TIME LINES
Con testo critico a cura di Rocco Ronchi
Presentazione di Valeria Tassinari
Si inaugura sabato 1 ottobre 2022, presso la sezione mostre temporanee del Museo MAGI’900 di Pieve di Cento (Bologna), una vasta antologica dell’artista Enrico Lombardi (Meldola, 1958). Pittore e scrittore, da oltre quarant’anni, Lombardi ha un’intensa attività espositiva in Italia e all’Estero, accompagnata da un’attenta riflessione sullo statuto dell’immagine. In questa esposizione ripercorre e rilegge le principali linee della sua ricerca degli ultimi decenni, per proporre una personale e intensa analisi del suo percorso espressivo. Icone ricorrenti, strutture compositive rigorose, suggestioni ed evocazioni novecentiste sono le costanti di una pittura colta, sedimentata e - solo apparentemente – sospesa in una dimensione atemporale.
“L’idea di questa mostra nasce durante il primo lockdown” – afferma l’artista – “e, dentro di esso, comincia a farsi concreta. Il lungo periodo di chiusure mi ha costretto ad una concentrazione e ad una riflessione particolarmente intense. Ma, già dal 2014 circa, il mio lavoro stava prendendo la piega che mi ha portato a questo tipo di ricerca: una specie di ‘sperimentazione verticale’, anziché orizzontale. Ritornare indietro, sulle mie stesse ‘linee del tempo’, rivisitare il miei stessi luoghi raffigurati, cercando in ognuno di essi quel varco, quella cosa non detta completamente e perfettamente, che, con la consapevolezza di oggi, può e deve trovare una sua pacificazione e conclusione nell’OPERA. L’allestimento sarà un viaggio tra queste ‘icone’ , come una direzione d’orchestra che suona una sinfonia, muovendo, insieme, tutte le sezioni dei vari strumenti”. Nasce da questa idea il titolo della mostra “Time lines” (titolo del disco di congedo del grande pianista di jazz Andrew Hill).
Nel catalogo che accompagna la mostra il filosofo Rocco Ronchi afferma “L’opera è certamente il precipitato di un processo, un suo “resto”, ma il processo non è creazione: il processo è ripetizione. Solo ritornando costantemente indietro, in un movimento regressivo infinito, l’opera può aspirare, secondo Lombardi, alla canonicità.”
Come sottolinea Valeria Tassinari, curatore scientifico del museo, “la mostra Time lines di Enrico Lombardi ha un’evidente sintonia con il MAGI900. Per l’artista che, come già altri autori prima di lui, ha scelto questo museo per ricostruire un’ampia riflessione di carattere antologico sulla sua ricerca, l’ambientazione è facilitata da un territorio accogliente, che consente la concentrazione e lascia spazio all’opera; per il museo, il progetto espositivo è un’incursione intelligente, che decifra e per certi versi decripta l’eredità di alcune correnti e personalità presenti in collezione, senza dichiararlo ma lasciando che le radici di questa pittura, figurativa e meditativa, scorrano sotto traccia, attraversando il Novecento e spingendosi ancora più a fondo, in una stratigrafia a ritroso, fino a raggiungere quel livello profondo in cui l’humus è sedimento di cultura occidentale illuminato dal misticismo orientale.”