venerdì 16 dicembre 2022

Verità fai-da-te. Il pensiero critico argine alla disinformazione. Nell'ambito degli incontri letterari "Simpatici Simposi" a cura di Silvio Aparo, alla Galleria EtnoAntropologica di Solarino, la presentazione del libro del giornalista e scrittore Aldo Mantineo, Melino Nerella Edizioni. Dialogheranno con l'autore Cettina Germano e Marla Lombardo. Testo critico a cura di Salvatore Sequenzia.

 


Incontro letterario promosso dal Comune di Solarino
Simpatici Simposi
A cura di Silvio Aparo

Martedì 27 dicembre 2022 alle ore 17:30

Presentazione del libro
Verità fai-da-te 
Il pensiero critico argine alla disinformazione
di
Aldo Mantineo

Prefazione di Antonio Nicita
Melino Nerella Edizioni

Dialogheranno con l'autore Cettina Germano Presidente dell'Associazione Telluris Formazione Marla Lombardo esperta in Comunicazione e Mass Media 




Galleria EtnoAntropologica
via Palestro n.11 - Solarino (SR)




Nell’ambito di Simpatici Simposi”, ciclo di presentazioni ed incontri letterari a cura di Silvio Aparo e promosso dal Comune di Solarino, si terrà martedì 27 dicembre 2022 alle ore 17:30, presso la Galleria EtnoAntropologica di Solarino, via Palestro n.11, la presentazione del libro "Verità fai-da-te. Il pensiero critico argine alla disinformazione" del giornalista e scrittore Aldo Mantineo, Melino Nerella Edizioni.
Dialogheranno con l'autore Cettina Germano Presidente dell'Associazione Telluris Formazione e Marla Lombardo esperta in Comunicazione e Mass Media. 








CALENDARIO EVENTI NATALE 2022





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"L’ETERNA PARTITA TRA VERITA’ E MENZOGNA"

Testo critico a cura di Salvatore Sequenzia


Nel 1789 a Palermo, nella Reale Stamperia, venne pubblicato il primo volume di un codice in lingua araba, intitolato “Il Consiglio di Sicilia”, tradotto dal monaco maltese Giuseppe Vella. L’opera era, in realtà, una falsificazione documentaria destinata ad avere grande eco in tutta Europa e ad influenzare importanti scelte politiche nel Mediterraneo del tempo. Di quella lontana vicenda Leonardo Sciascia trasse ispirazione per il suo romanzo Il Consiglio d’Egitto, pubblicato nel 1963, e per affermare la tenace convinzione  che la storia oggettiva non esiste e che la storia, come la verità,  è quella scritta e dettata dal potere. L’abate Vella, di fatto, costruì una straordinaria fake news passata alla storia come la «minzogna saracina» mescolando verità e invenzione e raggirando linguisti, filologi e storiografi di mezza Europa. La ‘bufala’ dell’astuto monaco produsse un terremoto politico e portò alla tortura, alla condanna e alla morte alcuni intellettuali liberali del tempo che si erano schierati contro il potere baronale in Sicilia.
«In un mondo come il nostro, inondato dalle fake news, l’invito a leggere le testimonianze tra le righe, per coglierne le rivelazioni involontarie, è più che mai attuale: insegna a riconoscere la forza dei miti e delle menzogne, e a smascherare gli uni e le altre».
Così lo storico Carlo Ginzburg chiude Rivelazioni involontarieLeggere la storia contropelo, uno dei saggi che compongono La lettera uccide (2021), libro nel quale lo studioso ha raccolto una serie di contributi scientifici, cronologicamente situati lungo l’arco di un ventennio, caratterizzati da argomenti eterogenei ma legati insieme da un tema dominante: la elaborazione di un metodo che consenta allo storico – e a qualsiasi ricercatore – di vagliare le fonti e i documenti stabilendone l’attendibilità al di là degli elementi di influenza e di condizionamento che essi possano avere assorbito dal loro rapporto con i dispositivi di produzione, con le istituzioni, con la  società e con la cultura di appartenenza.
La riflessione di Ginzburg non riguarda esclusivamente il mestiere dello storico. Essa investe qualsiasi mestiere il cui scopo ultimo sia l’accertamento della verità o dell’attendibilità di un fatto e di un documento: dallo storico all’investigatore, dal critico d’arte al giornalista.

Di fake news, verifica delle fonti, post-verità e deontologia professionale tratta il documentatissimo e appassionato pamphlet Verità fai-da-te. Il pensiero critico argine alla disinformazione (Melino Nerella, 2022) di Aldo Mantineo. L’autore, giornalista di lungo corso e scrittore, è oggi una delle voci più lucide e coerenti del nostro giornalismo.
Il libro di Mantineo entra nel vivo del dibattito su verità e disinformazione nell’epoca della post-verità. Il flusso dell’informazione si è così velocizzato che per molti giornalisti è oggi difficile restare al passo e adeguarsi ai cambiamenti digitali. I lettori di oggi partecipano a gruppi, a forum; sono social e vogliono manifestare  il loro parere su tutto, producendo, più o meno consapevolmente, flussi di informazione che abbattono le tradizionali barriere.
Con uno stile chiaro e incisivo, ironico e mai assertivo, in sette pregnanti capitoletti accompagnati dal viatico prefatorio di Antonio Nicita e da una stimolante Introduzione,  Mantineo prende per mano il lettore portandolo dentro quella densa e ramificata nebulosa che Luciano Floridi (2014) definisce ‘infosfera’:  la globalità dello spazio delle informazioni e di qualsiasi sistema in grado di interagire con esso. L’infosfera è l’intero ambiente informazionale delle reti globali, habitat nel quale gli utenti si trovano immersi e condizionati dalle logiche di influenza degli algoritmi e dai flussi di informazioni prodotti dai sistemi di controllo politico, finanziario e culturale, ma anche dal popolo del web, uno «sciame» inverificabile composto da odiatori seriali, troll, fagocitatori di informazioni e produttori di bufale.  Dentro l’infosfera si gioca la millenaria partita tra  verità, manipolazione, influenza e demistificazione.
Scrivo «millenaria» perché si è soliti credere che le bufale – le fake news – siano il prodotto della società di oggi. Ma non è così. Come felicemente l’autore spiega, infiorettando i capitoli del saggio con aneddoti e notizie rivelatrici, la storia dell’umanità è costellata di bufale. Testimonianze persuasive, oltre a quella dell’abate Vella, si rinvengono in ogni epoca, come possiamo esperire dalla vicenda della falsa donazione di Costantino, sbugiardata dall’umanista Lorenzo Valla nel 1440; o  nell’Affaire Dreyfus, l’ufficiale alsaziano,  «colpevole perfetto»  perché ebreo, dissoluto, pieno di debiti e di amanti, che la stampa mette alla gogna dal 1894 al 1906 a seguito dell’accusa di tradimento e spionaggio a favore della Germania. Dreyfus era innocente, ma l’orientamento dell’opinione pubblica del tempo, influenzata dalla stampa, fu per la colpevolezza. Mantineo riporta casi concreti molto significativi come la campagna di informazione legata al COVID 19, mettendo in luce le complesse strategie di controllo e di manipolazione di informazioni e gli effetti rilevanti prodotti sull’opinione pubblica.

Nella preziosa Prefazione al libro di Mantineo, l’economista Antonio Nicita, uno dei più accreditati studiosi ed esperti di tematiche inerenti la comunicazione, affronta la «questione della disinformazione», questione capitale dei nostri tempi. Nicita si domanda: «Com’è possibile che la disinformazione trionfi anche in una società nella quale, spendendo qualche tempo sul web, si possono verificare le notizie, approfittando della grande disponibilità di informazioni che il web ci offre?». È l’autore a dare una risposta esauriente a questa domanda, spiegando ai lettori con semplicità e chiarezza come nasce una notizia, come viene ‘fabbricata’, come può essere manipolata e come può essere sottoposta a verifica.
In questo libro non si parla della ‘verità’ in senso filosofico, di quell’aletheia che il pensiero greco classico ha concepito e ci ha tramandato in quanto processo di  ‘disvelamento’. Nell’epoca dei Big Data e della connettività l’eccesso di informazione e di dati a disposizione degli utenti mette in difficoltà i sistemi di controllo e di verifica, non soltanto per il determinante «fattore T», come icasticamente l’autore definisce il tempo nella sua duplice dimensione di Kronos e di Kairos, tempo cronologico e tempo dell’opportunità,  entro cui nascono e si diffondono le informazioni; ma anche per la difficoltà a districarsi nell’immenso  «cimitero degli elefanti» che è il web, dove convivono informazioni inerti, ‘scadute’, e informazioni attive.
Scrive Mantineo: «La verificabilità di ogni notizia è fondamentale. È un’operazione che va sempre fatta». L’autore suggerisce alcuni metodi di validazione: «La prima domanda da porsi è: da dove proviene una notizia? “Una fonte fidata è l’opzione migliore. Se non c’è una fonte, cercala. Se c’è qualcosa che non ti convince, fai attenzione. Il secondo quesito da porsi è: Cosa manca? Non fermarti al titolo, leggi tutto l’articolo. Ricorda che le immagini possono essere falsificate. Controlla quello che dicono gli altri. Infine, la terza domanda da porsi è: Come ti senti? È utile rammentare che chi costruisce notizie false cerca di manipolare le emozioni. […]E per fare questo ci può aiutare un’altra – la quarta – domanda da porci: chi lo conferma? Se c’è una qualche voce che dà conferma ne va, a sua volta, valutata l’autorevolezza che può essere basata su due parametri: vicinanza al fatto e competenza». L’esercizio del pensiero critico – afferma l’autore – che nasce dalla ragione e dal buon senso, è presidio  di libertà e di verità. Su questo delicato crinale si gioca la partita della verità,  e la professione di giornalista diventa una missione.

L’informazione, conclude l’autore, è uno strumento essenziale per la democrazia: essa permette di acquisire la conoscenza alla base dei processi decisionali dei cittadini nei differenti ambiti della vita quotidiana. Ma è fondamentale saper valutare bene la libertà di pensiero ed espressione al fine di dare l’assenso ai contenuti di qualità. Diversamente, rischiamo di farci male.
Il saggio di Mantineo si rivela un utilissimo strumento per comprendere i meccanismi del mondo nell’informazione nell’era della misinterpretazione  (la manipolazione dei dati e del flusso informazionale per condizionare l’opinione pubblica)  e della disintermediazione(produttori e consumatori di merci e di informazioni – prosumer – entrano in contatto senza la necessità di alcun intermediario), e rappresenta anche un formidabile vademecum per chi voglia intraprendere il mestiere di giornalista, ammonendo i lettori, con una saggia consapevolezza che nasce dall’esperienza, che dietro un giornalista o un bravo blogger si nascondono ore e ore di approfondimenti e di verifiche e un costante esercizio critico per evitare che l’abate Vella di turno possa ordire la sua ‘impostura’ e mettere in pericolo la democrazia e il libero pensiero.


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Aldo Mantineo è nato a Siracusa nel 1960. E’ giornalista professionista e caposervizio della redazione di Reggio Calabria della Gazzetta del Sud ed è stato per oltre venti anni corrispondente dell’Agenzia Ansa da Siracusa.

Ha pubblicato diversi libri dedicati soprattutto a vicende di cronaca legate al territorio siracusano. Tra essi, ricordiamo: 6 GENNAIO 2012. ALLE RADICI DELLA PROTESTA DEI FORCONI, MELINO NERELLA, 2012;  CAPACI DI RICORDARE. Conversazione con Giuseppe Ayala,  2012; L’UFFICIO STAMPA NELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA. APPUNTI DI GIORNALISMO, in “L’ufficio stampa nella comunicazione pubblica” di Carmelo Miduri, LOMBARDI Editore, 2013.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti tra i quali nel 1994 una menzione d’onore al Premio cronista dell’anno; nel 2000 al Premio Saint Vincent (sezione libri di cronaca). Nel 2005 ha vinto il Premio addetto stampa dell’anno, categoria non profit, per la gestione della comunicazione del Movimento antiracket siracusano. E’ stato componente del Collegio dei revisori dei conti dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, segretario del Collegio dei Probiviri dell’Associazione siciliana della stampa e più volte segretario provinciale del Sindacato dei giornalisti siracusani.

PRESENT Art Il Dono dell’Arte. Ai Bassi Palazzo Nicolaci di Noto, la mostra collettiva di pittura, a cura di Studio Barnum contemporary e NotArte artisti associati.

 


PRESENT Art
Il Dono dell’Arte

Mostra collettiva di pittura
A cura di Studio Barnum contemporary e NotArte artisti associati

17 dicembre 2022 - 8 gennaio 2023
Opening: Sabato 17 dicembre alle ore 19:00

Bassi Palazzo Nicolaci di Villadorata, Noto

L’INGRESSO ALLA MOSTRA E’ GRATUITO
Il manifesto è stato disegnato da Salvatore Castellino

"… Se sapessi esprimerlo a parole non avrebbe senso dipingere e creare… "  
- E. Hopper -

Inaugura sabato 17 dicembre 2022 alle ore 19:00 a Noto l’ultima tappa della Rassegna artistica “Percorsi d NOTOrietà 2022”, intitolata PRESENT Art, allestita nei Bassi del Palazzo Nicolaci, curata da Studio Barnum contemporary in partenariato con la NotArte artisti associati e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Noto.
PRESENT Art è la nuova collettiva d’arte, stavolta incentrata solo sulla pittura di qualità, che vuole conciliare la promozione dei maestri affermati del novecento netino con una rinnovata propensione della galleria organizzatrice e dell’Amministrazione comunale di Noto, alla scoperta e alla promozione di artisti emergenti siciliani.
Nelle ricerche dei dieci Artisti coinvolti, si noteranno tutte le loro esperienze più recenti e significative nell’ambito di una nuova figurazione pittorica:
Paolo Caldarella, Gianmaria Cassarino, Corrado Celestri, Rita Giliberto, Paolo Golino, Cettina Lauretta, Stefano Musso, Laura Nazzaro, Paolo Nitto, Corrado Papa
Attraverso dipinti e opere grafiche figurative ed astratte, gli Artisti selezionati, condividono con il visitatore la loro identità creativa che si concretizza nel FARE, che è disposta a RICEVERE e, al contempo, impaziente di RICAMBIARE con lo stesso impressioni ed emozioni. Dipingere e creare per esprimersi, senza parole, per esteriorizzare la propria interiorità, per vivificare l’anima attraverso l’evanescenza del colore, il potere incisivo del segno e la duttilità della materia. “Donare e donarsi attraverso l’Arte, nella consapevolezza e nella riflessione di ciascuno, con il fine ultimo di ritrovare la bellezza pura, offuscata sempre più spesso da un modo di vivere grigio e omologato, nelle sue forme più intime e introspettive. Una bellezza che possa funzionare da catalizzatore per prenderci sempre più cura del nostro universo emotivo”, come sottolinea Vincenzo Medica, direttore artistico della Rassegna e di Studio Barnum contemporary, galleria divenuta punto di riferimento per molti Artisti ed Enti pubblici, con cui collabora alle varie iniziative e al tempo stesso idea e realizza diversi progetti e attività specifiche.
La collettiva PRESENT Art è anche inserita nella programmazione di CODEX PLUS, in partenariato con la Fondazione Teatro “Tina Di Lorenzo” di Noto, che propone da quest’anno questa piccola cellula invernale del Codex Festival, ideato e diretto da Salvatore Tringali. E’ previsto anche il coinvolgimento dei ragazzi dell’Istituto d’Arte di Noto, coordinati da Cristina Cataneo, che realizzeranno delle installazioni di arte urbana, nel percorso che conduce dal Teatro al Palazzo Nicolaci.

Questi gli appuntamenti:
27 dicembre KOKORO al Teatro di Noto
28 dicembre DEMONI- Frammenti al Palazzo Nicolaci di Villadorata
29 dicembre ACHILLE – Studio sulla fragilità umana al Teatro di Noto
Per Info e acquisto tickets rivolgersi al Botteghino del Teatro o all’Infopoint

Eleonora C. Amato
Direttore del Polo museale “Belpasso Musei”





Via Giandomenico Romagnosi, 10 -  Noto 
Cell. +39 347 6390763 - Email: vimedica@studiobarnum.it





NISIDA L'isola della gioventù perduta. Alla 2LAB Gallery di Catania, la mostra fotografica di Yarin Trotta Del Vecchio. Dialogherà con l'artista Emma Seminara, giudice del Tribunale per i minorenni, sui temi di libertà e diritti sociali legati ai giovani detenuti ed alle carceri italiane.

 


NISIDA 
L'isola della gioventù perduta 

Mostra fotografica
di
Yarin Trotta Del Vecchio

16 dicembre 2022- 12 febbraio 2023
Vernissage: Venerdì 16 dicembre alle ore 19:00
Talk con l'artista: Sabato 17 dicembre alle ore 18:00

2LAB Gallery
Via Plebiscito n.172, Catania


Si terrà venerdì 16 dicembre 2022 , preso 2LAB Gallery di Catania, via Plebiscito n.172, l'inaugurazione dellla mostra fotografica di Yarin Trotta Del Vecchio. L'artista ed Emma Seminara, giudice del Tribunale per i minorenni, dialogheranno sul progetto fotografico e sulle questioni legate ai giovani detenuti ed alle carceri italiane.

In questi ultimi anni abbiamo assistito a un sempre maggiore declino delle libertà individuali e collettive. Nel mondo, si sono perse più libertà di quelle che sono state conquistate, e questo è vero sia per i diritti sociali, schiacciati da decenni di neoliberismo, che per quelli civili, messi alla prova dall’ascesa di molti partiti politici reazionari. 

Libertà è il tema che 2LAB intende affrontare in questa nuova stagione di eventi legati alla fotografia, proponendo sei esibizioni e sei talk con i rispettivi autori che nei loro progetti hanno affrontato aspetti diversi delle libertà, da quelle negate a quelle conquistate lottando per i diritti fondamentali. 

NISIDA - L’isola della gioventù sospesa

La conversione del castigo in economia di diritti sospesi è stato uno dei momenti chiave nell’evoluzione dei sistemi penali in epoca moderna. Una rieducazione dell’individuo che, a partire da quel momento, agirà sull’anima di quest’ultimo attraverso la privazione della libertà, intesa sia come diritto che come bene.
In Italia sono più di 300 i giovani sotto i 25 anni detenuti nelle carceri minorili.
L’IPM di Nisida, situato nell’omonima isola, è il carcere minorile di Napoli, uno dei 17 in Italia, ed è il primo per frequenza media giornaliera.
L’Istituto persegue l’obiettivo di scardinare dai giovani detenuti un atteggiamento che idolatra ed emula modelli comportamentali della criminalità locale e negli ultimi anni si è distinto per una politica rieducativa all’avanguardia.
Il percorso di recupero, oltre ai laboratori tecnici e didattici, consiste in attività a stretto contatto con la natura rigogliosa dell’isola che danno la possibilità ai giovani di esperire piccoli momenti di libertà e di bellezza nonostante la loro condizione di reclusione: Nisida, infatti, è l’unico carcere minorile in Italia dove i detenuti possono fare il bagno in mare. 
Isolati dal mondo nel pieno della giovinezza, i ragazzi di Nisida hanno l’opportunità di cambiare la loro vita. 




mercoledì 14 dicembre 2022

IN GUERRA QUALCUNO RACCOGLIE FIORI. Alla Fondazione Museo Pino Pascali, la personale dell'artista Alessia Lastella, a cura di Carmelo Cipriani e Alexander Larrarte.

 


IN GUERRA QUALCUNO RACCOGLIE FIORI

 personale di 

Alessia Lastella

 


Da un’idea di Alexander Larrarte


 A cura di Carmelo Cipriani e Alexander Larrarte


16 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023

Opening: Venerdì 16 dicembre, ore 18:30 


 

Promossa da

Fondazione Museo Pino Pascali, CoArt Gallery e con la cordiale concessione della 

famiglia Delle Foglie

 

Con il patrocinio del

Comune di Bitonto, Comune di Corato, Parco Nazionale dell’Alta Murgia


Partner del progetto Tersan Puglia

 


Fondazione Pino Pascali

Via Parco del Lauro 119, Polignano a Mare (BA)




Si terrà venerdì 16 dicembre 2022 alle ore 18.30, presso la Fondazione Museo Pino Pascali a Polignano a Mare (Ba), il secondo atto del progetto sperimentale e in progress In guerra qualcuno raccoglie fiori, dell’artista Alessia Lastella. 

Da un’idea di Alexander Larrarte e a cura di Carmelo Cipriani e di Alexander Larrarte, il progetto è promosso da CoArt Gallery, con la cordiale concessione della famiglia Delle Foglie e gode dei patrocini del Comune di Bitonto, del Comune di Corato e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. La mostra restituisce l'intervento di Art in Nature attuato dall'artista lo scorso 22 maggio. Un intervento sul territorio che invita a riflettere sull’attuale periodo storico di guerra e di crisi internazionale, partendo dalla conoscenza e dal rispetto per le forme, strutture e materie della natura di cui tutti facciamo parte.

 

In quel che resta della base missilistica Jupiter in agro di Bitonto, in uno scenario di abbandono e di archeologia bellica, l’artista Alessia Lastella ha avviato un dialogo con la fredda architettura e gli elementi della natura e del paesaggio, attraverso quattro installazioni site specific. Un’operazione articolata e complessa dove la natura si sta pian piano riappropriando di questo luogo attraverso le piante che la popolano, ma anche grazie alla forza dei venti e delle piogge che col tempo corrodono e consumano i mattoni che ne compongono le strutture artificiali presenti, rendendole fragili. Un gesto poetico utile a velocizzare l’azione della natura, aiutandola ad inghiottire i corpi estranei e a risanare le ferite.

 

Un percorso che indaga il naturale istinto di sopravvivenza e di autoconservazione: in guerra il primo pensiero che ci assale è quello di resistere a tutto e per far sì che questo sia possibile è necessario trovare un luogo sicuro come le torri di guardia che svettano nel meraviglioso paesaggio della murgia.

 

Il secondo atto verrà messo in scena presso il Museo Pino Pascali che consentirà di osservare e vivere un’esperienza che coinvolge tutti, frammenti di una realtà che non vorremmo mai vivere, ma con un messaggio di speranza e pace, attraverso le installazioni site specfic, la documentazione fotografica di Girolamo Aliberti e del video documentario girato da Mirko Petrone, con le musiche di Michele Lastella.

 

All’inaugurazione, insieme all’artista e ai curatori, interverranno il Presidente della Fondazione Museo Pino Pascali Stefano Zorzi, il Direttore della Fondazione Museo Pino Pascali Giuseppe Teofilo, il Sindaco del Comune di Bitonto Francesco Paolo Ricci, il Sindaco del Comune di Corato Corrado Nicola De Benedittis, l’Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Corato Beniamino Marcone e il Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia Francesco Tarantini

 


 

 

INFO E CONTATTI




www.museopinopascali.it

 

Via Parco del Lauro 119, Polignano a Mare (Ba)

Orari: Mercoledì-Domenica, dalle ore ore 10-13 / dalle ore 16-20

Chiuso il 24, il 25 ed il 31 dicembre 2022




Anche a Natale torna il vintage di East Market. Al via domenica 18 dicembre l'edizione natalizia.

Nuovo appuntamento natalizio con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Tante idee regalo per tutte le tasche: dai più ricercati capi d'abbigliamento vintage all'artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6000 MQ dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. Shopping e regali ma senza dimenticare l’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l'occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage.





Tra gli espositori presenti questo mese: Martina Pianaro che si definisce una cacciatrice di meraviglie con pezzi vintage unici dagli Anni '20 agli Anni '90, nel suo stand tanti capi per dare un tocco di originalità a tutti gli outfit. Timidessen, un artista grafico che propone esilaranti composizioni ricamate su t-shirt, stampe firmate e gadget creativi surreali. Celebri brand commerciali diventano illustrazioni uniche per tutti i gusti. Valter Beltramo si occupa principalmente di sedute recuperate dai cinema dai primi del ‘900 fino al 1970, cartelli e insegne pubblicitarie e varia oggettistica in resina.





Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.





PROMO
"Una giornata alla GTA dentro East Market Milano"




Domenica 18 dicembre 2022 
dalle ore 10 alle ore 21
Via Mecenate, 88/A – Milano 
Ingresso Euro 5
Infoline +393516559781