lunedì 30 gennaio 2023

AnceStress - Antenata. Alla Galleria Incinque Open Art Monti di Roma, si inaugura la mostra di gioielli di Paola Soldini, a cura di Monica Cecchini e Monica Pirone.

 


AnceStress - Antenata

Hacker Republic di Paola Soldini


A cura di Monica Cecchini e Monica Pirone


dal 9 al 14 febbraio 2023

Vernissage: Giovedì 9 febbraio alle ore 18:30


Galleria Incinque Open Art Monti

Via Madonna dei Monti n.69,  Roma



Il 9 febbraio 2023 alle ore 18,30 presso la Galleria Incinque Open Art Monti, si inaugura la mostra di gioielli AnceStress- Antenata, di Paola Soldini, a cura di Monica Cecchini e Monica Pirone.


“Ancestress” il brano del 2022 della nota musicista islandese Björk ispira l'artista che da alla mostra lo stesso titolo della canzone.

Anche lei come la musicista, cerca un ritorno alle radici, creando un gioiello contemporaneo dove i materiali si fondono in una primordiale unione. La pelle si unisce alle pietre e ai materiali sperimentali, in modo naturale, tanto arcaico da divenire innovativo. Una ricerca di un passato dimenticato, come mai vissuto, che viene reinterpretato in chiave moderna. Così i materiali vengono accostati, e uniti non per il valore in se, ma per la creazione dell’unione stessa, dell’armonia naturale che ogni elemento restituisce, attraverso luci, ombre, vuoti, pieni. Le intrusioni diventano, coesioni armoniche. 


Paola Soldini studia all’Accademia di Belle Arti di Roma, Scenografia e si diploma negli anni ’80, da allora inizia a lavorare subito come arredatrice nel Cinema e nello stesso tempo dipinge e partecipa a diverse mostre a Roma. Nel 2015 fonda con altri artisti, la Galleria-Studio Officinenove dove negli anni espongono artisti italiani e stranieri. Durante questi anni ha esposto molte sue creazioni di design di moda.



Il gusto di alcune sue creazioni ci rimanda ad un mondo underground di ambienti ed atmosfere punk, la rivisitazione del guanto attraversato da onde in pelle lavorate ad arte, le collane che diventano capi di moda e che sembrano essere colli da inserire nell’outfit che possono accompagnarci dalla mattina alla sera adattandosi a diverse situazioni. La serie Messages in soap bubbles unisce il vetro soffiato alla pelle ed ogni bolla trasparente custodisce un messaggio, si tratta di frammenti di libretti di opere liriche che sono per Soldini parte della sua formazione di Scenografa e passione da sempre: l’Otello, La Traviata, la Tosca sono anch’essi elementi che partecipano alla composizione creativa. Si sente in Paola Soldini tutta la sua formazione ed il lavoro che svolge da più di trenta anni, nella progettazione dei suoi gioielli c’è molto della costruzione del disegno geometrico, delle forme semplici, la conoscenza dei materiali e la ricerca, fanno parte del suo modo di operare quando progetta ambienti per il cinema. 


Questa prima esposizione affidata alla Galleria Incinque Open Art Monti non è casuale, Monica Cecchini architetto e curatrice è la creatrice della manifestazione Roma Jewerly Week che da due anni ad ottobre presenta nella nostra città tutte le eccellenze nel settore della gioielleria, aprendo al pubblico laboratori, botteghe artigiane ed Atelier, organizzando esposizioni in location prestigiose e portando all’attenzione del pubblico la cultura del gioiello contemporaneo in tutte le sue espressioni. La sua galleria quindi, molto spesso ospita designer ed artisti che si cimentano con la creazione del gioiello cercando sempre nuove idee ed espressioni e creando contaminazioni. Il gioiello in tal senso si fa portatore di un messaggio o di un racconto, così come una opera d’arte. La ricerca prevede la sperimentazione e l’innovazione senza, in alcun modo dimenticare l’origine delle forme, delle materie classiche e dell’arte orafa.


La mostra si concluderà il 14 febbraio alle ore 18.30, quando Paola Soldini presenterà al pubblico un gioiello ispirato all’amore, coerente con il resto della collezione, fuori da retorica, originale e perfettamente in linea con il marchio Hacker Republic da lei ideato.


Torna Retrograde, il garage sale di East Market tutto dedicato all'abbigliamento vintage.


Retrograde By East Market

Sabato 4 e domenica 5 febbraio 2023 
Dalle ore 10 alle ore 20

Via Tortona, 30 – Milano 
Ingresso euro 3
Infoline +393516559781


Due giorni dedicati all’abbigliamento vintage e second hand in tutte le sue forme, questo è Retrograde il garage sale più grande d’Europa firmato East Market previsto per sabato 4 e domenica 5 febbraio nel cuore di Via Tortona.  

Sarà a disposizione del pubblico uno spazio interamente dedicato alla moda, con oltre 90mila capi selezionati per tutte le tasche con la più ampia varietà di stili, colori e forme dagli Anni ’60 agli Anni ’00.
Grazie all’esperienza dello staff di East Market, che ha reso celebre sia l’evento domenicale come lo Shop e da poco anche Lo Specchio di Alice, saranno disponibili migliaia di proposte per uomo e donna tra capi e accessori selezionati. I più trendy capi di seconda mano tra pellet-shirtblazerlodenpelliccegonneabitibomberworkwear/militarekilt originali e accessori. Vasta scelta di denim tra pantaloni, giacche e camicie in tutti i lavaggi e taglie e nelle colorazioni tie-dye. Calzature dai più classici Dr. Martens alle sneakers più colorate. E ancora iconici giacconi come Wrangler, Lee, Levi’s e Carhartt, montonifelpe college customizzate e molto altro. 




Retrograde segue la mission generale di East Market, ovvero, valorizzare la cultura e la consapevolezza del riciclo anche attraverso la comune pratica dello shopping. Coniugare la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità negli anni, senza però abusare della sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento.
Ceste delle occasioni e Game Area: le novità 2023
Con la nuova stagione saranno allestite all’evento le ceste delle occasioni. Diversi corner con una selezione di prodotti a prezzi scontatissimi. Borse e borsonimerchandising delle band pop e rock, cravatte e papillon di seta, velluto, pelle e anche firmate. Non solo: zainettigilet e leggings per tutti i gusti e le taglie. 



Per coinvolgere il pubblico in un’esperienza a 360°, sarà a disposizione anche una game area gratuita dal gusto tutto retrò. Nello spazio dedicato sarà presente la mitica macchina del tempo del film “Ritorno al Futuro”, il vero modello DeLorean DMC-12 del 1981. Inoltre quattro veri cabinati Arcade originali Anni ’80 dove potersi cimentare con i giochi più iconici dell’epoca: da Tetris a Pac-Man, da Donkey Kong a Super Championship Sprint e molti altri ancora.


mercoledì 25 gennaio 2023

Altre Danze - Portiamo i ragazzi a teatro. Inaugura la X edizione lo spettacolo tra danza e filosofia "LUCE" di Aline Nari.

 



LUCE 

di Aline Nari

Domenica 29 gennaio, ore 17:00

Teatro Mecenate, Arezzo

Tra danza e filosofia, Luce di Aline Nari apre Altre Danze, la rassegna che fino a marzo animerà i teatri aretini con un programma di spettacoli tout public per bambini, giovani, famiglie e scuole


Dopo il successo dello spettacolo di chiusura dell’edizione 2022 di Altre Danze - Tutti al circo, la compagnia Aldes torna ad Arezzo con una nuova produzione alla quale è affidata l’apertura della X edizione di Altre Danze - Portiamo i ragazzi a teatro! rassegna a cura di Sosta Palmizi con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze e sostenuta dal Comune di Arezzo e Fondazione Guido d'Arezzo.

Domenica 29 gennaio alle ore 17:00 al Teatro Mecenate andrà in scena Luce di Aline Nari (dai 6 anni); lo spettacolo attraverso la danza, la parola, l’animazione grafica e i giochi con diverse sorgenti luminose racconta la filosofia ai più piccoli, esplorando l’eterna attitudine dell’uomo di porsi domande. Un viaggio per cercare il filosofo che c’è in ogni bambino, che culminerà nell'ultima parte dello spettacolo con uno spazio di partecipazione che coinvolgerà grandi e piccini!. Lo spettacolo sarà in replica matinée per le scuole del territorio lunedì 30 gennaio alle 10:00 al Teatro Mecenate. In entrambe le giornate al termine dello spettacolo ci sarà un incontro di approfondimento e domande libere con l’autrice. 





Aline Nari lavora dal 1993 nella danza contemporanea, nell'opera lirica, nella danza urbana in Italia e all'estero unendo ricerca e dialogo con pubblici trasversali, contemporaneità e tradizione. A lungo danzatrice nella Sosta Palmizi, poi fondatrice di UBIdanza con D. Frangioni, autrice in ALDES dal 2014, PHD in Italianistica, ha insegnato Storia della danza presso l'Università di Pisa e pubblicato diversi saggi sulla letteratura e la danza teatrale del XVIII e XX secolo. Dal 2000 al 2020 firma diversi spettacoli rivolti anche alle nuove generazioni che, con un segno intimo e visionario, affrontano temi sociali e filosofici.


Crediti
ideazione, testi, regia, coreografia, interpretazione Aline Nari
luci Carlo Quartararo
musiche originali Adriano Fontana
animazioni video Giacomo Verde
elementi scenografici e costumi Aline Nari
produzione ALDES, in collaborazione con Ubidanza
con il sostegno di Mibact – ministero per i beni e le attività culturali e del turismo / direz. generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana / Sistema regionale dello spettacolo

si ringraziano per la collaborazione Davide Frangioni, Chiara Innocenti, Andrea Ferralasco, Luca Mori, Daniela Carucci, Silvia Bugno



PROMO VIDEO

Luce / Aline Nari 

 Altre Danze - Portiamo i ragazzi a teatro 2023



BIGLIETTI

Replica pomeridiana: intero 10€ / ridotto 8€ (under 25, disabili, Soci UniCoop, tessera Feltrinelli, Spazio Seme e Semillita) / Ridotto under14 - 5€

Replica matinée: matinée 5€ (necessaria la prenotazione)




INFO E CONTATTI
Tel. 0575 630678 / Cell. 393 9913550 - Email: info@sostapalmizi.it

Programma completo su www.sostapalmizi.it/altre-danze

Pehhia. E la grande onda. Alla Fondazione POMA Liberatutti di Pescia, la mostra dell'artista lucchese Claudio Gaddini, testo critico a cura di Chiara Serri.

 


Pehhia. E la grande onda

Mostra personale di
Claudio Gaddini

9 febbraio - 26 marzo 2023 
Inaugurazione: Giovedì 9 febbraio, ore 18:00

Fondazione POMA Liberatutti, Pescia (PT) 

La prima mostra prodotta nel 2023 dalla Fondazione POMA Liberatutti di Pescia (Pistoia) è dedicata a Claudio Gaddini, artista lucchese classe 1973 che piega il rigore dei linguaggi astratti al sentimento della natura e al piacere procedurale della pratica artistica, capace di creare spazi di improvvisa chiarezza, tra rivelazione e visione.

Accompagnata da un testo critico di Chiara Serri, l'esposizione sarà inaugurata giovedì 9 febbraio alle ore 18.00. Saranno presenti, oltre all'artista, la Presidente Onoraria Rita Fantozzi, il Presidente Paolo Trinci, il Vicepresidente professor Paolo Vitali, i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione e la curatrice della Fondazione POMA Liberatutti Marta Convalle.

Il percorso espositivo, che si sviluppa al primo piano della Fondazione, comprende una ventina di opere inedite, tutte realizzate dal 2019 al 2022. L'allestimento è governato da un movimento leggermente ondulatorio che trova giustificazione nel titolo della mostra - Pehhia. E la grande onda - scelto dall'artista in omaggio alla città di Pescia (pehhia nella toponomastica longobarda è l'equivalente di fiume) e al suo legame con l'acqua, che tutto ricopre, purifica e trasforma.



Le opere a parete afferiscono a due diversi cicli: Human Geographies e Carpets, accomunati dall'uso del reticolato di polietilene, uno scarto di lavorazione industriale, duttile e translucido. Come nelle opere della precedente produzione di Gaddini, anche nei lavori più recenti la materia plastica dialoga con l'elemento naturale - una piccola pietra, un legnetto di recupero - alla ricerca di nuovi possibili equilibri per salvaguardare un paesaggio che si sta via via disgregando.

Le opere della serie Human Geographies sono interamente giocate sui toni del bianco. Il reticolato di polietilene viene inciso con "utensili di affezione" che rivelano la profondità della materia, scalfita da un gesto lento e reiterato che rende la superficie mutevole a seconda del punto di vista. Nei Carpets, presentati per la prima volta a Pescia, Claudio Gaddini dipinge senza far uso di pigmento, attraverso la giustapposizione di cordicelle di juta naturale e colorata. Dipinti monocromi e astrazioni geometriche che, attraverso piccoli scarti, rivelano il loro carattere artigianale e il riferimento al paesaggio.



La mostra si completa con la grande installazione site-specific intitolata In golena tra disastri, tesori e coriandoli, che si sviluppa lungo la parete principale della Fondazione, dal piano terrà al ballatoio del piano superiore.

Come si legge nel testo critico di Chiara Serri, «L'arte di Gaddini, di matrice astratta e minimale, si esplica attraverso strutture elementari che rivelano a prima vista il processo sotteso alla loro realizzazione. Eliminando tutto ciò che percepisce come non essenziale, l'artista ha la possibilità di sondare in profondità la forma, lo spazio, la materia e, nelle ultime opere, anche il colore. Sarebbe tuttavia un errore legare la sua ricerca a L'Art pour l'Art, ad un estetismo algido e autoreferenziale, perché tra le pieghe dalla materia si nasconde un forte legame con il presente e con tematiche di estrema attualità, come l'ecologia, l'ambiente e il cambiamento climatico. Una constatazione, più che una denuncia, il desiderio di vivere nel proprio tempo e di contribuire, con il linguaggio a lui più consono - l'arte - alla costruzione di un futuro migliore».

Claudio Gaddini


L'esposizione è accompagnata da un catalogo bilingue italiano/inglese edito da Fondazione POMA Liberatutti nella collana PomArte, curato da Marta Convalle con la prefazione di Paolo Trinci, il testo critico di Chiara Serri e un ricco apparato iconografico. 
Il volume sarà presentato al pubblico sabato 11 marzo 2023.


martedì 24 gennaio 2023

FIGURABILIA. Nell'ambito di ARTEFIERA di Bologna, la terza edizione con "AGAIN". Direzione artistica di Antonella Cinelli e testi critici a cura di Carlo Micheli.

 


Nell'ambito di ARTCITY Bologna, in occasione di ARTEFIERA

FIGURABILIA
Piccolo festival dell’arte iconica

III edizione

AGAIN
3|4|5 febbraio 2023

Inaugurazione venerdì 3 febbraio 2023n ore 17:30

Artiste:
Antonella Cinelli, Roberta Dallara, Cristina Iotti, Roberta Serenari, Vania Elettra Tam, Roberta Ubaldi.



Ideazione progetto e direzione artistica di Antonella Cinelli
Testi critici di Carlo Micheli

MENOMALE 
via de’ Pepoli 1/A, Bologna
Orari: Ven. 17:30 | 22:00 – Sab. 16:00 | 24:00 – Dom. 15:00 | 20:00

Col patrocinio di: 
Regione Emilia Romagna | Assemblea Legislativa, Comune di Bologna, Città Metropolitana Bologna

Mediapartners:
Frattura Scomposta contemporary art magazine,
Art & Investments | Exit urban magazine



FIGURABILIA, giunta alla terza edizione, nasce dalla volontà di un gruppo di artiste professioniste italiane che hanno fatto della pittura figurativa e della grande perizia tecnica la propria cifra distintiva. Consapevoli di essere le depositarie di saperi millenari, legati a tecniche e forme espressive uniche, Antonella Cinelli, Roberta Dallara, Cristina Iotti, Roberta Serenari, Vania Elettra Tam e Roberta Ubaldi hanno avvertito la necessità di ritrovarsi e creare un momento di confronto sulle tematiche della pittura e del disegno realista all’interno della contemporaneità.

Ad accompagnarle ancora una volta in questa terza edizione, in un dialogo aperto sul tema proposto, le artiste, capovolgendo le dinamiche usuali, hanno loro invitato il critico d’arte e curatore Carlo Micheli.

AGAIN, terza edizione di FIGURABILIA, anche quest’anno si terrà presso MENOMALE a Bologna in via de’ Pepoli 1/A, il 3/4/5 febbraio 2023, in concomitanza con Arte Fiera.

Antonella Cinelli
(Direttore artistico di Figurabilia)



AGAIN, il titolo dato alla terza edizione di FIGURABILIA, esprime l’intenzione da parte di 6 artiste di alto profilo, di non mollare, di continuare a credere nell’arte e nella sua prerogativa di universalità. “Esserci ancora” per far fronte a questi tempi difficili, in cui si impongono scelte epocali.

In quest’epoca piena d’incertezze, in questa terra di nessuno in cui si è cercato di far fronte a difficoltà di ogni tipo, le artiste hanno fatto il punto sulle proprie scelte, sull’indirizzo da dare alla propria ricerca personale.

E dunque quali sono state le conseguenze di queste riflessioni? Sono intervenuti mutamenti nella cifra stilistica di ogni artista? Sono avvertibili dei cambiamenti di rotta o l’incertezza ha, per così dire, paralizzato la mente e la mano degli artisti?

AGAIN cercherà di fare il punto sulla situazione, favorendo un confronto rivolto all’interno del collettivo FIGURABILIA, ma aperto anche agli estimatori, ai collezionisti, agli addetti ai lavori, con l’intento di allargare il dibattito attorno agli orizzonti dell’arte contemporanea.

Per Antonella Cinelli AGAIN rappresenta la volontà di staccarsi dalla mimesi della realtà, con l’inserimento di preziose textures dorate e l’intensificazione della dimensione onirica.


Roberta Dallara torna ai raffinati interni disabitati eppure così ricchi di “presenze”. Nel suo caso AGAIN è il risultato di una evoluzione della sua raffinata e minuziosa ricerca grafica.


AGAIN per Cristina Iotti è l’affermazione del sentimento profondo che la legava ai genitori, un ricordo che si fa sindone, impresso sulle lenzuola disegnate con straordinaria maestria. 


Per Roberta Serenari AGAIN è reiniziare un percorso condotto sul filo della memoria. È anche un omaggio a una musa perduta, una fonte d'ispirazione giocata sul piano dell'amicizia e dell'empatia.


Vania Elettra Tam indirizzando la propria ricerca verso una dimensione surreale propone per AGAIN la rappresentazione di un mondo fluttuante, instabile, alla ricerca di un centro di gravità permanente.


Roberta Ubaldi continuando la sua ricerca sulla corrosione, realizza per AGAIN opere in cui mani affioranti dal supporto metallico proteggono esili arbusti, come fragili offerte di pace.


Come nella tradizione di FIGURABILIA, le scelte artistiche saranno oggetto di discussioni, interpretazioni e confronti, perché nella filosofia del “Piccolo festival dell’arte iconica”, ogni spunto di riflessione si presta a meglio definire la realtà e il futuro delle arti figurative.

Carlo Micheli