mercoledì 19 maggio 2021

Tra passione, devozione ed innovazione, l'amore per la pizza secondo Ivan Cappuccio.

 


Classe 1981, sangue siculo, passione viscerale per la pizza. Ecco, in poche parole, chi è Ivan Cappuccio. All'età di 8 anni ebbe il suo innamoramento con l'arte bianca quando a Napoli i suoi cugini lo portarono nei Quartieri Spagnoli a mangiare la famosa pizza a portafoglio. Ben presto, però, quell'amore si rivela essere una vera e propria vocazione con la decisione che quello sarebbe stato il suo mestiere.

La voglia di scoprire e di scoprirsi, di imparare, di mettersi alla prova, lo hanno portato a viaggiare in giro per l'Italia, con esperienze importanti tra Bologna e Napoli a fianco di grandi maestri pizzaioli.

Ivan ritiene che passione e devozione siano gli ingredienti principali per fare un buon lavoro, perché la pizza è un'Arte e, come tale, va rispettata.

Noi di Untitled Magazine lo abbiamo intervistato per voi.




Partiamo dalle origini, quando è nata questa tua “passione” per l’Arte Culinaria e qual è stata la spinta per intraprendere questo percorso lavorativo?

La passione per l’Arte culinaria mi è stata tramandata dalla mia famiglia, da mio padre Antonio, pasticcere e rosticciere, e mia madre Celeste che, per ben 18 anni, ha lavorato in un Biscottificio. I miei genitori hanno speso la loro vita dietro la realizzazione di varie attività per poi concludere la loro carriera presso l’ultimo Store, sito in Ortigia per ben 35 anni.

Cosa ti piace del cibo?

Mi piace scoprire, vivere esperienze che mi permettano di aprire la mente, di rielaborare ciò che mi lascia una portata e magari rovistare e adagiarla su una delle mie pizze.


Ivan i sensi sono importanti? E qual è il tuo preferito?

Bella domanda. Per me i sensi sono fondamentali, soprattutto oggi nei nostri giorni odierni dove i Social fanno da padrone. A mio avviso, ritengo che l’analisi sensoriale sia di assoluta importanza per tutto ciò che comporta una portata, anche se il mio senso preferito è l’olfatto. Da lì riusciamo a percepire la vera identità del gusto.



Se io dico “Pizza”, tu dici…

Io ti rispondo con VITA! Se non avessi sentimento non potrei assolutamente gestire una mole di lavoro così e, di conseguenza, una squadra così ampia che io chiamo la mia "seconda famiglia".


Hai detto: “La mia cucina è un’esperienza”. Che tipo di esperienza?

Sì, esatto. Ritengo che la nostra cucina sia innovativa, stimolante, una nuova sfida senza cadere nell’impossibile avendo sempre rispetto del territorio e cura per quella "sicilianità" che ci appartiene, la nostra isola dispone di un ampio quantitativo di materie prime di alto livello. Il segreto è la stagionalità che ci permette di cambiare visione affrontando il tutto come se fosse la prima volta.


Qual è il cibo, o l’ingrediente, di cui non puoi fare a meno?

Io amo il pomodoro. Ingrediente del quale ad oggi siamo riusciti ad elaborare e presentarlo in diverse consistenze.


Le 2 esperienze lavorative che porterai sempre con te?

Sicuramente non dimenticherò mai da dove provengo, tutte le mie esperienze professionali sono state importanti ma qualcuno mi ha lasciato veramente tanto, più che altro sono stati gli esempi. Un pensiero speciale lo dedico al maestro Fabbri Gino di Bologna e l’altro a Ciro Oliva.


Chi riconosci come tuoi simili?

I miei simili sono tutti quegli artigiani che con costanza creano e realizzano innovazione condividendoli senza segreti.
La condivisone è formazione e se si è in grado di lasciare o tramandare qualcosa sarà per il bene del mondo di cui facciamo parte.


Come sono cambiati i clienti, ed i loro gusti in particolare, negli ultimi anni?

Il cliente negli ultimi anni è cambiato, è più esigente e più istruito, direi più sveglio e smaliziato. Più educato verso il cibo ed attento su ciò che è la qualità.


Tre aggettivi che ti rappresentano, o ti definiscono

Sentimentalista, innovativo e sognatore.



12. Qual è il tuo motto?

Dedizione, basso profilo e alte prestazioni. Questo è ciò che mi ribatte ogni attimo nella mia mente e tutto ciò dipende dal mio grande alleato: Il tempo!


Quando non cucini cosa fai?

Mangio! Per me mangiare è incontrare un territorio. Ad ogni modo, nel mio tempo libero cerco di vivere mia figlia e le persone a me care ma in realtà in questi anni sto studiando parecchio, ho ancora degli obiettivi e la formazione per me è essenziale, è vita.
E, quando posso, vado a trovare dei colleghi o mi concedo qualche viaggio presso qualche stellato che mi lasci qualcosa da metabolizzare e trasmettere.


Cosa accadrà in futuro? Cosa è scritto nell’agenda di Ivan?

Beh nella mia agenda ci sono le mie attività: il "Mapè" al porto turistico di Siracusa, inaugurato la scorsa estate e la pizzeria in stile napoletano "Anima e core" che e’ il mio secondo figlio, ed in un futuro immediato c'è il mio ultimo progetto che vedrà la luce a fine maggio. E di cui ne sono molto orgoglioso.


Svelaci qualche segreto del tuo nuovo locale. Location? Nome? Una particolarità?

Come ben sai sono molto legato all’isola di Ortigia, ci sono cresciuto e nutro un grande sentimento e da parte mia e della mia famiglia cercherò di dare il nostro contributo ad un'isola che il mondo invidia.
Il nome proviene da uno dei popoli che colonizzò Ortigia, dalla lingua latina, il locale si chiamerà "Degusta Ortigia".
La particolarità sarà sempre la qualità a fare la differenza, il core business sarà la pizza in teglia alla Romana. Ma introdurremo anche i fritti napoletani ed una croissanterie di ispirazione francese.






Se dovessi definirlo in 3 aggettivi?

Tecnologico, innovativo ed evolutivo e, per finire, gli dedico un solo aggettivo: Amore. Te l’ho detto, sono un sognatore, infatti abbiamo creato una navicella spaziale adibita a cucina.

Si tratta di un progetto curato nei minimi dettagli a cui lavoriamo in tre. Io e il mio secondo Alessio Parma seguiremo la parte degli impasti, lo chef Alex Pittori, invece, che lavora presso uno dei ristoranti di famiglia, si occuperà dei topping”.


Il piatto che vorresti farmi assaggiare e perchè?

La pizza Artemide, perché mi rappresenta, mi identifica e richiama la dea delle quaglie di Ortigia. Non ti svelo gli ingredienti, ma aspetto che tu venga presto a gustartela!


Degusta Ortigia
Via Savoia 12 – Ortigia, Siracusa
Tel. 0931.095352 - Email: info@degustaortigia.com

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