giovedì 31 ottobre 2024

TRAME ESPLORATIVE: un viaggio attraverso l'arazzo. Alla Fondazione Dino Zoli di Forlì, la disamina dedicata all'arte tessile in Italia, con alcune incursioni internazionali, dagli anni '50 del secolo scorso ad oggi, a cura di Nadia Stefanel.

 


TRAME ESPLORATIVE: un viaggio attraverso l'arazzo

A cura di Nadia Stefanel

In mostra fino al 16 marzo 2025

Fondazione Dino Zoli, Forlì

L'esposizione è realizzata con il patrocinio di Comune di Forlì e Confindustria Romagna

ARTISTI IN MOSTRA
Afro, Stefano Arienti, Niki Berlinguer, Eros Bonamini, Alexander Calder, Sonia Delaunay, Maurizio Donzelli, Piero Dorazio, Gianni Dova, Nathalie Du Pasquier, Elena El Asmar, Omar Galliani, Armida Gandini, Fabio Iemmi, Riccardo Licata, Loredana Longo, Antonio Marras, Francesca Müller, Mauro Reggiani, Remo Salvadori, Gino Severini, Sissi, Guerrino Tramonti, Luigi Veronesi.

PRESTATORI
Archivio Omar Galliani, Reggio Emilia; Atelier Antonio Marras, Milano; Alessandro Casciaro Art Gallery, Bolzano; Galleria Moshe Tabibnia, Milano; Galleria Antonio Verolino, Modena; Museo Guerrino Tramonti, Faenza; Archivio Eros Bonamini, Verona; Studio Pratha, Sarule; Studio Francesca Müller, Amsterdam; Galleria FPAC Francesco Pantaleone, Palermo.



È aperta ufficialmente la pubblico, presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì (FC), la mostra Trame esplorative: un viaggio attraverso l'arazzo, un'ampia disamina dedicata all'arte tessile in Italia, con alcune incursioni internazionali, dagli anni '50 del secolo scorso ad oggi.

Curata da Nadia Stefanel e promossa da Dino Zoli Textile Fondazione Dino Zoli, l'esposizione intende sottolineare come il mezzo tessile, tradizionalmente visto come un'arte decorativa, sia diventato nel tempo una forma espressiva innovativa e plurale, che ha saputo intrecciare storie, culture e tecniche.

Nadia Stefanel 


La serata inaugurale si è aperta con i saluti istituzionali di Paola Casara, assessore del Comune di Forlì con deleghe a Politiche per l'educazione e l'istruzione, Forlì città universitaria, Politiche Giovanili e Servizio Civile, Politiche per lo sviluppo economico del territorio, Progetto Forlì Aerospazio. A seguire, l'intervento di Monica Zoli, vicepresidente Dino Zoli Group, e la restituzione del progetto di ricerca da parte di Nadia Stefanel, direttrice della Fondazione Dino Zoli e curatrice della mostra. Presenti in sala il patron Dino Zoli, gli artisti, i prestatori e numerosi rappresentanti del mondo della cultura, del design, dell'imprenditoria e del sociale.

Dino Zoli e Monica Zoli

«Parole come filo, trama, ordito, intrecci, tessuto sono utilizzate spesso per evocare suggestioni di percorsi, idee, relazioni, convivenze e collegamenti. Una tecnica antica incontra, con l'arte, la contemporaneità, e insieme, danno vita a rappresentazioni di emozioni. In un modo simile, Dino Zoli Textile, azienda capostipite di Dino Zoli Group che produce tessuti destinati a rivestire mobili imbottiti, si impegna quotidianamente a fornire materiale per decorare, ma soprattutto per consentire ad ognuno di esprimere la propria identità all'interno degli spazi più intimi, quelli della casa», ha dichiarato Monica Zoli.




«L'arazzo, come linguaggio visivo contemporaneo, ci racconta di sperimentazioni e innovazioni tessili, di collaborazioni tra artisti e artigiani, tra tradizione ed esperimenti moderni, in dialogo con le tendenze artistiche contemporanee (in primo luogo l'astrattismo) e il design industriale. Un percorso di ricerca che attraversa l'Italia dalla Lombardia (Arazzeria di Esino Lario e Arazzeria di Elio Palmisano) all'Abruzzo (Arazzeria Pennese), fino alla Sardegna (Studio Pratha), con alcune incursioni europee (Ateliers Pinton), proponendo un momento di riflessione su identità e tradizione. Un'odissea culturale che celebra la ricchezza e la varietà del Made in Italy, riconoscendo il valore di opere che, con il passare del tempo, continuano a raccontare storie e a ispirare nuove generazioni di artisti e appassionati», ha affermato Nadia Stefanel.

Il viaggio attraverso le arazzerie rappresenta un'opportunità unica per comprendere come l'arte e l'artigianato si uniscano in un processo creativo collaborativo, capace di coinvolgere alcuni dei più importanti maestri del secondo Novecento (Sonia Delaunay, Gino Severini, Alexander Calder, Afro e Piero Dorazio) e di attrarre gli autori del presente (designer come Nathalie du Pasquier, stilisti come Antonio Marras, artisti come Omar Galliani, Maurizio Donzelli, Stefano Arienti, Loredana Longo e Sissi) che si sono avvicinati al tessile come forma espressiva, avvalendosi anche di tappeti vintage, carichi di storia e tradizione.






Un viaggio in Italia che non solo celebra le tecniche di lavorazione del tessuto, ma invita anche a riconsiderare un'eredità culturale ricca e variegata, testimone di una tradizione che continua ad evolversi e rinnovarsi nel tempo, favorendo connessioni profonde tra artista e pubblico.

Non è un caso che la mostra si concluda con l'arazzo Metapolis, realizzato da Francesca Müller unendo la complessità artigianale della tessitura con grafiche ispirate dall'intelligenza artificiale, in linea con le scelte tematiche portate avanti dalla Fondazione Dino Zoli nel 2024: dalla mostra BODY (S)CUL(P)TURE di Francesca Fini, prologo di Ibrida, festival delle arti intermediali, alla collettiva di artisti italiani e singaporiani Art in Motion: AI Creatives at the Singapore Night, organizzata da Dino Zoli Group a Singapore durante il Gran Premio di Formula 1. Con Metapolis, Francesca Müller ha preservato la tradizione del lavoro di tessitura, traghettandola nell'era digitale.




La mostra Trame esplorative: un viaggio attraverso l'arazzo rientra a pieno titolo nella più ampia pianificazione culturale della Fondazione Dino Zoli, che dal 2017 propone prevalentemente percorsi di ricerca, residenze d'artista e progetti curatoriali legati al tessuto e alla luce, in linea con le più importanti aree di business di Dino Zoli Group, per coinvolgere i dipendenti, favorire il welfare aziendale ed aprirsi al territorio, ai giovani e alla collettività, portando a Forlì mostre e progetti artistici di ampio respiro e valorizzando le eccellenze culturali italiane nel mondo.


INFO E CONTATTI

T. +39 0543 755770 - Email: info@fondazionedinozoli.com


ORARI
Da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, venerdì, sabato e domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30
Chiuso lunedì e festivi, chiuso 1 novembre 2024, 8, 24-26 e 31 dicembre 2024, 1 e 6 gennaio 2025. 
INGRESSO LIBERO

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CSArt – Comunicazione per l’Arte

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Ufficio Stampa: Chiara Serri 

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The Others Art Fair. Alla XIII edizione della Fiera d'arte, MA-EC Gallery presenta quattro artisti Horst Beyer, Qian Wu, Xunmu Wu, e Ma Cong, Diversi per provenienza e percorso artistico ma accomunati dalla predilezione per l'arte astratta.

 


XIII EDIIZIONE The Others Art Fair

MA-EC Gallery at

STAND 29


Dal 31 ottobre al 3 novembre 2024
Opening: giovedì 31 ottobre ore 16.00

ILO 

Viale Maestri del Lavoro 10, Torino





MA-EC Gallery partecipa quest’anno a The Others, fiera d’arte giunta alla tredicesima edizione. The Others è un progetto rivoluzionario, nato con l’obiettivo di intercettare il linguaggio delle nuove generazioni e valorizzare le realtà emergenti.

Sotto la direzione artistica di Lorenzo Bruni, si configura come una rassegna sperimentale che presenta le più innovative espressioni artistiche nazionali e internazionali. Una fiera indipendente che è ospitata sin dagli esordi in sedi non convenzionali. Quest’anno sono attese oltre 50 gallerie nella nuova sede, ILO, International Training Centre, un centro che vanta decenni di esperienza nel campo dell'apprendimento e della formazione, oltre alla collaborazione con il sistema delle Nazioni Unite e con altri istituti di eccellenza in tutto il mondo. 


Il progetto proposto da MA-EC Gallery allo Stand 29 vede in dialogo quattro artisti Horst Beyer, Qian Wu, Xunmu Wu, e Ma Cong. Diversi per provenienza, formazione, percorso artistico, hanno in comune una predilezione per l’arte astratta e tracciano un racconto che porta alla nostra contemporaneità, intriso di luce, colore, armonia. Un itinerario espositivo che si snoda tra il design pittorico con cavi elettrici di Horst Beyer, le grandi tele geometriche di Qian Wu, fino alle opere di Xunmu Wu che, dopo il successo riscosso con la personale all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze lo scorso agosto,  presenta per la prima volta a Torino una selezione di lavori che spaziano dal grande trittico su tela ai piccoli formati su ardesia e carta, esemplificativi della sua  capacità di padroneggiare tecniche differenti. A rompere gli schemi, il lavoro giocoso del noto designer Ma Cong, che con le sue opere colorate e brillanti strizza l’occhio ai maestri del passato (Munch, Mondrian). Eclettico artista e designer, vincitore tra gli altri del Red Dot Award, ha incantato Milano al Fuorisalone 2024 con la mostra All is well-Guess who I am?, un successo di pubblico che fa seguito alla grande esposizione in Triennale del 2018.



Horst Beyer


Nato a Deggendorf, vive e lavora in Toscana. Dal 2010, Horst Beyer ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in Italia, Germania, Monaco, Spagna, Slovenia e Cina. Alcuni dei suoi lavori sono stati esposti al PRESENT ART FESTIVAL SHANGHAI in Cina nel 2013 e nel 2014. Ha partecipato a diverse edizioni della BIENNALE DI GENOVA (Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea), nonché alla fiera d'arte annuale ARTEGENOVA. Ha ricevuto il "PREMIO DELLA CRITICA" al 3° Concorso Internazionale d'Arte Contemporanea di Genova (SATURA International Contest 2018). Nel 2021 partecipa alla fiera d'arte ART PARMA FAIR in Italia e alla 9° BIENNALE DI MONTECARLO. Nel 2023 partecipa alla 2°BIENNALE MUSEO SCALVINI a Desio.

Nel 2024 ha partecipato a tre progetti espositivi #ARTSFORSUSTAINABILITY , Firenze, The way you look, Pietrasanta e Il Filo di Turandot, Torino.

Ma Cong

Ma Cong, classe 1970, è un artista, designer di Nanchino. Laureato presso l'Università di arte Xiamen nel 1994, ora vive a Nanchino, in Cina. Ma Cong è il fondatore di Foryou Art & Design, fondatore e direttore creativo di Hundredicrafts.  Ha vinto il Red Dot Award: Best of the Best, A'design Award e la Medaglia d'oro della "Bai Hua Cup" per i maestri cinesi di arti e mestieri. Consulente di design, ha diretto centinaia di progetti Art Deco per hotel internazionali. Tra le sue mostre più importanti, ricordiamo Floral Window: the Sparks of Literary Mind, Triennale, Milano, Fuorisalone 2018 e All is well-Guess who I am?, Tortona District, Milano, Fuorisalone 2024.



Qian Wu


Qian Wu ha al suo attivo numerose mostre personali, collettive e premi, tra cui Arte Laguna Prize (Emerging Artist Award) nel 2022 e il Fiorino d’oro del XL Premio Firenze. Tra le mostre personali più recenti, One night in Florence 2023 a cura di Daniela Pronestì, 2023  Black and Blue, 3812 Gallery, Londra, 2023 Blue|Qian Wu Solo Exhibition, Cultural Association MoCA (Modern and Contemporary Art)/Madeinartgallery,Venezia/Milano, 2024 Only Blue and Green, a cura di Elisabetta Roncati, MA-EC Gallery. Nel 2021 è nella classifica Forbes dei migliori artisti cinesi Under 30.



Xunmu Wu

Xunmu Wu è nato a Shanghai nel 1947, dove attualmente vive e lavora.

Tra le mostre più recenti: 2024 Eco dei monti, a cura di Claudio Rocca, Accademia delle Arti del Disegno, Firenze,

2024 The way you look, a cura di Daniela Pronestì, Pietrasanta, 2024 #ARTFORSUSTAINABILITY, a cura di Daniela Pronestì, Firenze, 2023 Starry sky of shepherds, Mostra personale a cura di Cristiano Plicato, Museo Scalvini, Desio, nel 2022 viene invitato ad esporre all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles. Nel 2023 alcune sue opere sono pubblicate nel CAM Mondadori. Nello stesso anno viene selezionato per la II Biennale omaggio a Giuseppe Scalvini e riceve il Primo Premio con menzione d’onore. Vincitore del Fiorino d’argento al Premio Firenze 2022.





INFO E CONTATTI








MA-EC Gallery
Palazzo Durini, via Santa Maria Valle 2, Milano
Tel: +39 02 3983 1335 - Email: info.milanart@gmail.com


giovedì 10 ottobre 2024

LXVIII Premio Basilio Cascella 2024. Selezionati 7 pittori e 9 fotografi per l'edizione " Frammenti di Coscienza", dedicata alla memoria di Philippe Daverio.


LXVIII Premio Basilio Cascella 2024

Questa edizione è dedicata alla memoria di Philippe Daverio

Vernissage: Sabato 12 ottobre 2024, ore 18:00

Teatro F. P. Tosti, Corso Garibaldi, 7, Ortona CH 


ORARI

Mar, mer, ven 9:30-12:30 / 17:30-19:30; gio 9:30-12:30; sab 10:00-12:00; dom 17:30-19:30


Torna il Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica. Il tema della LXVIII edizione 2024 è 'Frammenti di Coscienza', in omaggio a Philippe Daverio ed al suo personale distinguo tra chi viene venduto come artista e chi lo è per propria natura.





La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 7 pittori e 9 fotografi che esporranno presso la il Teatro F. P. Tosti di Ortona (CH). 

Anche quest'anno l'evento sarà parte della XX Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, che coincide con la data di inaugurazione di sabato 12 ottobre, confermando un binomio che caratterizza il Premio in tutte le ultime edizioni. La premiazione si è svolta sabato 9 novembre 2024.


Ad ogni partecipante è stato chiesto di analizzare il tema di questa edizione e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione all’attenzione del pubblico.







ARTISTI


Fotografi: Francesca Amedeo, Marzia Bernini, Catia Di Mieri, Carola Eirale, Lavinia Paolini, Daisy L. Peluso, Mauro Pinotti, Paola Rizzi. Fuori Concorso: Sebastiano Bianco, Claudio Dell'Osa, Silvia Morgana Di Federico, Mirko Errigo, Alessandro Falco, Annalisa Lenzi, Veronica Liuzzi, Alessandro Passerini, Alessio Trerotoli.


Pittori: Alessandro Botti, Luisa Campa, Canio Colangelo, Antonio De Blasi, Teresa Luzii, Cesare Pinotti, Tommaso Ricci. Fuori Concorso: Andrea Amaducci, Leonardo Baserni, Agostino Bergo, Ileana Colazzilli, Ornella Di Profio, Maurizio Rapiti, Monica Seksich, Francesco Sgarlata, Luisa Valenzano. 






I RESTI DEL MONDO. A Officinenove Sudio di Roma, la mostra installazione di Sergio Angeli, a cura di Jamila Campagna e Monica Pirone.

 


I RESTI DEL MONDO

Progetto installativo
di
Sergio Angeli

A cura di Jamila Campagna e Monica Pirone 

Sound design di Grumvalski
Video editing di Paolo Pettinato


Dal 19 ottobre al 17 novembre 2024
Vernissage: Sabato 19 ottobre alle ore 18

Officinenove Sudio - Roma



Sergio Angeli nei suoi itinerari quotidiani raccoglie, mette insieme e assembla forme con tutto ciò che trova in strada e nelle discariche abusive. 

Utilizzando i “resti” come stencil crea e organizza nuovi mondi postumi dove i personaggi sembrano creature e organismi di un probabile futuro, scaturiti da ciò che rimane di una civiltà che sta indirizzandosi verso un collasso.

La “mostra installazione” prevede il coinvolgimento del pubblico invitandolo a raccogliere e consegnare, durante il vernissage, all'artista oggetti che recuperano in strada con i quali realizzerà un opera nuova che sarà presentata al finissage.

Inoltre il 9 novembre sarà presentato al pubblico il video/documento diretto da Paolo Pettinato il quale filma, tappa dopo tappa, le discariche abusive esplorate dall'artista che raccoglie  “i resti del mondo” e con essi realizza  un “opera/bandiera” che di volta in volta installa e lascia sul posto.

La proiezione del video sarà accompagnata da una performance live del musicista romano Grumvalski.



Un presente inesistente che cerca pace e che solo nel gesto artistico la può trovare, in questa smania Sergio Angeli stende sulla tela e rimanda speranza, ma trema perchè conosce il destino . Una archeologia mai superata, che si consuma e che è destinata a non essere mai ora, qui, subito! Se la tela diviene la sindone e l’oggetto imprime le sue forme sulla carne stessa, buca la tela oltre e va dritto all’anima, la dilania, la consuma, la rende già storia prima ancora che ci lasci, ci abbandona a noi stessi, non c’è allora nessuna consolazione? Se l’opera è una sindone il colore diviene il fenomeno che ha impresso la figura umana, che nellaconsecutio è avvenuto dopo che il sangue si era trasferito sul tessuto e ne aveva attraversato lo spessore. Il sangue diviene testimonianza, la nostra sofferenza ci rende umani, ci da il senso e la percezione che siamo ancora vivi, post umani, redivivi, ma vivi.In questo luogo di desolazione e nella linea sottile di questo arrendevole silenzio ci sentiamo confusi e perdiamo la traccia, ma forse lontani da questa vita e nell’assenza di suoni, in sospensione possiamo trovare una strada. E’ quindi forse nella fine che possiamo trovare la speranza di un nuovo inizio?

(dal testo “I resti del mondo” di Monica Pirone)



Andare a cercare lungo i limiti, scivolare negli spazi liminali, raccogliere i segnali residui nell’infrasottile della società contemporanea, post-industriale, un posto nel tempo e nello spazio dove non c’è più differenza tra chi consuma e cosa/chi è consumato.
Questo fa Sergio Angeli nella sua ricerca artistica che lambisce le forme distopiche di un’umanità sempre più in crisi: dalla distorsione di figure arboree e antropomorfe, tratte da una dimensione aliena ma vicinissima, che ha caratterizzato la produzione di Angeli negli ultimi anni, ne I Resti del Mondo la figurazione si fa sempre più rarefatta nell’astrazione, difficilmente riconducibile all’umano e al suo mondo, eppure ancora pulsante, resto di un’attività emotiva ed esistenziale
”.

(dal testo “Quel che resta del domani” di Jamila Campagna)






INFO E CONTATTI
OFFICINENOVE STUDIO

Via del Casale Galvani 9, Roma


Da lunedi a sabato su appuntamento, escluso il martedì

M. +39 3888941167 - Email: officinenovestudio@gmail.com



venerdì 4 ottobre 2024

Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40. In occasione della 19esima edizione di ArtVerona, la IV edizione del concorso in ricordo dell'artista Massimiliano Galliani, istituito dall'Associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia

 





Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40


Associazione culturale artMacs e Comune di Montecchio Emilia



11-13 ottobre 2024
Premiazione: Venerdì 11 ottobre, ore 18.00, Area talk di ArtVerona


Massimiliano Galliani - Autoritratto



ArtVerona ospita la quarta edizione del "Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40", istituito dall'Associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia in ricordo dell'artista Massimiliano Galliani, scomparso nel 2020 a soli 37 anni.

Novità dell'edizione 2024, è l'estensione della fascia di età degli artisti e delle artiste ammesse dai 35 ai 40 anni, in un'ottica di maggiore apertura. Dedicato alla tecnica del disegno, linguaggio d'elezione per Massimiliano Galliani, il concorso si propone di sostenere e valorizzare le ricerche dei giovani artisti in Italia e nel mondo attraverso acquisizioni e mostre.




In occasione della 19esima edizione di ArtVerona, in programma dall'11 al 13 ottobre 2024, una giuria professionale composta da Omar Galliani, artista e membro dell'Associazione culturale artMacs, Fausto Torelli, Sindaco del Comune di Montecchio Emilia, Elena Pontiggia, critica e storica dell'arte, Daniela Ferrari, curatrice e conservatrice presso il Mart - Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Nicola Verlato, artista, selezionerà il miglior disegno realizzato da un artista under 40 tra quelli proposti dalle gallerie partecipanti alla manifestazione fieristica.

La premiazione si terrà venerdì 11 ottobre, alle ore 18.00, nell'Area talk di ArtVerona.



L'opera vincitrice verrà acquistata dall'Associazione culturale artMacs al fine di costituire nel tempo una raccolta dedicata al disegno contemporaneo, mentre il Comune di Montecchio Emilia, che si unisce ad artMacs sia nel processo di riconoscimento della memoria, sia nel supporto ai nuovi talenti, acquisirà una seconda opera e organizzerà nel 2025 una mostra personale del vincitore negli spazi di Casa Cavezzi a Montecchio Emilia (RE), un palazzo del XV secolo a pochi passi dallo spazio nel quale Massimiliano Galliani aveva allestito il suo atelier.

Dichiara il direttore artistico di ArtVerona, Stefano Raimondi: «Ringraziamo l'Associazione culturale artMacs e il Comune di Montecchio Emilia che hanno trovato in ArtVerona la manifestazione più adatta a promuovere un premio così significativo, capace di rendere intimo tributo a Massimiliano Galliani, valorizzando il talento di artisti emergenti che utilizzano il disegno come tecnica privilegiata e sapiente per la creazione di opere d'arte».




«Desideriamo ringraziare Stefano Raimondi, Elena Forin e tutto lo staff di ArtVerona per la fattiva collaborazione», dichiara Michelangelo Galliani, presidente dell'Associazione culturale artMacs. «In stretta collaborazione con la fiera e con il Comune di Montecchio Emilia, in questi tre anni il concorso è cresciuto notevolmente: abbiamo premiato 4 artiste di grande interesse, provenienti da Messico, Siria e Italia, e abbiamo esplorato nuovi mondi, consapevoli di una grandissima risorsa di cui dispongono le giovani generazioni, cui Massimiliano apparteneva, ovvero la capacità di leggere il presente e anticipare il futuro».

«Siamo giunti alla quarta edizione del Premio Massimiliano Galliani per il Disegno. Da quest'anno, Under 40, dichiara il sindaco Fausto Torelli. La nostra Amministrazione Comunale è fortemente convinta del valore dell'artista e concittadino e della preziosa iniziativa che tende a valorizzare il disegno come ambito fondamentale del percorso nei secoli dell'arte italiana. In questo ambito si inserisce la partecipazione a questa iniziativa, che continua e amplia la propria sfera di interesse. Le prime tre edizioni hanno portato nella nostra Città eventi espositivi di grande valore e originalità che hanno coinvolto giovani artisti del panorama mondiale. Inoltre hanno arricchito il patrimonio di opere d'arte della nostra Città».

L'edizione 2021 del "Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35" è stata vinta dalla giovane artista messicana Fernanda Carrillo, rappresentata in Italia dalla galleria d'arte A Pick Gallery di Torino. Vincitrici ad ex equo dell'edizione 2022 sono state l'artista siriana Sawsan Al Bahar e l'artista veneta Chiara Calore, rappresentate rispettivamente da Firetti Contemporary di Dubai e Galleria Giovanni Bonelli di Milano e Pietrasanta. Nel 2023 è stata premiata Silvia Listorti, proposta in fiera dalla Galleria Studio G7 di Bologna.

L'Associazione culturale artMacs nasce a Montecchio Emilia nel dicembre del 2020 dalla volontà della famiglia di Massimiliano Galliani di tutelare e promuovere la sua ricerca. Presso la sede di via Vittorio Veneto a Montecchio Emilia (RE) è raccolta una parte importante del suo lavoro, accessibile al pubblico in occasione dell'esposizione periodica delle sue opere e per la consultazione di video, libri e cataloghi che illustrano il percorso dell'artista in relazione al contesto storico in cui è inserito. L'associazione promuove, inoltre, esposizioni temporanee, così come workshop, incontri culturali e presentazioni di libri e magazine.

Sabato 12 ottobre, in occasione della "Giornata del Contemporaneo" promossa da AMACI - Associazione Nazionale dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, lo studio di Massimiliano Galliani a Montecchio Emilia (Via Veneto) sarà accessibile al pubblico dalle 16.00 alle 19.00 per l'evento dal titolo "L.s.d.t. le strade del tempo tra Fernanda Carrillo, Sawsam al Bahar, Chiara Calore, Silvia Listorti, le quattro vincitrici del premio Massimiliano Galliani". Insieme alle opere di Massimiliano Galliani saranno esposti i lavori delle quattro artiste vincitrici del Premio, parte della collezione dell'Associazione Culturale artMacs.




Associazione Culturale artMacs

Via Vittorio Veneto n.20, Montecchio Emilia (RE)
T. +39 345 233 0212 - Email: artmacs.aps@gmail.com





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