venerdì 27 novembre 2015

Al WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, la mostra "Giovanna d’Arco: una supereroina nella Guerra dei Cent’Anni", a cura di Enrico Ercole.

In occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica del Teatro alla Scala, che quest’anno vede allestita l’opera “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi, WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, in collaborazione con il Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano, partecipa agli eventi culturali de “La prima diffusa”, il ricco calendario di appuntamenti organizzati per l’occasione dal Comune di Milano in collaborazione con Edison. La mostra Giovanna d’Arco: una supereroina nella Guerra dei Cent’Anni, curata da Enrico Ercole, propone un viaggio nel mito della Pulzella d’Orleans così come ce lo hanno raccontato l’illustrazione, il fumetto e il cinema, dalle figurine Liebig alle biografie a fumetti, dai santini ai manga giapponesi.
Sabato 28 novembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra, si terrà una visita guidata (ore 17.30) e a seguire (ore 18.30) verrà allestito all’interno del museo lo spettacolo “OLTRE IL ROGO”, una performance teatrale diretta da Roberto Cajafa e realizzata dall’Associazione Tangiro, dedicata alla nascita della Santa Inquisizione, l’organismo di controllo religioso nato in Linguadoca per combattere l’eresia. La rappresentazione inizia il 21 luglio del 1209, con la prima delle tre crociate contro gli Albigesi a Bezièr. Vedremo come veniva organizzata la macchina inquisitoriale, quali tecniche erano usate per stanare gli eretici e le ripercussioni che aveva nelle società la “strategia della paura” sostenuta dalla Santa Inquisizione. Fino alla conclusione che ci racconta del rogo di Giovanna.
Lunedì 7 dicembre, la sera di Sant’Ambrogio (ore 17.00), all’interno del museo eccezionalmente aperto di lunedì, grazie alla collaborazione di Epson, verrà ospitata la proiezione su megaschermo dell’opera “Giovanna d’Arco”  in diretta dal Teatro alla Scala (trasmessa da Rai5) preceduta da una visita guidata (ingresso libero).



LA MOSTRA

Il mito e la vicenda umana di Giovanna d’Arco vengono raccontati attraverso l’esposizione delle pagine più belle di importanti racconti a fumetti della sua vita pubblicati dalle più importanti riviste per ragazzi, soprattutto di ispirazione cattolica, dal dopoguerra ad oggi: in questo senso appare particolarmente a ascinante il confronto fra la ra nata versione disegnata nel 1958 da Franco Caprioli per Il Vittorioso e quella di Nino Musio apparsa sulle pagine de Il Giornalino nel 1976, cosi come la bellissima pagina disegnata da Domenico Natoli per Il Corriere dei Piccoli nel 1957. Non meno a ascinanti e cariche di pathos sono le vignette e le grandi tavole riassuntive disegnate da Vittorio Cossio per la versione a fumetti della vita di Giovanna pubblicata sul settimanale cattolico Vera Vita nel 1955/56. Non manca poi la vita di Giovanna nella versione raccontata dalla celebre serie americana Classics Illustrate, che adattava a fumetti la vita e le opere dei grandi protagonisti della storia e della letteratura (testi di Samuel Willinsky e disegni di Henry C. Kiefer). E siccome quella della Pulzella d’Orleans ancora oggi è considerata dagli storici una delle gure più misteriose e controverse della storia, non possono mancare le tavole di un avventuroso albo bonelliano che vede Martin Mystère, il detective dell’impossibile, alle prese con un intricato caso che genera dall’omicidio di un professore impegnato in alcuni studi che collegano Giovanna d’Arco alla gura del sanguinario Gilles de Rais durante la Guerra dei Cent’Anni (2008, disegni degli Esposito Bros., sceneggiatura di Carlo Recagno). A testimonianza di quanto il mito di Giovanna non conosca con ni ecco esposte anche le pagine più belle del manga giapponese disegnato da Yoshikazu Yasuhiko (1995).




In mostra si possono ammirare anche due bellissime serie di gurine che nel 1890 (presanti cazione) e nel 1935 (postsanti cazione) la Liebig ha dedicato alla vita di Giovanna (prestito della Filatelia Sanguinetti di Milano). Grazie alla collaborazione di Stefano Fasoli del Museo del Santino, saranno esposti anche alcuni santini risalenti al 1895 e ai primi decenni del Novecento. A testimoniare l’impatto che la santi cazione di Giovanna (1920) ebbe sull’opinione pubblica viene esposto un numero originale de La Domenica del Corriere di quell’anno con una magni ca copertina disegnata dal grande Achille Beltrame che mostra la solenne cerimonia presieduta da papa Benedetto XV. Una chicca: sarà esposto anche una copia dell’opera in versi "La Pulcella d'Orléans" di Voltaire in una preziosa edizione tradotta in italiano da Vincenzo Monti e magistralmente illustrata da Giuseppe Mazzoni, pubblicata da Formiggini nel 1914 per la collana “Classici del ridere”.

 Liebig

Liebig

Il mito è mito e scavalca i propri con ni: ed ecco in mostra anche le interpretazioni più inaspettate, come l’irriverente versione a cartoni animati comparsa in una puntata della serie I Simpson (in cui è la piccola Lisa a vestire i panni dell’eroica Pulzella), quella “da joystick” protagonista dei videogiochi Age of Empires II: The Age of Kings e Jeanne d'Arc e quella più romantica evocata dai testi delle canzoni di cantautori del calibro di Fabrizio De André, Angelo Branduardi, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Mireille Mathieu, Elton John e gruppi rock come Arcade Fire e Thy Majestie. In questo senso particolarmente sognicativa risulta l’esposizione del disegno con cui Sergio Daricello, stilista siciliano, ha vinto il concorso indetto da Madonna in occasione del suo nuovo tour: ritraendo l’artista nelle vesti di Giovanna d’Arco, Sergio si è aggiudicato l’onore di vedere la sua opera proiettata sul palco durante l’esecuzione della canzone “Rebel Heart” che la cantante ha dedicato proprio alla cura di Giovanna.

Milo Manara

Sergio Daricello


Immancabile, come ormai da tradizione, il diorama in Lego costruito da Jarno Zani dell’Associazione BrianzaLUG: questa volta il soggetto sarà l’assedio guidato da Giovanna sotto le mura di Orléans ricostruito con migliaia di mattoncini e omini! Esposte anche alcune preziose miniature dipinte da Ugo Pozzati, membro dell’Associazione La fabbrica delle miniature, che illustrano le divise dei soldati che parteciparono alla Guerra dei Cent’Anni.
Importantissimo, nell’evoluzione del mito di Giovanna d’Arco è stato il cinema con 13 pellicole prodotte in più di 100 anni, dalla prima diretta dal grande Georges Méliès nel 1900 (visibile in mostra) con bellissimi tableau vivants no a quella che è di certo rimasta maggiormente impressa nell’immaginario collettivo grazie all’ispirata interpretazione di Ingrid Bergman diretta da Victor Fleming nel 1948 (di cui si possono ammirare il manifesto originale e alcune fotobuste, oltre che una versione a fumetti pubblicata nel 1949). Senza ovviamente dimenticare il ritorno dell’attrice sul grande schermo ancora nei panni di Giovanna ma diretta da Roberto Rossellini nel 1954. 



Maggiori informazioni sulla mostra Giovanna d’Arco. Una supereroina alla Guerra dei Cent’Anni” alla pagina www.museowow.it/wow/it/giovanna-darco/

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