martedì 28 aprile 2015

Germania. Un esperimento sociale: Magliette in vendita a 2 euro.

In Germania i passanti si sono trovati di fronte un distributore di magliette alla moda dal costo di soli 2 euro. Un affare insomma, ma una volta inserita la monetina, ecco che scattano le immagini che mostrano cosa c'è dietro la produzione di quelle t-shirt: sfruttamento e cattive condizioni di lavoro. La macchinetta fa dunque una domanda: "Vuoi ancora comprarla?" offrendo come alternativa quella di una donazione. Si tratta di un esperimento sociale messo in piedi in occasione del “Fashion Revolution Day”, che si tiene il 24 aprile, in memoria dei 1.129 lavoratori uccisi nel 2013, quando la fabbrica di abbigliamento Rana Plaza in Bangladesh è crollata.

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Presentazione libro: “Sul corno del rinoceronte” di Francesca Bellino.


Dedicato a tutte le donne che sono partite, Sul corno del rinoceronte, romanzo di Francesca Bellino pubblicato da L’Asino d’oro edizioni (collana Omero, pag. 250, Euro 12), già vincitore del Premio Costadamalfilibri 2014, ruota attorno all’intensa amicizia tra Mary, giovane antropologa italiana, impaziente e vogliosa di entrare in contatto con le culture straniere, e Meriem, tunisina, immigrata in Italia per amore e in fuga dal patrigno autoritario.
Molto diverse tra loro ma accomunate dallo stesso coraggio, le due protagoniste cercano e trovano, ciascuna a suo modo, la propria identità e la propria affettività. Attraverso la loro conoscenza e i loro cambiamenti, l’autrice fa emergere aspetti insoliti dell’attualità dei loro Paesi di appartenenza e della cultura arabo-islamica da una parte e italiano-cattolica dall'altra.
Il libro, che indaga una pagina centrale della storia delle due sponde del Mediterraneo, si apre con la corsa ansiosa e disperata di Mary verso Kairouan per partecipare al funerale dell’amica. La storia si svolge in una sola giornata, il 15 gennaio 2011, giorno successivo alla fuga di Ben Alì, ex presidente della Tunisia.

Durante il viaggio in taxi da Tunisi verso la città natale di Meriem, Mary è assalita da continui flash-back del tempo passato a Roma, nel quartiere Pigneto, con l’amica e del viaggio in Tunisia fatto insieme l’estate precedente, quando incontra e s’innamora di Faruk, il fratello dell’amica, un affascinante calligrafo, e comincia a prendere coscienza dei suoi limiti sia nel lavoro antropologico, sia nelle relazioni sentimentali.
Nel tragitto, il tassista Hedi diventa per Mary una sorta di “Virgilio” e con lui attraversa un Paese in equilibrio precario tra festa e rivoluzione, tra speranze e proteste, e assiste al risveglio di un popolo finalmente libero dal tiranno, rimasto al potere per ventitré anni.
Da quel momento Mary sarà costretta a rivoluzionare il proprio mondo.
Per l’autrice “solo le rivoluzioni interiori possono portare alle rivoluzioni di piazza”.
            Il finale si svolge a Roma, sei mesi dopo il viaggio a Kairouan.

“Una storia raccontata con la suspense e i tempi di un film”
Nicoletta Tamberlich - Ansa
“L’autrice muovendosi sapientemente su piu’ piani, operando uno slittamento continuo tra presente e passato, ci racconta la storia di un’amicizia tra donne, ma anche quella della scoperta personale dei propri limiti e desideri. Soprattutto ci racconta un paese, prima durante e dopo la rivoluzione”
Stefania Parmeggiani – La Repubblica
“Una storia che, come una matrioska, nasconde al suo interno tante piccole sotto-storie, tutte necessarie alla composizione del quadro”
Il Foglio
“Un romanzo che ci ricorda che la Storia è maestra di vita”
Antonio Angeli – Il Tempo
“Francesca Bellino ha uno sguardo profondo sul mondo arabo. Azzeccata la metafora del rinoceronte”
Amara Lakhous
“Cos’è un rinoceronte? Un animale furbo e prepotente; un patrigno-padrone o il capo di una nazione ingiusto e autoritario? Per Mary e Meriem è tutte e tre le cose assieme. E domarlo, fuggire dal suo corno e dalla sua ombra equivale a crescere e cambiare vita”
Antonella Vicini – Reset


BOOK TRAILER

“Sul corno del rinoceronte”
di Francesca Bellino

Due donne alla ricerca della liberta’ tra la Tunisia in rivolta e l’Italia in crisi

14 maggio 2015 ore 19.00

con l’autrice interviene Marco Cena
Letture di Nathalie Bernardi
Aperitivo camaleontico con ricette dal Maghreb
c/o Il Camaleonte Piola
Via Berthollet 9/f – Torino
A cura della Libreria Trebisonda

***
Francesca Bellino è scrittrice, giornalista e reporter di viaggio. Collabora con diverse testate, italiane ed estere, tra cui Ansa, Il Mattino e Reset, e cura un blog su Huffington Post. 
È autrice di Il prefisso di Dio. Storie e labirinti di Once, Buenos Aires (Infinito, 2008), Uno sguardo più in là (Aram, 2010), Sale(Lite Editions, 2013), due saggi sul mito di Lucio Battisti e racconti pubblicati in antologie.
Nel 2009 ha ricevuto la Targa Olaf al Premio Cronista - Piero Passetti, nel 2013 il Premio giornalistico Talea e nel 2014 il Premio letterario Costa d’Amalfi Libri 2014. 


THE BEAUTY BETWEEN ORDER AND DISORDER | A Venezia le fotografie di Francesco Bosso, a cura di Walter Guadagnini.

Venezia, 18 marzo 2015Francesco Bosso, artista fotografo e interprete italiano del paesaggio e della natura selvaggia in b/n, sarà presente a Venezia con due eventi, una mostra presso il Centro Culturale Candiani dal titolo “The beauty between order and disorder” a cura di Walter Guadagnini ed una prestigiosa partecipazione alla Biennale di Venezia con una suggestiva opera all’interno della mostra “Present Nearnesscurata da Susan Mains e Francesco Elisei.

La mostra “The beauty between order and disorder”, organizzata dal Centro Culturale Candiani, Servizio della direzione Attività Culturali del Comune di Venezia (inaugurazione, 7 maggio ore 18), permette di seguire l'evoluzione più recente della ricerca di Francesco Bosso in un viaggio attraverso oltre 60 fotografie che accompagnano lo spettatore alle origini del paesaggio e alle radici della fotografia. La mostra farà emergere una nuova visione delle complesse dinamiche della Natura che siamo abituati a classificare come Ordine e Disordine, dove le forme apparentemente caotiche nascondono sorprendenti ritmi di regolarità e dove paesaggi frammentati, dune in movimento, rocce scolpite, acque agitate, si inseguono alternando momenti di Ordine a momenti di Disordine.
Qui la concezione del paesaggio ha il respiro armonioso della pittura romantica, metabolizzata e dimensionata sul peso contemporaneo della visione fotografica. Il bianconero modulare, fatto di molteplici variazioni del grigio e delle scale tonali intermedie si esprime in modo pittorico, dentro il naturismo potente del paesaggio incontaminato. Una visuale metodica e lentissima, frutto di lunghe attese nei posti prescelti, di materiali pregiati su cui stampare, di tecniche dalle calibrature infinitesimali.
Walter Guadagnini, curatore della mostra, scrive:
“Bosso fotografa in bianco e nero, e le sue immagini scattate in diversi luoghi del mondo, non raccontano l'esotismo turistico di queste terre, quanto la capacità della fotografia di restituire agli occhi una realtà trasformata per via di luce e di poesia.
La sua concezione del paesaggio ha il respiro armonioso della pittura romantica, metabolizzata e dimensionata sul peso contemporaneo della visione fotografica. La sua espressione ragiona in modo pittorico, dentro il naturismo potente del paesaggio incontaminato. Una visuale metodica e lentissima, frutto di lunghe attese nei posti prescelti, di materiali pregiati su cui stampare, di tecniche dalle calibrature infinitesimali.
Il mondo di Bosso è, così, un mondo metafisico, nel quale il tempo appare sospeso, e non a caso frequentemente l'artista ama confrontarsi con paesaggi innevati, con distese d'acqua o di sabbia, con gli spazi vuoti che dicono, prima ancora che dell'assenza dell'uomo, della presenza di una natura che è insieme materia e stato d'animo, pura forma e visione simbolica, luogo dell'ordine e del disordine insieme.”


All’interno della 56esima Esposizione Internazionale d’Arte  Biennale di Venezia, padiglione internazionale Grenada, Francesco Bosso si presenta con un’opera inedita creata per la  mostra "PRESENT NEARNESS" curata da Susan Mains e Francesco Elisei ed esposta presso la Sala Tiziano  (Opera Culturale Don Orione Artigianelli, Fondamenta delle Zattere ai Gesuati, Dorsoduro 919). L'inaugurazione ufficiale è prevista per il 6 Maggio,  mentre l'apertura al pubblico dal 9 Maggio al 22 Novembre.
L’opera di Francesco Bosso rappresenta il punto di incontro tra estetica, rigore tecnico e caratura concettuale, in cui si palesa una percezione non univoca dove la scena si scompone e si ricompone continuamente e dove si può intravedere - mutando il proprio punto di vista - l’Ordine che governa il Disordine. L'Autore agganciandosi al tema "All the World's Futures" lanciato dal curatore generale della Biennale di Venezia, Okwui Enwezor, presenta un'opera che è espressione tipica del Disordine in natura, che puntualmente il tempo riporta all'Ordine.

Francesco Bosso
Francesco Bosso è nato nel 1959, vive e lavora in Italia. Ha iniziato a fotografare da giovanissimo, dedicandosi soprattutto alla ritrattistica e alla fotografia di viaggio. Da queste esperienze sono nati i volumi “Swahili” e “China Crossing” A seguito dell'incontro con Kim Weston e con i rappresentanti della cultura fotografica che fa capo all'esperienza di Ansel Adams – da cui è nato il volume “Americas” del 2010 -, Bosso ha concentrato negli ultimi anni la propria attenzione sul paesaggio, reso attraverso un bianco e nero curato nei suoi minimi particolari sia in fase di ripresa che in fase di stampa. Tra le mostre più recenti, si ricordano “White-Golden-Dark” presso il Museo delle Arti Visive di Spoleto, “White World” agli Orti di Leonardo di  Milano nel 2012 e alla Galleria Romberg di Latina nel 2013, “Unexpected Forms” alla Galleria Photo & Co. di Torino ancora nel 2013, e le partecipazioni ad alcune delle più importanti fiere in Italia e all'estero, da quella di Bruxelles a “Paris Photo” nelle edizioni 2013 e 2014, fino alle italiane MIA di Milano e Arte Fiera di Bologna.




The beauty between order and disorder
Fotografie di Francesco Bosso
Mostra a cura di Walter Guadagnini
Organizzata dal Centro Culturale Candiani-Direzione Attività Culturali e Turismo del  Comune di Venezia
8 maggio – 28 Giugno 2015
Inaugurazione, 7 maggio ore 18
Centro Culturale Candiani – Venezia-Mestre
Piazzale Luigi Candiani, 7, 30174 Venezia



56. Esposizione Internazionale d’Arte, Biennale di Venezia
PresentNearness
9 maggio – 22 novembre 2015
Inaugurazione, 6 maggio           
Padiglione GRENADA -  Sede: Opera don Orione Artigianelli, Sala Tiziano, Fondamenta delle Zattere ai Gesuati, Dorsoduro 919 - VENEZIA
Commissario: Ministry of Culture. Commissario Aggiunto: Susan Mains. Curatore: Susan Mains. Curatore Aggiunto: Francesco Elisei.


Per ulteriori informazioni:

6Glab – il laboratorio di idee di SEIGRADI / Barbara Gemma La Malfa

Tel. +39.02.84560801

venerdì 24 aprile 2015

Do You Like Flowers? | Alla Burning Giraffe Art Gallery di Torino la mostra collettiva di 7 giovani talentuosi artisti.

A partire da giovedì 7 maggio 2015, lo spazio espositivo Burning Giraffe Art Gallery, sito in Via Eusebio Bava 8/a, a Torino, presenta la mostra Do You Like Flowers?, composta da circa 20 opere realizzate da 7 giovani artisti, tra i più interessanti talenti emergenti a livello nazionale.
Sin dal titolo, che volutamente cita una delle famigerate e discriminatorie domande del test psicologico della visita di leva (Ti piacciono i fiori?), la mostra si presenta con un tono volutamente ironico e provocatorio. Il fiore, espressione emblematica del mese di maggio, della primavera nella sua fase compiuta, viene trattato tanto nella sua accezione squisitamente decorativa, quanto nelle sue infinite metamorfosi simboliche e metaforiche.
L’artista Lucia Barbagallo presenta tre progetti in cui i fiori spontanei che crescono sulle rive dei fiumi si identificano con le costruzioni improvvisate delle “baraccopoli”. I collage delicati dell’illustratrice Annalisa Bollini danno vita a un ambiente fiabesco fatto di dettagli delicati e preziosi. I ritratti della pittrice Anna Capolupo trovano negli steli e nei petali ricamati le immagini simboliche del mondo interiore. Noumeda Carbone, street artist e illustratrice, crea labirinti bianchi e neri inestricabili di rami e foglie, da cui, all’improvviso, sbocciano fiori di un rosso infuocato. Le opere di Giuseppe Lo Schiavo trovano nella figura mitologica di Proserpina, dea della primavera e, al contempo, moglie di Ade, dio degli inferi, la figura emblematica della società contemporanea. I collage digitali di Mirella Nania creano affascinanti mondi floreali nostalgici e surreali. Gli scatti del fotografo Ugo Ricciardi bloccano in un istante rarefatto la perfezione decadente di un singolo fiore e dei suoi petali avvizziti.

Ognuna delle opere dei sette artisti presenti in mostra è una risposta differente, ma sempre positiva, alla domanda Do You Like Flowers? e alla ricchezza di suggestioni che, ancora oggi, l’universo floreale offre alla creatività e all’arte.




Do You Like Flowers?

Artisti in mostra: 
Lucia Barbagallo, Annalisa Bollini, Anna Capolupo, Noumeda Carbone,
Giuseppe Lo Schiavo, Mirella Nania, Ugo Ricciardi

Opening: giovedì 7 maggio 2015, 18:30-21:30

dal 7 maggio al 7 giugno 2015             


Burning Giraffe Art Gallery
Via Eusebio Bava 8/a, 10124, Torino
t. 011 5832745
c. 347 7975704