venerdì 21 luglio 2023

PASSAGGI A SUD-EST. Al Convento Santa Maria della Croce di Scicli, in mostra le opere di dodici fotografi sul territorio degli Iblei, a cura di Luca Fiore.

 


PASSAGGI A SUD-EST  

Dodici fotografi sul territorio degli Iblei  


Curatore: Luca Fiore  

Progetto e coordinamento editoriale: Angelo Barone


Dal 29 Luglio al 3 Settembre 2023 

Inaugurazione: Venerdì 28 luglio alle ore 18:30

Convento Santa Maria della Croce, Scicli  

 

Promossa e organizzata da: 

Associazione Culturale Franco Ruta, Modica in collaborazione con Parco Archeologico di Kamarina e Cava d’Ispica. 

Catalogo in fase di realizzazione 


FOTOGRAFI

Patrizia Bonanzinga, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Fausto  Giaccone, Fosco Maraini, Pepi Merisio, Melo Minnella, Pino Ninfa,  Massimo Pacifico, Stefano Rovai, George Tatge, Marco Zanella.  


La mostra, partendo da alcune foto di Fosco Maraini del 1950 che, spintosi nel  territorio Ibleo per la realizzazione del libro fotografico “Nostro Sud”, darà inizio ad una serie  di passaggi, attraversamenti di fotografi con finalità editoriali o documentarie che attraverso il  loro osservare testimoniano modalità e sensibilità inedite nel restituire la visione dei luoghi,  quelli del sud est, da sempre considerati periferici e marginali rispetto ai grandi flussi legati al  turismo già dagli inizi del Grand Tour, nella seconda metà dell’800. 



Questo lembo di terra,  meglio conosciuto come la ex Contea di Modica era rimasto marginale proprio perché  esprimeva codici percettivi e caratteristiche culturali diverse, rispetto ad una Sicilia che  evocava il mito e il classico attraverso le testimonianze greche. 


Territorio frutto di rinascita  tardo barocca, viene considerato troppo recente per attrarre storici e cultori dell’archeologia,  vivendo un suo dorato isolamento fino a essere definito “regnum in regno”. Contrariamente ai  luoghi del Grand Tour, largamente documentati da fotografi che ne riproducono e moltiplicano  il fascino, la parte degli Iblei è stata poco rappresentata se non occasionalmente e con  immagini da cartolina. Manca totalmente una sistematica testimonianza fotografica del  divenire dei luoghi nelle sue mutazioni, documentando contraddizioni fra ambizioni  moderniste, periferie informi diluite attorno ai centri storici, una economia che ha cambiato  forma e immagine del paesaggio, passando da una agricoltura arcaica ad attività del terziario,  insomma un post-modernismo in tutte le sue coniugazioni



Questa mostra, attraverso le  immagini degli autori vuole restituire uno sguardo “altro”, distaccato dal ricatto della memoria  sedimentata, dalle consuetudini, dall’osservare addomesticato dalla quotidianità, spaziando  dal consueto al marginale.  

   

- Angelo Barone -


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