martedì 21 giugno 2022

The Greenland Project. Lo scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità. Un progetto dell’artista Roberto Ghezzi, a cura di Mara Predicatori.

 


The Greenland Project 

Lo scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità


Un progetto dell’artista Roberto Ghezzi
a cura di Mara Predicatori

In collaborazione con Biagio Di Mauro del CNR - ISP (Istituto di Scienze Polari) 
Con il supporto di The Red House di Robert Peroni e Phoresta Onlus ed il 
contributo di Cartiera Enrico Magnani Pescia

Fino al 10 luglio 2022


Il paesaggio naturale è da sempre il campo di ricerca artistico di Roberto Ghezzi. Dapprima indagato attraverso la pura pittura, negli ultimi anni l’artista toscano, affascinato dagli ambienti e dalle loro specifiche peculiarità, inizia ad operare sempre più immergendosi in essi e tentando di restituirne le specificità e l’essenza. Nascono così agli inizi del Duemila le Naturografie, tele letteralmente scritte dalla natura che l’artista lascia in terra o acqua e ritira nel momento in cui ritiene i sedimenti qui trasferitesi ne restituiscano in qualche modo il sembiante e il DNA. Si tratta di lavori che richiedono a Ghezzi lunghi tempi di realizzazione e portano l’artista a praticare e vivere l’ambiente naturale per lunghi periodi, sondandone caratteristiche, morfologie e divenendone empiricamente un ottimo conoscitore. A questa ricerca, a matrice pittorico/estetica, si affianca quindi, sempre più, anche un interesse scientifico tale da indurre l’artista a collaborare sovente con biologi e studiosi ed enti che si occupano di rilevare l’impatto che l’uomo ha sulla natura stessa.

In due decenni Ghezzi ha realizzato installazioni e ricerche in molti luoghi nazionali e internazionali, legando il suo lavoro a studi sull’ecosistema e sulla biologia in parchi e riserve naturali di tutti i continenti (Alaska, Islanda, Sud Africa, Tunisia, Norvegia, Patagonia, Croazia). In Italia ha realizzato numerosi progetti di ricerca in ogni regione e tipologia di ambiente (Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Umbria).

Nel caso della Groenlandia, la residenza – della durata di circa un mese presso la Red House di Tasiilaq sarà funzionale a Ghezzi per tentare di restituire, in chiave artistica, il fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai. A tal fine, questa volta, per trascrivere artisticamente su supporto tale fenomeno, Ghezzi ipotizza di usare la cianotipia, una particolare tecnica che prevede l’uso di carte fotosensibilizzate per rilevare il rapido mutamento dello spessore del ghiaccio.  



Da ciò seguirà un interessante dialogo, sia preliminare, che successivo alla spedizione, tra l’artista e i ricercatori dell’Istituto di Scienze Polari del CNR. Artista e studiosi, infatti, intrecciando i reciproci sguardi e approcci, offriranno inedite chiavi di lettura dei fenomeni naturali contribuendo alla divulgazione e conoscenza, attraverso questa proficua collaborazione multidisciplinare, di suggestioni e rivelazioni su uno dei più problematici fenomeni naturali della nostra epoca.





The Greenland project di Ghezzi sarà incentrato pertanto sull’utilizzo della cianotipia a contatto che non utilizzerà tessuti ma una speciale carta fatta a mano secondo un antico procedimento, per accogliere i segni dello scioglimento del ghiaccio. L’artista, dopo un’accurata analisi dei luoghi più idonei - effettuata preventivamente sulle mappe e successivamente in loco - grazie al supporto di Red House, realizzerà delle cianotipie del ghiaccio in scioglimento nella zona di Tasiilaq sulla costa orientale della Groenlandia. La cianotipia è un’antica tecnica fotografica sviluppata dal fotografo e chimico inglese, John Herschel tra il 1839 e il 1842, che sfrutta la reazione di alcuni sali alla luce ultravioletta. Inserendo la carta fotosensibilizzata mediante sali al di sotto del ghiaccio, in una zona di confine dove il ghiaccio è in scioglimento nel mese di giugno, l’artista otterrà delle istantanee del fenomeno del suddetto cambiamento di stato.

L’obiettivo del progetto è quello di lavorare nello stesso punto per circa 25 giorni, realizzando cianotipie della stessa zona al fine di “fotografare” il fenomeno della liquefazione  e, quindi. dell’arretramento del ghiaccio -giorno per giorno- in un determinato luogo.





In tal modo, l’artista ipotizza di produrre un’immagine emblematica del fenomeno del ghiacciaio in arretramento (e della velocità con cui tale processo avviene), con quell’estetica che connota da anni la sua “pittura di paesaggio”. A tale lavoro,  per completezza e nell’intento di fornire alla ricerca artistica un supporto scientifico secondo la consueta logica che alimenta il lavoro di Ghezzi, sarà accompagnato un testo del Dott. Biagio Di Mauro del CNR - ISP sullo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia (ad es. sulla velocità dello stesso, sul cambiamento negli anni del fenomeno,  sulle possibili cause e conseguenze, ecc..).

All’esito della residenza artistica le creazioni e il testo scientifico (se del caso, accompagnato anche da visualizzazioni grafiche), saranno raccontate, pubblicate ed esposte attraverso i social, i media sia digitali che cartacei, la televisione e una mostra finale che raccoglierà tutta l’esperienza.

L'intera residenza artistica di Roberto Ghezzi sarà ad impatto neutro grazie al contributo di Phoresta Onlus che calcolerà e poi compenserà mediante la piantumazione di alberi tutte le emissioni di CO2 del progetto.





OLTRE I MERIDIANI. Vita, memoria ed affetti nella poesia di Antonio Lonardo.

Antonio Lonardo, pluripremiato poeta originario di Taurasi (AV) ma modicano di adozione, torna in libreria a due anni dall’ultimo libro, con la silloge Oltre i meridiani, appena pubblicato da Delta 3 Edizioni. Il paratesto è frutto, ancora una volta, della consolidata sinergia con il disegnatore e grafico Fiore Luongo e con l’ex dirigente scolastico Antonio Daniele, che da un decennio a questa parte hanno firmato rispettivamente tutte le copertine e le prefazioni per Lonardo. Tutti e tre accomunati dall’antica amicizia, dalle origini taurasine e dalla diaspora che li ha portati lontano dalla terra natia: Luongo nel Regno Unito, Daniele sul Lago di Como e Lonardo in Sicilia. Non a caso l’autore dedica i suoi versi al paese d’origine: «A Taurasi ed al suo popolo, nel cui cuore vivo ancora

Nella prefazione, intitolata Che storia è la poesia, Antonio Daniele rievoca l’adolescenza sui banchi di scuola, i miti e le leggende della tradizione irpino-sannita che incutevano infantili paure nei bambini, le «interminabili discussioni tra i vicoli e le piazze del paese in compagnia di Platone, Spinoza, Hegel», la comune “scoperta” di Montale che segnò per Lonardo «l’inizio d’una attività di ricerca che non si è fermata ancora, silenziosa, costante, condotta con caparbietà, al di là e a dispetto di tutto e di tutti; ricerca delle ragioni della nostra esistenza, del nostro andare, dei rapporti umani, delle relazioni di vita, che sedimentava nella mente e nel cuore, materiali e intuizioni trasformatisi in linguaggio poetico col quale continua a narrare la sua avventura esistenziale».

È proprio qui, nelle memorie dell’autore, nelle sue riflessioni sul tempo che passa e sulla vita che resta, che va ricercata la scaturigine e il fil rouge di questi versi. Si tratta di 112 poesie, riunite in undici sezioni, che toccano varie tematiche. Dai temi memoriali (Cristalli di memorie) agli epicedi (I grandi di oggi: poesie dedicate a Carla Fracci, Franco Battiato, Paolo Rossi, Gigi Proietti, Ezio Bosso e altri); dalla poesia storica (Tra storia e cronaca) agli affetti familiari (Familiari affetti, Carla, I nonni, Nipoti) fino ai temi autobiografici e introspettivi, affrontati rispettivamente nelle Poesie autobiografiche e nelle Didascalie. Queste sezioni, le più ampie dell’intera raccolta, contengono il racconto di se stesso, mai così esplicito e coraggioso.

«Con la raggiunta maturità poetica – scrive ancora Antonio Daniele nella prefazione - Lonardo ha finalmente abbattuto il muro del riserbo, geloso custode di una intimità sofferta che faceva da sfondo alle sue scelte e ai dubbi esistenziali che tormentavano il suo animo portandoli finalmente alla luce con tutte le articolazioni e le vicissitudini che si ostinava a portarsi dentro». Oltre i meridiani ci consegna, insomma, un poeta che mette a nudo la propria anima, che medita sulle sue emozioni presenti e passate, combattuto tra le aspirazioni terrene e quelle spirituali, tra il sacrificio di votarsi alla vita ecclesiastica e la ricerca del proprio posto nel mondo.


BIO
Antonio Lonardo (Taurasi, 1943), dopo gli studi classici e teologici, si è laureato in Pedagogia nella facoltà di Magistero dell’Università di Salerno. Ha insegnato Materie Letterarie, come docente di ruolo sia nelle scuole medie che negli istituti superiori, concludendo il suo percorso didattico nell’ITCS “Archimede” di Modica. Al suo attivo, ha ben 13 sillogi poetiche, pubblicate dal 2005 a oggi, che gli sono valse oltre un centinaio di premi.

Al Centro Espositivo “Ex Rifugio” di Caltanissetta, Ignorarte presenta le due mostre d'arte “Icone” di Francesca Nesteri e “Friuti semu!” di Salvatore Cammilleri.

 


presenta

Le due mostre personali che si terranno al Centro Espositivo “Ex Rifugio”

la mostra personale 
di

“Icone” di Francesca Nesteri 

Dall’ 11 al 18 luglio 2022 dalle ore 17.00 alle 22.00


la mostra personale
di 

“Friuti semu!” di Salvatore Cammilleri

Dal 21 al 29 luglio 2022 dalle ore 17.00 alle 22.00


Centro Espositivo “Ex Rifugio”

C.so Umberto - Caltanissetta



“Icone” di Francesca Nesteri 


Francesca Nesteri nasce a Roma dove vive e lavora; ha una formazione umanistica e accademica. Percorre, con un approccio sperimentale e con diversi linguaggi artistici, una ricerca artistica che spazia fra archetipi, rappresentazione del dolore, delle ferite, delle mancanze della vita e delle sovrastrutture che appesantiscono l'essere. Tutto questo viene proposto attraverso uno stile ben definito in cui l'oro, iconograficamente simbolo di spiritualità e prodotto della trasmutazione alchemica, dirompe nel conflitto fra bianco e nero. Nella mostra “Icone” l'artista, attraverso la tecnica mista,  esplora, in chiave contemporanea, il concetto di icona. Nell'iconografia bizantina l'oro rappresentava la luce divina ed era posto come sfondo per far risaltare le immagini sacre. In questo caso è la condizione umana ad essere divinizzata.


www.francescanesteri.com



“Friuti semu!” di Salvatore Cammilleri


L’arte di Salvatore Cammilleri è caratterizzata dal suo essere poliedrico, questo fa sì che la sua ricerca si contraddistingua per varietà di linguaggi, uso di simbolismi, tecniche, scelta e manipolazione di materiali. Attraverso i suoi simbolismi esprime una visione filosofica strettamente esistenzialista. Con il simbolo dell’uovo fritto esplora la caducità umana invertendo il significato canonico dell’uovo intero che, iconograficamente, rappresenta la vita. Infatti egli metaforicamente rompe l’uovo, lo frigge, facendolo diventare simbolo di morte. Il collante di questa esplorazione è uno stile neo pop dal carattere amaramente ironico. Altra caratteristica legante e presente da sempre nella sua ricerca è l'utilizzo della luce usata e plasmata come vera e propria materia.

Lo slogan artistico manifesto della produzione dell’artista siciliano: “Siamo tutti fritti!” diventa “Friuti semu!”. Una traslazione in lingua siciliana che non cambia il senso del concetto di base: l’ironia diventa autoironia. 

Cammilleri esprime questo pensiero realizzando dei bassorilievi dalla forte espressione simbolica avendo come comune denominatore la luce ad enfatizzare la loro natura pop.

“Friuti semu!” è una produzione artistica che omaggia la Sicilia con le sue forme e suoi colori ma che al posto del folclore ostenta un pop intriso di aspra autoironia prerogativa del pensiero siciliano.

Un’azione contemporanea che proietta verso il futuro.

www.salvatorecammilleri.com

LUMINOSA. A Noto la nuova collezione di Lightbox di Davide Bramante, a cura di Vincenzo Medica - Studio Barnum Contemporary.

 


LUMINOSA
 
La nuova collezione di Lightbox Metropoli che illuminano le notti
 di 
Davide Bramante



A cura di Vincenzo Medica / Studio Barnum Contemporary

 
Dal 29 giugno al 12 luglio 2022
Opening: Mercoledi 29 giugno alle ore 19.00

Bassi Palazzo Nicolaci di Villadorata
NOTO

INGRESSO LIBERO

*** 
Orari: 17/20
Per aperture su appuntamento: 347 6390763



Nell’ambito della Rassegna “Percorsi di NOTOrietà 2022”
Curata da Studio Barnum contemporary
Patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noto
XVI edizione
 

 
Davide Bramante è un importante artista italiano, riconosciuto a livello internazionale per aver esposto e lavorato quasi in ogni parte del mondo, dalla Cina, alla Corea del Sud, dagli Stati Uniti alla Spagna. Oggetto di ammirazione sono le sue photos di grande formato che ritraggono le città metropolitane del mondo, realizzate con un’originalissima tecnica fotografica -del tutto personale-, risultato di esposizioni multiple analogiche, comprendenti da 4 a 9 scatti fatti in fase di ripresa.
Nel suo lavoro le tre cose che privilegia di più sono: l’Arte, la Fotografia e il Viaggio.


Originario di Siracusa, nato nel 1970, si è formato all’Istituto d’Arte della sua città e dopo il diploma, ha frequentato l’Accademia Albertina di belle arti di Torino. Dopo la Laurea, Davide inizia a viaggiare continuamente, tra l’Italia e gli Stati Uniti, dove nel 1999  vince due borse di studio e partecipa a una mostra collettiva al MOMA di New York.
Dal 2000, dopo un breve soggiorno a Londra, è rientrato nuovamente a Siracusa e prende parte attivamente alle attività culturali dei paesi del SudEst siciliano, ma soprattutto a Palazzolo Acreide, dove ha fondato la sua San Sebastiano contemporary/Casa Bramante, meta di Artisti e curatori di grande prestigio. Quest’anno ha presentato anche una sua linea di gioielli di design, sorprendendo i suoi tanti estimatori.


La mostra LUMINOSA che Davide Bramante presenterà a Noto, sarà un’esclusiva per l’Italia e per lo Studio Barnum contemporary, la galleria promotrice dell’evento, nell’ambito della Rassegna “Percorsi di NOTOrietà 2022”, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noto.
Sarà presentata in questa occasione, con Opening il 29 giugno, presso i Bassi del Palazzo Nicolaci di Villadorata, la collezione di Lightbox “Metropoli che illuminano le notti”, opere fotografiche che si distinguono dalle altre, poiché si illuminano da se, vivendo di luce propria negli ambienti domestici, nei locali pubblici e nei musei in cui hanno trovato dimora. 
Davide ha iniziato a realizzare i Lightbox circa vent’anni fa e li ha potuti presentare in varie parti del mondo, ma non ha mai realizzato una mostra personale di sole sue opere luminose, che riprendono le città del mondo.
 
LUMINOSA sarà tutto questo e tanto altro, nell’intento di voler irradiare nel mondo dei visitatori, luce e positività.

lunedì 20 giugno 2022

CARLO NIGRA. UNO SGUARDO CONTEMPORANEO. A Villa Nigra sul lago d’Orta, in mostra le fotografie, i disegni ed i progetti dell'architetto eclettico e poliedrico Nigra, a cura di Ilaria Macchi ed organizzata da Asilo Bianco.

 


CARLO NIGRA. UNO SGUARDO CONTEMPORANEO

A cura di Ilaria Macchi

Dal 25 giugno al 24 luglio 2022
Inaugurazione: Sabato 25 giugno alle ore 18:00

Villa Nigra
Piazza Beltrami 5, Miasino, Lago d’Orta (NO)



Carlo Nigra. Uno sguardo contemporaneo è il primo importante passo per fare luce su una figura centrale dell’architettura italiana, personalità eclettica e poliedrica. Uomo del suo tempo ma anche, e soprattutto, proiettato al futuro, Carlo Nigra (1856-1942) è noto per avere partecipato alla costruzione del Borgo medievale di Torino e per i suoi importanti studi sull’architettura medievale subalpina. Nel primo Novecento ha modellato lo scenario della Riviera d’Orta e ne ha suggerito punti di vista estremamente moderni. Ha lasciato moltissimi disegni e schizzi, acquerelli e fotografie (i suoi scatti pionieristici gli sono valsi importanti premi internazionali), ha scritto guide e percorsi turistici. È stato automobilista (la sua prima macchina era una Welleyes di Antonio Ceirano del 1896, costruita in soli sei esemplari), organista, pianista, alpinista, motonauta.




La mostra inaugura sabato 25 giugno alle ore 18 e resterà aperta fino a domenica 24 luglio. Alle fotografie, disegni e progetti autografi di Nigra si affiancano in mostra i lavori di Sara Manzan, Erjon Nazeraj, Fabio Roncato, Paola Tassetti, Gosia Turzeniecka. Si tratta di opere site specific che vanno a popolare le stanze affrescate del piano nobile di Villa Nigra a Miasino.
L’architetto ha lavorato tutta la vita sul tema del paesaggio, che vedeva come sintesi tra intervento dell’uomo e ambiente naturale; gli artisti si sono ispirati ai diversi approcci di Nigra per intervenire sul territorio, in un’idea di ricerca che continua, da lui a noi.
 






Asilo Bianco ha portato avanti in questi mesi un importante lavoro sulla figura di Carlo Nigra, anche grazie al recupero di pubblicazioni e libri autentici. Chi fosse interessato a contribuire può mettersi in contatto con l’associazione. Molto si deve alla collaborazione con la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Torino Musei, il cui importante archivio fotografico conserva il fondo de Andrade dove si trova parte della vastissima documentazione fotografica e disegni originali di Nigra.

Sabato 9 luglio dalle ore 10, nell’orangerie di Villa Nigra, ci sarà una tavola rotonda e una giornata di studi su Carlo Nigra. Per l’occasione sarà presentato il catalogo della mostra.

Villa Nigra a Miasino, in provincia di Novara, è una tra le più belle ville storiche sul lago d’Orta, oggi cuore pulsante di attività culturali. Casa cinque-seicentesca, già della famiglia Martelli, Carlo Nigra ne fece la sua base di esplorazione e lavoro.






Associazione Asilo Bianco APS
Via Zanoni, 17, Ameno (Novara)

Ufficio stampa
Paola Fornara - Cell. 346 3002931 - Email: paola.fornara@gmail.com

"Siracusa: visioni di una città senza tempo". Alla Camera di Commercio di Siracusa, la mostra collettiva di 21 fotografi dell’ALFA - Associazione Liberi Fotografi Aretusei.

 


"Siracusa: visioni di una città senza tempo"

Mostra fotografica collettiva

Promossa da

ALFA
Associazione Liberi Fotografi Aretusei



Dal 24 giugno al 3 luglio 2022
Inaugurazione: Venerdì 24 giugno alle ore 17:00

Camera di Commercio, 
via Michelangelo da Caravaggio 14, Siracusa




Sarà inaugurata venerdì 24 giugno 2022 alle ore 17:00 nel salone della Camera di Commercio, in via Michelangelo da Caravaggio 14, la mostra “Siracusa: visioni di una città senza tempo”.

L’iniziativa, promossa dall’ALFA (Associazione Liberi Fotografi Aretusei) presenterà 69 immagini di Siracusa, colte dall’obiettivo di 21 fotografi dell’associazione che propongono la loro visione della città e le emozioni che riesce a provocare questo luogo antichissimo e moderno.

L’ALFA è nata due anni fa con l’obiettivo di promuovere cultura fotografica nella nostra città e la conoscenza del territorio siracusano. Ne fanno parte fotografi amatoriali e professionisti, che si dedicano a diversi generi con diversi stili. L’associazione organizza incontri in sala ed escursioni all’aperto, a cadenza almeno settimanale, nonché mostre ed eventi per condividere un comune percorso di crescita dell’arte fotografica.

A proporre le loro opere saranno Salvatore Bandiera, Graziella Basile, Marcello Bianca, Giovanni Bove, Liliana Carrubba, Salvo Di Giorgio, Maurizio Di Pace, Rossana Di Vita, Marco Floridia, Laura Marchetti, Cristina Martin, Vincenzo Miconi, Dario Monzù, Simona Motta, Licia Passalacqua, Antonio Pica, Barbara Pindo, Massimo Tamajo, Cristina Tudisco, Alessandra Turlà ed Emma Volpe.

La mostra, dopo l’inaugurazione del 24 pomeriggio, resterà aperta dal 25 giugno fino al 3 luglio e rimarrà visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00

martedì 14 giugno 2022

True Stories. A Palazzo Pallavicini di Bologna, in mostra le opere di Giuseppe Veneziano, a cura di Valerio Dehò, organizzata da Pallavicini srl di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci.

 


True Stories

Mostra personale
di
Giuseppe Veneziano

A cura di Valerio Dehò

Organizzata da Pallavicini srl di Chiara CampagnoliDeborah Petroni Rubens Fogacci

Con il Patrocinio del Comune di Bologna

Dal 16 giugno al 18 settembre 2022

Palazzo Pallavicini, Bologna


Giovedì 16 giugno 2022 Palazzo Pallavicini inaugura la stagione estiva con l’apertura al pubblico della mostra Giuseppe Veneziano True Stories, a cura di Valerio Dehò. L’esposizione organizzata da Pallavicini srl di Chiara CampagnoliDeborah Petroni Rubens Fogacci e patrocinata dal Comune di Bologna, mette in scena in una mostra antologica l’universo ultrapop di Veneziano. 

 

Fumetti e cartoon rappresentano il mondo in cui l’artista è immerso e l’atmosfera in cui la mostra condurrà i visitatori, un luogo in cui cultura alta e cultura popolare convivono e si scontrano, rivelando attraverso “storie vere” le contraddizioni della realtà contemporanea. Le debolezze e i falsi miti che ci circondano sono messi a nudo con un approccio ironico e provocatorio che da sempre contraddistingue il lavoro di Veneziano. 



L’artista ritrae se stesso come la Gioconda, imita Dalì che a sua volta fa il verso a Velázquez mentre dipinge BiancaneveSpiderman prende il posto di Jeff Koons e la Ragazza con l’orecchino di perla si fa un selfie senza veli. Il risultato è un festoso mash up in cui tutto convive, passato, presente e futuro coincidono e ogni distanza inesorabilmente si accorcia. I supereroi dei fumetti e i miti del passato incontrano i personaggi e gli oggetti del presente in un’antologica di ampio respiro, in cui non mancano incursioni nella storia dell’arte, da Goya a Raffaello.




La mostra si presenta come un’enorme festa, “una grande bellezza” dai toni accesi e sgargianti che si erge a simbolo di una contemporaneità ossessionata dalla tecnologia e dal glamour, che si rivela attraverso un racconto fuori dalle righe in cui il politically correct è messo al bando. Inoltre, per la prima volta all’interno di un museo italiano, trovano spazio gli NFT (non-fungible-tokens) di cui Giuseppe Veneziano è tra i principali precursori. Crypto NFT, infatti, è il titolo di una delle sezioni della mostra e raccoglie una selezione di opere trasformate in sequenze animate. Molte le illustri citazioni e i personaggi pubblici immediatamente riconoscibili, a cui sono dedicate le diverse sale della mostra suddivisa in sette sezioni: Superhero Crisis,  My Artists, Mr. Quarantine, Sex Power, Losing My Religion, New Renaissance, Crypto NFT.








INFORMAZIONI UTILI


Palazzo Pallavicini 

Via San Felice 24, 40122 Bologna

www.palazzopallavicini.com



Apertura al pubblico: da giovedì 16 giugno a domenica 18 settembre 2022

Giorni di apertura successivi: da venerdì a domenica

Chiusura estiva: 8 - 18 agosto (inclusi)

 

Orari

Mattina 11.00 - 13.00 | Pomeriggio 16.00 - 21.00 

(ultimo ingresso ore 20.00)

 

Luogo

Palazzo Pallavicini 

Via San Felice 24, 40122 Bologna

www.palazzopallavicini.com