lunedì 14 marzo 2016

INTERVYOU. Nel privé con Roberto Giachetti, intervistato da Marla Lombardo.


Sfrontato, irriverente, amante della Democrazia, e caparbio. Quando si mette in testa un’idea, e sa che è quella giusta, difficilmente puoi contraddirlo. L’esperienza della non violenza fa parte integrante del suo percorso umano e, per buona parte della sua vita politica, l’ha adottato consapevolmente per sposare cause che riteneva giuste e meritevoli di attenzione. Un uomo coraggioso, ed un politico coerente, che antepone sempre il bene comune a quello personale. 
Un politico sui generis, che ama il suo lavoro e lo porta avanti con onestà e rispetto. 
Lui è uno che lascia il segno: O lo si ama o lo si combatte, ma non si può farne a meno.
Spirito battagliero, si definisce "Uno che ama la maratona, non importa se col fiato corto o con la caviglia dolorante, non smetto di correre finché non arrivo al traguardo."

Roberto Giachetti è l'ospite di INTERVYOU, il privé di Untitled Magazine. 



Roberto politici si nasce o si diventa? Penso si nasca ma poi, buoni o pessimi, lo si diventa.

Se io dico “Democrazia”, tu dici…  
Il traguardo a cui puntare ogni giorno sapendo che devi costantemente lottare contro gli ostacoli, anche
nascosti, che rischiano di fiaccarti.

Cos’è per te “Libertà di pensiero”? 
Il disordine delle idee che si incrociano senza mai azzopparsi. 

Chi riconosci come tuoi simili? 
Quelli che non mi cercano e che quando mi incontrano provano il sottile piacere dello stupore.

Come giudichi il Paese ITALIA in genere? 
Il paese dove troppi si rimboccano le maniche solo dopo che qualcosa è accaduto piuttosto che per evitare che accada.

 


E a Roma, dove vivi e lavori, che scena vedi? Cosa sta succedendo in questa città? 
A Roma vedo un film che si ripete da tempo, dove tanti scappano di casa per paura di scoprire che può essere
bella. 

Cosa accadrà in futuro? Cosa è scritto nell’agenda di Roberto? 
Una sfida, l'ennesima, la più dura prima della prossima.

 

Tre aggettivi che ti rappresentano, o ti definiscono. 
Chiaro, scorbutico, passionale.
 
Qual è il tuo motto? 
Ti rispondo con Canetti: “Si impara solamente da coloro che sono in tutto diversi da noi. Si trova la quiete
accanto a chi ci è affine”.

Photographer Credits - Matteo Graia

 
Con i figli, Giulia e Stefano. Photographer Credits - Matteo Graia



Ed il tuo vizio preferito? O hai solo virtù? 
La sera, il bicchierino di grappa e il toscanello.

Qual è la tua più grande paura? 
La morte.

La tua coscienza è più apocalittica o più integrata? 
La mia coscienza è un terremoto costante.

Cosa fa Roberto quando non è un “Politico”?  Come trascorri i tuoi giorni, e, soprattutto, le tue
notti? 
Sono un politico di giorno e di notte. Poi succede che di giorno cerco di alimentare il mio narcisismo
facendo sport e di notte racconto con la penna quello che vedo anche nei ricordi.


"Seduto a scrutare l'ombra dello stupore
Che affascina gli eroi.
L'eroe
Vestito di coraggio
Coperto da paura
Un incontro puntuale
Quando penso
Quando scrivo
Quando cammino
Quando parlo
Quando potendo
Non faccio l'amore.
Altrimenti
Che eroe sarei?"
"Tramezzino", 2015, Roberto Giachetti
***
"Allineo lento un passo dietro l'altro
in equilibrio lungo il solco di un brivido
chimera e musa di una vita che non ho.
Cerco il ritmo per un sogno vero
costretto in una misura
che non mi contiene più.
Il tempo che passa brucia inesorabile
tutto il presente mancato.
Senza dritto al sogno
la vita è troppo arida."
"Cappuccino", 2013, Roberto Giachetti 

***
  
Se volete saper di più su Roberto Giachetti, seguitolo sui suoi canali social…

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