Il countdown per l’uscita di “4 Suckers”, la prima serie ANIMATION-SOAP targata Sephirot Productions, è ufficialmente iniziato. Il film, presentato al Festival di Cannes 2015 nella selezione Format per la sezione Televisiva, con un buon riscontro di critica e di pubblico, debutterà sul web con la prima puntata mercoledì 8 giugno 2016. Il format comprende 200 episodi divisi in 4 serie di 50 puntate. Ogni puntata può durare dai 5 ai 10 minuti.

Inoltre il film è sostenuto dall’omonimo marchio registrato “4 SuckerS” con tanto di FASHION & MERCHANDISING appositamente studiato e concepito dallo Studio di Design affiliato alla Produzione, che ha visibilità nel film tra scenografie, costumi e oggetti di scena.

Confezionato in un’aurea di comicità surreale e “macabro super-kitsch”, la Web Comedy è strutturata come un moderno teatro dell’assurdo accompagnato da animazione 2d, 3d e morfing-animation, condito egregiamente con patafisica se prendiamo in considerazione il non-senso, l’ironia e l’irrazionalità della trama, e le situazioni volutamente surreali.

Le caratteristiche peculiari del film sono, infatti, il deliberato abbandono di un costrutto narrativo razionale e il rifiuto del linguaggio logico-consequenziale.

4 Suckers offre una visione comica e ironica, a tratti assurda, di quello che potrebbe accadere nell’universo femminile nella società contemporanea nel corso di una crisi in piena regola.

Le protagoniste sono quattro affascinati vampire sulla quarantina: Amira la Bambola Vampira, Xena La Vampira Iena, Violetta la Stagista Vampira e Uthe la Business-Vampira. Le prime vampire nella storia a “non succhiare più il sangue, ma tutto il resto”. Ed a essere le antesignane di una nuova tendenza: il cosiddetto “vampirismo virtuale e vampirismo energetico”.

Amira la Bambola Vampira

Xena La Vampira Iena

Violetta la Stagista Vampiretta

Uthe la Business-Vampira

Per una serie di errori del destino, le quattro protagoniste si incontrano in una Milano dei nostri giorni e finiscono per vivere insieme in un appartamento per un periodo di tempo indeterminato. I compagni di camera includono anche i loro alter ego, rappresentati da quattro animali: un pipistrello, un ragno, un gufo e un gatto, che appaiono nel film in formula di oggetto di scena e/o cartone animato.

L’esatta natura dei personaggi non è mai chiarita in nessuna delle quattro serie, dove essi cambiano veste diventando altri personaggi, continuando a convivere con un ambiguo legame tra occulto e paranormale e in assoluta competizione tra loro.

Le 4 protagoniste sono una peggio dell’altra, egocentriche, arroganti, egoiste, invidiose, cattive, competitive, ossessive, sprezzanti e sempre in conflitto. Le loro personalità contraddittorie, il proprio ego mal proiettato, la competizione psicologica tra di loro, la condizione di non-vive e non-morte crea una lunga fila di problemi personali.

A causa di queste differenze radicali tra loro, sulla scena si verificano situazioni comiche, buffe, ciniche, sadiche ma, allo stesso tempo, divertenti. Loro hanno sempre diversi problemi sia con gli altri personaggi con i quali entrano in contatto in ogni episodio sia, e soprattutto, tra di loro.

Appese all’incrocio tra i vivi morti e morti viventi, e imprigionate nel momento invisibile di passaggio da uno stato all’altro, queste quattro donne-vampiro vivono in un perenne stato di impossibilità con un senso di forte frustrazione dovuto anche al fatto di non poter raggiungere i propri obiettivi.
È così che un film assurdo diventa assurdamente realistico.

4 Suckers, al di là della mera rappresentazione scenica, è, in fondo, un film contemporaneo, attuale, che riflette e fa riflettere sul peggio dell’esistenza, in un’escalation di distruzione umana, pessimismo e violenza interiore; il tutto espresso sempre attingendo ad una sorta di squisita filosofia esistenziale, in modo unilaterale ed ermetico certo, ma con la capacità, e l’intenzione, di far nascere un sorriso nell’assurdità della vita.