lunedì 13 luglio 2015

GIACINTO - NATURE LGBT | A Noto la Prima Edizione del Festival dedicato alla cultura omosessuale, la cui Direzione artistica è affidata all’attore Luigi Tabita.

La Città di Noto ha lanciato quest’anno, tra le tante proposte che animeranno l’estate, la prima edizione di GIACINTO – NATURE LGTB, un Festival dedicato alla cultura omosessuale, la cui Direzione artistica è affidata all’attore Luigi Tabita.
Tra gli ospiti protagonisti delle due giornate FABIO CANINO e ALESSANDRO FULLIN,
la Consigliera del Governo per le Pari Opportunità On. GIOVANNA MARTELLI,
ALESSANDRO QUASIMODO.
Madrina dell’evento FRANCESCA VECCHIONI.

Sabato 1 e domenica 2 agosto 2015 si svolgerà, quindi, nella città di Noto, la prima edizione del Festival “Giacinto - nature LGBT”, ideato e diretto dall’attore Luigi Tabita, da tempo impegnato nella lotta per le pari opportunità e nella difesa dei diritti civili.
Il progetto prevede due giorni di lavori durante i quali, attraverso l’utilizzo di linguaggi differenti (mostre, incontri, performance, proiezioni), si racconteranno le realtà e le tematiche che più interessano la comunità LGBT.
Centro nevralgico del Festival sarà il prestigioso cortile del Convitto Ragusa, palazzo storico nel cuore della città, ma la manifestazione contagerà tutto il centro storico di Noto con varie iniziative.
Ogni anno il Festival “Giacinto” si affiancherà in gemellaggio a una delle città che organizzano il Pride Nazionale, la marcia di orgoglio omosessuale. La prima gemellata a “Giacinto” sarà Cagliari, città appartenente a un’altra grande isola, così culturalmente vicina e, al contempo, lontana, che sarà presente in più momenti del Festival con spot e iniziative curate dall’Associazione ARC di Cagliari, anima del Pride sardo.
Per questa prima edizione del festival, si è scelto di affidare il ruolo di madrina a Francesca Vecchioni, figlia del cantautore Roberto, ma soprattutto modello di donna lesbica che ha deciso di condurre la sua personale battaglia di civiltà sulla naturalezza delle proprie emozioni, costruendo con la sua compagna e due gemelline la propria famiglia.
«L'attenzione ai diritti e doveri del cittadino da un lato e la rivendicazione delle libertà dell'individuo dall’altro, che animano fortemente l’odierno dibattito politico e sociale - dichiara Luigi Tabita -, fanno emergere l’urgenza di una riflessione sullo status della comunità LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender). Una comunità in continua rivoluzione per l’affermazione dei propri diritti, eppure già proiettata in un futuro che la possa riconoscere parte integrante delle strutture sociali, etiche e legali. Si è pensato pensato, dunque, di compiere un viaggio - già iniziato lo scorso anno con l’evento “Coppia: sostantivo plurale”, svoltosi a Noto in occasione della Giornata contro l’omofobia - all’interno delle diverse identità sessuali, approfondendone i poliedrici aspetti e affermando la pluralità della natura, per demolire certi stereotipi, frutto di una cattiva informazione che crea solo ostilità e, spesso, violenza».

Luigi Tabita Direttore Artistico GIACINTO FESTIVAL 
Photographer credits DI PACE & GIORDANO Ph



PROGRAMMA

Sabato 1 agosto

L’inaugurazione avverrà presso il Palazzo di Città con l’allestimento di una personale della fotografa africana Zanele Muholi, attivista della comunità LGBT. Il suo lavoro, esposto in tutto il mondo dal MOMA di New York alla Biennale di Venezia, è incentrato sulla creazione di una «Mappa […]: una storia visuale delle lesbiche nere in Sud Africa dopo l’apartheid» per rivendicare una realtà negata dalla storia ufficiale, per denunciare le morti in seguito ai crimini d’odio e la pratica dello stupro correttivo come “cura” all’omosessualità. Con un approccio etnografico l’artista ritrae volti, corpi e relazioni d’amore immerse nella vita quotidiana, svelando un nuovo e variegato vocabolario visivo.
In continuità con il lavoro di confronto dell’anno scorso, all’interno del cortile del Convitto Ragusa, si ripropone il dibattito sulle coppie di fatto e le famiglie non tradizionali, seguendo la formula, già positivamente collaudata, di “Coppia: sostantivo plurale”, un tavolo di discussione attorno al quale siederanno personalità del mondo delle Istituzioni, della Cultura e dell’attivismo LGBT: l’On. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri per le Pari Opportunità; Fabio Canino, attore, scrittore e conduttore televisivo; Francesca Vecchioni, scrittrice e Presidente dell’associazione “Diversity”;  Paolo Patanè, Presidente del Coordinamento Palermo Pride; Ioana Ghilvaciu, Pastora della Chiesa Evangelica Battista.
Trentacinque anni fa, nell’estate del 1980, a Giarre, due ragazzi omosessuali decisero di farsi uccidere insieme per sottrarsi alla vergogna che la loro condizione gli procurava. Questo fatto ha scosso alcuni giovani palermitani che decisero di unirsi per comporre un gruppo che, qualche anno dopo, sarebbe diventato la più importante associazione a tutela dei diritti LGBT in Italia, Arcigay.
Si è deciso, quindi, di ricordare quegli accadimenti con alcune testimonianze e con il recital “Nella notte un dolce sogno - Quasimodo legge Quasimodo”, durante il quale Alessandro Quasimodo interpreterà gli epigrammi d’amore dell’Antologia Palatina tradotti dal padre, Salvatore.

Domenica 2 agosto

La seconda giornata di “Giacinto - nature LGBT” si aprirà con un’onda rainbow delle Associazioni LGBT Stonewall, Arcigay e la giovane associazione universitaria Queer As Unict, che invaderà le strade principali della città con animazioni e flash-mob.
Il visual artist Gandolfo Gabriele David contribuirà con una performance dal titolo “Riconciliazione”: lo strappo con la comunità di appartenenza è spesso una tappa dolorosa che accompagna la crescita e la consapevolezza di una sessualità omo-orientata. “Riconciliazione” compone, con una manciata della terra in cui si è nati, una forma unica, tramite un rito collettivo che segna una modalità simbolica di riappacificazione.
In serata  sempre all’Ex Convitto Ragusa: “Da piccolo sognavo di essere Jane Austen”. Il sofisticato comico Alessandro Fullin racconta la sua pungente produzione letteraria.
La chiusura dei lavori del Festival, sarà affidata ad una riflessione del giovane regista ennese Vincenzo Monaco, attraverso la proiezione del suo docu-film “Ci chiamano diversi”, un itinerario nella coscienza collettiva e nelle vite private di chi si racconta per capire che l’umanità, in qualsiasi sua declinazione, non è mai uno scarto dalla norma, ma qualcosa che semplicemente accade, in tutta la sua dignità.



1^ Edizione Festival

         

NOTIZIE UTILI
Orario mostra: 10:00 - 13:00 e 16:00 - 23:00. Ingresso gratuito.

Mail at giacintofestival@gmail.com

UFFICIO STAMPA
Domenico Trapani 

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