giovedì 29 ottobre 2015

CUOCHI PRIVATI. Cucina genuina on demand e take away per palati fini ed esigenti.

Erika Barresi noi la conosciamo come brillante autrice di testi e opere teatrali, per Unititled Magazine curava la rubrica “InScena”, in cui approfondiva il significato del fare teatro e ne esplorava i suoi linguaggi.

Ma Erika, spirito poliedrico, non si ferma mai ed è sempre pronta a sperimentare nuove avventure e quella di cui stiamo per parlarvi è davvero singolare.

Da qualche tempo è on line il sito “Cuochi Privati”, in cui alla voce “Chi siamo” si legge: “Siamo artisti che cercano nella cucina un modo di espressione per nutrire il corpo tanto quanto l’anima…
Dal teatro, la narrativa, l’arte alla cucina per trasportarvi in mondi raccontandoli attraverso il cibo genuino.”
E cosa ha a che fare tutto questo con l’esuberante Erika, voi penserete?

Ebbene, Erika ha deciso di intraprendere le vie del gusto e di cimentarsi anche nell’insolita carriera di “chef”.
Che tanto insolita comunque non è, dato che cucinare è stata sempre una sua grande passione, seppur per amici e parenti, con esiti sorprendenti anche per i palati più fini ed esigenti.

Noi di Untitled Magazine l’abbiamo trovata un’idea vincente ed incuriositi da questo suo progetto culinario, l’abbiamo intervistata.

Erika come è nata l’idea di “Cuochi Privati?
L'idea è venuta fuori spontaneamente come dal bozzolo di un tortino di patate poverissime che ha un cuore di pesce spada pulcinella... Insomma cucinavo per gli amici e la famiglia, spesso lo facevo con Lorenzo Falletti, attore ed autore teatrale.
Ad un certo punto ho deciso che volevo far vedere i nostri piatti e degli conoscenti ci hanno chiamati anche ad inaugurare qualche locale, così è nata la mail, poi la pagina ed ora il progetto concreto. Negli anni, compatibilmente con la carriera, ho portato avanti l'idea ed ora la sto realizzando con Natascia Sollecito Mascetti, organizzatrice teatrale, e Valeria Tucciello, esperta di marketing e di vini, entrambe care amiche che hanno sempre supportato l’idea e me. Per il momento abbiamo come base Roma ma al più presto saremo operativi anche a Vicenza, con un altro collaboratore Alessandro Minzon, e sempre pronti a tornare a Siracusa. Se vuoi chiedermi perché cuochi privati e non cuoche te lo dico subito che già 10 anni fa il nome era preso!



Come funziona? 
On demand, ogni nostro menù è pronto su ordinazione quando e come vuole il cliente. Allora il cliente visualizza le proposte di menù standard, come il lunch away ed altri, e seleziona ciò che vuole, lo ordina e viene a prenderlo o gli viene consegnato. Così i prodotti sono sempre freschi e fuori dalla catena della grande distribuzione spesso “sciapa”. Altra soluzione è quella del menù personalizzato che andiamo, appunto, a realizzare nelle case dei clienti. L’idea è: chi meglio di un artista può interpretare le tue esigenze, creare il menù adatto all’atmosfera che vuoi realizzare? Il massimo lo raggiungiamo con il brunch a portar via, quando suoni al citofono per ritirarlo noi mettiamo su i pan cakes!

Polenta di semolino saltata con sfilacci di fegato saltati e cipolla caramellata con crema dell'orto e rosso d'uovo
Uovo dolce di meringa all'amaretto con panna e tuorlo di melone cantalupo alla menta - I nostri dolci


Chi sono i vostri clienti?
Chiunque ami la buona cucina e la libertà di gustare un piatto ben cucinato e realizzato senza cucinarlo. Il massimo del piacere con il minimo dello sforzo. Il locale senza cucina che vuole presentare in maniera più completa un nuovo prodotto. Aperitivi per presentazioni di libri o spettacoli, musica live con beverage tematico. Per non tralasciare tutti coloro che pur non avendo tempo hanno voglia di ospitare a casa gli amici e vogliono anche goderseli senza fare entra ed esci dalla cucina.

 Pensi che sia cambiato il modo di mangiare degli italiani?
Faccio una premessa: il livello della cucina italiana è molto alto e gli standard della cucina casalinga non ne parliamo. Questo standard non è facile da abbassare ma la frenesia del quotidiano ha causato un cambiamento che per noi è drastico, per non parlare di tutte le intolleranze imputabili allo stress, alla qualità del cibo della grande distribuzione, etc etc… ma di sicuro c’è una necessità forte di coltivare la nostra tradizione, l’ampiezza della scelta mediterranea che è alla base del modo in cui piace vivere agli italiani.

Involtino di pesce spada alla vodka lemon con ripieno alla palermitana, cotto al forno, con scorza di limone in vodka - proposte per una cena fatta di cocktail
Pane d'Artista - Pane di grano tenero impastato con caciotta e mortadella

Che cos’è il “Cook Tutor”?
E’ un invito a non arrendersi davanti la sfida di una ricetta buona ma non alla portate di quelle che crediamo le nostre capacità. Tutti possono imparare a gestire il prodotto, una ricetta, il tempo. Quindi, rispettando l’idea dell’on demand, tu hai un piatto che hai sempre voluto cucinare, saper fare… noi te lo insegniamo, ti spieghiamo come usare i prodotti ed il piatto non avrà più segreti. Dalle basi della cucina ai piatti stellati.



Che tipo di eventi organizzate e qual è la vostra offerta culinaria che va per la maggiore?
Ti dico prima cosa va per la maggiore, al momento i menù personalizzati per cene a domicilio, non siamo sui numeri di altre capitali europee o di Milano ma sta prendendo piede, e poi i brunch a portar via, credo che l’idea della tua bella sporta piena di leccornie da gustare al parco o a casa con gli amici sia vincente.
I nostri eventi hanno sempre un legame con l’arte quindi il prossimo sarà una serata di Bossanova dedicata al Brasile e avrà un menù di apericena legato alla tradizione carioca, realizzeremo in versione aperitivo persino la fajolada tradizionale; questo avverrà il 12 novembre al Red Note di Roma. Mentre da Dicembre partiranno in diversi locali della capitale una serie di aperitivi in collaborazione con la Pandora’s Company ed altri artisti indipendenti per assaporare la buona cucina fra tradizione e innovazione, con una cura per la diversificazione delle scelte alimentari (vegan e vegetariana), e le incursioni musicali e teatrali più folli che possiate immaginare.



Noi siamo interessate ai prodotti ed alla stagionalità, come la tendenza della cucina più moderna, la volontà di manipolare poco e con cura gli alimenti è ciò che ne fa riconoscere la genuinità al palato. L’arte è comunicazione, stimola, nel migliore degli intenti, ogni senso; il cibo, che è uno degli elementi primari dell’essere così come l’immaginazione, deve essere stimolo vivo per ogni senso, memoria e gioia.





mercoledì 28 ottobre 2015

A Milano, nell'ambito della mostra "Emotional Food" di Laura Zeni", la Tavola rotonda dal titolo "L'emozione del cibo".

CHIOSTRI DELL'UMANITARIA 
Ristorante Il Chiostro di Andrea
Via San Barnaba 48, Milano 

Nell’ambito della mostra
Emotional Food, visual art by Laura Zeni
22 settembre - 22 novembre 2015

Laura Zeni è lieta di invitarvi alla
TAVOLA ROTONDA
L’emozione del cibo
venerdì 13 novembre 2015, ore 18 - 20

intervengono
Moderatore: Stefano Valera, curatore
partecipano
Marisa Fumagalli, giornalista Corriere della Sera
Francesco Iacono, vicepresidente di Arcipelago Muratori
Marcello Griffo, Triphylla
Laura Zeni, artista e designer

I Chiostri dell’Umanitaria, nella sede del ristorante "Il Chiostro di Andrea" in occasione dell’esposizione "Emotional Food, visual art by Laura Zeni" ospitano  venerdì 13 novembre dalle 18 alle 20 la Tavola rotonda dal titolo L’emozione del cibo.
Il dibattito prende spunto dalle opere esposte: agli originali acrilici della serie “Alfabeto Gourmet”, in cui le figure stilizzate sono accompagnate da ingredienti alimentari e formano le lettere di un nuovo alfabeto culinario, si accostano le sagome delle teste della serie “Profili del gusto” accanto a insoliti vassoi dal titolo “Tavola apparecchiata”.
I lavori di Laura Zeni,  da anni attenta a comunicare uno stile di vita e un’alimentazione consapevole, ci aiutano a scoprire le differenti emozioni che il cibo ci riserva.

Durante la Tavola rotonda, ideata e coordinata da Stefano Valera, l’argomento inerente le emozioni legate al cibo viene approfondito e sviluppato secondo un approccio interdisciplinare dai relatori: Marisa Fumagalli, giornalista del Corriere della Sera; Francesco Iacono, vicepresidente di Arcipelago Muratori, importante Azienda Vitivinicola nazionale, e Marcello Griffo esponente di Triphylla, prodotto naturale che trasmette energia e rinforza piante e terreni.

Dopo la consacrazione di Expo Milano, il tema dell’alimentazione ha ampliato i propri orizzonti diventando un argomento di enorme interesse, al centro di dibattiti, campagne stampa e espressioni artistiche di ogni tipo, dall’happening all’installazione site specific.

Di Laura Zeni si ricordano, unicamente dedicate al tema del cibo, le mostre allo Spazio Tadini, e presso Eataly Smeraldo a cura di Stefano Valera.

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Chiostri dell'Umanitaria - Ristorante Il Chiostro di Andrea
Via San Barnaba 48, Milano

TAVOLA ROTONDA - L’emozione del cibo
venerdì 13 novembre 2015, ore 18 - 20

Orari visita mostra: da lunedì a sabato, ore 12-15 e 19-24. Domenica chiuso
Info Tel. 02 5466494 - info@ilchiostrodiandrea.it

Ufficio stampa per Laura Zeni
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - Mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it 

martedì 27 ottobre 2015

Live at Cape Town, il nuovo disco del Roberto Cecchetto Core Trio, per la NAU Records.

Presentato dal vivo lo scorso 14 ottobre 2015, presso l’Auditorio di Settimo Milanese, l'album "Live at Cape Town" è la nuova fatica discografica targata Roberto Cecchetto Core Trio, licenziata dall’etichetta milanese NAU Records di Gianni Barone.


Il nuovo lavoro discografico di Roberto Cecchetto, tra i chitarristi italiani più apprezzati, in trio con Andrea Lombardini al basso e Phil Mer alla batteria, è caratterizzato da sviluppi armonici cerebrali e per niente prosaici, intrecci poliritmia assai sofisticati e, soprattutto, una voglia irrefrenabile di sperimentare innovative forme stilistiche ed espressive.

In pieno solco contemporary jazz, Live at Cape town contiene sette composizioni originali frutto della vivida creatività compositiva del leader, e va ad inaugurare una nuova collana editoriale dedicata ai progetti originali in live session, ideata da Gianni Barone e Giancarlo Chiodaroli, proprietario del Cape Town Cafè di Milano, e sponsorizzata dalla Heineken.


Roberto Cecchetto Core Trio è un laboratorio musicale grazie al quale il chitarrista realizza con eleganza e maestria una musica libera da inutili formalismi e preconcetti. Dotato di una particolare capacità di sperimentare, di innovare e di andare oltre la tradizione, Cecchetto conferma in questo progetto quanto già dimostrato lungo il corso della sua carriera: ingabbiarlo in un genere o in un’etichetta è assolutamente inutile e, per di più, controproducente. Ogni suo lavoro esibisce una cultura musicale all'interno della quale sono banditi i limiti e le sovrastrutture e il linguaggio musicale rappresenta solo un mezzo espressivo. 



"Fare musica è un privilegio e suonare con musicisti che stimo è fondamentale per aggiungere alla musica quel tocco in più, tutto quello che insieme alle note contribuisce a creare l'atmosfera giusta per le composizioni. Il trio mi ha sempre affascinato: chitarra, basso e batteria sono il centro di tante musiche, di tante atmosfere. 
Il trio rappresenta per me il centro da cui sviluppare tutte le idee musicali che la mia immaginazione suggerisce. Non sono mai stato attratto dalle cifre stilistiche che caratterizzano i vari generi musicali; al contrario, sono sempre stato aperto all'ascolto di tutto ciò che solletica il mio interesse, ciò che mi tocca dentro. In questo nuovo progetto, Core Trio, confluisce tutto ciò che ho ascoltato e elaborato negli anni, unito al presente sempre in evoluzione.

Per fare questo avevo bisogno di due musicisti aperti e solidi, liberi da sovrastrutture stilistiche, e ho pensato subito ad Andrea Lombardini al basso e Phil Mer alla batteria, musicisti pieni di talento con i quali posso attraversare i più diversi scenari musicali. Con loro è possibile suonare qualunque cosa, sono fantastici, intelligenti e disponibili, grandi musicisti."


Roberto Cecchetto con Andrea Lombardini e Phil Mer 





NOWHERE MAN
"Una musica in cui prende vita l'eterna metafora del viaggio attraverso un tema che non si esaurisce, ma che tende sempre verso qualcosa. Un fine nitido e chiaro che, nel vortice di note di questo continuo fluire, riporta l'orecchio e la mente verso certe atmosfere quasi cinematografiche."