sabato 14 gennaio 2012

Hieròs. Al di là della mente. | 18 giovani artisti si interrogano sul senso del sacro nell’arte contemporanea

Dal 4 febbraio al 4 marzo 2012, presso gli spazi del MUMI – Museo Michetti di Francavilla al Mare, Palazzo San Domenico n. 1, si terrà la mostra d’arte sacra contemporanea “Hieròs. Al di là della mente” a cura di Alessandro Passerini, Pasquale Grilli e Daniela Garofalo.

E’ proprio di ogni cultura e di ogni tempo, il desiderio di sondare il sacro. Ad esso va attribuita una dimensione universale, eppure, definire il concetto di ‘sacro’ è cosa più che complessa. Altrettanto arduo è stabilire un senso del sacro. Si potrebbe asserire che sacro è ciò a cui si volge la propria attenzione, quando si avverte il limite tra il conoscere e l’essere. La certezza dell’esistenza genera paradossalmente l’incertezza dell’inesistenza. Misurarsi con tematiche quali la vita prima della vita, il futuro, la morte, la vita dopo la morte significa affrontare l’inconoscibile.
Queste speculazioni intellettuali tendono a destabilizzare la mente umana, per la quale è più semplice decifrare dati materiali, tangibili. Tratto comune ad ogni cultura è la consapevolezza di tale limite al di là del quale è posto l’insieme delle energie, delle forze che l’uomo percepisce come superiori a sé. Quel limite è il luogo della trascendenza. Il sacro allora suggerisce una modalità per fronteggiare ciò che “è nella mente, ma non è della mente” dunque, l’ignoto, l’indeterminato. L’esperienza religiosa ed ogni forma di spiritualità rispondono ed ottimizzano questa esigenza con assoluta pertinenza; a sostegno di tale tesi si impone una considerazione: anche l’ateismo, presuppone la perdita di ciò che si può definire ‘”esperienza del sacro”.
Il rapporto dialogico tra la sfera naturale e la fera soprannaturale, si risolve attraverso un sistema di segni e simboli ai quali si attribuisce un significato preciso. Va inoltre evidenziato che l’esperienza dell’oggetto sacro, sia nella realizzazione che nella fruizione, non è mai solo estetica. In ugual misura l’esperienza dell’arte non lo è mai. Il codice simbolico segnico costituisce il sistema dei significanti sia nell’espressione del sacro sia nell’espressione dell’arte. Tale analogia spiega la necessità ancestrale di affidare all’arte la raffigurazione della sacralità poiché le si attribuisce “una funzione mediatrice, analoga [...] a quella sacerdotale [...] la funzione cioè di portare il mondo divino all’uomo, a livello sensibile e mediante le sue vibrazioni sentimentali, per innalzare poi il mondo umano [...] al regno ineffabile di mistero, di bellezza, di vita”.
L’artista quindi è colui che si rende strumento mediante il quale si tenta l’unione tra ideale e reale e a cui si riconosce la capacità di elaborare quel codice simbolico segnico. L’iter creativo è un rituale nel quale avviene un processo di sublimazione. In tal modo L’oggetto acquista un valore reale perché partecipe di una realtà che lo trascende e l’evento sacro diviene archetipo. L’azione creativa altro non è che una inesauribile ripetizione archetipica.


Testo critico a cura di Daniela Garofalo
Storica dell’arte
Cd’A

ARTISTI
Pierluigi Abbondanza, Stefano Carbonetti, Federica Costa, Mirko Dadich, Maurizio Di Iorio, Vladimiro Lilla, Antonio Lucifero, Mario Mariano, Elisa Mucchi, Gianfranco Pagnini, Alessandro Passerini, Emilio Patrizio, Michela Sbuelz, Monica Seksich, Franco Sumberaz, Symbolon, Massimo Volponi, Luca Zarattini.

 VERNISSAGE Sabato 4 febbraio 2012 ore 17:00 | Ingresso gratuito

Orari: su appuntamento al +39 085 815164 | Ufficio Cultura

Patrocini
Comune di Ortona, Comune di Francavilla Al Mare, Assessorato alla Cultura di Francavilla Al Mare, Fondazione Staurós, Premio Nazionale di Arte Contemporanea 'B.Cascella', Collettivo TM15.

Nessun commento:

Posta un commento