martedì 29 maggio 2018

Romero Britto. Da Miami a Milano. Alla galleria Deodato Arte di Milano, in mostra le opere dell'artista neo pop brasiliano.


Romero Britto. Da Miami a Milano

1 giugno - 10 agosto 2018I
Inaugurazione giovedì 31 maggio, ore 18.30 

DEODATO ARTE
Milano, via Nerino 2

Con una personale dedicata, Romero Britto arriva a Milano per la prima volta presso la galleria Deodato Arte, nella sede di via Nerino dal 1 giugno al 10 agosto. L’artista neo pop brasiliano nei suoi lavori sperimenta e coniuga elementi del cubismo, della street art e della pop art e si contraddistingue per l’utilizzo di colori sgargianti e forme semplici.
La mostra “Romero Britto. Da Miami a Milano” offre una selezione di venti opere fra cui tele, sculture, serigrafie, di grandi, medie e piccole dimensioni, accomunate dalla componente cromatica, sempre protagonista di tutti i suoi lavori.


L’artista, partendo da sagome e tecniche della street art che segnano l’inizio del suo percorso artistico, personalizza il suo stile a seguito di un viaggio a Parigi durante il quale entra in contatto con opere di grandi maestri quali Henri Matisse e, in particolar modo, Pablo Picasso. Nasce un’espressione originale e inconfondibile, caratterizzata dall’approfondito studio e ricerca del colore, applicato a temi e a soggetti legati alla natura e alla quotidianità. Nelle sue opere Britto predilige infatti la comprensione universale a svantaggio dell’ermeticità e della cripticità; i protagonisti ricorrenti appartengono al mondo quotidiano, proprio perché il messaggio della sua arte è rivolto a tutti, e si affiancano a motivi astratti, dando vita a opere connotate da una potenza cromatica che esprime positività, empatia e ottimismo.
I tratti semplici, talvolta geometrici, i colori vivaci e le icone, ricordano il mondo fantastico e dei cartoon ed evocano ricordi d’infanzia, pensieri sereni, che si contrappongono alla vita caotica, affollata, problematica, monotona dalla quale le opere di Britto vogliono distrarre, allontanare.



Le serigrafie intitolate Huge e Alive, fitte composizioni di cuori, e i motivi astratti, Curves e The Blues, evocano una sorta di caos, un’esplosione di colori. Huge, attraverso il titolo “Gigante” fa riferimento al grande formato usato dall'artista per creare un'opera di oltre ventiquattro metri quadri, divisa in quattro parti. Alive, ispirandosi alla colonna sonora di “Empire of the sun” è una celebrazione della musica, dell’amore e della felicità, mentre Curves e The Blues, con marcati riferimenti alle radici cubiste, raffigurano paesaggi astratti, che sottolineano la capacità dell’artista di giocare con l’equilibrio delle forme e delle linee, creando un’atmosfera viva e dinamica.
Un approccio decisamente giocoso è proposto dai lavori che hanno come soggetto gli animali, come la scultura Royalty, un cagnolino con una corona in testa e la serigrafia su tela Love Birds, dove due uccelli si intrecciano formando un cuore al centro del quadro. Una testimonianza dell'amore per la natura, ma allo stesso tempo un gioco di parole mutuato dalla lingua inglese in cui l'espressione “love birds” è usata per riferirsi alle coppie innamorate, in questo caso simboleggiate da due uccelli.
Grande attenzione è rivolta anche alla rappresentazione delle persone, spesso si tratta di amanti come Beautiful Evening o Love me tender, citazione dell’omonima canzone di Elvis Presley, dove un uomo e una donna fusi in un abbraccio esprimono delicatezza e amore profondo. La figura prediletta rimane quella femminile, ne sono esempio Bellezza di Capri, opera ispirata dai viaggi dell’artista sull’isola, combinazione del fascino italiano e della sensibilità del mondo antico, dove un’elegante signora con un grande cappello blu è seduta a prendere il sole, e Trinity che racchiude in sé tre donne nude che mostrano le loro forme sinuose; qui il contrasto tra i colori freddi predominanti e il rosso dei fiori e delle labbra mettono in luce un ulteriore tratto caratteristico dell’artista, l’accostamento di colori complementari.
La mostra nella sua unità pone l’accento sull’abilità di Britto di creare capolavori contemporanei che trasmettono contenuti universali, che rendono la sua arte popolare e accessibile a tutti.


Coordinate mostra
Titolo Romero Britto. Da Miami a Milano
Sede Deodato Arte, via Nerino 2 - Milano   
Date 1 giugno - 10 agosto 2018
Inaugurazione giovedì 31 maggio, ore 18.30
Orari martedì - sabato 10.30-14.00 e 15.00-19.00
Info pubblico Tel. 02 80886294 - galleria@deodato.com

Ufficio stampa
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it


A RITROSO. Al MICRO di Roma, la mostra personale di Mariangela Meola, a cura di Paola Valori.


A RITROSO
mostra personale di Mariangela Meola

a cura di Paola Valori

Dal 14 al 21 giugno 2018
Inaugurazione giovedi 14 giugno ore 18:30


MICRO Arti Visive
Roma, Viale Mazzini 1
info:+39 347 0900625




Prosegue il viaggio nel colore con Mariangela Meola, architetto di formazione e artista, presente al Micro dal 14 al 21 giugno 2018 con una mostra dal titolo evocativo "A Ritroso". L'esposizione che si snoda come un racconto, è curata da Paola Valori per le iniziative di MICRO, e presenta una raccolta di tele di grande formato che invitano lo spettatore a immergersi in uno spazio raccolto, ma denso di contenuto. “Le ampie campiture e le esplosioni di colore percorrono le tele come scariche di energia” - spiega Paola Valori “un gesto pittorico che racconta nella sua immediata leggibilità il mondo dell’artista, fatto di simboli e significati primordiali, come l’uovo, sua forma ricorrente.”

  
Un’artista che si è dedicata alla pittura con energia e fermezza, passando a volte alla pura astrazione, resa grazie anche alla forza cromatica e alla luce. Il colore è infatti protagonista assoluto di questa mostra  “con un debole per il rosso - conclude la curatrice - determinato deciso e tagliente, colore che da subito impone la sua contemporaneità”. L’esposizione sarà inaugurata giovedi 14 giugno alle 18,30 alla presenza dell’artista e resterà visitabile fino al 21 giugno negli orari di galleria. Numerosi gli eventi collaterali collegati alla mostra, che sarà aperta al pubblico in concomitanza di “Waiting For” di Mimmo Martorelli e nell’ambito di “Cinema in Galleria” la rassegna in dieci film ideata da Paola Valori e dedicata al cinema d’autore.
Degustazione di Vini di Tenuta Le Velette di Orvieto

A RITROSO
Personale di Mariangela Meola
A cura di Paola Valori

Orari mostra: dalle 11 alle 19 orario continuato (domenica chiuso)
Riferimenti organizzativi: + 39 347 0900625
Micro Arti Visive | Viale Mazzini 1 Roma

  

lunedì 28 maggio 2018

"La Famiglia in Italia", il nuovo grande progetto fotografico della FIAF.


Quasi 1300 scatti, un libro fotografico, una mostra nazionale aperta fino al 9 settembre presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR), un catalogo e oltre 100 mostre locali in tutta Italia

Inaugurazione sabato 16 giugno 2018, ore 17,30
Parteciperanno la Vice Presidente della Regione Toscana ed Assessore alla Cultura Monica Barni e il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini


La FIAF - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche – associazione senza fini di lucro che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia su tutto il territorio nazionale – annuncia la mostra fotografica del nuovo grande progetto nazionale “La Famiglia in Italiache verrà inaugurata sabato 16 giugno 2018 al CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (Via delle Monache 2), a partire dalle ore 17,30. La mostra rimarrà poi aperta fino a domenica 9 settembre 2018. All’inaugurazione parteciperanno la Vice Presidente della Regione Toscana ed Assessore alla Cultura Monica Barni e il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini.

Lo scopo del progetto LA FAMIGLIA IN ITALIA è quello di documentare e interpretare la famiglia italiana contemporanea alla luce delle trasformazioni epocali che hanno riguardato i diversi ruoli dei suoi componenti, le identità sessuali, le esigenze economiche, il ruolo della donna, la presenza di immigrati e italiani di nuova generazione e molti altri aspetti che modificano continuamente un’idea di famiglia che per molti anni era apparsa congelata nelle sue statiche certezze.

Se l’articolo 29 della Costituzione Italiana afferma che “la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio”, è lecito domandarsi l’attualità dell’affermazione: le trasformazioni sociali hanno messo in discussione sia l’esistenza di un’unica forma naturale di famiglia, sia il matrimonio come suo istituto fondativo per eccellenza. Dalle famiglie allargate fine alle coppie di fatto e le unioni civili, le nuove famiglie si presentano in maniera poliforme: Cosa è dunque oggi famiglia? Partendo da tale interrogativo, la ricognizione fotografica collettiva della FIAF ha inteso esplorare e rappresentare la famiglia italiana in tutte le sue declinazioni, tracciandone i nuovi confini. Ogni Autore ha affrontato la tematica del progetto partendo dalla propria esperienza personale, con uno sguardo intimo verso la realtà della propria condizione affettiva, oppure ha voluto aprirsi al racconto delle famiglie degli altri, senza alcuna preclusione linguistica.

Il progetto ha incoraggiato la ricerca della molteplicità e delle specificità familiari, chiarendo che per famiglia italiana si doveva intendere la famiglia che vive stabilmente in Italia, indipendentemente dalla nazionalità di origine dei suoi componenti. I campi di indagine hanno riguardato tematiche classiche come la nascita della coppia, le modalità di convivenza, il rapporto con l’esterno e gli equilibri interni, i figli o la loro mancanza, il rapporto tra fratelli, i rapporti con i genitori e con gli anziani, le risorse condivise (la casa, i mezzi di spostamento, etc.), gli spazi privati della famiglia e del singolo, le affinità, i vincoli, i rapporti tra padre/madre e figli, il ruolo dei nonni e degli zii, insieme a tematiche relativamente nuove quali l’omosessualità e la riproduzione assistita, la discriminazione, il ricorso alle terapie di sostegno, le famiglie allargate, quelle mono-genitoriali, le famiglie cosiddette “miste”, le comunità, le case famiglia e tutto quanto la sensibilità e la ricerca degli Autori fotografici potesse portare a scoprire nei mille universi dei nuclei famigliari contemporanei.

A partire dalla nascita del progetto, nel marzo 2017, gli iscritti sono stati quasi 1200, 742 dei quali hanno inviato le loro opere per la selezione. Delle 12.780 immagini arrivate sono stati selezionati 313 Autori con un totale di circa 1.300 fotografie, in rappresentanza di diciassette Regioni italiane.

Le immagini prodotte mostrano complessità e articolazione di rapporti, affetto e solidarietà. La famiglia appare prevalentemente sana e robusta, frutto di scelte ponderate e resistente nelle difficoltà. Ma non mancano accenni a un lessico meno famigliare e più esistenziale, come quello del singolo per scelta, per necessità, per ritorno o per anzianità.

LA FAMIGLIA IN ITALIA non è però solo un’esposizione fotografica, bensì un più grande lavoro di ricognizione fotografica che comprende anche la pubblicazione di un catalogo della mostra nazionale di Bibbiena contenente tutte le opere esposte, la pubblicazione di un libro delle mostre locali contenente una selezione delle immagini esposte nelle mostre locali diffuse in tutto il territorio nazionale e 100 mostre locali che verranno inaugurate in contemporanea con la mostra di Bibbiena.

FUJIFILM ha scelto di supportare il progetto coinvolgendo 9 fotografi e offrendo loro la possibilità di interpretare il tema del LA FAMIGLIA IN ITALIA con attrezzatura FUJIFILM: Bruno Maddeddu, Enrico Genovesi, Carlo Panza, Renato Iurato, Davide Grossi, Filippo Venturi, Umberto Verdoliva, Vittorio Scheni e Nazzareno Berton con la loro esperienza hanno portato ai partecipanti nuove idee e spunti di riflessione.

“Quando si attiva un progetto il momento dell’idea è quello più creativo, ma questa volta è stato facile. Il settantesimo compleanno della Federazione e il suo essere istituzione analoga a quella della famiglia era una constatazione fin troppo ovvia. Se la famiglia è solidarietà, reciproca assistenza e fratellanza, allora la FIAF è una famiglia formata da chi si è scelto e si riconferma, di anno in anno, quale membro affezionato della comunità – ha commentato Roberto Rossi, Presidente della FIAF - In questo nuovo progetto nazionale troviamo chi parla della famiglia multietnica, chi della mononucleare, chi pone l’accento sui figli, chi sugli anziani, chi vede la famiglia come un’entità in cui il tempo si manifesta con la moltiplicazione dei propri membri, chi patisce l’assenza o l’abbandono di chi si è amato. Ampio spazio viene dato alla famiglia composta da coppie di sesso differente, ma c’è una speciale attenzione verso le famiglie omosessuali. Credo che nessuno di noi pensi alla famiglia come un’entità perfetta, tutti  i partecipanti a questo progetto hanno però guardato alla famiglia con un’attenzione, con un affetto, con un trasporto che ci fa comprendere come ancora la famiglia sia al centro dei nostri pensieri, come sia il luogo ove maggiormente si spendono le nostre energie affettive. È un posto in cui si dona incondizionatamente e parimenti si chiede, e si deve ottenere, amore e rispetto.”

Per maggiori informazioni: www.fiaf.net/lafamigliainitalia  

  • Main Sponsor: Fujifilm.
  • Sponsor: Photosi , Cavaretta Assicurazioni.
  • Con il Patrocinio della Regione Toscana.

Mostra fotografia “La Famiglia in Italia”
Date: da sabato 16 giugno a domenica 9 settembre 2018
Inaugurazione: sabato 16 giugno h 17,30
Dove: CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR), Via delle Monache 2
Orari da martedì a sabato 9,30 / 12,30 e 15,30 / 18,30 - domenica 10,00 / 12,30
Biglietto: ingresso gratuito
Contatti: Tel. 0575 1653924 - Cell. 349 2335011

FIAF
Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un’associazione senza fini di lucro, attenta da sempre alle tendenze e alle istanze culturali della fotografia italiana, che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia amatoriale su tutto il territorio nazionale. In oltre sessant’anni di storia la FIAF non ha cambiato il suo originale intento ed oggi annovera circa 5.500 associati e 550 circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000   persone coinvolte nelle attività dell’Associazione, accomunate dalla passione per il mondo della fotografia e a cui fornisce molteplici servizi, dai più pratici mirati al sostegno alle organizzazioni a quelli rivolti alla formazione e alla crescita culturale di ogni singolo associato. www.fiaf.net

CIFA
Il Centro Italiano della Fotografia d’Autore nasce a Bibbiena, in provincia di Arezzo, per volontà della FIAF, la più importante e meglio organizzata associazione fotografica nazionale non professionale. La sua diffusione sul territorio nazionale e la sua “trasversalità” a livello sociale e culturale permettono al Centro di porsi come osservatorio privilegiato sulla fotografia. L’attività del Centro pone particolare attenzione allo studio e alla valorizzazione della fotografia italiana del periodo storico che parte dall’ultimo dopoguerra. Di fondamentale importanza è l’impegno nel campo della conservazione, inventariazione, catalogazione e riproposizione al grande pubblico del proprio patrimonio fotografico. A questo scopo sono stati approntati dei locali realizzati secondo le più recenti normative sulla conservazione del materiale fotografico e sta per partire una campagna di inventariazione e catalogazione dei fondi già acquisiti, da realizzarsi con programmi che permettono di interfacciare i dati con quelli delle altre istituzioni culturali italiane. www.centrofotografia.org

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AMLETO TAKE AWAY. Il debutto di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari a Castrovillari. Una produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo.


31 maggio, ore 20.30
Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari
Amleto take away
uno spettacolo di Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
musiche Davide Berardi e Bruno Galeone
luci Luca Diani
produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
con il sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival di Armunia Castiglioncello, Comune di Rimini-Teatro Novelli

Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari tornano insieme in scena, protagonisti di un nuovo progetto di cui sono anche autori, prodotto dal Teatro dell’Elfo. Amleto take away debutta il 31 maggio  al Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari e replica al Festival di Asti (29 giugno), al Festival In Equilibrio di Castiglioncello (1 luglio), poi nella stagione milanese all’Elfo Puccini.

«Amleto take away è un affresco tragicomico – spiegano gli autori – che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. È una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa.
Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente – recita un brano dello spettacolo    fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili».

«In questo percorso s’inserisce (un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale) l’Amleto di Shakespeare, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, precisano Berardi e Casolari. Ma il nostro Amleto procede alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, un numero nove ma con la maglia dell’Inter e di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà.
To be o FB, questo è il problema! Chiudere gli occhi e tuffarsi dentro sè e accettarsi per quello che si è, isolandosi da comunity virtuali per guardare da vicino e cercare di capire la realtà in cui si vive? O affannarsi per postare foto in posa tutte belle, senza rughe, seducenti, sorridenti,  grazie all’app di photoshop?
Dimostrare ad ogni costo di essere felici, mettendo dei mi piaci sui profili degli amici.
Pubblicare dei tramonti, un bel piatto di spaghetti o gli effetti della pioggia tropicale, sempre tesi anche al mare con un cocktail farsi un selfie perché il mondo sappia, dove sono, con chi sono, e come sto. Apparire, apparire, apparire, bello, figo, number one e sentirsi finalmente invidiato.
To be or FB, this is the question».

Repliche: 29 giugno Festival di Asti, 1 luglio Festival In Equilibrio di Castiglioncello,
27 novembre / 9 dicembre, Elfo puccini



Dalla rassegna stampa in occasione dell’anteprima a Bologna.
«Questo nuovo Amleto take away prosegue sui due filoni cari alla coppia pugliese-emiliana: il discorso del teatro sul teatro (cita irriverente i maestri César Brie, Danio Manfredini e Pippo Delbono) e quello, chiamiamolo, “familiare”. Perché sta tutto lì, da dove si viene e dove si vuole andare, il guscio e la ricerca delle ali. E lo fanno con coraggio e grande autoironia, con stoccate e indietreggiamenti, con rincorse e scudisciate. Sembrano Zampanò e la Masina, l'uno debordante, l'altra saggia.
Se Berardi in questo nuovo lavoro è il front man, la Casolari è, più che il servo di scena che movimenta luci e oggetti, il regista kantoriano che aziona i dispositivi, dà le pause, direziona sguardi e parentesi, suggerisce con piccoli tocchi. Il duo collima, il duetto funziona, amalgamato dagli anni, ben impastato».
Tommaso Chimenti, recensito.net

Ufficio stampa Teatro dell’Elfo: Barbara Caldarini e Veronica Pitea, ufficio.stampa@elfo.org
Ufficio stampa Festival di Castrovillari: Valeria Bonacci, ufficiostampa@primaveradeiteatri.it