mercoledì 13 marzo 2013

CARATTERE > A Spazio Concept di Milano la mostra fotografica di Paolo De Trane a cura di Anna Mola


La mostra fotografica “Carattere”, evento parte del “PhotoFestival 2013”, sarà visitabile dal 25 al 28 marzo presso lo Spazio Concept (via Forcella 7, Milano). L'esposizione è composta da 12 lavori a colori realizzati dal fotografo toscano Paolo De Trane tra il 2012 e il 2013. Le immagini, unione di più scatti postprodotti, raccontano il rapporto tra esteriorità e interiorità dei soggetti; in particolare la relazione tra la parte più istintiva e spontanea – spesso nascosta – e quella più “formata”, educata e abituata a vivere in società.
Oltre alle stampe, durante il vernissage verrà mostrato il video con il backstage degli scatti. Durante il finissage, invece, il 28 marzo dalle 21:00, ci sarà il live della cantante Sefora Orefice, che con il suo gruppo canterà alcuni brani tratti dal suo album “La mia identità”.


“Lo so, ho un brutto carattere, che posso farci?”, “È fatto così, lo conosci!”. Quante volte abbiamo sentito/pronunciato questo tipo di frasi? Sembriamo convinti e rassegnati al fatto che il carattere sia come un masso gigante: immodificabile. Ma il carattere è in continuo movimento: “Mi contraddico? Ebbene sì. Mi contraddico. Sono vasto, contengo moltitudini”, scriveva Walt Whitman e le fotografie di Paolo De Trane esprimono visivamente il concetto.
Unioni di più scatti descrivono molteplici sfaccettature della stessa personalità che convivono in equilibrio forse precario ma mai ipocrita. All'opposto di quel che succede nel quotidiano, in primo piano il fotografo fa emergere la parte di carattere che di solito si nasconde: quella più istintuale, aggressiva, quella “non addomesticata”. C'è chi si sfoga in un urlo, chi lascia trasparire delusione, rabbia, malinconia, chi rimane muto, dentro e fuori e chi segna un confine non oltrepassabile. Accantonare le sovrastrutture permette di far venire alla luce quella parte buia che a volte neppure noi stessi sappiamo di possedere. Sullo sfondo, inseriti in strutture che simboleggiano contesti sociali, gli stessi volti assumono altre espressioni, mostrano altri lati del carattere, non falsi ma semplicemente più accettati nella comunità. Come attori ognuno interpreta il proprio ruolo all'interno di quella grande pièce che è la vita. Una pièce di cui nessuno conosce il finale.
Edifici abbandonati, vecchi garage, fabbriche in disuso fanno da “quinte” dentro cui si muovono i soggetti. Il trattamento in HDR, l'accentuazione dei colori, l'effetto graffito oltre a creare una situazione underground, accentuano quella che può essere letta come la metafora di una società in sgretolamento, di un cedere delle strutture che necessitano il passaggio dal vecchio al nuovo. Muri scrostati, scheletri di industrie che formano il paesaggio di periferia di un qualunque centro urbano lasciano spazio all'ego, l'unico che dovrebbe essere capace di reinventarsi nella caducità di ciò che sembrava immobile.
Dentro a questi ritratti si esprime dunque un'interpretazione della realtà e dei suoi protagonisti: allo spogliarsi di ingabbiamenti socio-culturali che permettono all'uomo una manifestazione/rivelazione più intima corrisponde un progressivo disfacimento delle strutture sociali, su più livelli, situazione che coinvolge soprattutto le nuove generazioni.
La parola chiave di questo lavoro? Evoluzione. Evoluzione come rivoluzione, come possibilità di mettersi in discussione, di ricercare se stessi e la propria spiritualità, il rapporto con l'Altro. Come spiega benissimo Paolo stesso: “Il carattere cambia continuamente, che tu lo voglia o no, e allora prendine il controllo o lui prenderà il controllo su di te, lavora, smussa, lima, costruisci, elabora, lucida, cogli, porta frutto, porta vita, scegli TU chi vuoi essere”. E ognuno può aggiungere il proprio auto-interrogativo: come, dove, perchè vuoi essere?


Paolo De Trane, nato il 7 Ottobre 1979 vive e lavora a Rosignano Solvay (LI). Appassionato di fotografia ormai da quindici anni, ha creato il suo stile perseguendo la sua visone delle persone, ma anche sperimentando molto attraverso il digitale. Il suo scopo è  guardare fotograficamente dentro le persone che si prestano al suo obiettivo, in qualunque parte del mondo si trovino.

Sefora Orefice, biellese, classe 1982, è una cantante. Ha lavorato come corista e nel 2012 ha realizzato il suo primo CD: “La mia identità”, di cui ha scritto testi e musica. I suoi brani, in stile pop con contaminazioni dell'elettronica, nascono dalla riflessione sulla contemporaneità, per affrontare temi come: il cambiamento, la rinascita, le fasi di passaggio della vita.

Anna Mola, critica e curatrice indipendente, insegnante di storia della fotografia. Realizza e collabora a progetti dedicati all'arte contemporanea e alla fotografia. Dal 2011 collabora con la rivista internazionale Private PhotoReview. http://annamola.wordpress.com/

Spazio Concept nasce nel 2010 nel cuore della Zona Tortona, fulcro di moda, cultura e design, scandita dal Salone del Mobile e dalla Design Week. Concepito come centro polifunzionale, nato con l'intenzione di fungere da punto di riferimento in ambito culturale per artisti, curatori e amanti delle arti, lo spazio offre anche la possibilità di ospitare eventi di varia natura.

PhotoFestival è un importante circuito espositivo dedicato esclusivamente alla fotografia. Curata da Roberto Mutti, è giunta alla sue settima edizione. Quest'anno si svolgerà dal 21 marzo al 30 aprile, comprendendo oltre 100 mostre esposte in gallerie, spazi e location milanesi.


INFO
Giorni e orari di apertura: 25-28 marzo 2013 dalle 17:00 alle 21:00
c/o Spazio Concept, Via Forcella 7, Milano
Tel. 02-45486990
E-mail: info@spazioconcept.it


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