sabato 28 giugno 2014

PINIBOOK > Ed è subito bufala | Impazza su Facebook il generatore di bufale social a tono umoristico

Da alcuni giorni le varie timeline di Facebook sono invase da link ad articoli del genere “Il nuovo campione mondiale di rutti è di Roma: Mario Rossi, eroe nazionale” oppure “Shock ornitofilia a Roma: Mario Rossi stuprava volatili di grandi dimensioni”. O ancora "Erotismo: nuova moda a Roma, Maria Rossi ne è la promotrice" oppure "Maria Rossi stuprata da un branco di nani: "Mi sento sporca".
State tranquilli, il mondo non è impazzito, almeno non abbastanza. Si tratta di Pinibook, un vero e proprio generatore di bufale sociali, che permette a tutti gli utenti di Facebook la creazione di un articolo fasullo, da poi condividere con i propri amici.

Fare uno scherzo su Facebook con Pinbook è semplicissimo. Per dare vita all’articolo fasullo non bisognerà far altro che scegliere il genere della vittima (Uomo o Donna) ed inserire il nome e il cognome, assieme alla città di nascita, alla città nella quale si vuole ambientare la bufala, caricare una fotografia della vittima stessa.




Certo le critiche non sono tardate ad arrivare, ma gli amministratori di tale idea originale, in un post in bacheca nella loro pagina facebbok si difendono così: 

"Pinibook non fa informazione. Pinibook nasce esclusivamente con uno scopo: divertire. E vuole continuare a farlo, nonostante si viva in un clima dove l'informazione e la politica generano squilibri, divisioni e conflitti.


Pinibook è humor. Scriviamo con la consapevolezza di non essere creduti, mai per imbrogliare il lettore.

Pinibook è stato in grado di dimostrare qualcosa di unico: l'informazione può essere manipolata, facilmente.

Non facciamo e non faremo mai informazione: noi regaliamo sorrisi. Non proveremo mai ad intersecare il nostro lavoro con quello dei giornalisti. Speriamo possa avvenire la medesima cosa dalla controparte. Ad ognuno il suo. Ci scusiamo con quella parte della stampa italiana che è rimasta sana e senza condizionamenti terzi.

Noi preferiamo rimanere liberi, liberi di divertire. Lasciatecelo fare."





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