lunedì 31 agosto 2020

Noto ritorna set cinematografico, è stata scelta dal regista inglese Joe Wright per girare "Cyrano".


 NOTO RITORNA SET CINEMATOGRAFICO. IL REGISTA JOE WRIGHT GIRERA’ IL SUO “CYRANO” 

Il sindaco Bonfanti: 

Una nuova pagina di storia culturale per la città. Fondamentale il supporto della Noto Film Commission



Noto ritorna set cinematografico, il regista e produttore cinematografico inglese Joe Wright ha scelto la città Barocca per girare il suo prossimo film dal titolo “Cyrano”, liberamente tratto dall’opera del poeta francese Edmond Rostand. Wright, insieme con i suoi collaboratori, ha già svolto alcuni sopralluoghi in città, accompagnato dai responsabili della Noto Film Commission, individuando tra i palazzi e le vie del centro storico le location ideali per ambientare il suo prossimo lavoro.



Regista di fama internazionale, Wright ha diretto alcuni film da Oscar come “L’ora più buia”, incentrato sulla figura di Winston Churchill e vincitore nel 2018 di due statuette; “Espiazione”, vincitore nel 2008 di una statuetta; “Orgoglio e Pregiudizio” e “Anna Karenina”.


La Noto nel cinema - commenta il sindaco Corrado Bonfanti - è ricca di pellicole di grande successo entrate nella storia della cinematografia internazionale, con attori e attrici protagonisti e registi indimenticabili. Con Joe Wright siamo sicuri che contribuiremo ad arricchire il già prestigioso elenco di film girati a Noto, facendo vivere alla nostra comunità giorni indimenticabili. Verrà il giorno, come fatto per il passato, che si commenterà quella scena o quell’attore con l’emozione del ricordo ancora viva e l’orgoglio di affermare: io c’ero!”.


Siamo per consapevoli che in questi mesi - conclude Bonfanti - dovremo pagare il prezzo di una città che si trasforma in set cinematografico. Ma allo stesso tempo siamo consapevoli che stiamo tutti scrivendo una nuova pagina di storia culturale della nostra stupenda Noto”.



Le riprese partiranno ad ottobre e saranno anticipate a settembre da una conferenza stampa a cui parteciperà il regista insieme con i produttori, per svelare gli interpreti e i dettagli del film.




Ufficio Stampa e Comunicazione Istituzionale
Ottavio Gintoli - Cell. 347.5000722

"EX MACHINA". A Scicli, la Rassegna d'Arte a cura di Site Specific e della galleria AA29 Project Room, con la direzione artistica di Rosa Cascone e Lara Gaeta.


"EX MACHINA"

Rassegna d'Arte
a cura di Site Specific e della galleria AA29 Project Room, 
con la direzione artistica di Rosa Cascone e Lara Gaeta.

Venerdì 4 settembre 2020 alle ore 19, all'ex Convento del Carmine 
Scicli







L’ARTE COME MERAVIGLIA DI UNA SOCIETA’ IN VIA DI CAMBIAMENTO. A SETTEMBRE A SCICLI IL PROGETTO “EX MACHINA” TRASFORMA LA CITTA’ BAROCCA IN TEATRO VIVO  

La città di Scicli ospita l’inedita rassegna di arte contemporanea a cura di Site Specific e della galleria AA29 Project Room, con la direzione artistica di Rosa Cascone e Lara Gaeta. Venerdì 4 settembre 2020 alle ore 19, all'ex Convento del Carmine di Scicli, si inaugura EX MACHINA, un progetto inedito di arte contemporanea in cui gli spazi monumentali Unesco della città di Scicli diventano per tre giorni, dal 4 al 6 settembre, teatro di interventi site-specific, performance, mostre, installazioni di sound art, concerti, conferenze e visite guidate. Il progetto coinvolge dieci artisti: Valentino Bianchi, Francesco De Grandi, Alex Majoli, Lola Montes Schnabel, Parasite 2.0, Isabella Pers, Tiziana Pers, Matilde Sambo, Giuseppe Stampone e Sasha Vinci, le cui opere indagano in maniera differente il tema di EX MACHINA, coerentemente alle ricerche e ai linguaggi artistici di ciascuno e attivando una riflessione che trova un riscontro immediato nel dibattito politico e sociale contemporaneo. 

 Gli interventi site-specific ideati per l’Ex Convento del Carmine e Palazzo Bonelli Patanè saranno poi fruibili fino a domenica 4 ottobre. EX MACHINA nasce da un’unione d’intenti ben definita tra la realtà indipendente Site Specific e la galleria aA29 Project Room. Due realtà che operano nell'ambito dell'arte contemporanea e condividono la stessa visione: quella di promuovere progetti che mirano a nuove possibilità d’azione e d’interazione con l’altro, dedicando particolare attenzione ai temi della sostenibilità, dell’Antropocene, dell'antispecismo e dell'incidenza dei totalitarismi e dei colonialismi sulla storia contemporanea. 

 La direzione artistica ha previsto anche la partecipazione di quattro personalità del mondo dell’arte, invitati come osservatori: Laura Barreca (Direttrice Museo Civico di Castelbuono e Direttrice del Museo della Arti di Carrara - mudaC), Maurizio Bortolotti (Critico d'arte, Curatore indipendente e Docente alla NABA di Milano), Rossella Farinotti (Direttore esecutivo dell'Archivio Gio' Pomodoro) e Diego Mantoan (Docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia e Curatore indipendente). Il loro ruolo è di produrre un contributo critico, istituendo momenti di dibattito pubblico, dei veri comizi d'arte sulle tematiche espresse dal progetto e sulla poetica degli artisti. 

La manifestazione prende nome dal concetto di “deus ex machina” del teatro classico greco che definiva il momento in cui il dio appariva in scena diventando l’elemento risolutore dell’intera tragedia. In questo senso il festival si innesta con interventi site-specific nel tessuto urbano e trasforma la stessa città di Scicli, già morfologicamente circondata dalle colline in un Teatro Vivo, un’agorà aperta al confronto tra arte e pubblico. EX MACHINA nasce con l’intento di evidenziare l’esigenza attuale di emergere dalla meccanicità e dall’automatismo che contraddistingue la nostra società, significa letteralmente “uscire dalla macchina” per ristabilire un contatto con la natura. 

Distanziarsi dalla macchina e dal meccanico non significa, dunque, rinnegare gli sviluppi tecnologici e scientifici bensì utilizzarli come mezzi per prendere consapevolezza della complessità del presente. In questa direzione si sviluppano le tematiche affrontate durante la manifestazione: il ritorno a un tempo naturale e interiore, l’arte come meraviglia per una società in via di cambiamento e l’interazione con lo spazio pubblico da parte degli artisti, in quanto componenti attivi del sistema e non estranei a esso. Il progetto è patrocinato dal Comune di Scicli, sono partner la RizzutoGallery, SEM Scicli, la Cooperativa Sociale Agire, Scicli Albergo Diffuso, Leftover, Triumph Corallo Ragusa, Leo Nardin 1923 Wines e pianificazione logistica Bianca Millan. Una parte importante della manifestazione è dedicata anche alla musica contemporanea e a quella della tradizione sicula. Durante tutto il fine settimana è possibile anche partecipare a degustazioni della tradizione culinaria ragusana e di cucina vegetariana.





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STONER. LANDING PAGES. Mostra liberamente ispirata al romanzo Stoner di John Williams. In mostra le opere di Bagnato, Fiorese, Lanzardo, Montaruli, Roaro, Simoncini, Tomaino, Zino, a cura di Cinzia Compalati ed Andrea Zanetti.


STONER. LANDING PAGES
Mostra liberamente ispirata al romanzo Stoner di John Williams

Bagnato, Fiorese, Lanzardo, Montaruli, Roaro, Simoncini, Tomaino, Zino
A cura di Cinzia Compalati ed Andrea Zanetti

Palazzo Pretorio, Certaldo (FI) 
5 settembre 2020 - 10 gennaio 2021 

Nell'ambito di: 
CI SONO SEMPRE PAROLE. [non] FESTIVAL delle NARRAZIONI POPOLARI (e IMPOPOLARI) 
Certaldo, Gambassi Terme (FI) e il territorio dell'empolese valdelsa


Promossa dall'Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdesa e prodotta dal Sistema museale "Museo diffuso Empolese Valdelsa" (MuDEV) e da YAB Young Artists Bay, si terrà a Certaldo e Gambassi Terme (FI) la seconda edizione di "Ci sono sempre parole. [non]Festival delle narrazioni popolari (e impopolari)", posticipata di alcuni mesi a causa dell'emergenza sanitaria.


Fissate anche le nuove date della mostra d'arte contemporanea "Stoner. Landing pages", in programma dal 5 settembre 2020 al 10 gennaio 2021 nella storica sede del Palazzo Pretorio di Certaldo. L'esposizione è parte di una manifestazione che intende ricostruire le connessioni tra le comunità, rigenerare la capacità di ascolto e cementare l'empatia, rimettendo al centro le persone e i loro racconti di vita quotidiana, in un momento storico segnato dal distanziamento sociale.

L'esposizione, liberamente ispirata al romanzo "Stoner" di John Williams, è curata da Cinzia Compalati ed Andrea Zanetti con opere di Emiliano Bagnato, Mauro Fiorese, Stefano Lanzardo, Roberta Montaruli, Eleonora Roaro, Jacopo Simoncini, Giuliano Tomaino e Zino.

Dopo l'anteprima tenutasi a Pescara nel 2016, a seguito di una campagna di crowdfunding che ha coinvolto appassionati d'arte e bibliofili, mobilitando lo spontaneismo e creando una vera condivisione emotiva, il progetto si presenta a Certaldo nella sua completezza, con l'aggiunta di un lavoro inedito di Emiliano Bagnato e la rimodulazione contest specific delle installazioni. 

La mostra "Stoner. Landing pages" trae origine dal noto romanzo di John Williams, un caso letterario che ha appassionato migliaia di lettori nel mondo: la biografia di un anonimo professore universitario che a cavallo tra la prima e la seconda guerra mondiale affronta i drammi e le passioni di una vita normale. Ad otto autori contemporanei, diversi per poetica e formazione, è stato chiesto di far vivere i personaggi e le atmosfere del romanzo attraverso il proprio linguaggio: fotografia, istallazioni, musica, performance e video. Non solo la riproduzione espressiva delle pagine di "Stoner", bensì l'appropriarsi dei protagonisti per scavarne le profondità, per esternarne il non-detto e il non-scritto, per incanalare la narrazione nelle suggestioni della forza visiva.



Emiliano Bagnato (La Spezia, 1993) - compositore e sound designer - interpreta Grace, la figlia di Stoner. In una rilettura musicale e interattiva, tutto il dramma di un personaggio che ha subito le storie dei genitori, senza colpe. Resterà imprigionato o si salverà dal suo passato?



Mauro Fiorese (Verona, 1970-2016) è stato uno dei cento fotografi più quotati al mondo. Sono esposte, dopo la sua morte prematura, alcune opere tratte da www.libraincancer.it, il blog in cui ha raccontato la sua personale battaglia contro il cancro. Tenendo fede all'impostazione letteraria dell'esposizione, l'autore ha composto dodici dittici fotografici che si sviluppano nell'immagine pura e nel suo, arbitrario, rimando testuale. In mostra interpreta Gordon Finch, l'amico fraterno di Stoner e filtra attraverso i suoi occhi - e quindi attraverso il grande tema dell'amicizia - la vita del  protagonista.


Stefano Lanzardo (La Spezia, 1960) è Stoner. Con quattro scatti fotografici sono descritti altrettanti momenti simbolo dell'esistenza del protagonista: dalla terra che lo ha generato, e alla quale torna, ai corridoi dell'università in cui passeggia come un fantasma, allo studio di casa, dove poteva dedicarsi alle amate letture, fino alla relazione con le donne del romanzo. Un viaggio dal forte impiano anti-eroico e anti-epico che trasforma la vita di un uomo dimenticato da tutti in un racconto collettivo.



Roberta Montaruli (Torino, 1978) è Katherine, l'amante di Stoner. L'artista torinese racconta la loro storia d'amore in una video-installazione in cui - mancando la presenza antropica - sono gli oggetti a narrare le loro vite, fatte di respiri e sospiri, gioie e dolori, fatica e tensione verso la felicità. Un video d'animazione che si crea e si cancella attraverso l'uso del carboncino e della gomma, in bilico tra eterno ed effimero.



Eleonora Roaro (Varese, 1989) ha realizzato per la mostra una video installazione dedicata ad Edith, la moglie di Stoner, in cui porta alla luce tutte le fobie del personaggio, una donna distante, anaffettiva, che non si fa "toccare" in tutti i sensi. Attraverso una sineddoche - Edith è rappresentata solo dal suo occhio ceruleo - diventa la "telecamera di sorveglianza" delle vite di chi la circonda. In esposizione anche il video-documento di una performance in cui ha interpretato Edith in uno dei momenti topici del romanzo dipingendo di rosa, in preda a una sorta di controllata follia, la scrivania e tutti gli oggetti di Stoner.



Jacopo Simoncini (Carrara, 1979) ha composto per l'esposizione un pezzo inedito per viola - eseguito da Ignazio Alayza - che racconta attraverso sussulti lo stridore dell'esistenza. Le corde, come le vite dei personaggi del romanzo, sono quasi portate a rompersi, lo vorrebbero, ma non ci riescono. Una tensione continua che accompagna lo sguardo sulla mostra. La stessa tensione che attraversa tutta la musica di Simoncini, una musica che vuole evocare paesaggi interiori, teatrale nel suo continuo mettere in scena emozioni contrastanti e stati d'animo.



Giuliano Tomaino (La Spezia, 1945) - l'artista che tutti hanno potuto vedere con le sue sculture nel decumano di Expo Milano 2015 - interpreta il padre di Stoner, portando avanti la storica serie dei "Santi" con una cruda installazione che ferma il momento della sua morte. Solo una frase, ad evocare la caducità delle azioni compiute e dell'esistenza, la sua e quella di tutti. Anche il segreto della morte svela il peso dell'assenza e riconduce alla semplicità della terra. Attorno solo il silenzio e la sua musica.



Zino (Teramo, 1973) - noto per le opere realizzate con i lego e la realtà aumentata - qui interpreta l'antagonista di Stoner e lo immortala nel momento in cui fa la sua prima apparizione nel romanzo: fisicamente menomato, Lomax ha un viso da attore del cinema sul quale l'artista riporta le parole della sua presentazione all'interno del testo. Tra le righe, una frase metalinguistica attraverso la quale l'artista dà forma a quello che sarebbe stato il pensiero di Lomax nei confronti del romanzo stesso: "Stoner è un libro del cazzo".

La mostra "Stoner. Landing pages" sarà allestita al piano terra di Palazzo Pretorio, l'edificio più rappresentativo di Certaldo. Il nucleo iniziale, eretto dai Conti Alberti intorno alla fine del XII secolo, si è ampliato nel corso dei secoli. Dal 1415 al 1784 è stato sede del Vicariato della Valdelsa e della Val di Pesa. Si sono succeduti, nel ruolo di Vicari, amministratori della giustizia - la carica era semestrale - ben 707 esponenti di importanti famiglie fiorentine. Ne sono testimonianza le centinaia di stemmi araldici che si conservano sulle mura e alle pareti del Palazzo e nell'archivio vicariale. Nel Palazzo sono visitabili le sale dedicate all'amministrazione della giustizia e l'appartamento privato del Vicario; sono ancora presenti le prigioni. Nell'annessa chiesa si conservano anche gli affreschi del Tabernacolo dei Giustiziati (1464-65), opera di Benozzo Gozzoli, originariamente situato nel paese basso.

Ideato da Andrea Zanetti, direttore artistico insieme a Cinzia Compalati sin dalla prima edizione, il festival si inserisce in una progettualità più ampia, tesa ad incentivare la partecipazione delle comunità nella ridefinizione della missione culturale del territorio.

Oltre alla mostra, che porta in scena la seconda parte del nome del Festival - (e impopolari) -, cioè quelle storie che appartengono al vissuto di tutti ma che nessuno vorrebbe ascoltare, la manifestazione prevederà due ulteriori azioni: i racconti dei cittadini, storie di vita vissuta messe in scena direttamente dai cittadini (grazie al supporto drammaturgico di attori professionisti individuati tramite call pubblica) e la partecipazione di Bobo Rondelli, uno degli ultimi "maledetti" della canzone e della poesia italiana, che sarà presente il 13 settembre, a Gambassi Terme,  con uno spettacolo che unisce parole e musica, parte della tournée estiva "Giù la maschera". 

"Ci sono sempre parole" è realizzato con il contributo di Fondazione CR Firenze (main sponsor) e D.Marble Design; media partner Radio Nostalgia e Segnonline. Partner tecnici: Albergo Il Castello, Azienda agricola Tamburini, Azienda vinicola Collina dei Venti, B&B Antica Torre del Borgo, Bar Boccaccio Caffetteria, Casa al Cantone, Casa Il Fileno, Casa Primavera, Crocerossa Certaldo, Cucina Giuseppina Italian Cooking School, Greenbassi, Hotel Certaldo, Locanda Linando II, Osteria Pinchiorba, Proloco Certaldo, Studio d'arte Sabrina Taddei.

Il programma della manifestazione, in continuo aggiornamento, è disponibile sul sito www.museiempolesevaldelsa.it. Ingresso gratuito a tutti gli eventi con prenotazione obbligatoria, sino ad esaurimento dei posti disponibili, al seguente indirizzo: http://bit.ly/prenotazionifestivalMuDEV.

La mostra "Stoner. Landing pages" sarà aperta al pubblico dal 5 settembre al 31 ottobre tutti i giorni con orario 10.00-13.00 e 14.30-19.00, dal 1° novembre al 10 gennaio di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 10.00-13.00 e 14.30-16.30; sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 14.30-17.30, chiuso il martedì. Per informazioni ed approfondimenti: info@museiempolesevaldelsa.itwww.museiempolesevaldelsa.it.

Il MuDEV Museo diffuso Empolese Valdelsa è un progetto di rete culturale degli 11 Comuni dell'Unione dei Comuni Circondario dell'Empolese Valdelsa, area di 753 kmq nella Toscana centrale con 167.000 residenti, oltre 1 milione di pernottamenti turistici e 300.000 ingressi annui nei musei del territorio. 
Sono 21 i musei che tramite i Comuni fanno parte ad oggi del MuDEV, con l'obiettivo di allineare tutti i musei dell'area ai requisiti dei Piani Integrati Cultura (PIC) della Regione Toscana, rendendo reale e concreta la collaborazione scientifica, gestionale e promozionale dei musei stessi. Il MuDEV è visitabile con biglietti per i singoli musei o con il biglietto unico denominato Credenziale del pellegrino dell'arte - Art piligrim passport, un ‘libretto' che, sul modello del pellegrinaggio lungo la Francigena, consente di accedere una volta a ciascuno dei 21 musei nell'arco di un anno di tempo e tenerne memoria con i timbri raccolti a ogni ingresso. 
Sistema Museale Museo Diffuso Empolese Valdelsa: Comune di Capraia e Limite (Museo Remiero), Comune di Castelfiorentino (Museo di Santa Verdiana, BeGo Museo Benozzo Gozzoli), Comune di Cerreto Guidi (MuMeLoc Museo della Memoria Locale), Comune di Certaldo (Casa di Boccaccio, Palazzo Pretorio, Museo del chiodo), Comune di Empoli (Museo della Collegiata, Casa del Pontormo, MUVE Museo del Vetro), Comune di Fucecchio (Museo civico e diocesano), Comune di Gambassi Terme (Mostra permanente del vetro), Comune di Montaione (Gerusalemme di San Vivaldo, Museo Civico), Comune di Montelupo Fiorentino (Museo della Ceramica, Museo Archeologico), Comune di Montespertoli (Museo di Arte Sacra, Museo Amedeo Bassi, Museo della Vite e del Vino), Comune di Vinci (Museo Leonardiano, Casa Natale di Leonardo).
 



 




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“CONTAMINAZIONI” . A Milano, la mostra personale di pittura di Elisabetta Marnoni, a cura di Massimiliano Bisazza e Silvia Ceffa.


“CONTAMINAZIONI” 

Mostra personale di pittura di Elisabetta Marnoni

a cura di Massimiliano Bisazza e Silvia Ceffa



Opening Martedì 15 settembre 2020 dalle h 18:30  


In mostra fino al 20 Settembre 2020



Presso:  - ANTIQUUM ORATORIUM PASSIONIS -

Oratorio della Passione presso Basilica di S.Ambrogio, 

P.zza Sant Ambrogio 23/A

 20123 Milano

(alla sinistra dell'ingresso Principale della Basilica)


Apertura al pubblico:


dalle h 13:00 alle h 19:00  tutti i giorni sino a domenica 20/9/2020; tranne il giorno del vernissage (il 15/9/2020 dalle h 18.30 in poi).



“Possiamo comprendere l’essenziale solo partendo dai particolari.
Perché non possiamo sapere quale particolare sarà importante in seguito, quali parole metteranno in luce qualcosa”. 

(cit. Sàndor Màrai)




Nello splendido contesto dell'Oratorio della Passione del 1490 affrescato dalla Scuola del leonardesco Luini, si dipana la prima mostra personale di Elisabetta Marnoni.


L'artista si esprime  da un background che parte dal momdo tessile e del design, laddove le textures si mostravano con una certa serialità, tipica della decorazione insita nella trama e nell'ordito. La creatività artistica presente nelle sue opere aggiunge a quel percorso una forte connotazione emotiva.


Il suo percorso spirituale si evince dalla continua ed estenuante ricerca del “Sè”, dall'incontro personale con quella che ama definire “la scintilla divina” che si palesa nell'anima e nell'intimo di ogni essere umano.

Un profondo desiderio di ricerca di purezza e di semplicità che alberga nel cuore dell'artista Marnoni e che genera una matrice essenziale; quella stessa matrice che permea, quindi contamina, sia il segno che il colore nelle opere presenti in mostra.


sabato 8 agosto 2020

“La Città Sonora”, appuntamento il 9 agosto a Scicli con la musica e le arti.

Un evento corale, una Poiesis collettiva per esplorare l'anima sonora delle città attraverso i suoni e i paesaggi sonori che la caratterizzano. È l’obiettivo di “La Città Sonora”, la manifestazione in programma il 9 agosto nel centro storico di Scicli, dalle ore 20 alle 24, che coinvolgerà più di ottanta tra performer, musicisti, narratori e cantastorie in una festa gioiosa di arti varie.

L'iniziativa, ideata dal compositore e filosofo della musica Lorenzo Brusci, è realizzata dal Rotary Club di Modica con il supporto di sponsor privati e con il patrocinio del Comune di Scicli. I proventi raccolti attraverso i contributi volontari dei visitatori saranno devoluti in beneficenza attraverso la Rotary Foundation. L'evento sarà trasmesso in diretta da Radio Studio Più.

Una “mappa” digitale o cartacea guiderà il pubblico alla scoperta di eventi musicali e artistici disseminati nel centro storico, come in una “caccia al tesoro”. Musicisti e attori saranno dispiegati in diversi angoli e scorci, terrazzamenti ed edifici storici e istituzionali, luoghi simbolo della città, dando vita a eventi imprevisti e sorprendenti. Gli spettatori potranno trasformarsi in videomaker e realizzare video degli eventi artistici, da inviare all'indirizzo mail degli organizzatori (indicato sulla mappa), con l'obiettivo di creare un documentario filmato collettivo, il cui senso e valore risiedono proprio nell'azione collettiva, esercitata senza filtri mediatici. Privati ed esercizi commerciali potranno partecipare aprendo porte, finestre e balconi e lasciando che gli edifici risuonino come architetture sonore.

«L’ambito della sperimentazione urbana – chiarisce Lorenzo Brusci, ideatore e direttore artistico della manifestazione - coi miei giardini sonori prima, e oggi con eventi surreali (come nel caso della città risuonante), ha da sempre offerto l'occasione per un'intensa eccitazione delle proprietà materiali e relazionali degli habitat prescelti e delle loro comunità e inerenti ritualità/idiosincrasie. Abbiamo

individuato luoghi di grande varietà acustico-ambientale in Scicli, tracciati di storie vissute, viventi e innanzitutto rispondenti al bisogno della città contemporanea di dinamicizzare i rapporti fra culture variamente stratificate e ri/emergenti, eppur mutanti, singolarmente o in assieme, cercando i loro naturali straordinari punti di confine, contatto e di reciproca eccitazione e liberazione a mezzo musicale».

Approfondimenti, mappe e contatti sono scaricabili sul sito http://www.cittasonora.com/ 

Made in Sicily, nelle viuzze e nelle piazze di Ragusa Ibla sei installazioni artistiche del set designer Francesco Palazzolo.


L’arte lascia i luoghi chiusi, in ossequio alle norme imposte dal Covid-19 e sperimenta nuove forme e modalità, rendendo fruibili a tutti le opere ideate da vari artisti e ricomposte in un progetto unico voluto dall’associazione Iblarte. Per due mesi, dal 9 agosto al 9 ottobre, le vie e le piazze di Ragusa Ibla ospiteranno “Made in Sicily”, un evento culturale che coinvolgerà vari artisti ragusani. Sei installazioni, sei set artistici saranno realizzati in sei diverse location del quartiere barocco: tutti con tema diverso, coinvolgeranno turisti e visitatori in un percorso capace di regalare emozioni forti e di avviare una riflessione su temi peculiari della cultura siciliana.

Il progetto Made in Sicily è curato dal set designer Francesco Palazzolo. Il fotografo Toni Campo esporrà alcuni dei suoi scatti più celebri, la stilista Patrizia Amoddio, creatrice di gioielli d’arte,  siciliana trapiantata a Milano, proporrà i monili della mostra “Cuturissi”, fotografati da Toni Campo.  I sei set artistici di Ragusa Ibla ospiteranno anche gli oggetti d’arte di Cinzia Franzò (creatrice delle borse con marchio “Ammìa”), le opere pittoriche di Kristo Neziraj, artista siciliano originario dell’Albania, le borse (antiche coffe siciliane) di Danié (Daniela Napolitano), le opere del designer Renato Belluccia, creatore di Sciàtu”, (lampada realizzata con “ficupali” - ficodindia) ed il design di Leggio Colors. Il vernissage è in programma il 9 agosto alle 18.

“Abbiamo scelto di esporre allaperto – spiega Francesco Palazzolo - per evitare possibili assembramenti e per far si che lo spettatore possa interagire con gli allestimenti artistici a qualsiasi ora del giorno. Ad ogni allestimento verranno associati anche caratteristiche essenze profumate della nostra terra. Tutto sarà accompagnato da antiche melodie siciliane e dalla voce della cantante folk Rosa Balistreri”. 



Il primo set artistico, sarà allestito nella piazzetta antistante la chiesetta del Santissimo Signore Trovato, a ridosso delle antiche mura bizantine, che cingevano la città. Il titolo è “A fimmina cummannera”: è dedicato alle donne siciliane dal piglio risoluto. Il set sarà arricchito dal sapore di carrube e da melodie siciliane.

Il secondo, “Crozza” (teschio), sarà allestito all’ingresso della villa comunale e nei viali dei giardini. Il tema centrale saranno i volti e le “teste di moro” che saranno installate ai due lati all’ingresso dei giardini comunali e lungo i viali alberati. Anche qui, i profumi delle essenze mediterranee e le musiche siciliane.

Il terzo, dal titolo “Cuturissi?” (chi te l’ha detto?), sarà allestito nel vicolo di via Giavante. Le installazioni saranno ispirate alle tradizioni siciliane, con il pomodoro secco “i ‘nciappati”, su un’antica “buffetta” (il tavolo da cucina siciliano), accostate ad elementi di design e pittura: un antico pupo, i gioielli, le sedie colorate.

Il quarto set artistico avrà come titolo “I robbi stisi” (il bucato steso ad asciugare): uno shooting fotografico di antichi costumi siciliani (custoditi nel museo di Mirto, in provincia di Messina), indossati da ragazze siciliane, proporrà delle immagini impresse su delle lenzuola bianche stese tra gli edifici di una delle vie più importanti di Ibla: via Pietro Novelli. 

Il quinto, "Portami ccu tia" (portami con te): le proposte artistiche saranno ispirate al tema della porta e incastonate in uno spazio verde del centro storico. Le antiche porte, recuperate da vecchie dimore, saranno reinterpretate con le creazioni di Francesco Palazzolo e degli altri artisti: Toni Campo e Kristo Neziraj.

L’ultimo, “Duluri” (dolore) animerà gli spazi della Salita Specula, alle spalle del Duomo di San Giorgio e proporrà alcune immagini legate a tema del “lutto”. Tutte le foto saranno in bianco e nero. Anche qui, come nelle altre istallazioni, saranno proposti profumi e musiche siciliani.


Info e contatti

associazione onlus IBLARTE

by Toni Campo & Francesco 

contrada Bastonaca, 6 – 97019 Vittoria

sito internet: www.tonicampo.com

email: associazione.iblarte@gmail.com

            francescoart@gmail.com

            tonicampofotografo@gmail.com

 


mercoledì 5 agosto 2020

INSIEME PER ALT - Arte Libera Tutti. Giovedì 6 agosto 2020, assemblea con le Associazioni al Vivaio Comunale di Siracusa, per la presentazione dell'evento del Collettivo LightsOn.



ASSEMBLEA

INSIEME PER ALT - Arte Libera Tutti
Giovedì 6 agosto 2020 ore 18:30


Vivaio Comunale
Via di Villa Ortisi, 56
SIRACUSA

Giovedì 6 agosto 2020, dalle ore 18:30, il Collettivo Lights On sarà ospite di Rifiuti Zero presso il Vivaio Comunale di Siracusa al fine di presentare "ALT - arte libera tutti", il nostro evento itinerante che coinvolgerà tutta la città per un'intera giornata e che si terrà il prossimo 12 Settembre 2020.

Durante l'Assemblea si sigleranno, inoltre, le collaborazioni con le Associazioni che da principio hanno sostenuto le nostre iniziative con il fine principale ed ultimo di realizzare una Casa delle Arti e della Cultura a Siracusa.

L'obiettivo è ambizioso e attraverso eventi e collaborazioni stiamo intessendo la rete culturale e sociale necessaria per affermare a gran voce i principi sui quali si fondano le nostre idee ed azioni.

Accenderemo insieme la città, mostrando quanto sia possibile immaginare una nuova "vita” per ogni luogo apparentemente in degrado o disuso.
Attraverso l'Arte e la Cultura agiremo per riattivare quelle energie che già esistono e per scoprirne insieme delle nuove.

𝐋𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 è 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐨 𝐞 𝐧𝐨𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐨𝐬𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐨.

Associazioni Aderenti:
Syrako Rugby Club Siracusa 1989 - Superheroes ODV - Stonewall GLBT Siracusa - Corteo Barocco Syracusae - Associazione Culturale FabulaRasa - Gruppo Teatro Onda - Associazione Culturale Materiali Vari - Arciragazzi Siracusa 2.0 Associazione Culturale "Archimedes" Arci Siracusa

L'Assemblea sarà trasmessa in diretta sulle pagine social delle pagine organizzatrici:
Collettivo Lights On
Rifiuti Zero - Siracusa



‼️ IMPORTANTE ‼️

E' NECESSARIA LA PRENOTAZIONE PER INSERIMENTO IN LISTA

L'Assemblea è aperta ad Associazioni e rappresentanti di esse, è sufficiente segnalare a chi organizza il proprio interesse.

👉🏻 Per partecipare, in rispetto alle normative anti-covid vigenti, è obbligatoria la mascherina e confermare la propria presenza, anche semplicemente via messanger o scrivere a: collettivolightson@gmail.com


L’eco della falena. Al Teatro Sociale di Gualtieri (RE), in scena lo spettacolo della compagnia toscana Cantiere Artaud, ideato e creato da Ciro Gallorano, sul palco Sara Bonci e Filippo Mugnai.



L’eco della falena

Venerdì 28 agosto ore 21:30

Teatro Sociale di Gualtieri / Direction Under 30

ANTEPRIMA


 

Va in scena in anteprima venerdì 28 agostoalle 21:30 al Teatro Sociale di Gualtieri(RE) nell’ambito della finale del concorso e festival Direction Under 30L’eco della falenadi Cantiere Artaud. Lo spettacolo ideato e creato da Ciro Gallorano, che vede sul palco Sara Bonci e Filippo Mugnai,è stato realizzato con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

 

L'eco della falena è una ricerca sul tempo come ricordo, memoria felice e traumatica, che si fa assenza e mancanza, un tempo che scorre e porta via le persone care, che cura e invecchia il corpo, che trasforma le azioni in abitudine, un tempo che vorremmo possedere con violenza, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto.

Anime in attesa, ispirate alla vita e alle opere di Virginia Woolf, si materializzano in scena svelandoci la loro melanconica natura. La scrittrice britannica entra spesso in conflitto con l'entità “tempo” e si confronta con questo elemento meschino che deteriora i suoi personaggi dal punto di vista emotivo e fisico inGita al faro, in Mrs Dalloway, in Orlando, ne Le onde.

Nonostante i riferimenti letterari, non ci sono personaggi né storia, ma figure e un luogo. Una donna ci guida nei meandri della sua stanza, che sta a rappresentare il suo mondo interiore. Sul fondo della camera ci sono due grandi porte chiuse, che rappresentano il futuro, uno spazio-tempo sospeso che ci invita a immaginare che cosa ci sia oltre. La donna è incapace di aprirle, forse per paura di ciò che non conosce, ma le porte si apriranno inevitabilmente per portare alla luce la memoria. 

In scena ci sono pietre, strumento di punizione ma anche simbolo della costruzione, e acqua, sorgente di vita ma anche elemento di morte (Virginia Woolf si è suicidata annegandosi nel fiume Ouse), che con il tempo corrode e arrugginisce gli oggetti.

Lo spettacolo debutterà al Festival Opera Prima, che si terrà dal 6 al 13 settembre a Rovigo.




 

“Il lavoro L’eco della falenadella promettente compagnia Cantiere Artaud riflette, invece, su un altro modo di intendere la temporalità, più paradossale e sfidante, ma proprio per questo anche più interessante.” (Enrico Piergiacomi, Gagarine Magazine)

 

Scene e regia Ciro Gallorano

Con Sara Bonci, Filippo Mugnai

Disegno luci Federico Calzini, Ciro Gallorano

Produzione Cantiere Artaud

Residenze artistiche Teatro Comunale di Bucine/Diesis Teatrango, Teatro Verdi di Monte San Savino/Officine della Cultura

Con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”

Cantiere Artaud è un collettivo di ricerca teatrale fondato ad Arezzo nel 2016 da Sara Bonci e Ciro Gallorano. Il termine “Cantiere” sottolinea la volontà di essere continuamente pronti a cambiamenti e a nuove sperimentazioni. In secondo luogo, il nome dell’Associazione vuole essere un omaggio a Antonin Artaud, precursore di un teatro che tende a smuovere i nervi dello spettatore, con l’obiettivo di rappresentare gli elementi invisibili della vita e tutto ciò che va oltre la superficie. L’obiettivo è abbandonare qualsiasi presupposto di essere nella norma; non limitarsi a raccontare una “storia”, ma addentrarsi nella trama sepolta di un’opera per evocarne il senso più nascosto. La compagnia porta avanti l’idea che la verità risieda nel simbolismo e nel rito. Quello di Cantiere Artaud vuole essere il luogo della riscoperta degli archetipi, dei valori catartici. Allo spettatore viene chiesto di lasciarsi condurre dentro un labirinto fatto di piccoli gesti e corpi animaleschi, di suoni primordiali e rumori familiari, di voci potenti e parole taglienti, di silenzi e ombre, facendosi tante domande ma non aspettandosi troppe spiegazioni. Non perché non ci siano, ma perché a volte non ce n’è la necessità.

BiglietteriaA causa delle limitazioni sui posti a sedere in sala, in conformità con le misure anti Covid-19, lo spettacolo è riservato ai partecipanti di Direction Under 30 (Giurie e Compagnie), oltre al personale di sala.



Info e contatti

Cantiere Artaud

cantiereartaud@gmail.com - 3347879712 - 3806330511

Ufficio Stampa

Maresa Palmacci palmaccimaresa@gmail.com - 3480803972

Direction Under 30: Andrea Acerbi direction-under-30@teatrosocialegualtieri.it - 3335232768