martedì 19 aprile 2016

"Man, Forgotten". Alla Nuova Galleria Morone di Milano, a maggio, la mostra personale di Alec Von Bargen.

Riposa in pace, spirito turbato (...) Il mondo e' fuor di squadra: che maledetta noia, esser nato per rimetterlo in sesto. (Shakespeare, Amleto, I, V, VV. 188-189, 77)

In questo progetto, dal titolo molto incisivo: Man, Forgotten (Uomo, Dimenticato) presentato per la 56a Biennale di Venezia, l'artista Alec Von Bargen si immedesima come un contemporaneo Amleto, ponendosi in maniera autobiografica attraverso un dialogo di crescita speculativa con se stesso.
Nel suo lungo girovagare nel mondo Alec von Bargen ha sempre posto l'uomo al centro della sua ricerca artistica: dapprima con la serie “The long walk home” esposta alla 54a biennale di Venezia che volgeva lo sguardo al tema sempre attuale dei rifugiati; successivamente con “Veritas Femminae” - esposta in numerose parti del mondo - ha dato voce – sempre attraverso immagini forti e cariche di tensione – alle donne 'emarginate', rispolverando anche delle figure archetipe.
Con questo nuovo progetto colloca al centro se stesso, ma allo stesso tempo pone al centro ognuno di noi. Man, Forgotten fondamentalmente é un dialogo interiore: il “fanciullo” prende consapevolezza dell'essere diventato uomo, é un continuo dipanarsi lungo i tre assi dell'esistenza: il cielo, l'uomo e la terra. 





La grande madre terra, dalla quale tutto nasce e alla quale tutto ritorna. Il corpus fotografico ed istallativo coinvolge lo spettatore attraverso una figura solitaria – che può essere chiunque di noi – in un vasto paesaggio quasi irreale, ma al tempo stesso palpabile essendo naturale. Man, Forgotten é un progetto concepito nella piena maturità dell'artista, identificando se stesso al centro della propria ricerca. Alec Von Bargen con il suo lungo peregrinare nel mondo, fondamentalmente intuisce che il vero luogo sicuro nella vita é se stesso, attraverso una crescita ed una maturità interiore. Se ci ponessimo – anche noi – nei panni dell'artista capiremmo che il mondo è immenso, siamo circondati da tante cose, ma spesso dimentichiamo che il mondo siamo noi stessi ed ognuno di noi ha bisogno di ri-scoprirsi.
Buona ri-scoperta. 
(Testo critico a cura di Diego Viapiana)







Alec Von Bargen, nato a New York, compie i suoi studi artistici in messico presso la scuola Iberoamericana, vive e lavora ad Akumal, Mexico.
 Fin dall’inizio della sua carriera ha partecipato a numerose mostre collettive e personali in diverse parti del mondo e le sue opere hanno vinto alcuni tra i principali concorsi fotografici di rilievo internazionale, quali Px3 Official Prix de la Photographie, POLLUX AWARDS - Fine Arts, International Celeste Prize, International Photography Awards di Los Angeles e molti altri. 
Ha partecipato alla 54° edizione della Biennale di Venezia ed è stato più volte invitato al Festival Internazionale di Fotografia di Arles, ha partecipato nel 2010 ad una collettiva presso il Victoria & Albert Museum. 

Alec Von Bargen, ph by Andrea Magenis


 



Nuova Galleria Morone
Via Nerino n.3, Milano 
 

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