venerdì 16 febbraio 2024

East Market, all’edizione di febbraio debutta anche il nuovo shop online.


EAST MARKET FEBRUARY EDITION

Domenica 18 febbraio 2024 dalle ore 10 alle ore 21

Via Mecenate, 88/A – Milano 
Ingresso Euro 5
Infoline +393516559781




Nuovo appuntamento con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprarevendere e scambiare300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Dai più ricercati capi d'abbigliamento vintage all'artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6000 MQ dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora. 




S
hopping con un occhio all’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, senza quindi contribuire alla sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Moda, fai da te, mercato del riciclo che strizzano l'occhio alle nuove tendenze del fashion e della musica, informando e sensibilizzando il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage.









Tra gli espositori sarà presente lo speciale stand di East Market per lanciare il nuovo shop online Rinnovata nella grafica, come nei contenuti, la piattaforma vuole essere la declinazione web del consolidato evento domenicale. Nello stand una selezione dei migliori prodotti che si possono trovare nel portale accuratamente selezionati da East Market, tra migliaia di capi d’abbigliamento uomo e donna, e altrettanti articoli di home decor. Solo per questo mese, per tutti coloro che acquisteranno direttamente dallo stand, sarà offerto un coupon sconto per un nuovo acquisto online. 




Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. 


East Market adotta la politica #plasicfree ovvero una policy ecologista che bandisce completamente tutta la plastica nel food e beverage. Per cibi e bevande, infatti, sono disponibili solo materiali eco friendly e riciclabili. Completano la manifestazione i DJ set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.



Ufficio Stampa
Luca Bramanti - Mob. 3291697846

LUNA E IL SUO MOSTROGIRAMONDO. Nell'ambito della Rassegna "LA DANZA CHE MUOVE", al Teatro Mecenate di Arezzo in scena lo spettacolo dell'artista Valentina Dal Mas che fra parola e danza indaga e riflette intorno ai temi degli affetti e dei legami profondi.

 


Nell'ambito della Rassegna

LUNA E IL SUO MOSTROGIRAMONDO
di 

Valentina Dal Mas  


Domenica 18 febbraio, ore 17:00

Teatro Mecenate - Arezzo


con il contributo de Ministero della Cultura, regione toscana, fondazione cr firenze; con il sostegno del comune di arezzo, fondazione guido d’arezzo, Unicoop Firenze – Sez. Soci Arezzo



Domenica 18 febbraio 2024 terzo appuntamento con La danza che muove: in scena Luna e il suo Mostrogiramondo di Valentina Dal Mas, artista già in precedenza ospite di Sosta Palmizi, che torna al Teatro Mecenate di Arezzo con un’indagine di grande sensibilità sulle emozioni dell’infanzia. 



In Luna e il suo Mostrogiramondo la narrazione sapientemente bilanciata fra parola e danza conduce il pubblico in un terreno tra commozione e riflessione intorno ai temi degli affetti e dei legami profondi. Il solo di Valentina Dal Mas ci narra la storia dell’incontro tra una bambina di nome Luna e un mostro di nome Mostrogiramondo.  Luna si ritrova a vivere in una Casa Famiglia e tra una folata di “vento della vita” ed un’altra, il suo cuore grazie anche all’incontro con Mostrogiramondo pian piano si acquieta e si ammorbidisce permettendo ai chiaroscuri della sua vita di diventare con armonia punti di forza e vulnerabilità allo stesso tempo. Una storia raccontata attraverso la parola, la danza e le illustrazioni, per permettere ai piccoli spettatori di immergersi e lasciarsi portare pienamente dalle variegate correnti emotive che soffiano all’interno della narrazione. 



Lunedì 19 febbraio lo spettacolo sarà presentato in replica matinée per le scuole, un appuntamento arricchito dal laboratorio con Valentina Dal Mas e gli alunni dell’Istituto Comprensivo F. Severi che si terrà nel pomeriggio di lunedì nell’ambito del bando Per Chi Crea promosso da SIAE e MiC nel 2023.  Ad anticipare lo spettacolo invece, sabato 10 febbraio, si è tenuto il consueto appuntamento presso la libreria La casa sull’albero,Tre storie e una tazza di thè letture per bambini ispirate allo spettacolo. 
Sabato 17 febbraio sarà la volta a Semillita Atelier della masterclass gratuita Ti mostro il mio mostro tenuto da Valentina Dal Mas e dedicata ai più piccoli (dai 6 agli 11 anni).






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Crediti
di e con Valentina Dal Mas
illustrazioni Anna Menti
direzione tecnica Matteo Balbo
produzione La Piccionaia Centro di produzione teatrale


Biglietti
Replica pomeridiana: intero 12€ / ridotto 10€ (under 25, studenti universitari, persone con disabilità, over 65, titolari Carta Feltrinelli/IBS, Soci UnicoopFirenze, allievi progetto Incamminarsi e Masterclass, soci Spazio Seme, Semillita Atelier) / Ridotto under14 - 5€
Replica matinée: matinée 5€ (necessaria la prenotazione)



INFO E CONTATTI

Associazione Sosta Palmizi

Ufficio stampa e comunicazione : Alessia Casini

Mob. 351 8253443 -Tel.  0575 630678  - Email: press@sostapalmizi.it

www.sostapalmizi.it


La Galleria Wikiarte di Bologna presenta le mostre personali di SILVIA BIGNAMI e MAURO MARTIN. Testo critico e presentazione a cura di Pietro Franca.

 

Mostre personali

di 

SILVIA BIGNAMI e MAURO MARTIN 


Testo critico e presentazione a cura di Pietro Franca


24 febbraio – 07 marzo 2024

Opening: Sabato 24 febbraio 2024 ore 18:00


La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte

in Galleria Falcone e Borsellino 2/D Bologna

 



Classicismo, quale espressione artistica dove armonia ed equilibrio, suoi elementi fondanti, guidano la creatività dell’autore nella ricerca della bellezza ideale. Rivisitata, assecondando un naturale talento, che alimenta la percezione dell’osservatore privilegiandone la soggettività. E nostalgica, se l’immagine di cari ricordi evoca ed illusoriamente interrompe l’inesorabile fluire del tempo ricreando, magicamente, la eco di una emozione vissuta.


Voce grafica talentuosa e palesemente leggibile sin da giovane la quale, accesa nel tempo da una forte emozione, fiorisce nuovamente nell’esercizio della pittura, acrilica e ad olio, in prima fissione quest’ultima, cui Silvia Bignami abilmente affianca elementi fondanti della cultura anime . Estetica classica, quindi, ripresa nell’abilità di una rappresentazione pittorica le cui forme, luci e colori spiegano l’innata  propensione dell’autrice a dar vita al segno; e contemporaneità, riflesso di un approccio, non solo attuale, che distingue il genere slegandolo dagli aspetti tipicamente fisici, per ricondurlo ad elementi di natura comportamentale, sociale e culturale correnti della poetica orientale, in special modo giapponese, la cui bivalenza invita l’osservatore a definire un’appartenenza soggetta al solo ‘sentire’ di quest’ultimo. Da cui un ‘fil rouge’ che, fluidamente, rivisita l’immagine di Mozart - fortemente ispirata al dipinto incompiuto di Joseph Lange, ora  vibrante di una serialità potenzialmente infinita - e, più ampiamente, placa l’attrattiva del dettaglio, puntando alla valenza gestuale e comunicativa dei soggetti ritratti, nell’intento compiuto di palesarne l’essenza.


Riproduzione della propria esperienza emotiva, attraverso fotografie di oggetti e di volti evocativi di un tempo trascorso. Tracce tangibili di una memoria che, negli scatti del piemontese Mauro Martin, fugge l’oblio, se impressa nella figura di un vaso, ripreso metaforicamente da un duplice punto di vista, in cui le pregiate lavorazioni della manifattura Muscatiello narrano la poesia di Quinto Orazio Flacco, riportando l’autore alla piacevole permanenza nel Comune di Venosa. Se non lo scorcio di un viso, fedele e minuziosa riproduzione, nella completezza del suo insieme, dell’omaggio del Maestro Pontecorvo, in cui la protagonista appare inaspettatamente oltre l’imballo, cogliendo l’attenzione dell’allievo. Ed i correnti ritratti,  qui estrapolati da scatti più ampi, nella ricerca di un dettaglio vivo a sé stante se privo del contesto originario, ad evocare la partecipazione ad una precedente rassegna nonché le emozioni ad essa accompagnate. Indelebili, queste ultime, nell’essere ricordo, incontaminate da ogni possibile o superfluo artificio stante l’impiego della sola luce naturale, che valorizza l’essenza dell’immagine già stagliata sullo sfondo rigorosamente neutro, marcandone ulteriormente l’importanza soggettiva quale cifra poetica dell’umano fluire, ora senza tempo.

 

                                                                      

INFO E CONTATTI


Sponsorizzata e pubblicizzata da:

www.palazzopallavicini.com

 

Per i possessori di CARD CULTURA sconti riservati sull’acquisto delle opere


ORARI

Dal martedì al sabato dalle 11:00 /13:00 – 15:00 /18:00

Giovedì 7 marzo 2024 chiusura ore 13:00


Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
Galleria Falcone e Borsellino 2D - Via San Felice 18/A
 Tel. +39 051 484 1864 - Email: info@wikiarte.com
 

giovedì 8 febbraio 2024

PUPO. Già acclamato a livello internazionale arriva in Italia, al Teatro Petrassi di Roma, il nuovo lavoro coreografico di Sofia Nappi e della compagnia Komoco.

 


PRIMA NAZIONALE

PUPO 

di Sofia Nappi/ Komoco


Sabato 17 febbraio 2024, ore 21:00

Festival Equilibrio, Teatro Petrassi - Roma



Dopo il debutto mondiale a Colonia, arriva a Roma per la sua prima italiana PUPO, il nuovo potente lavoro coreografico di Sofia Nappi e della compagnia Komoco, un’importante coproduzione sostenuta da numerose realtà internazionali (tra Canada, Germania, Italia, Lussemburgo, Stati Uniti e Svizzera). 

I sette danzatori della compagnia Komoco portano scena una danza ispirata alla figura di Pinocchio, celebre opera di Collodi sulla metamorfosi della marionetta che sogna di diventare bambino. Lontano da una narrazione didascalica, PUPO indaga il tema della crescita e della consapevolezza, di come un bambino innocente e curioso inizia a interagire con il mondo, mettendosi continuamente in gioco nella relazione con gli altri e con i propri limiti. 


La scrittura coreografica di Sofia Nappi combina il flusso selvaggio e libero della danza con un virtuoso repertorio di movimenti che spaziano dal tremolio folle di una marionetta, a seducenti passi di tango. Sofia Nappi e i danzatori in scena conducono lo spettatore in una lettura simbolica della storia in cui il celebre burattino ci dà la consapevolezza di poter scegliere chi essere, in un perenne tentativo di diventare la versione migliore di sé stessi. 

PUPO è un invito a non dimenticare il bambino che c'è in noi, la marionetta di legno impulsiva e giocosa che siamo stati un tempo, a lasciar spazio all'esuberante e incontenibile desiderio di danzare. 



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BIO
Sofia Nappi
coreografa e danzatrice internazionale italiana, si diploma all’Alvin Ailey American Dance Theatre di New York per poi approfondire i suoi studi a livello internazionale. Nella sua formazione giocano un ruolo fondamentale lo stretto contatto con la Hofesh Shecter Dance Company e lo studio di Gaga, linguaggio del celebre coreografo Ohad Naharin. Sofia è direttrice artistica e co-fondatrice del suo progetto KOMOCO grazie al generoso supporto della storica Ass. Sosta Palmizi e alla speciale vicinanza dei suoi primi collaboratori e muse Adriano
Popolo Rubbio e Paolo Piancastelli. Già dalla prime creazioni Sofia e la compagnia KOMOCO ricevono importanti riconoscimenti, tra questi il premio Partner Introdans Award al Rotterdam International Duet Choreography Competition 2021, il 1° Premio, il Premio della Critica e il Production Award dalla Tanja Liedtke Foundation e dal Direttore Artistico Marco Goecke dello Staatstheater Hannover al prestigioso 35th International Choreography Competition Hannover 2021. KOMOCO presenta i suoi lavori in Italia e con tournée internazionali in Europa ma anche in Messico, Canada, Serbia, ospite di prestigiose istituzioni e festival internazionali tra i quali: La Biennale Di Venezia, The Albania Meeting Dance Festival, RomaEuropa Festival, MASDANZA, The Colors International Dance Festival, Teatros del Canal e Madrid en Danza, per citarne alcuni. Inoltre lavora come coreografa indipendente realizzando lavori per compagnie di danza di fama internazionale come il National Theatre Mannheim, lo Staatsoper di Hannover, lo Scottish Dance Theatre, il Nederlands Dans Theater 2 e Göteborg Opera. Parallelamente, il lavoro di Sofia Nappi si snoda anche nel campo della ricerca e della formazione a livello internazionale (come ad esempio presso Tisch – New York University, nell’ambito di Micadanses presso Le Carreau du Temple a Parigi, Henny Jurriëns Studio ad Amsterdam, Elephant and the Black Box e Danza180 a Madrid, Tanzpunkt Hannover, al Daf di Roma, Balletto di Toscana, Opus Ballet, ecc.) in stretta collaborazione con i danzatori della compagnia KOMOCO.





CREDITI 

ideazione e coreografia Sofia Nappi con i danzatori Arthur Bouilliol, Leonardo de Santis, Gregorio Dragoni, Glenda Gheller, India Guanzini, Paolo Piancastelli, Julie Vivès
assistente alla coreografia Adriano Popolo Rubbio
musiche Dead Combo, Jean du Voyage, Irfan, Frédéric Chopin
sound design Ed Mars & Sofia Nappi
luci Alessandro Caso
costumi Judith Adam
coproduzione Burghof Lörrach (Germania), Danse Danse Montreal (Canada), ecotopia dance productions (Germania), Escher Theater (Lussemburgo), MART Foundation (USA), ROXY Ulm (Germania), Sosta Palmizi (Italia), Tanz Köln (Germania), Theater Winterthur (Svizzera), Tollhaus Karlsruhe(Germania)
tour management ecotopia dance productions
con il sostegno residenziale di ResiDance – azione del Network Anticorpi XL / Centro di Residenza della Toscana (Armunia – Capotrave/Kilowatt); Istituto Italiano di Cultura di Colonia e del MiC-Direzione Generale Spettacolo, nell’ambito del programma di residenze internazionali della NID Platform


Durata 55′


TOUR

20 febbraio 2024 - Teatr Wielki, Poznan (Polonia)

28 marzo 2024 - Belgrad Dance Festival, Belgrado (Serbia)

29 e 30 aprile 2024 - CRR Concert Hall, Istanbul (Turchia)



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Associazione Sosta Palmizi

Ufficio stampa e comunicazione : Alessia Casini

Mob. 351 8253443 -Tel.  0575 630678  - Email: press@sostapalmizi.it

www.sostapalmizi.it


ARMONIE IN EVOLUZIONE. Alla Babs Art Gallery di Milano, la doppia personale del maestro orafo Maurizio Fusari e della pittrice e performer Francesca Nobile.

 


ARMONIE IN EVOLUZIONE


Doppia personale
di
Maurizio Fusari e Francesca Nobile

Dal 15 Febbraio al 12 Marzo 2024

Babs Art Gallery - Milano


Doppia personale alla Babs Art Gallery di Milano dedicata a Maurizio Fusari e Francesca Nobile. La  mostra, allestita dal 15 Febbraio al 12 Marzo, propone il confronto tra due artisti diversi tra loro per  generazione, stile e tecniche, ma accomunati da un grande talento creativo e da un febbrile ricerca di  innovazione e sperimentazione. 

L’esposizione prevede infatti 18 dipinti recenti su tela, carta e stoffa di Francesca Nobile (Modica, 1980) e  una selezione di 30 lavori dell’artista e orafo Maurizio Fusari (Sant’Angelo Lodigiano, 1964) realizzati dalla  fine degli anni Sessanta a oggi. 

Fusari, Anemone di mare. Oro giallo 18 kt, onice, brillanti, corallo rosso

Fusari è uno dei maggiori esponenti dell’arte orafa italiana. Formatosi alla scuola di Giò Pomodoro (1930- 2002), ha poi proseguito la sua fortunata carriera con creazioni personali, allargandosi anche a  collaborazioni con Aligi Sassu, Salvatore Fiume, Pietro Consagra, Pasquale Galbusera. In mostra si vedono  23 pezzi disegnati e creati interamente da lui e 7 realizzati con altri celebri artisti. “Nel mio lavoro” racconta  l’autore “metto tutto il mio sentire, sono forme che vengono dalla mente e si caricano di un valore  simbolico e ancestrale”. Le materie preziose, lasciate grezze, con le loro superfici irregolari, sprigionano  luce ed energia. Come gli anelli e i bracciali rigidi, dove labirinti di solchi e di forme incidono  profondamente le superfici. La lavorazione si fa poi sottile e leggera nelle collane Diramazione e Marte (2019), intrecci d’oro splendenti come ragnatele. I lavori in corallo, sono un omaggio a questo materiale  potente e prezioso e rievocano le forme della natura, come l’anello Anemone di Mare (2020). 

Fusari con Salvatore Fiume, Pescatore. Spilla, oro giallo 18 Kt e smalti a fuoco (1990)

Gli esemplari realizzati “a quattro mani” sono vere e proprie microsculture da indossare, che riflettono il  gusto e le sfide delle opere maggiori degli autori con cui ha collaborato. Come i due anelli in oro, smalto  e pietre preziose realizzati con Giò Pomodoro, perfetta e minuta sintesi degli studi dell’artista sulla  geometria e la luce, il pendente con pavè di brillanti progettata con Consagra, un girocollo con pendente  a forma cavallo di Aligi Sassu e la spilla Pescatore, realizzata per Fiume, in oro giallo e smalti. Queste  collaborazioni - spiega Fusari - mi hanno fatto capire cosa certi grandi artisti intendessero per gioielloMai considerato come una forma minore. Quest’arte nasce infatti prima della pittura e della scultura e  incarna il desiderio di indossare un ornamento, presente già nelle culture più antiche".

Francesca Nobile, Liquid death. Tecnica mista su fazzoletto di stoffa (2024)

Alle pareti Francesca Nobile presenta la sua produzione datata 2020/2024. L’artista ha sviluppato negli  anni un linguaggio personale che liberandosi progressivamente dalla figurazione, è approdato nel 2003 a  una pittura liquida, dove macchie di colore invadono il supporto pittorico, lasciando affiorare suggestioni  di costellazioni, prati fioriti e tappeti marini. Queste forme fluide e leggere sono per lei “espressioni di  malinconia e vitalità, raccontano l’aspetto metafisico e il quotidiano”. Il suo lavoro nasce da una  riflessione sul corpo, sulla potenza della meditazione e sull’esperienza onirica che conduce gli individui a  indagare l’inconscio, le gioie e le profonde paure. Una ricerca che ha raggiunto solidità anche attraverso  la sperimentazione di diversi medium, installazioni e video. In galleria presenta 2 grandi opere su carta  (Wild Side e Controcanto 2023/2024), un trittico su tela (Sol invictus del 2020/22), e una installazione  composta da 15 piccole opere. Si tratta della serie Liquid Death, che Nobile ha realizzato a tecnica mista 

su fazzoletti di stoffa. 


Francesca Nobile, Liquid death H. Tecnica mista su fazzoletto di stoffa (2024)

"Sono lavori - spiega l’artista - che nascono da un ricordo intimo e tenero. Di quando  ero piccola, e mio padre si toglieva di tasca il suo fazzoletto stirato e profumato per asciugarmi le lacrime  o il naso. Io glielo restituivo bagnato e appallottolato. Era uno scambio che parlava d’amore e di cura.  Ho voluto lavorare su questo supporto per restituire al mondo un’emozione, riempirla di colori sgargianti,  unire gioia e dolore, come spesso capita nella vita”.


INFO E CONTATTI




BABS ART GALLERY 
Via Maurizio Gonzaga, 2 – Milano
Mob. +39 347 935 0394 - Email: info@babsartgallery.it

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Ufficio stampa – Setteluci  

press@setteluci.net  

Manuelita Maggio – cell. +39 338 4132673 

Elisabetta Castellari – cell. +39 340 0581336