sabato 30 novembre 2019

GUSTO. "Mangiamoli Giusti". Ultima tappa del progetto di Slow Food Siracusa al Ristorante Don Camillo.



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Venerdì 6 dicembre 2019 si preannuncia una serata importante per la Condotta Slow Food di Siracusa, non soltanto perchè giunge a conclusione il progetto "Mangiamoli Giusti" per un consumo sostenibile delle specie ittiche siciliane ma anche, e soprattutto, perchè sarà l'occasione per celebrare i 30 anni dalla firma del Manifesto Slow Food, tenutasi a Parigi nel 1989.
Un'occasione, quindi, per festeggiare e brindare alla storia del movimento che in 30 anni ha raggiunto 160 Paesi ed ha sancito "la tutela ed il diritto al piacere".

"Cibo buono, pulito, giusto, per tutti!"


L'attestato di ringraziamento del presidente di Slow Food Carlo Petrini

L'ultimo dei quattro appuntamenti di "Mangiamoli Giusti" si terrà al Ristorante Don Camillo di Siracusa a partire dalle ore 20:30, in via delle Maestranze n. 96 nel cuore di Ortigia, e lo chef e patron del ristorante Giovanni Guarneri ha ideato un sofisticato menù che come sempre coniuga la tradizione con l'innovazione, selezionando solo materie prime di qualità ed utilizzando eslcusivamente prodotti fresci, locali e stagionali.

Lo chef Giovanni Guarneri



Menù

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Mise en bouche di Suro con olio Terraliva

Totano e salsa mediterranea in vasocottura

 Lampuga marinata a secco insalatina agrodolce al limone di Siracusa 

Minestrina di Canocchie e capellini d’angelo

 Filetto di Nasello ai profumi “dell’Isola dei Cani”o scoglio siracusano e olio Terraliva

Cuccia in Anteprima

In abbinamento i vini dell'azienda vinicola Tenuta dell'Abate
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Il costo della cena è di € 45

Via delle Maestranze, 96 - Siracusa
Tel. 093167133 - Email: info@ristorantedoncamillo.it

mercoledì 27 novembre 2019

"Paura della pittura". Alla galleria Lo Magno Arte Contemporanea di Modica, la personale di Giovanni Blanco, a cura di Gabriele Salvaterra.

Dal 14 dicembre all’11 gennaio Lo Magno Arte Contemporanea di via Risorgimento 91-93 ospiterà la personale di Giovanni Blanco "Paura della pittura" a cura di Gabriele Salvaterra (inaugurazione: sabato ore 19; visite: tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00).

Giovanni Blanco (Ragusa, 1980) vive e lavora a Modica e Bologna, dove è stato allievo di Massimo Pulini all'Accademia di Belle Arti.

“Paura della pittura” è il titolo di un testo dello scrittore e pittore Carlo Levi che, già nel 1942, metteva in discussione pratiche e stili pittorici, notando un allontanamento dalle ragioni e dalle problematiche dell’essere umano (“Il domani non si prepara con i pennelli, ma nel cuore degli uomini”). Dalle suggestioni e dagli stimoli offerti da quelle pagine ancora attuali prende le mosse l’idea della presente mostra.

In un’epoca in cui la pittura sconfina dagli spazi espositivi in modo quasi pervasivo e riafferma il proprio diritto di comunicare, l’artista contemporaneo avverte la necessità di riflettere sulla natura del fare pittorico che continua a essere fonte di inquietudine, qualcosa di molto semplice e molto complesso, naturale e assurdo allo stesso tempo.

Il percorso ideato da Giovanni Blanco - comprendente una serie di opere a olio, di piccole e medie dimensioni - si presenta come un’operazione analitica che, imitando le forme del display espositivo e dei generi tradizionali, interroga se stessa e l’osservatore sulla validità dell’esperienza estetica veicolata dalla pittura, in un’affascinante ricerca di nuovi significati e valori.

La mostra è accompagnata da una pubblicazione in cui le immagini dell'autore, i testi critici del curatore e altre referenze d'archivio si rincorrono tra loro per restituire il clima, le riflessioni e la genesi che hanno portato alla realizzazione delle opere esposte. L'evento è realizzato con il contributo dell'Antica Dolceria Bonajuto di Modica e Ghibli general contractor di Ragusa. 






Info e contatti 
LO MAGNO ARTE CONTEMPORANEA
via Risorgimento 91/93 -  Modica (RG)
Tel. 0932 763165 - info@gallerialomagno.it

www.gallerialomagno.it


VRUMS. A Bologna il primo centro in Italia per la promozione, la fruizione e lo studio della realtà virtuale.


VRUMS (Virtual Reality Rooms Italia)

OPENING

Venerdì 29 novembre 2019, dalle ore 17:30 alle 22:30 
Via Zaccherini Alvisi 8, Bologna


Il 29 novembre 2019 apre VRUMS (Virtual Reality Rooms Italia), il primo centro in Italia per la promozione, la fruizione, lo studio e la divulgazione della realtà virtuale in ogni suo aspetto. Lo spazio di 280 metri quadrati sarà collocato a Bologna in Via Zaccherini Alvisi 8.

VRUMS sarà il punto di riferimento a livello nazionale per lo sviluppo di nuove sinergie e ricerche che vedranno l’applicazione della realtà virtuale a diversi comparti dell’economia: dal gaming alla sanità, fino ad arrivare alla cultura e al cinema, le tecnologie altamente all’avanguardia sviluppate da VRUMS saranno al servizio di tutti i settori. Il know how di VRUMS porterà a un'ulteriore crescita la sperimentazione e le azioni già messe in atto nell'utilizzo e nella fruizione quotidiana della realtà virtuale.








"Confcommercio Ascom Bologna ha accolto con piacere l'invito a partecipare alla presentazione di questa nuova impresa associata. VRUMS si propone come centro di intrattenimento, formazione e studio della realtà virtuale le cui applicazioni, oggi, spaziano in tutti i campi, da quelli scientifici a quelli umanistici. Se l'innovazione, quindi, è uno dei mutamenti che maggiormente può valorizzare lo sviluppo delle nuove imprese, VRUMS ne è un importante e, al momento, unico esempio anche sul territorio nazionale" dichiara Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna




"Come Bologna Welcome - afferma il Presidente Celso De Scrilli - ho accolto con entusiasmo questo progetto innovativo. Le nuove tecnologie sono uno strumento fondamentale per lo sviluppo turistico. Basti pensare alla vera e propria rivoluzione vissuta dal nostro settore in questi anni attraverso ad esempio la promozione online e il web marketing. O ancora alla centralitàdel cosiddetto storytelling che nasce dalla ricerca di esperienze autentiche, di un territorio vissuto, con i suoi valori, i suoi sapori, la sua cultura insomma. Lo sviluppo della realtà virtuale contribuirà sicuramente ad accentuare questo processo di valorizzazione dell’offerta storico-culturale di un luogo e che sia proprio Bologna l’alveo di nascita di questa nuova realtà, dimostra, ancora una volta come la nostra Città continui ad essere un’avanguardia, un laboratorio costante di eccellenze e innovazione” spiega Celso De Scrilli, Presidente Bologna Welcome.

VRUMS nasce dall’esperienza interdisciplinare di professionisti delle nuove tecnologie e della comunicazione, ricercatori in campo socio-sanitario e Vitruvio Virtual Museum – marchio che dal 2015 realizza esperienze di Realtà Virtuale per l’arte e la cultura, già esposte in numerosi musei italiani – con l’intento di accorciare le distanze fra i diversi settori che potenzialmente possono interagire con lo strumento della realtà virtuale.






Secondo l’opinione ormai consolidata di filosofi, informatici, storici, antropologi, medici, economisti e giuristi di fama, il nuovo e diretto linguaggio della realtà virtuale accorcia le distanze fra cultura umanistica e cultura scientifico-tecnologica, grazie alle molteplici speculazioni cognitivo-intellettive che promette di potenziare.

Le applicazioni di realtà virtuale toccano tutti gli ambiti del sapere e promettono di rivoluzionare ogni aspetto dell’esistenza umana, dall’apprendimento all’intrattenimento, dalla medicina al business. Se il panorama internazionale, in particolare il Nord America e l’Asia, stanno da tempo facendo i conti con questa nuova disciplina e strumento di conoscenza, l’Europa e soprattutto l'Italia si presentano ancora in ritardo rispetto ai paesi più industrializzati. In questo contesto VRUMS si posiziona come leader del settore e assolita novità attraverso l'utilizzo delle migliori tecnologie presenti sul mercato.




Infatti, la proposta innovativa e promettente si articolerà su tre principali cardini:

- FORMAZIONE E CENTRO DI RICERCA: VRUMS sarà un centro di ricerca sperimentale permanente sulle applicazioni di realtà virtuale in campo medico-psicologico e delle più avanzate discipline comportamentali umane correlate alle politiche pubbliche. Collaborerà con i maggiori centri di ricerca a livello mondiale nei settori specifici. Sarà inoltre un centro di formazione aperto a studenti e insegnanti di ogni ordine e grado, con attività specificamente progettate, a diretto contatto con il corpo docente.

- TEAM BUILDING: assieme a formatori professionisti, coach e psicologi, VRUMS offrirà ad aziende di ogni dimensione un pacchetto di attività di team building con risultati chiari, valutabili e misurabili. Sarà possibile scegliere fra offerte dei pacchetti più venduti o richiedere una specifica progettazione ad hoc.

- INTRATTENIMENTO: VRUMS una sala giochi in realtà virtuale, con più di 100 titoli in costante aggiornamento distribuiti rispettivamente su: 10 postazioni interattive, 2 simulatori per la guida delle auto da Formula 1 e da Rally, 2 pedane di movimento per action games, un’arena multiplayer per 4 giocatori. A completare la proposta Intrattenimento, inoltre, 6 postazioni per il cinema e le esperienze artistiche in realtà virtuale. Tutte le postazioni, prenotabili sul sito www.vrums.it, assicurano totale privacy ai giocatori che potranno vivere un’esperienza di gaming immersiva a 360°.




INFORMAZIONI UTILI

VRUMS (Virtual Reality Rooms Italia)

INAUGURAZIONE: 29 novembre 2019 ore 17.30
DOVE: Via Zaccherini Alvisi 8, Bologna
ORARI: Lunedì chiuso. Da martedì a venerdì dalle 15.00 alle 23.00. Sabato dalle 10.00 alle 24.00. Domenica dalle 15.00 alle 23.00

CONTATTI:
Simone Salomoni
mob: +39 339 4751917


GUSTO. "La tavola di cartone". A Milano, l'iniziativa ideata dall'artista Maurizio Orrico, in collaborazione con Slow Food e City Angels, che concilia arte e impegno sociale.

L'iniziativa, denominata «La tavola di cartone», è stata ideata dall'artista Maurizio Orrico (lo stesso che nel 2017 ha realizzato «La casa del clochard») in collaborazione con «Slow Food» e «City Angels». 
La presentazione alla stampa domani giovedì 28 novembre alle 18,30 al ristorante «L'antro della Sibilla» in via San Gregorio 37 a Milano alla presenza di Vittorio Sgarbi e di Giacinto di Pietrantonio.

«In base alle attuali adesioni - spiega Mario Furlan dei «City Angels», l'associazione che si occupa dei senza tetto di Milano - saranno offerti oltre 20 mila pasti all'anno»

Conciliare arte e impegno sociale. Ancora una volta Maurizo Orrico, artista assai apprezzato nel panorama dell'arte contemporanea, riporta al centro del suo lavoro gli emarginati e i più deboli, non solo come semplice tema d'ispirazione, ma come gesto concreto di solidarietà. E così, dopo la famosa «Casa del clochard» del 2017 (il riparo «fai da te» in cartone destinato ai senza tetto) oggi torna a far parlare di se con «La tavola di cartone»: ogni giorno i ristoratori aderenti al progetto (senza alcun onere a loro carico) ospiteranno gratuitamente uno o più senza tetto per offrire loro un pasto caldo.



L'artista Maurizio Orrico

«La Milano capitale del profitto e del business a tutti i costi - spiega Orrico - è anche la città che mostra un grande slancio solidale. Il profitto senza la responsabilità sociale crea solo miseria umana e materiale: ho voluto dimostrare che questa città sa anche essere concretamente solidale».






Come già avvenuto per la «Casa del clochard» anche per «La tavola di cartone» saranno i volontari dell'associazione « City Angels» che faranno da raccordo tra i ristoranti e i senza tetto.  

I ristoranti che aderiscono al progetto mostreranno all'ingresso e in tutto il materiale promozionale che li riguarda un apposito logo identificativo con sopra scritto «Con l'arte si mangia».
(I ristoratori che intendono aderire all’iniziativa: maurizio.orrico@gmail.com )










L'ANTRO DELLA SIBILLA
Via San Gregorio 37, Milano

martedì 26 novembre 2019

“Enigmi e voluttà”. A Reggio Emilia, in mostra le opere dell'artista modenese Nicoletta Moncalieri, a cura di Sandro Parmiggiani.



Nicoletta Moncalieri
Enigmi e voluttà

A cura di Sandro Parmiggiani

6 dicembre 2019 – 10 aprile 2020
Inaugurazione: venerdì 6 dicembre, ore 19.00



BFMR & Partners
Dottori Commercialisti
Revisori Legali


Nozze d’argento tra BFMR & Partners e l’arte contemporanea. Venerdì 6 dicembre, presso lo studio di Dottori Commercialisti e Revisori Legali con sede in Piazza Vallisneri 4 a Reggio Emilia, sarà inaugurata la venticinquesima mostra, dedicata all’artista modenese Nicoletta Moncalieri.
In tredici anni di attività, BFMR & Partners ha promosso venticinque esposizioni di pittura e di fotografia, confermando il proprio impegno a sostegno dell’arte e della cultura in città, anche attraverso la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali, incluse le ultime dieci edizioni di “Fotografia Europea”.


 
Curata da Sandro Parmiggiani, la mostra di Nicoletta Moncalieri, intitolata “Enigmi e voluttà”, comprende una cospicua selezione di opere a collage, una tecnica che l’artista ha fatto propria a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, attraverso lo studio dei maestri, cui ha fatto seguito una personale rielaborazione.
«Nicoletta Moncalieri – scrive il curatore – ha da subito scelto di cimentarsi con il collage, una tecnica che esige sapienza dei rapporti tra immagine, parola scritta e lettere dell’alfabeto, assieme a profonda cultura artistica e letteraria, come dimostra la storia gloriosa di questa modalità espressiva, a partire da Picasso, Braque e Gris, fino a Schwitters, Magnelli, Kolar e Spoerri. La Moncalieri associa frammenti di lettere e di scritti perdutisi nello scorrere del tempo e immagini di animali, di fiori, di donne, tratte da antiche stampe e libri di animali e da erbari, e dall’infinita storia dell’arte. Attraverso questi accostamenti, questi muti dialoghi, Nicoletta mette in rapporto parole, lettere, animali, fiori, piante (spesso dimenticate, come l’erba saetta) e donne, nei due cicli recenti di “Voluptas” e di “Sfogliature”, oppure rivisita “Alice nel paese delle meraviglie” con la “lepre marzolina” o il “leprotto bisestile”, o evoca il cane triste e pensoso, intriso di una dolente dignità, che Piero di Cosimo ha raffigurato ne “La morte di Procri”. I collage di Nicoletta – nei quali nulla è affidato alla casualità, ma tutto è regolato da equilibri e da lampi di svelamento di qualche ignota intuizione –, sono uno scrigno di infiniti enigmi, forieri di rivelazioni che è affascinante inseguire, anche se spesso ambiguità e misteri persistono, come la vita ogni giorno c’insegna».   
In occasione del vernissage su invito, previsto per venerdì 6 dicembre a partire dalle ore 19.00, sarà visitabile l’anteprima della mostra, aperta al pubblico da lunedì a venerdì con orario 10.00-12.00 e 16.00-18.00, chiuso sabato, domenica e festivi. 
Per informazioni: tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it.


Nicoletta Moncalieri è nata nel 1944 a Modena, dove vive e lavora. La sua formazione ha luogo, in anni di particolare fervore, all’Istituto d’Arte Adolfo Venturi della città natale. Dopo la mostra d’esordio, allestita nel 1978 presso la Rocca di Vignola, con presentazione in catalogo di Corrado Costa, ha preso parte a numerose esposizioni personali e collettive. Tra le mostre principali si segnalano: “Artist’s Atelier, Real Time Exibition no.22” (Mostra in rete e videoproiezione presso Casa di Giorgione, Castelfranco Veneto, 1996, a cura di Franco Vaccari), “Il sognatore sognato, 50 monumenti per Corrado Costa” (Civici Musei, Reggio Emilia, 2000, a cura di Renato Barilli), “Animalia” (Galleria S. Salvatore, Modena, 2002, a cura di Walter Guadagnini), “Tempo, materia, racconto” (Museo Civico, Modena, 2003, a cura di Luciano Rivi), “Libri & libri, collages” (Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, Modena, 2011, a cura di Sandro Parmiggiani), “La collezione della Galleria civica di Modena: fotografie e disegni dalle raccolte” (Palazzo Santa Margherita, Modena, 2011, a cura di Marco Pierini), “Spettacolo privato” (Galleria 8,75 Artecontemporanea, Reggio Emilia, 2012), “Nicoletta Moncalieri. Sfogliature” (Orto Botanico, Serra Ducale, Modena, 2013, a cura di Mario Bertoni, in occasione del Festival Filosofia), “Raccolta del disegno. Selezione di opere di artisti modenesi del ‘900” (Palazzo Santa Margherita, Modena, 2015), “Arte su carte” (Laboratorio d’Arte Grafica Gatti, Modena, 2015), “Il tempo dell’arte. Artisti di oggi per capolavori di ieri” (Galleria Estense, Modena, 2015), “Il corpo disumano” (Musei Civici, Modena, 2017), “...E fu terremoto. La nascita, la morte e la resurrezione del figlio di Dio tra sacro e profano” (Ex refettorio monastico, San Benedetto Po, Mantova, 2018; Stadtgarten, Weingarten, Germania, 2019, a cura di Vittorio Erlindo), “Eva è l’altra metà dell’arte?” (Galleria ArteSì, Modena, 2019). Hanno scritto di lei, tra gli altri, Giuseppe Bernardoni, Mario Bertoni, Paolo Donini, Michele Fuoco, Walter Guadagnini, Sandro Parmiggiani, Luciano Rivi, Federico Teodoro, Franco Vaccari.
BFMR & Partners è uno studio di Dottori Commercialisti e Revisori Legali fondato nel 2007 da Gian Matteo Bonomo, Silvio Facco, Luigi Attilio Mazzocchi e Leonardo Riccio. Accanto all’attività professionale, sostiene da anni l’arte e la cultura attraverso la promozione di esposizioni dedicate ad artisti e fotografi (Daniele Vezzani, Carlo Mastronardi, Nani Tedeschi, Angelo Davoli, Nadia Rosati, Wal, Toni Contiero, Riccardo Varini, Richard B. Datre, Giuliano Della Casa, Marco Paoli, Carlo Ferrari, Luca Gilli, Corrado Tagliati, Stanislao Farri, Carlo Vannini, Domenico Grenci, Ermanno Foroni, Alessandra Binini, Giuseppe Maria Codazzi, Fausto De Nisco, Andrea Samaritani, Sergio Zanni, Luigi Menozzi) e la sponsorizzazione di rilevanti iniziative culturali (Attività di Palazzo Magnani 2009 e 2010, “Fotografia Europea” 2010-2019).


SCHEDA TECNICA:
Nicoletta Moncalieri. Enigmi e voluttà
A cura di Sandro Parmiggiani
6 dicembre 2019 – 10 aprile 2020
Inaugurazione su invito: venerdì 6 dicembre 2019, ore 19.00
Orari: da lunedì a venerdì ore 10.00-12.00 e 16.00-18.00, chiuso sabato, domenica e festivi.

Per informazioni:
BFMR & Partners Dottori Commercialisti Revisori Legali
Facco Mazzocchi Riccio & Partners
Piazza Vallisneri 4, 42121 Reggio Emilia, tel. 0522 455000, info@bfmr.it, www.bfmr.it

Ufficio Stampa:
CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia S. Stefano 54, 42121 Reggio Emilia, tel. 0522 1715142, info@csart.it, www.csart.it

L’importanza di chiamarsi Ernesto. Al Teatro Elfo Puccini di Milano, il capolavoro di Oscar Wilde torna in scena nella regia divertita e complice di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia.


3 - 31 dicembre | sala Shakespeare 

L’importanza di chiamarsi Ernesto
di Oscar Wilde
regia, scene e costumi Ferdinando Bruni e Francesco Frongia
luci Nando Frigerio
suono Giuseppe Marzoli
con Riccardo Buffonini, Giuseppe Lanino, Elena Russo Arman, Elena Ghiaurov, Luca Toracca, Cinzia Spanò, Camilla Violante Scheller, Nicola Stravalaci 
produzione Teatro dell’Elfo

Sabato 14 e domenica 15 dicembre: repliche con proiezione di sovratitoli per persone con disabilità dell’udito.



Il capolavoro di Oscar Wilde torna in scena nella regia divertita e complice di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia: un successo del 2017 che restituisce tutta l’allegra cattiveria di questa ‘commedia frivola per gente seria’. Qui, più ancora che in altri testi, l’ironia caustica del grande autore irlandese riesce a svelare la falsa coscienza di una società che mette il denaro e una rigidissima divisione in classi al centro della propria morale. L’espediente più usato è il rovesciamento paradossale del senso, che, a una prima lettura, sembra preannunciare il teatro dell’assurdo. In realtà Wilde è più che mai impegnato a ‘smontare’, con sorridente ferocia, i luoghi comuni su cui si fonda ogni solida società borghese. 

Dalla rassegna stampa

L'alta società che Oscar Wilde fa vivere nella sua commedia più fortunata L'importanza di chiamarsi Ernesto, è una società formale e futile, un mondo chiuso nelle sue sciocche regole di ‘bon ton’, paradossale nella sua ipocrisia, ridicolo nel suo ‘colto’ dialogare, feroce nel suo conservatorismo. [] E virata decisamente all'assurdo è questa regia molto ben sostenuta da tutti gli attori capaci di far riverberare ogni battuta, chiusi in personaggi sopra le righe che dicono il nulla e hanno questo nulla come sostanza. Si nutrono di paradossi, divorano parole a ritmo sostenuto, si aggrovigliano nella trama per poi districarsene con lievità in questa sarabanda assurda, esilarante specchio di una società vacua e spietata che costò l'ostracismo, la galera e la vita a Wilde.
Magda Poli, Corriere della Sera




E se ancora una volta non possiamo che godere della superba scrittura di Wilde, delle battute folgoranti, della sapienza ironica a servizio di una commedia degli equivoci dove tutti fanno finta di essere quel che non sono, le fanciulle perbene scelgono i fidanzati in base al nome e sfaccendati giovanotti si gingillano tra Londra e la campagna grazie a doppie identità che salvano le apparenze e permettono fughe ben poco virtuose, a funzionare è un’intuizione precisa: Wilde come anticipatore del pop alla Andy Warhol. Ne viene fuori uno spettacolo sfrontatamente camp, con esplicite allusioni all’immaginario queer, lisergico e coloratissimo. Nei costumi pacchiani, nel ritmo indiavolato, negli inserti dove non stonano né I’ll survive né la Pantera rosa, nel piglio spumeggiante di una recitazione che insiste su effetti quasi cartoon. Niente psicologia, ma giochi pirotecnici. Riccardo Buffonini, in forma strepitosa, e Giuseppe Lanino guidano il cast con le loro improbabili giacche scozzesi. Un Hollywood party vittoriano che consacra Wilde gran maestro di cerimonie teatrali per il massimo dell’entertainment intelligente.
Sara Chiappori, la Repubblica

La fantasia immaginifica dei registi colloca la piéce in una swinging London, evocata con precisione dagli arredi, dai costumi e dalle citazioni musicali. [] Il tono è graffiante ma leggero, la recitazione è garbatamente sopra le righe e recupera i migliori stilemi dell’Elfo. La ricchezza del testo – archetipo dell’umorismo queer – e la sapienza della realizzazione danno vita a uno spettacolo pregevole e divertente, cui un pubblico partecipe e giovanile tributa finali acclamazioni.
Bruno Olivieri, Ilsole24ore.com





TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano 
Martedì/sabato ore 20.30, domenica ore 16.00 
Prezzi: intero € 33 / martedì posto unico € 22 / rid. giovani e anziani € 17,50 / online da € 16,50 - Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org.