venerdì 22 marzo 2013

VISIBILI&INVISIBILI > Arte+Design+Multimedia+Eco-sostenibilità


In occasione del Salone del Mobile o, meglio, del “Fuorisalone” 2013, la curiosa Via Privata Asti (di fianco al Teatro Nazionale di Piazza Piemonte) ospita opere e riflessioni sulla città e sulla metropoli di alcuni tra i più indipendenti studi artistici milanesi
Hamsters Studio, Spazio Asti 17, AMBM Video, Paopao Studio.

Le città come luogo di desideri e turbe collettive: questo il tema delle realizzazioni immaginifiche di Hamsters Studio, di Davide Ratzo Ratti, Marco Teatro e Fabrizio Folco Zambelli, i celeberrimi pinguini e le altre creazioni di Paopao Studio, le installazioni multimediali di AMBM Video, il lavoro di ricerca di Spazio Asti 17 sull'arte e la cultura del recycling con gli artisti e designer Adriana Lohmann, Arlette Vermeiren, Caterina Crepax, Dalaleo, Filippo Minelli, Marillina Fortuna, Riccardo Grazioli, 13 Ricrea.

Gli artisti che lavorano nelle città non possono fare a meno di rappresentare i molteplici volti che le configurano. Sul tema, vi aspettano in Via Privata Asti 15 e 17 dal 9 al 14 aprile 2013, dalle 15 alle 21.



Hamsters Studio è un laboratorio artistico dove si realizzano oggetti teatrali, scenografie, plastici architettonici, installazioni artistiche e… tutto quello che non esiste.

Spazio Asti 17 - l’isola cittadina dove si fondono arte e società, è l’innovativo loft polivalente milanese pensato dai pubblicitari Valentina Martin e Riccardo Grazioli. In un ex autofficina, di fianco al Teatro Nazionale, 300 metri quadrati sono stati allestiti con materiali e arredo di eco-design, realizzati con le tecniche del riuso. Per far convivere, in modo salottiero e friendly, più realtà curiose o accattivanti.

AMBM si occupa di progettazione e sviluppo di siti web, video, installazioni, trovando uno stimolo e un punto di partenza nella trasversalità dei linguaggi, delle tecniche e delle tecnologie.

Paopao Studio è un laboratorio di progettazione grafica e artistica, caratterizzate da un elevato livello di creatività, comunicazione visiva, montaggio, oggetti e produzione di merchandising.

ESPONGONO:

Adriana Lohmann – Lighting designer, con una costante ricerca sui materiali, spesso provenienti dal mondo della moda, crea lampadari di forte impatto visivo e scenografico, di design eclettico e realizzati in materiali esclusivi. Le sue creazioni, realizzate interamente a mano, sono tendenti al gioiello e talvolta ironiche....tra l'abito e l'abitare.

Arlette Vermeiren Zucoli - Da vent’anni Arlette recupera la carta privilegiando quella leggera che avvolge le arance, gli amaretti di Saronno, le caramelle e i Baci, carta velina che lei fila con le dita e che, nodo dopo nodo, trasforma in leggiadre cascate trasparenti. Le sue opere sono state presenti in numerose esposizioni in Europa, America e Canada, dal Mudan di Lussemburgo al teatro Raffaello Sanzio di Urbino, dalla Biennale del Lino in Quebec.

Caterina Crepax - Un architetto che progetta abiti come luoghi dell'abitare del corpo, come scenografie pret a porter. Comuni scontrini, documenti triturati, avanzi di carte da parati e lavori di tipografia diventano gioielli, accessori, sontuosi abiti, talvolta illuminati al loro interno, oggetti del desiderio grazie alle tecniche di recycle design.

Dalaleo - Quando ho visto per la prima volta in Brasile questo prodotto mi è piaciuto tantissimo e me lo sono comprato... poi...con il tempo ho capito il suo vero valore. Mi sono spiegata solo in seguito perché per le strade di questo fantastico paese continuavo ad osservare uomini con grandi sacchi che raccoglievano le lattine usate di birra e altre bevande, rovistando fra l’immondizia.

Davide “Ratzo” Ratti - produce immagini di gesto figurativo rappresentanti la vita quotidiana in chiave critica. Rielabora prospettive, skyline e gioca con il tempo della vista che fa eco alla memoria di ognuno di noi. Non disdegna di giocare con il gesto del gettare colore sulla tela: lo interpreta in chiave metaforica, mostrando letteralmente un lancio di colore, sconfinare su altre tele, conquistando uno spazio più libero e imprevedibile. Metafora dell’impulso creativo che supera i limiti di questa ragione “quadrata”, cartesiana e trasforma la materia-colore in traccia.

Fabrizio Folco Zambelli - I suoi studi artistici e Architettonici lo portano ad interessarsi al  territorio costruito. Da anni “pratica” il mondo della fotografia, in particolare si dedica alla documentazione del territorio urbano; oltre ai fotogrammi, modelli architettonici e scenografie non disdegna il lavoro manuale creando pannelli con materiali di recupero, legno,metallo e fotografie.

Filippo Minelli - Giovane street artist italiano, esprime la sua arte attraverso l’uso della parola, graffiti, installazioni e semplici disegni, tutti inseriti in contesti (urbani) insoliti. Filippo Minelli coniuga tre tipologie coessenziali e complementari di produzione artistica individuabili come installazioni, opere fotografiche e pittoriche.

MarcoTeatro è un artista poliedrico, pittore e scenografo, pioniere della street-art, le sue opere rappresentano per lo più paesaggi onirici dalle prospettive inusuali che colgono aspetti della realtà apparentemente banali e insignificanti per l’uomo contemporaneo, perché non è grado e non vuole codificarli.

Marillina Fortuna - Le sue creazioni, realizzate con materiali abbandonati sulla spiaggia o portati dal mare, introducono alla nuova estetica dello scarto declinandola secondo natura. Pezzi di legno, bottiglie vuote, brandelli di plastica e vecchi chiodi si uniscono formando paesaggi, volti, animali e fiori. Il junk prende così nuova vita e si ammanta di poesia in un fraseggio cromatico tra il fiabesco e l’espressionista, tra il sogno e il dramma della nostra grande, quotidiana spazzatura.

Riccardo Grazioli - Graphic designer e creativo poliedrico, tra le numerose attività si dedica alla riqualificazione pittorica degli scarti prodotti dall’industria della comunicazione e dell’immagine. Ne ricava opere di grande intensità espressiva, dove materiali e colori dialogano alla ricerca del sodalizio estetico perfetto.

13 Ricrea - Ricreare con gli scarti, PVC, feltro, materiali plastici: tutto quello che viene scartato dall’industria può diventare arte o contribuire a strutturare un nuovo concetto di design votato all’estetica funzionale dell’up-cycling. 13Ricrea ridisegna il concetto di risorsa.Materie e materiali derivanti dal recupero vengono infatti utilizzati per creare nuovi oggetti,
allestimenti, progetti. Per ridurre l’impatto della creazione sull’ambiente, tutto il ‘recuperato’ non viene riprocessato e si cerca di far coincidere i luoghi di produzione con quelli di lavorazione.

AMBM - La rete, nell’era della sua maturità, come surrogato speculare delle relazioni urbane. Partendo da questa ipotesi ci si affaccia sullo stato di queste due realtà simbiotiche e contrapposte, se ne intuisce il declino, se ne percepisce la decandenza. Cercando di scansare l’impeto dell’apparente uniformità della massa, si possono riconoscere i tentativi di mutazione, di riappropriazione o di mimesi, declinate a volte in mero esercizio di stile, a volte in tentativo di sviluppo, ovvero in creazione di microscopici universi impermeabili, nel difficile tentavivo di escludere la moltitudine uniformante. 


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VISIBILI&INVISIBILI

Arte, Design, Multimedia e Eco-sostenibilità

Dal 9 al 14 Aprile 2013
Via Privata Asti, 15 e 17, Milano
(zona Piazza Piemonte, MM Wagner, tram 16, bus 67 – 61)
orario: 15.00 / 21.00


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