venerdì 3 maggio 2024
IMA KOKO WATASHI. Al Garage di Enna, lo spettacolo di improvvisazione istantanea di musica e danza, in collaborazione con Curva Minore. Il progetto è ideato dalla coreografa e danzatrice giapponese Chikako Kaido e dal contrabbassista giapponese Tetsu Saito.
PITTURA - PERCEZIONE. Alla Glenda Cinquegrana Art Consulting di Milano, in mostra le opere di Antonio Calderara, Marco Casentini, Paolo Iacchetti e Luca Lombardi, a cura di Andrea Daffra.
PITTURA - PERCEZIONE
Mostra collettiva
di
Calderara, Casentini, Iacchetti, Lombardi
A cura di Andrea Daffra
Dal 10 maggio al 22 giugno 2024
Opening: Giovedì 9 maggio ore 18:30
Glenda Cinquegrana Art Consulting - Milano
Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare la mostra Pittura-Percezione, una collettiva a cura di Andrea Daffra che mette in dialogo quattro artisti dell’astrazione italiana ovvero Antonio Calderara, Marco Casentini, Paolo Iacchetti, Luca Lombardi. Secondo le parole del curatore "l’esposizione si configura come un'opportunità per esplorare il complesso rapporto tra linguaggio pittorico, composizione aniconica e comprensione visiva"; in altre parole, secondo Daffra, tra i due poli rappresentati dalla pittura e la percezione si concentrano tutte le componenti essenziali della disciplina.
All’interno di una lettura storica, l’esposizione parte dagli approcci più tradizionali del linguaggio per arrivare fino alle sperimentazioni più recenti ed innovative, confermando il ruolo della pittura quale medium privilegiato per sondare il processo di composizione delle forme sulla superficie della “tela”. Come scrive Daffra "gli indirizzi lessicali dei singoli artisti presentati, adoperati come elementi metaforici per esplorare il mondo circostante, consentono di investigare gli effetti ‘classici’ della percezione, mentre la complessità ottica della trama apre varchi verso una comprensione più profonda dei livelli narrativi custoditi nelle opere".
Glenda Cinquegrana Art Consulting
Via L. Settembrini, 17, I-20124 Milano
Tel: 02 49429104 - E-mail: press@glendacinquegrana.com
PARADISÌACA. Alla SACCA gallery di Modica, la mostra collettiva di 7 artisti che riflettono sul tema della natura, a cura di Giovanni Scucces.
Sarà come fare “un tuffo” nella natura visitare la mostra che verrà inaugurata a Modica sabato 11 maggio 2024 alle ore 19 presso la Galleria SACCA. Paradisìaca, titolo scelto dal curatore Giovanni Scucces, racchiude la visione di un luogo naturale idilliaco, proprio del paradiso, in grado di donare calma, serenità, felicità e pace. La natura, infatti, ha la capacità di migliorare lo stato d'animo dell'uomo, è in grado di meravigliarci e di suscitare in noi un profondo senso di benessere. Il rapporto fra uomo e natura è un tema di grande attualità. Tuttavia, sempre più spesso, non se ne parla con accezione positiva, ma per gli effetti nefasti che si manifestano a causa dell'uomo. Ma è indubbio che tutti noi abbiamo un gran bisogno di riconnetterci con essa. Le aree verdi sono un rimedio contro lo stress. La sensazione di sentirsi connessi con il mondo naturale ci appaga. E secondo alcuni studi, pubblicati dall’American Psychological Association, potrebbe bastare anche la sola visione della natura (semplicemente in foto o video) per ottenere dei benefici. Quindi, pensate un po’ all’effetto che può avere in noi l’incontro fra la natura e il potere terapeutico dell’arte, con la sua capacità di stimolare le aree del cervello deputate alla percezione del piacere ogniqualvolta ci troviamo al cospetto di un’opera che ci ammalia.
Una sensazione che si potrà provare grazie alle opere dei sette artisti invitati: Daniela Balsamo (Palermo, 1970), Antonio Bardino (Alghero, 1973 - Udine), Giovanni Bongiovanni (Augusta, 2001), Simone Bubbico (Torino, 1984), Emilia Faro (Catania, 1976 – Torino), Elisa Zadi (Arezzo, 1979 – Firenze), Davies Zambotti (Torino, 1980 - Milano). Ognuno di loro, all’interno della propria ricerca e in vari modi, ha trattato tematiche legate alla natura. Balsamo crea scenari surreali in cui la natura si riappropria dei suoi spazi. Bardino la celebra esaltandone la bellezza della flora e creando, nell’insieme, dei giardini botanici su tela. Bongiovanni cala nella scena naturale dei ragazzini in azione intenti ad esplorarla o si concentra su prati verdi in cui la presenza dell’uomo può essere solo ipotizzata. Bubbico pone in “simbiosi” uomo e natura attraverso infiorescenze che germogliano da elementi corporei, mentre Faro innalza palme totemiche come simboli spirituali. Zadi si mette a nudo autoritraendosi nell’atto di svestirsi per connettersi appieno con la natura circostante. Infine, Zambotti, con le sue fotografie, ci restituisce una natura trasognata ed eterea, ma anche viva ed estremamente delicata.
Nell'arte, il rapporto uomo-natura si perde nella notte dei tempi, è qualcosa di viscerale. Già parecchie migliaia di anni fa, con le pitture rupestri, e fino ai nostri giorni, l'uomo ha sempre cercato di raffigurare e celebrare la natura in svariati modi. Nella preistoria venivano rappresentati soprattutto animali e figure umane stilizzati, probabilmente a scopo propiziatorio. Nel mondo antico, con gli egizi prima, i greci e i romani poi, avviene una personificazione della Natura, intesa come manifestazione divina per cui ogni elemento è rappresentato da un proprio Dio. La natura acquisisce sempre maggiore rilevanza, non solo per la fauna, ma anche per la flora. Al di là dei motivi fitomorfi, fiori, piante e alberi vengono rappresentati con sempre maggiore perizia fino a giungere a dei veri e propri giardini.
Nel corso del Medioevo, con la crescente affermazione del cristianesimo, la Natura diventa espressione di un solo Dio e diversi elementi naturali acquisiscono una propria simbologia. Essa, in quanto frutto della creazione dell'Altissimo, assurge a sinonimo di perfezione e di connessione con Dio e viene simboleggiata in maniera idilliaca dal Paradiso Terrestre.
Con il Rinascimento e l'avvento della prospettiva, la natura funge da ambientazione, fa da sfondo alla scena principale e giunge a una resa più naturalistica. Ma è solo nel XVII secolo che lo scenario naturale, con la pittura di paesaggio, diventa un genere artistico autonomo. Nell'Ottocento, con il Romanticismo, la natura diviene specchio dell'interiorità umana. Quindi, essa viene rappresentata perché in grado di suscitare emozioni ed esaltare la sensibilità dell'uomo. Poi con la seconda rivoluzione industriale il rapporto con la natura muta, entra in gioco la modernità, il progresso. Così fra Ottocento e Novecento, le rappresentazioni diventano via via meno realistiche e più dinamiche. Dapprima con l'impressionismo e le sue variazioni luministiche e cromatiche, poi con la visione geometrica, frammentata e multipla del cubismo, fino a giungere al surrealismo e alla tipica combinazione di elementi reali e fantasiosi che sfociano in ambientazioni oniriche.
Nella società contemporanea è ormai evidente la frattura creatasi fra l'uomo e l'ambiente. L'arte, quindi, deve farsi portavoce sensibilizzando, anche con il bello, l'opinione pubblica. E in questo caso vuole farlo rendendo manifesta la magnificenza della natura, evidenziando il suo legame con l'uomo e inducendo alla riflessione attraverso dei lavori che ci facciano riscoprire questa primordiale, vitale e imprescindibile connessione con la Natura. Vuole farlo portando il visitatore all'interno di uno spazio, la galleria, in grado di far rivivere questo legame uomo-natura e suscitare delle emozioni. Per far ciò è stata pensata una mostra che richiami l'idea di un piccolissimo Eden, simbolo per eccellenza di giardino primigenio verso cui idealmente volgere.
INFO E CONTATTI
HYPER HEROES. From the deepest web world space. Alla MA-EC Gallery di Milano, la mostra personale di Stefano Bressani, presentazione critica a cura di Elisabetta Roncati.
HYPER HEROES
From the deepest web world space
Mostra personale
di
Stefano Bressani
Presentazione critica a cura di Elisabetta Roncati
9 Maggio - 9 Giugno 2024
Opening: Giovedì 9 maggio 2024 ore 18:00-21:00
MA-EC Gallery - Milano
Giovedì 9 maggio 2024, presso la MA-EC Gallery di Milano, verrà inaugurata la mostra personale "HYPER HEROES. From the deepest web world space" di Stefano Bressani.
HYPER HEROES è uno spot mono formato di opere di colori e forme che catturano lo spettatore, un frattale di forme e concetti in cui ci si può perdere, un luogo in cui puoi entrare e uscire, passando da un parametro figurativo ad uno informale senza alcun punto di riferimento, una sorta di disorientamento programmato che invoglia il tatto e tutti i sensi contemporaneamente.
Girando lo sguardo tra le opere dalle teste grandi e il corpo piccolo, dalle grandi mani e gli occhi stucchevoli, spicca l’opera più importante di tutte, quella che volutamente Bressani ha lasciato fuori da questa tortura di forme. FLASH ci riporta all’ordine facendoci cadere con i piedi per terra, tra la coerenza dell’uomo Stefano Bressani e le incoerenze dell’Artista.
Il Capo della Mostra, la figura più grande resa a scultura che vigila adirata al senso della vita quasi come volersi riprendere il tempo perduto. Il vero gioco si posa su un cambio di direzione inaspettato, dove l’anima di un fumetto romantico come quello uscito dal cappello di Gardner Fox e dalle mani del disegnatore Harry Lampert nel 1940, vuole riprendersi tutto. Proprio lui che, abituato a vivere ad una velocità IPER sonica si vede essere l’unico rimasto vecchio, paradossalmente a sorvegliare una scolaresca di bambini, che a differenza sua, sono tornati a giocare con sé stessi. Se vi abbandonate alle immagini, lasciatevi disorientare dai concetti, cedete gli occhi a ciò che non va spiegato perché è bello che l’Arte possa esprimersi, prima di tutto, secondo una “non logica” che ha una logica: si chiamano idee, e le idee devono essere necessariamente frutto di un pensiero rispettabile e rispettato, un pensiero che sa generare una storia da raccontare. Ognuno uscirà con una opinione e forse un proposito, perché nella vita di ognuno di noi, tutti possiamo ambire ad essere promossi da “super” ad “iper”. Si lascia a voi la conclusione della storia con un suggerimento: forse non importa a quale velocità decidiate di correre, forse l’importante è capire che ogni viaggio lascia un senso profondo, ed anche in questo, forse, ognuno ha avuto la possibilità di iniziare ad essere un super eroe per la propria vita e un iper eroe per la vita degli altri.
“Questa mia nuova mostra - afferma Stefano Bressani - è un PROGETTO che spiega, tra le trame dei miei tessuti, l’importanza del senso del tempo legato al paradosso del vivere dell’uomo moderno in un sistema che, fuori controllo, ci ha inghiottiti. Forse è una provocazione, ma ancor più ne è la mia visione analitica, che prende forma da un pensiero e si palesa attraverso le mie mani per arrivare agli occhi delle persone. Se con il mio progetto di Kaotika affrontavo qualche anno fa il tema del caos urbano in una coraggiosa e tenebrosa visione de-saturata dal colore e drammatica, questa volta voglio giocare come i bambini, in un periodo storico che sicuramente ha più bisogno di svago e ilarità, senza però perdere la consapevolezza di essere adulto”.
BIO
Stefano Bressani è un Artista poliedrico, un generatore creativo di contenuti e Maestro di una Tecnica riconosciuta “unica” nel Panorama dell’Arte contemporanea.
I temi fondamentali del suo lavoro sono il riciclo e la sostenibilità per l’ambiente, osservati secondo la ricerca e l’innovazione che gli hanno permesso in questi anni, di affermarsi per la sua cifra stilistica, riuscendo a coniugare lo Stile appunto nei più disparati settori che hanno come indelebile punto di riferimento la parola “ARTE”.
I tessuti degli abiti acquistati sono scelti con la stessa accuratezza di uno Chef stellato, le trame delle campiture che vengono posizionate sulle sue sculture riportano alla anatomia e alla fisiognomica, per poi essere posizionate in un unico blocco, inciso e modellato, con la stessa precisione che richiede la chirurgia estetica. L’effetto finale di ogni creazione di Bressani accompagna chi osserva in un Mondo parallelo fatto di magia, dove le campiture decise e piene di colore si spingono sulla terza dimensione incontrando la complicità della luce che ne definisce la moltitudine di infiniti piani, creando un gioco di morbidezze che l’occhio desidera esplorare con curiosità, risultato di una esperienza tecnica inattaccabile, resa ancora più forte dai concetti che il Maestro ha saputo esprimere con assoluta coerenza in tutto l’arco del suo percorso.
È proprio dentro il suo “Pianeta delle Stoffe”, in cui è solito invitare i suoi spettatori, che Bressani unisce il tratto figurativo a quello informale attraverso l’interpretazione di concetti in continua collisione logica tra loro ma che, attraverso l’elemento del “chiodo”, trovano spazio nel rigore di una materia plasmata, che dal rilievo di una tecnica plastica passa alla filosofia di un incanto che ammicca alla curiosità di chiunque si avvicini.
Arrivato al Mondo dell’Arte da autodidatta, come Leonardo, con le dovute proporzioni, Bressani ha inventato ed ha saputo abbinare la formazione tecnica a quella onirica, affinando e sperimentando. In questi anni colmi di Progetti, tra i più disparati, l’Artista ha affrontato il Design, la Moda, la Architettura, la Musica, il Cibo e la Storia e la Fotografia.
Oggi non è più la sua Tecnica a farne presentazione, sono la Scomposizione e ricomposizione delle forme che riportano al suo modo di interpretare la sua realtà.
Le Opere di Bressani sono apprezzate in collezioni Pubbliche e private, in Italia e all’estero, tra Musei e Luoghi espositivi Istituzionali; diversi gli attestati di merito fanno parte della sua ricca e varia biografia, tra cui la Benemerenza della sua Città Pavia conferitagli per meriti artistici.
INFO E CONTATTI
martedì 23 aprile 2024
DISEGNARE IL TERRITORIO. In arrivo la IV edizione del Festival dell’Illustrazione Di-Se di Domodossola, con mostre d’arte, collettive e monografiche, incontri, laboratori, workshop, live painting e talk.
In arrivo la quarta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se di Domodossola, da sabato 27 aprile a domenica 26 maggio. L’appuntamento si conferma tra i più attesi e originali del panorama nazionale: nato nel 2021 nell’ambito del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, quello di Domodossola è un festival giovane che continua a tessere una valida e vivace rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell’illustrazione. Grazie a mostre d’arte, collettive e monografiche, incontri, laboratori, workshop, live painting e talk, continua a portare nel nord del Piemonte, in provincia di Verbania, alcuni dei nomi più interessanti e conosciuti legati al mondo dell’arte. Quella che sta per arrivare è la prima parte di un più vasto programma che continuerà a novembre con la mostra di Hugo Pratt in dialogo con Nicola Magrin.
Fulcro della manifestazione gli storici e maestosi spazi del Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola che continuano a dialogare con le opere esposte. Sabato 27 aprile alle ore 17 inaugura Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì, mostra monografica che ruota intorno alla figura dell’Architetto Piero Portaluppi in veste di progettista delle centrali elettriche della valle Antigorio-Formazza. Gianluca Folì è un artista di punta nel panorama italiano dell’illustrazione, art-director del prestigioso calendario Epson. Per l’occasione Folì ha realizzato una serie di cinque grandi tavole a partire da alcuni schizzi realizzati durante la sua prima visita nelle valli ossolane. In mostra anche i disegni preparatori: un’opportunità per entrare nel vivo della tecnica di lavoro dell’artista che, dal bozzetto iniziale, arriva alla tavola finale. Completa l’esposizione una raccolta di fotografie che seguono la costruzione e l’uso delle centrali, accompagnate da libri e memorabilia d’epoca. Un percorso che illustra anche l’incredibile valenza architettonica, storica e artistica delle centrali idroelettriche d’Ossola, frutto dell’ingegno di uno dei più interessanti architetti del secolo scorso.
In contemporanea, lungo la centrale via Rosmini di Domodossola, sarà possibile visitare “Passare le Alpi”, percorso artistico realizzato completamente all’aperto e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese. 28 gli illustratori e artisti coinvolti che hanno lavorato su diversi temi: paesaggi dei valichi tra Italia e Svizzera, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.
Evento centrale della quarta edizione, sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18, Mostra mercato “Plein Air” nel centro storico di Domodossola, tra le piazze Chiossi e Fontana, e la via Motta. Trenta artisti che hanno collaborato con il progetto Di-Se nei suoi primi tre anni tornano in Ossola per presentare dal vivo i propri lavori. Nel corso dell’evento realizzeranno per il pubblico sketch e dimostrazioni delle tecniche utilizzate. Tra gli espositori: Cristina Amodei, Sara Bernardi, Cecilia Campironi, Lorenzo Duina, Andrea Legnaioli, Sofia Maltempi, Marco Goran Romano, Gabriele Pino, Carol Rollo, Antonello Ruggieri, Federico Salis, Paola Tassetti, Ilaria Zanellato. Alle 18.30 presso il Collegio Mellerio Rosmini, presentazione di The Milaneser Book, la prima raccolta di cover della rivista immaginaria The Milaneser. Il volume raccoglie illustrazioni dal 2020 al 2023 con contributi di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. A seguire apericena con gli artisti lungo la via Rosmini. L’evento è organizzato in collaborazione con Proloco Domodossola.
Tanti gli eventi collaterali previsti per questa prima parte di programma. Sabato 4 maggio alle ore 18 al Collegio Mellerio Rosmini presentazione del libro Centomila cavalli per Milano di e con Andrea Cannata. L’autore parlerà dello sviluppo idroelettrico delle Valli Devero, Formazza e Antigorio da fine Ottocento al 1962. Domenica 5 maggio visita guidata alla centrale idroelettrica di Verampio, a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna dove sarà esposta una selezione delle tavole della mostra “Herbarium Vagans” (visitabile dal 27 aprile al 26 maggio).
Sabato 11 maggio, inaugurazione alle ore 17 a Calasca Castiglione della mostra Calasca e le sue frazioni, venti acquarelli originali di Caterina Gomirato (aperta fino al 30 giugno).
Sabato 18 maggio, alle ore 15 al Collegio Mellerio Rosmini, laboratorio creativo Alla ricerca delle Creature Fantastiche con l’illustratore Gabriele Pino. Pino da tempo ha avviato una ricerca sul mondo del fantastico nella tradizione popolare delle regioni d’Italia. Il laboratorio è rivolto a bambini da 6 a 10 anni (è richiesta la prenotazione ad amossola2015@gmail.com). A seguire, alle 17.30 presentazione di Sul dorso del basilisco, il quaderno d’artista di Gabriele Pino frutto di una ricerca sul mondo del fantastico nelle vallate ossolane.
Continua inoltre la proposta dell’Artoteca Di-Se, progetto che, primo in Piemonte, promuove il prestito domestico gratuito di opere d’arte. Maggiori informazioni su: artotecadise.it
Il festival Di-Se è a cura di Paolo Lampugnani e di Associazione Musei d’Ossola. La realizzazione di Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del VCO.
La seconda parte del festival porterà a Domodossola nuovi grandi artisti e opere, tra cui le tavole del celebre Hugo Pratt, uno dei fumettisti più noti in Italia, padre di Corto Maltese, in dialogo con Nicola Magrin, pittore e illustratore, compagno di viaggio dello scrittore Paolo Cognetti, autore della copertina di “Le otto montagne”. La mostra Passi silenziosi nel bosco. Da Hugo Pratt a Nicola Magrin lungo i sentieri degli indiani americani sarà allestita al Collegio Mellerio Rosmini a novembre di quest’anno.
FESTIVAL DI-SE | QUARTA EDIZIONE | PARTE I
Tutte le mostre sono aperte dal 27 aprile al 26 maggio 2024
Ingresso libero
MOSTRE
Elektricon. Portaluppi in Ossola di Gianluca Folì
Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)
inaugurazione, sabato 27 aprile ore 17
aperture | venerdì 15-19 | sabato e domenica 10-13 | 16-19
aperture straordinarie lunedì 29 e martedì 30 aprile, mercoledì 1 maggio 16-19
visite guidate su prenotazione amossola2015@gmail.com (costo 3€ a persona, minimo 5 persone, massimo 20)
PASSARE LE ALPI
mostra outdoor lungo via Rosmini, Domodossola (VB)
visite guidate per scolaresche su prenotazione amossola2015@gmail.com
HERBARIUM VAGANS
laboratorio Consorzio Erba Böna, località Verampio 20, Crodo (VB)
CALASCA E LE SUE FRAZIONI di Caterina Gomirato
inaugurazione, sabato 11 maggio ore 17
sala polivalente località Antrogna 67, Calasca Castiglione (VB)
apertura fino al 30 giugno (su prenotazione al numero 0324-81007)
IN GIORNATA
PRESENTAZIONE LIBRO | CENTOMILA CAVALLI PER MILANO di e con Andrea Cannata
sabato 4 maggio ore 18
Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)
VISITA GUIDATA ALLA CENTRALE IDROELETTRICA DI VERAMPIO
domenica 5 maggio ore 15
a seguire tappa con degustazione al laboratorio del Consorzio Erba Böna + Herbarium Vagans
su prenotazione progettiproloco@gmail.com | 3780624798
LABORATORIO CREATIVO | ALLA RICERCA DELLE CREATURE FANTASTICHE con Gabriele Pino
sabato 18 maggio ore 15
Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)
per bambini da 6 a 10 anni
su prenotazione amossola2015@gmail.com
ore 17.30
presentazione del quaderno d’artista Sul dorso del basilisco di Gabriele Pino
MOSTRA MERCATO “PLEIN AIR”
sabato 25 maggio dalle 10.30 alle 18
centro storico di Domodossola (VB), tra piazza Chiossi, piazza Fontana e via Motta
PRESENTAZIONE DI THE MILANESER BOOK
sabato 25 maggio ore 18.30
Collegio Mellerio Rosmini, Via Rosmini 24, Domodossola (VB)
*La mostra Elektricon. Portaluppi in Ossola sarà visitabile fino alle ore 22
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Associazione Musei d'Ossola
IG Associazione Musei d’Ossola
FB Associazione Musei d’Ossola | Di-Se
Ufficio stampa: Paola Fornara (Amossola)
Mob. 346 3002931 - Email: paola.fornara@gmail.com