per informazioni e prenotazioni: 
T. +39 0522 221853, M. +39 349 2348333, info@museo-ligabue.it

ORO&BLU. Alla Nuova Galleria Morone di Milano, in mostra anche Maria Cristina Carlini con l'opera "La luce dopo il buio”, a cura di Vittoria Coen.

 


Maria Cristina Carlini 
partecipa a

ORO&BLU
a cura di Vittoria Coen

24 marzo - 13 maggio 2022
Inaugurazione giovedì 24 marzo ore 18 - 21

Nuova Galleria Morone, Via Nerino n. 3 - Milano


“ORO&BLU” è un affascinante viaggio attraverso le opere di alcuni dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale che hanno trovato nel blu e nell’oro particolari significati e suggestioni. La mostra collettiva presentata alla Nuova Galleria Morone, a cura di Vittoria Coen dal 24 marzo al 13 maggio 2022 propone il confronto tra diverse generazioni di artisti, dalle avanguardie del Novecento alla contemporaneità, un corpus significativo di opere che rappresenta memorie e visioni del recente passato.
I colori protagonisti dell’esposizione, forniscono spunti di riflessione sulle identità e sulle personalità degli autori che li hanno resi parte della loro poetica, oro e blu sono, infatti, tra i più spirituali e magici colori della tavolozza; Yves Klein paragona il blu al mare e al cielo ma, soprattutto, lo definisce un colore “fuori”. L’oro è simbolo di regalità, di preziosità, di unicità, nelle culture occidentali così come in quelle orientali.





Maria Cristina Carlini partecipa a “ORO&BLU” con “La luce dopo il buio” un grande portone, addossato alla parete, squarciato al centro da un’esplosione d’oro. L’imponente opera inedita del 2022 è realizzata in legno di recupero e oro, l’artista, diversamente da altri lavori sullo stesso tema creati in passato, propone una soglia chiusa, che non lascia scampo all’osservatore e impedisce all’occhio di oltrepassarla, il legno di recupero del portone racchiude in sé il fascino di un passato ignoto, una memoria comune e condivisa che trasforma in straordinario l’ordinarietà del quotidiano. Il potente intervento dato dall’oro rende prezioso e luminoso il legno antico e ciò che custodisce, una composizione materica e concreta che suscita ricordi e memorie personali quanto ancestrali. Con quest’opera Carlini continua la sua ricerca verso le origini e il passato comune e ci sfida ad oltrepassare quella soglia verso un linguaggio universale come quello dell’arte.

Accanto all’installazione di Maria Cristina Carlini sono protagoniste della mostra le opere di: Elisabeth AroOlivo BarbieriRemo BiancoSonia CostantiniGianni DessìLucio FontanaDomenico GrenciYves KleinMaria LaiMarino MariniFrancesca MatarazzoEnrico MinguzziGianni PiacentinoAlex PinnaMan RayTomas SaracenoElisabeth ScherffigCesare TacchiEltjon ValleTerry Winters.







Coordinate mostra
Titolo Maria Cristina Carlini partecipa a “ORO&BLU”
A cura di Vittoria Coen
Sede Nuova Galleria Morone, Via Nerino 3 - Milano
Date 24 marzo - 13 maggio 2022
Inaugurazione giovedì 24 marzo ore 18 - 21
Orari martedì - venerdì ore 11 - 19; sabato ore 15 - 19 

Info: Nuova Galleria Morone tel. 02 72001994 - info@nuovagalleriamorone.com

Ufficio Stampa
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - mob. +39 328 5910857 - info@irmabianchi.it


lunedì 21 marzo 2022

GUSTO. L'Alchimista si tinge di atmosfere swing e jazz da Cotton Club, con la partecipazione speciale di Max Morandi in collaborazione con la sua "Accademia del Barman".

 



"COTTON CLUB NEW YORK"
Serata/Evento ispirata agli anni 20

Special Guest: Max Morandi
Dress code: Swing

Martedì 22 marzo 2022


Alchimista
Corso XXXIX Aprile n.15
Castelfranco Veneto


Oggi è il primo giorno di primavera e nell’aria si avverte già sentore di novità che stuzzicano i miei sensi… E questo inizio si prospetta allettante!
Mi piace essere sorpresa, trascorrere le mie serate in luoghi particolari e raffinati, mangiar e bere bene, magari con dell'ottima musica che fa da sottofondo... Un connubio perfetto ed ideale, direi! 

Quindi vi segnalo questo happening da segnare in agenda per domani martedì 22 marzo organizzato dall'Alchimista di Castelfranco Veneto in concerto con l'Accademia del Barman di Max Morandi a cui, per l'occasione, ha creato e dedicato 5 Drink.


Max Morandi





Per prenotazioni del tavolo per cena o dopo cena:  Tel. 0423738052 


Io ho già scelto l'outfit per l'occasione, ci vediamo lì!


martedì 15 marzo 2022

ATTILIO. PINOCCHIO E ALTRE STORIE. Le illustrazioni di Attilio Cassinelli all’Artoteca Di-Se di Domodossola.

 


ATTILIO. PINOCCHIO E ALTRE STORIE

illustrazioni di Attilio Cassinelli


Dal 26 marzo al 1 maggio 2022

Inaugurazione: Sabato 26 marzo ore 17:00


Artoteca Di-Se “Il Refettorio”

Collegio Mellerio Rosmini, via Rosmini 22 (entrata laterale lato posteggio), Domodossola (VB)

Ingresso libero

amossola.it



Aperture | venerdì 15.30-18.30 | sabato e domenica 10-12 | 15.30-18.30

18 e 25 aprile | 10-12 | 15.30-18.30

17 aprile chiuso


Per le scuole apertura tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 solo su prenotazione 

(scrivere una email a museiossola@libero.it)



Attilio Cassinelli


Cassinelli, in arte Attilio, è pittore, illustratore, narratore per immagini, poeta. Dagli anni Settanta a oggi ha rivoluzionato l’editoria per i più piccoli grazie al suo segno geometrico e rigoroso, diventando tra gli illustratori italiani più amati e riconosciuti, anche a livello internazionale. Scrive moltissimi racconti, intere collane, album cartonati e inventa numerosi giochi in scatola per l’infanzia. Nato a Genova nel 1923, disegna da sempre e continua a illustrare le sue storie definendosi “amante delle cose semplici”. Nel 2020 la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma gli ha dedicato una grande mostra, la prima consacrata al linguaggio dell’illustrazione in una delle più importanti sedi istituzionali italiane, riconoscendo ad Attilio il grande merito di aver valorizzato la comunicazione visiva rivolta ai bambini più piccoli grazie alla sua singolare capacità di sintesi. Attilio, tra i tanti premi e riconoscimenti, ha ricevuto nel 2017 il Premio Speciale della Giuria del Premio Andersen, il più prestigioso riconoscimento italiano attribuito ai migliori libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori, e la Menzione speciale alla carriera al Bologna Ragazzi Award 2019, il premio della Bologna Children’s Book Fair.







L’importante percorso in mostra negli spazi dell’Artoteca Di-Se presso il Collegio Rosmini di Domodossola (VB), “Attilio. Pinocchio e altre storie” (26 marzo-1° maggio), racconta parte della vulcanica carriera creativa di Attilio. L’esposizione comprende schizzi, disegni preparatori, originali inediti e riproduzioni dedicati soprattutto a Pinocchio, personaggio che accompagna Attilio lungo tutta la sua carriera e ne segue le evoluzioni stilistiche. Si va dall’edizione del classico del 1981 (Giunti), a quella in versi “C’era una volta un pezzo di legno” (Giunti), fino all’ultima versione per piccolissimi “Pinocchio” (Lapis Edizioni). In esposizione anche alcune grandi stampe della serie “Le storie di Attilio” (Lapis Edizioni) ed estratti dal documentario “Attilio” di Flavio Bonetti.

La personale, accompagnata da un breve testo del pedagogista Marco Dallari, è un racconto per immagini che tocca molti dei temi cari ad Attilio, gli stessi che lo accompagnano da sempre: storie di amicizia, natura, ecologia, condivisione e solidarietà.


Nel cortile esterno del Collegio Rosmini e in centro città saranno inoltre esposti per essere esplorati in prima persona i boschi e i personaggi della serie “Mini fiabe di Attilio” (Lapis Edizioni): Biancaneve, Cappuccetto rosso, Pinocchio, Il principe ranocchio, Riccioli d’oro, I tre porcellini, Il leone e il topo. Ambientazioni e grandi cartonati delle fiabe classiche dedicate ai piccolissimi diventano così luogo d’incontro e di condivisione per ospitare letture animate e laboratori, in collaborazione con la Biblioteca Civica Contini di Domodossola.

Presso la biblioteca ci saranno anche il Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria e per educatori tenuto da Alessandra Cassinelli, figlia di Attilio (sabato 26 marzo, ore 10-13, prenotazione obbligatoria), e gli incontri “Io leggo Attilio!” con i volontari di Nati per Leggere (da martedì a venerdì, ore 10-11, ore 14.30-15.30, prenotazione obbligatoria).











Attilio. Pinocchio e altre storie nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco.


Gli eventi in collaborazione e presso la Biblioteca Civica Contini di Domodossola sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazioni: 0324 242232


Corso di formazione per insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria e per educatori | sabato 26 marzo | ore 10-13

Il corso, tenuto da Alessandra Cassinelli, figlia di Attilio, si propone di fornire – attraverso una riflessione storica, didattica, pedagogica – le chiavi di lettura per conoscere e approfondire il lungo e fortunato percorso artistico di Attilio Cassinelli, uno dei maestri indiscussi dell’illustrazione italiana per l’infanzia. Il corso è riconosciuto come aggiornamento docenti e inserito sulla piattaforma SOFIA con codice 70544 Attilio. Pinocchio e altre storie. Sarà erogato con modalità mista in presenza (numero massimo partecipanti: 30) e online.


“Io leggo Attilio!” | per tutta la durata della mostra, da martedì a venerdì | mattino ore 10-11, pomeriggio ore 14.30-15.30

I volontari di Nati per Leggere accompagneranno i bambini delle scuole dell’infanzia e delle prime classi delle primarie alla scoperta dei personaggi che animano i libri di Attilio. Conosceranno Bob il cane, Samuele il coniglio, Milli la mucca, Laura la talpa, Pericle il gatto e molti altri amici.



Per informazioni e per seguire tutte le attività, gli eventi e le iniziative di Di-Se:

amossola.it | asilobianco.it

IG Associazione Musei d’Ossola | Asilo Bianco 

FB Di-Se | Associazione Musei d’Ossola | Asilo Bianco


Ufficio stampa: Paola Fornara (Di-Se | Asilo Bianco) 
Cell. 346 3002931 | Email: paola.fornara@gmail.com


Mondolfiera. Alla MA-EC Gallery di Milano, la mostra personale dell'artista Afran, testo critico a cura di Chiara Cardini.

 


Mondolfiera

Mostra personale di Afran


Testo critico a cura di Chiara Cardini


Dal 29 marzo al 21 aprile 2022

Opening: Martedì 29 marzo dalle ore 18 alle 21


MA-EC Gallery
Palazzo Durini, Via Santa Maria Valle, 2 - Milano


MA-EC Gallery inaugura martedì 29 marzo 2022, nella sede di Palazzo Durini, Mondolfiera esposizione dell’artista Afran.

 

Dopo due anni di attesa, ritorna Afran con una nuova serie di opere, alcune realizzate proprio nel 2022. 

In mostra una ventina tra quadri e sculture che spaziano dal collage all’acrilico su tela e cartone, dalla bomboletta spray al denim, per terminare in una grande scenografia costruita con cartoni da spedizione.


“Mondolfiera - scrive Chiara Cardini - affronta la questione del consumismo di massa, che tramite l’ironia dell’espressione pop ci è consegnato per mezzo di opere realizzate su cartone applicato a tela, dove l’artista esegue taglienti interventi pittorici e di collage, e dal grande quadro “Cavallo di Troia o Vitello d’oro” allestito in un’apposita scenografia, in cui gli argomenti della comodità e della vendita di merci sono interpretati attraverso lo stratagemma del celebre mito greco e con la chiave di lettura offerta dell’episodio biblico di Esodo 32”.



Attraverso la sua grande abilità tecnica, Afran disvela ciò che si occulta dietro al nuovo consumismo di massa che tocca non solo il consumo/possesso dell’oggetto fisico, ma si palesa nella nostra relazione con le app e le svariate piattaforme di streaming. Simboli e segni del nostro essere social si intrecciano così a figure archetipiche, in una fiera colorata che seduce e cattura nella rete di una realtà immateriale che è monopolio della nostra contemporaneità. L’opera che dà il titolo alla mostra riassume nel suo volo cromatico il sogno, la volontà e la capacità di rovesciare la visione dualistica del presente (pro-contro, giusto-sbagliato, alto-basso, bello-brutto) inserendo la persona come quell’unico terzo polo in grado di completare e rendere migliore la nostra idea di futuro.

Francis Nathan Abiamba in arte Afran è un artista scultore pittore e performer camerunense, classe 1987. Vive e lavora in Italia nella provincia di Lecco dal 2009. Conta numerose mostre internazionali fra Africa, Europa e America. Ha ricevuto diversi premi internazionali e nazionali tra cui il Premio Artivisive San Fedele e il premio Liliana Nocera della Permanente di Milano. Le problematiche ambientali ed identitarie che vive la nostra contemporaneità sono da sempre alla base delle sue investigazioni. Oltre al Denim, suo materiale di predilezione, l'artista non si pone nessun limite tecnico per raccontare al meglio la complessità e le contraddizioni di quest'epoca segnata da radicali cambiamenti. Ha al suo attivo molti progetti ed esposizioni, tra le ultime ricordiamo: Denim – stylish, practical, timeless. Blue fabric with a history, Spielzeug Welten Museum di Basilea; Pei's world. A brief history of a Chinese Gallery in Italy, a cura di Luca Beatrice, Arsenale di Venezia, Spazio Thetis.
Afran è tra gli artisti che rappresenteranno il Padiglione Nazionale del Camerun alla prossima Biennale di Venezia del 2022.