mercoledì 16 marzo 2016

POT POURRI. La mostra collettiva di pittura di 21 artisti storici della Galleria Roma di Siracusa.

Si inaugura sabato prossimo 19 marzo 2016, presso i locali di Galleria Roma la mostra collettiva di pittura degli artisti di Galleria Roma. Un incontro di gruppo che sigilla l’appartenenza alla piccola comunità di esteti che per passione, oramai da oltre dieci anni, trovano il loro punto di incontro nel cenacolo di Galleria Roma.
La collettiva che si propone in questa occasione riunisce gli artisti
Accolla S., Alessi L., Barbera L., Benintende S., Bevilacqua G. , Carbonaro A., Cascieri F., Floriddia A., Floriddia F., Fortuna R., Giaracca V., Giardina G., Giudice A., Guardo E., Li Puma S., Moncada A., Nicotra A., Nomiya T., Paone L., Perticone G., Pugliara P., Salomone M.
che nel tempo hanno condiviso le vicissitudini di Galleria Roma giungendo sino ad oggi attraverso una storia comune, di persone e di lavoro artistico, in cui il punto d’incontro di un cenacolo privilegiato ha comunque significato qualcosa ed ha tuttavia contribuito, sia pure in parte, alla crescita in senso lato di ciascuno. Non sono solo quadri, quindi, a fare mostra di sé sulle pareti della galleria, in ciascuno di essi vi alita la persona che li ha composti in rapporto con gli altri che reciprocamente ricambiano, anche in quest’occasione, una comune esperienza che domani sarà già storia. Un altro pezzo di qualcosa che andrà ad aggiungersi a ciò che è stato per rinsaldare una base di consapevolezza e di memoria che è patrimonio, ricchezza, se non altro interiore di chi è stato capace di capire il presente.
Una individualità, cento individualità per crescere insieme all’infinito, a volte trascinati, a volte facendosi carico di fatiche personali, sempre in vista di un orizzonte quanto più lontano possibile, quanto più ampio possibile.
L’ingresso è libero

UN CROCEVIA DI CAMMINI TRA IDENTITÀ E FUTURO 
a cura di  Salvo Sequenzia

La mostra collettiva „Pot-pourri‟, che rubrica le opere di 21 artisti „storici‟, legati da un lungo e fecondo sodalizio con la „Galleria Roma‟ di Ortigia, nelle poetiche e nella idiosincrasia degli stili e dei linguaggi, nella diversità delle esprime – esperienze e delle prospettive di ogni artista - un crocevia di cammini e di vicende di vita e di arte uniti da una comunanza lontana, felice, fervida, nutrita di idee, di progettualità e di speranze che si adunano in uno dei luoghi più laboriosi e ospitali di Siracusa e della Sicilia cui l‟indimenticato Corrado Brancato diede vita, molti anni or sono, insieme a un manipolo di temerari e appassionati uomini votati alla sensibilità, alla bellezza e alla condivisione.
Le opere in esposizione rendono conto di un significativo impegno produttivo degli artisti, di un serrato ed autentico clima di dialogo e di confronto e di una maturazione stilistica ed espressiva viva e sempre attenta a cogliere ispirazione e stimoli dal contesto sociale e culturale, dalla memoria e dagli archetipi del luogo, di una terra antica, colta, che nel dissidio esprime tutta la bellezza del suo sentire.
I linguaggi e le tecniche differenti attraverso i quali gli artisti “guardano” e rappresentano la loro personale realtà – ritratti, paesaggi, nature morte, collage, visioni - non risultano stridenti tra di loro; anzi, in questo percorso espositivo si creano interessanti rimandi scaturiti da analogie, da contrapposizioni tecniche o dagli stessi temi affrontati.
Lo „sguardo contemporaneo‟, il modo di vedere e di rappresentare le cose, nutrito, oggi, dall‟abbondanza di informazioni, di stimoli e di mezzi tecnici non preclude di guardare anche alla tradizione, di trarne preziose lezioni o riportarne all‟interno dell‟opera lacerti, citazioni, allusioni, rimandi e contaminazioni.
È in questo gioco - armonioso ed incessante - tra ripetizione ed innovazione, tra eco e distonia, tra tradizione e futuro, filtrati da personalità artistiche curiose ed energiche, che si coglie la cifra stilistica del percorso espositivo, che scardina i confini della mera eventografia per polarizzare il proprio senso entro la dimensione ristoratrice e accogliente della Bellezza, dell‟Atto creativo, dell‟Umano.

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