lunedì 8 gennaio 2018

Al teatro Elfo Puccini di Milano, in scena L'acrobata di Laura Forti, uno spettacolo di Elio De Capitani.


8 gennaio/4 febbraio 2018 | sala Fassbinder

L’acrobata
di Laura Forti
uno spettacolo di Elio De Capitani

con Cristina Crippa e Alessandro Bruni Ocaña
ed Elio De Capitani in video
regia video Paolo Turro
suono Giuseppe Marzoli, luci Nando Frigerio
produzione Teatro dell’Elfo
prima nazionale

Laura Forti, scrittrice e regista fiorentina, ricostruisce ne L'Acrobata la vita tragica e avventurosa di suo cugino José, chiamato Pepo in famiglia e comandante Ernesto (in onore di Che Guevara) dai compagni di lotta, ucciso in Cile nel 1986 per aver attentato al dittatore Pinochet. L’autrice ripercorre la formazione di questo giovane guerrigliero, ma anche l’intera sua storia famigliare, intessendo anche un intenso omaggio alla madre di Pepo, a cui è ispirata la protagonista femminile dello spettacolo, e a tutte quelle madri che hanno perso un figlio perché ha scelto di morire per un ideale. Storia e memoria s'intrecciano nel racconto intimo di questa donna, interpretata da Cristina Crippa, di suo figlio e di suo nipote, entrambi interpretati da Alessandro Bruni Ocaña.

La madre di Pepo arriva in Cile ancora bambina, per fuggire dall'Italia fascista delle leggi razziali, diventa la prima donna geologo del paese e una convinta militante comunista, ma è costretta a una nuova fuga in Svezia dopo il golpe di Augusto Pinochet. Pepo non accetta di vivere in esilio e di rinunciare alla lotta politica. Diventato guerrigliero, torna in Cile e qui trova la morte.
Che cosa vuol dire allevare un figlio alle idee di libertà e di giustizia, quando poi tutto questo ti si ritorce contro e rende tuo figlio un estraneo, che vive così intensamente le tue stesse idee da lasciare tutto e tutti e giocarsi la vita? Vuol dire alzare un muro contro il passato e la ferita di quella perdita insanabile. Ma Pepo ha lasciato un figlio e sarà per questo nipote – clown e acrobata in un piccolo circo – che non ha mai conosciuto suo padre e vuole sapere che il muro crollerà e diventerà racconto.
La regia ci guida in un viaggio concreto e al tempo stesso onirico attraverso tre continenti, tre dittature e tre fughe, evocate dalle suggestive proiezioni video di Paolo Turro che circondano la scena sui tre lati. E i due attori – Cristina Crippa e Alessandro Bruni Ocaña – si calano nei loro personaggi fino per lasciare posto alla vita vera, a qualcosa di necessario e toccante.




«Lui è vivo», racconta Pepo. «L’abbiamo visto alla televisione questa sera, appena sei ore dopo. Ci siamo guardati in silenzio, pallidi di angoscia, nessuno voleva crederci. Non sento niente. È come se fossi stato colpito da un plotone di esecuzione. È vivo. Il mostro è vivo. E con lui vive la vergogna. Vive la bugia. Vive la rassegnazione. Vive il terrore. Vive l’adeguarsi all’ingiustizia. Abbiamo fallito, per questo ci siamo salvati. Rivedo la stessa scena dieci, cento volte. Impazzisco a pensarci. Cosa non ha funzionato? Abbiamo sparato dieci razzi, solo tre sono esplosi. Non siamo riusciti a fermare la macchina. Che cosa dirò ai compagni di partito? E loro, cosa ci diranno? Prima eravamo degli eroi, dei liberatori, ora un manipolo di pazzi. Se fosse andato tutto bene sarebbero stati i primi a prendere gli onori. Noi continueremo la nostra lotta. Non ci fermeremo. Otro día».

Lui è Augusto Pinochet. Capo di stato maggiore dell’esercito cileno, l’11 settembre 1973 tradì il suo presidente Salvator Allende e prese il potere con la violenza. Pepo, nome di battaglia comandante Ernesto, organizzò e diresse nel 1986, a soli vent’otto anni, il fallito attentato contro il dittatore. Pinochet si vendicò con furore: una catena di torture e delazioni, portò i membri del commando alla cattura ma mai a un processo: nella Matanza del Corpus Christi dodici di loro furono assassinati con un colpo alla nuca e poi fu inscenato un enfrentamiento, un conflitto a fuoco, ad uso dei mass media.


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Dall’8 gennaio al 4 febbraio – Sala Fassbinder, Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33 Martedì / sabato ore 21.00, domenica ore 16.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org - Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 www.elfo.org

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