STAY COOL. BE SOCIAL.

venerdì 19 luglio 2024

Piotta in concerto a Parco Tittoni tra rap e cantautorato. Uno show che attraversa tutti i suoi 10 album di studio, e più di 25 anni di musica, con particolare attenzione all'ultimo lavoro 'Na notte infame.

 

PIOTTA


Nuovo album

'Na notte infame


Mercoledì 24 Luglio ore 21:30


Parco Tittoni 

Via Lampugnani, 62 – Desio (MB)


Euro 12 

Infoline 3398842707


'Na notte infame è il titolo del nuovo album del cantautore e rapper Tommaso Zanello alias Piotta, che presenterà dal vivo mercoledì 24 luglio al Parco Tittoni di Desio (MB). 

Uno show che attraversa tutti i suoi 10 album di studio, e più di 25 anni di musica, con particolare attenzione all'ultimo disco. 'Na notte infame, decimo lavoro di studio, prende tutta l'ispirazione dalla recente e prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio. Con lui, apprezzato scrittore e saggista, ha firmato molti dei testi, e proprio la voce e i versi del fratello aprono la prima traccia. 'Na notte infame è un percorso emotivo in quel labirinto di sentimenti che è il rapporto tra fratelli


Attraverso le vicissitudini personali e generazionali di Tommaso e di Fabio, la voce di Piotta racconta le epoche che hanno segnato le loro generazioni. Dagli anni di piombo all'Italia campione del Mondo, dal boom dei ‘90 al crollo del Muro di Berlino, dalle controculture dei '70 fino alla nascita dell'Hip-Hop italiano. Il rap di Piotta si fa più introspettivo e consapevole che mai, nel disco come dal vivo. Un viaggio inedito per suoni e formazione, così che dopo l'album, è stato pubblicato da La Nave di Teseo il primo romanzo di Tommaso dal titolo "Corso Trieste", scritto a quattro mani con il fratello Fabio, proprio come il disco, che ne è la colonna sonora. 



Tommaso PIOTTA Zanello 
(Foto Alfredo Villa)


Uno spettacolo diverso, un viaggio che racconta il rapporto tra due fratelli tramite la musica, da quella dei cantautori (Rimmel di Francesco De Gregori e Serpico con i Tiromancino) al rock (WOT! con l'inglese Captain Sensible e A testa alta), dal funk (Troppo Avanti con l'amico Caparezza e Spingo io) al rap (Io non ho paura e La Valigia), incluso quello degli esordi ai tempi di Assalti Frontali, Villa Ada Posse e gli amici di crew Colle der Fomento e Cor Veleno ('Na Notte infame, La Forza che scorre, Ognuno con un sè, l'omaggio a Primo Brown). Da alcune sue storiche hit (La Grande Onda, Vengo dal Colosseo, 7 vizi Capitale) alle colonne sonore (Suburra, La Mossa del Giaguaro, Ciclico), fino agli ultimi singoli (Lode a Dio, Professore e Se se se se). Sul palco con Piotta il compositore Francesco Santalucia (piano, basso, percussioni), il polistrumentista Augusto AKU Pallocca (sax, synth, rap), Francesco Fioravanti (chitarra elettrica e acustica), Claudio Cicchetti (batteria e percussioni), accompagnati dai visual e dal sound engineer Cristiano Boffi.

 



www.piotta.net



TONI CAMPO. 33 anni di fotografia. Un percorso artistico attraverso il tempo. A La Corte del Vespro di Vittoria, una retrospettiva, anche con opere inedite, del celebre fotografo Toni Campo ne racconta il vissuto personale ed il vasto percorso artistico e professionale, a cura di Francesco Palazzolo.

 


TONI CAMPO. 33 anni di fotografia. 
Un percorso artistico attraverso il tempo

A cura di Francesco Palazzolo

19 luglio - 22 settembre 2024
Vernissage: Venerdì 19 luglio alle ore 19:30

La Corte del Vespro  - Vittoria (RG)


Una carrellata di opere fotografiche per raccontare la storia artistica di Toni Campo. Il celebre fotografo presenta una retrospettiva che racconta il suo vissuto personale e professionale. 

Negli spazi de “La Corte del Vespro”, tra Vittoria e Pedalino, saranno esposte, a partire dal 19 luglio, le foto di Toni Campo. Dai primi scatti subito dopo gli studi all’Istituto Europeo di Design di Milano fino al lavoro degli anni più importanti della sua carriera. 

La mostra si intitola “Toni Campo. 33 anni di fotografia. Un percorso artistico attraverso il tempo”. Il vernissage è in programma il 19 luglio 2024, alle 19:30 (ingresso libero). Resterà aperta fino al 22 settembre 2024, dalle 19:30 alla mezzanotte, con un calendario di date programmato.

Rovistando tra le sue pellicole e tra le foto conservate da anni, Toni Campo ha rivissuto i momenti della sua vita, con la coscienza del tempo che passa e che trasforma via via tutte le cose. Ha scoperto delle foto realizzate da giovane, foto conservate da decenni e oggi, guardando con un occhio diverso, ha deciso di mostrarle al pubblico. Le foto sono, in qualche modo, la testimonianza di un percorso artistico vasto, di una cifra stilistica che è cresciuta nel tempo.

La rassegna non è suddivisa per tipologie, ma segue un percorso cronologico e i concetti che via via esso ha espresso. L’obiettivo è permettere al pubblico di entrare nei meandri più personali della sua arte, di farlo addentrare in una storia di vita e di pensiero che le foto sono capaci di esprimere.  

«La mostra – spiega Toni Campo - è l’occasione per riannodare i fili della memoria. È un momento per fermarsi e per capire, per andare avanti in modo diverso, con nuove tappe che ci attendono. Le foto dal 1991 al 1999 sono molto metafisiche, concettuali, legate a un simbolismo. È quasi assente la figura umana. Dal momento del mio incontro con Francesco Palazzolo, nel 1999, qualcosa è cambiato nella mia vita così come nella mia arte. Da quel momento, ho iniziato a rivalutare la figura umana, a guardare il mondo con occhi diversi».

La mostra sarà una rivisitazione del percorso artistico di Toni Campo. Vi sono alcune foto inedite, ma anche foto celebri, molto note e che hanno fatto parte della storia di alcune mostre importanti. «Vi sono anche delle foto tratte dal libro “Fumi, lussi e miserie del mio paese” ispirato dall’incontro con Gesualdo Bufalino – aggiunge Toni Campo – Ho incontrato Bufalino nei suoi ultimi anni, quando stava ultimando “Museo d’ombre” e mi disse della sua Comiso che lui vedeva come “città teatro”. Io ho voluto scrivere “Fumi, lussi e miserie del mio paese” guardando alla mia Comiso, insieme a Palermo, come una “città set fotografico”. Il libro, che ho dedicato ai miei genitori, cerca di mostrare una Sicilia proiettata verso il futuro, assolutamente fuori da alcuni stereotipi del passato. Io ho lasciato la Sicilia da giovane e ho vissuto a lungo a Milano. L’ho ritrovata dopo alcuni anni riscoprendo un amore infinito. Chi ama qualcosa o qualcuno, lo fotografa. E così io ho fatto”.


Toni Campo e Francesco Palazzolo

Dal 2014 Toni Campo ha scelto di tornare a vivere in Sicilia. “La Corte del Vespro” è diventata una sede espositiva e sede di corsi professionali di fotografia. Oggi continua a collaborare con importanti riviste di moda. La mostra “Toni Campo. 33 anni di fotografia” è stata allestita e curata da Francesco Palazzolo e realizzata con la collaborazione di Dentonio Belgrado, Ottica Di Grandi (Modica -Frigintini), Dolcé Ragusa, Faser Ragusa.




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INFO E CONTATTI




LA CORTE DEL VESPRO
Associazione Culturale 
C/da Bastonaca - Vittoria (RG)

ORARI
19:30 - 24:00
INGRESSO GRATUITO

Email:lacortedelvespro@gmail.com 

 Ufficio Stampa: Francesca Cabibbo
M. + 39 393 0000061 - E-mail: francescacabibbo@gmail.com


A Modica, la presentazione del libro «Per capire quello che sta succedendo» di Pippo Avola, a cura della Prof.ssa Maria Lucia Zocco e il Prof. Giovanni Carbone, accompagnati dalle letture dell'attore e regista Saro Spadola.

 


Presentazione libro
"Per capire quello che sta succedendo"
di
Pippo Avola

Giovedì 25 luglio 2024 alle ore 20:30

Con il patrocinio del Comune di Modica e la collaborazione di «l'A/telier

Presentano la serata la Prof.ssa Maria Lucia Zocco e il Prof. Giovanni Carbone, 
accompagnati dalle letture dell'attore e regista Saro Spadola

Belvedere Pizzo di Modica Alta (RG)




Sarà presentato giovedì 25 luglio 2024, alle ore 20:30, al Belvedere Pizzo di Modica Alta (RG), con il patrocinio del Comune di Modica e la collaborazione di «l'A/telier, non luogo di situazioni e contemporaneità», la silloge poetica «Per capire quello che sta succedendo» di Pippo Avola (Scripta edizioni, Verona). Presentano la serata la Prof.ssa Maria Lucia Zocco e il Prof. Giovanni Carbone, accompagnati dalle letture dell'attore e regista Saro Spadola. 

Il libro, già selezionato per il «Premio Pagliarani», restituisce, attraverso versi e lettere, la vicenda umana ed artistica di Pippo Avola al luogo in cui è nato e cresciuto. 
Editore eclettico, intellettuale militante, Pippo Avola – tra gli animatori del Cineclub «Il Confronto» di Modica insieme, tra gli altri, a Franco Ruta, “Ciccio” Belgiorno e Matteo Monaco - lascia la sua città per Roma alla fine degli anni '60, convinto dal pedagogista Luigi Volpicelli. Nella capitale intreccia rapporti di amicizia e culturali con alcuni tra gli esponenti più in vista dell'avanguardia artistica, tra questi Achille Perilli, Alberto Bardi, il vecchio amico Giovanni Puma modicano come lui. Nei primi anni '70 si trasferisce a Verona, apre una sua Galleria e fonda la casa editrice «Edizioni Linea 70». Ospita mostre e realizza preziose cartelle di acqueforti e acquetinte di Emilio Vedova, Giulio Turcato, Piero Dorazio, Emilio Scanavino, Eugenio Carmi, pubblica scritti di Paolo Volponi, Angelo Maria Ripellino, Elio Pagliarani, Emilio Villa, Edoardo Sanguineti, Carlo Castellaneta e Umberto Eco. 

Pippo Avola supera la manichea concezione del mondo dell'arte come ambiente neutrale, lo rende invece strumento potente ed innovativo di dialogo per una prospettiva concreta di cambiamento sociale e culturale. In altre parole rende l'arte ambiente politico nel significato etimologicamente più puro del termine, dal greco Polis, che mai prescinde dai primigeni concetti di dialettica, critica, partecipazione collettiva.




L’A/TELIER
NON LUOGO DI SITUAZIONI E CONTEMPORANEITÁ

Via Pizzo 42, 97015 MODICA
Alberto Sipione
M. +39 333 7296148 - Wathsapp 0041788807174 - info@lateliermodica.it



mercoledì 10 luglio 2024

INDIPENDENTI RIBELLI E MISTICI. Nella cittadina picena di Ripatransone, per tutto il periodo estivo, torna la rassegna d’avanguardia culturale ideata da Mara e Mario Vespasiani. Ad inaugurare questa IV edizione, lo spettacolo "Al di là dell’occhio” del Duo Lalimberti.

 


IV EDIZIONE
INDIPENDENTI BELLI E MISTICI

Rassegna d’avanguardia culturale ideata da Mara e Mario Vespasiani 

Primo appuntamento
Giovedì 11 luglio 2014 ore 19:00

“Al di là dell’occhio” 
Spettacolo-riflessione 
di 
Duccio Limberti e Lali Burduli 
 (Duo Lalimberti)


Studio d’Arte Vespasiani 
Corso Vittorio Emanuele II, 34 -  Ripatransone




La quarta edizione della rassegna ideata da Mara e Mario Vespasiani dal titolo “Indipendenti, Ribelli e Mistici” in scena nella splendida cittadina picena di Ripatransone, intende riflettere sulla comprensione del presente attraverso inconsuete quanto concrete chiavi di lettura, che partono dalle arti e arrivano alla scoperta di quella particolare condizione capace di elevare il proprio sé, facendo leva sull’ascolto, la sensibilità e l’ispirazione.

Ai protagonisti coinvolti, attraverso la propria esperienza professionale ed umana viene chiesto di interpretare il periodo storico attuale e di proporre una lettura lungimirante della nostra epoca, in quanto la rassegna si pone il fine di maturare una consapevolezza individuale, in grado di stimolare tutta una serie di processi, partendo dall’evoluzione interiore fino a raggiungere, quello che sembrerebbe un concetto utopistico, di unificazione armonica col tutto.

Il primo incontro di questa quarta edizione si intitola “Al di là dell’occhio” uno spettacolo-riflessione di Duccio Limberti e Lali Burduli conosciuti a livello nazionale come il Duo Lalimberti. Duccio e Lali, racconteranno l’esperienza di essere “ciechi” e di guardare le bellezze del mondo con gli occhi chiusi. Il loro toccare con le mani il mistero e la mistica del vivere la vita come un miracolo, come destino preannunciato, meritato, dato in premio quando segui il motto “Gratis accepistis, gratis date”.

Duccio, cieco dalla nascita, farà riferimento anche al suo secondo libro “Vista con Sophia” (editore “Sensibili alle foglie”) scritto in forma di dialogo con Sofia Rondelli che gli ha rivolto quelle domande che un “normodotato” avrebbe voluto porre ad una persona non vedente ma con doti fuori dal comune, trattandosi di un musicista autodidatta, arrangiatore singolare, improvvisatore, pianista e compositore dall’impressionate memoria musicale.

Mara e Mario Vespasiani


Mara e Mario Vespasiani hanno organizzato tale serie di appuntamenti, intrecciando le forme espressive più varie tra arte ed educazione, meditazione e musica, ecumenismo e attivismo, al fine di osservare la società dalla prospettiva del pensiero creativo e favorire una trasformazione personale, una presa di coscienza individuale che sappia muoversi tra la ricerca della bellezza e le tecnologie artificiali, tra le grandi speranze e le più sottili contraddizioni.

Gli incontri, che daranno lustro all’offerta culturale adriatica, si svolgeranno nell’arco di tutto il periodo estivo presso il rinomato Studio d’Arte Vespasiani a Ripatransone nelle Marche a partire dalle ore 19:00.

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti ma essendo destinata ad un numero limitato di persone avviene tramite prenotazione al numero +39 3336361829




Duccio Limberti nasce nel 1968 a San Gimignano. Cieco dalla nascita, diplomato in lingue nel 1987, presso il conservatorio Martini di Bologna ha conseguito l’attestato di teoria e solfeggio. Musicista autodidatta, arrangiatore, cantante, improvvisatore, compositore. Vive a Poggibonsi, ha lavorato per 30 anni in un ospedale come centralinista. Nel 2021 ha scritto 2 libri. Insieme con la moglie Lali Burduli, georgiana di origine, costituisce il DUO LALIMBERTI. Nel 2017 è uscito il loro primo album “L’Italia canta la Russia”. Il 6 novembre 2022 è uscito il loro secondo album “L’Italia canta e suona la Georgia” entrambi presentati nel programma Battiti di Radio3 RAI.

EGO. Ad Acireale la mostra diffusa, declinata in 9 locations, dell'artista poliedrico Giuseppe Patanè, a cura di Carlo Micheli.


EGO
Mostra diffusa 

di

Giuseppe Patanè

A cura di Carlo Micheli


14 luglio – 29 settembre 2024

Inaugurazione: Domenica 14 lugli ore 18:30


Teatro Bellini - Acireale


I luoghi della mostra:

Palazzo di Città Sala Zelantea, Chiesa di San Benedetto, Chiesa di San Rocco, Teatro Bellini, Chiesa degli “agonizzanti” San Crispino, Chiesa di Santa Maria Odigitria, Museo Diocesano, Biblioteca e Pinacoteca Zelantea, Cattedrale Ss.ma Maria Annunziata



Domenica 14 luglio alle ore 18.30 presso il Teatro Bellini di Acireale sarà inaugurata la mostra “Ego” di Giuseppe Patanè a cura di Carlo Micheli, visitabile fino al 29 settembre. Il foyer del Teatro Bellini era stato aperto già alcuni anni fa ed è stato di recente riqualificato anche in vista dell’inaugurazione della mostra “Ego” che rappresenta in qualche modo l’occasione per riconsegnarlo nuovamente alla città.

La mostra è stata fortemente voluta dalla Città e dalla Diocesi di Acireale come ricordato durante la conferenza di presentazione svoltasi lo scorso 28 giugno presso la Biblioteca Zelantea, cui hanno preso parte: il Presidente dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, Michelangelo Patanè; il Sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo; il Vescovo di Acireale, Mons. Antonino Raspanti, il curatore, Carlo Micheli; e l’artista Giuseppe Patanè. 





L’ampia antologica ripercorre i momenti salienti della ricerca artistica di Giuseppe Patanè, ma soprattutto le tappe di quell’impegno sociale ed etico che è ormai elemento indispensabile e irrinunciabile della definizione stessa di “arte contemporanea”.  La mostra presenta opere estrapolate da differenti cicli - La forza della natura, Ferite, Naufragi, Show must not go on, Senzatutto (Neve), Ego, Presagi, Dialoghi, Conosci te stesso - e si configura come un accostamento di veri e propri camei che formano una sorta di wunderkammer in cui Naturalia e Mirabilia si alternano secondo un ritmo narrativo incalzante. 




La multiforme ricerca di Giuseppe Patanè è improntata alla sottolineatura di tematiche sociali e al richiamo a quelle forme di rispetto verso i nostri simili, e verso il mondo che ci ospita, divenute ormai indifferibili.  Una visione etica ed estetica della realtà, che trae spunto e linfa dalle tradizioni storico/culturali della terra siciliana e dalla cultura mediterranea, dall’innato senso di reciproco rispetto e dalla condivisione, tramite il linguaggio dell’arte, di valori universali




«Il percorso artistico di Giuseppe Patanè, per le sue peculiarità – spiega Carlo Micheli, curatore della mostra - impone la necessità di una rilettura costante e sistematica della sua produzione, la verifica di quel filo conduttore che ne sottolinea la coerenza artistica, pur nell’eterogeneità delle scelte stilistiche adottate. Nelle sedi messe a disposizione dalla città di Acireale, pertanto, si è scelto di presentare opere provenienti da differenti cicli, con richiami alle radici storico-mitologiche della terra siciliana, alle sue tradizioni culturali, al concetto stesso di bellezza che diviene attrazione e rispetto per la forza immane della natura, del vulcano, del mare.  Ciò che unisce e giustifica i manufatti (e mai termine fu più appropriato) - dipinti, sculture, installazioni, oggetti d’arredo, gioielli, sperimentazioni alchemiche, tutto è creato dalle sole mani dell’artista, senza l’ausilio di pennelli, spatole o qualsivoglia altro attrezzo o strumento - tanto eterogeneo è il “modus operandi” di Patanè, basato sull’emotività, che viene in seguito decantato razionalmente e concettualizzato ma che, di primo acchito, è il frutto di un impeto emozionale, di una risposta viscerale a sollecitazioni negative di vario genere, quali ingiustizie, maltrattamenti, disonestà, sperequazioni, falsità






La mostra è stata ideata per essere declinata in 9 locations - Palazzo di Città Sala Zelantea, Chiesa di San Benedetto, Chiesa di San Rocco, Teatro Bellini, Chiesa degli “agonizzanti” San Crispino, Chiesa di Santa Maria Odigitria, Museo Diocesano, Biblioteca e Pinacoteca Zelantea, Cattedrale Ss.ma Maria Annunziata - dove il concetto di EGO e tutte le desinenze ad esso riferite vengono analizzate attraverso i lavori di Giuseppe Patanè. 



Patanè trasforma l’indignazione, il dolore, l’offesa in atti concreti di segno opposto, contrattaccando con estrema lucidità ed efficacia, utilizzando l’affilatissima arma dell’arte. Si percepisce nei suoi lavori un equilibrio formale capace di esaltare le varie componenti, senza cadute o prevaricazioni, bilanciando con maestria i contenuti e la forma.                                                                                          

Pittura, scultura, fotografia, ready made, si contaminano vicendevolmente, annullando di fatto le barriere preconcette e settoriali, esaltando al contrario i punti di contatto e di fusione tra i generi e gli stili, preferendo, alla riconoscibilità del proprio operato, l’incisività dell’intervento e l’inequivocabilità dei contenuti.





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INFO E CONTATTI

SEDI DELLA MOSTRA
Palazzo di Città Sala Zelantea, Chiesa di San Benedetto, Chiesa di San Rocco, Teatro Bellini, Chiesa degli “agonizzanti” San Crispino, Chiesa di Santa Maria Odigitria, Museo Diocesano, Biblioteca e Pinacoteca Zelantea, Cattedrale Ss.ma Maria Annunziata 

ORARI  
Biblioteca Zelantea (via Marchese di Sangiuliano 17) martedì 10:00 - 13:00 / 15:30 - 18:30 da mercoledì a sabato 10:00 - 13:00 
Le altre sedi: Tutti i giorni dalle 18.30 alle 22.00 
  
  
Contributo: Manifestazione realizzata con il contributo dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. 
  
Patrocini: Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Comune di Acireale, Diocesi di Acireale 
Accademia degli Zelanti e dei Dafni, Fondazione Maria Barbagallo 
  
Col sostegno di: Roberta Bevilacqua per Mediolanum – Chiara Miceli per Generali – Glamour Immobiliare – Tomarchio Pastecceria Siciliana – Cooking Out di Seby Sorbello – Farmacia Comunale Valverde – Cantieri Calzature – Canonica degli Archi – Associazione SEME 
  
Mediapartners: Art&Investments, Exit Urban, Frattura Scomposta Art Magazine 
  
Grafica: MetaAlternativa 
  
Videomaker: Depth of Focus 
  
Ufficio stampa: Valentina Lucia Barbagallo 
 M. (+39) 3498471800 - Email: presspressoffice@gmail.com - pressofficevlb@gmail.com

martedì 9 luglio 2024

THE WAY YOU LOOK. Alla Giulio Galgani Art Gallery di Pietrasanta, in mostra le opere di Horst Beyer, Vincenzo Calli, Jorge Cavelier e Xunmu Wu. La mostra, ideata ed organizzata da MA-EC Gallery, è a cura della storica dell’arte e giornalista Daniela Pronestì.

 


THE WAY YOU LOOK

Horst Beyer / Vincenzo Calli / Jorge Cavelier / Xunmu Wu

A cura di Daniela Pronestì


Con il Patrocinio del Comune di Pietrasanta

12 -26 luglio 2024

Opening: Venerdì 12 luglio alle ore 18:30

Giulio Galgani Art Gallery, Piazza Duomo, 4, Pietrasanta



Venerdì 12 luglio 2024, presso la Giulio Galgani Art Gallery di Pietrasanta, sarà inaugurata la mostra "The way you look" che vede in dialogo le opere di Horst Beyer, Vincenzo Calli, Jorge Cavelier e Xunmu Wu. Ideata ed organizzata da MA-EC Gallery, l’esposizione è a cura della storica dell’arte e giornalista Daniela Pronestì. La mostra sarà visitabile fino al 26 luglio 2024.

Afferma la curatrice Daniela Pronestì: "The way you look" pone l’accento sullo “sguardo” come tramite di interpretazione del mondo attraverso il quale l’artista costruisce il proprio racconto ed offre una chiave di lettura del reale. Nell’era dell’ipervisibilità, richiamare l’attenzione sullo “sguardo” dell’arte significa rivalutare un modo di osservare e raccontare il mondo che attribuisce importanza alla soggettività del giudizio rispetto alla visione conformista e stereotipata veicolata dai mass-media. Attraverso gli “occhi” dei quattro artisti, tutti molto diversi tra loro per provenienza, stile e formazione, lo spettatore potrà accedere ad uno sguardo nuovo e diverso sulla realtà, riflettere su questioni che riguardano l’attualità ma anche “evadere” dai tempi odierni per sondare altre dimensioni legate al bello e al simbolo. L’obiettivo è invitare a riflettere sull’importanza di recuperare uno sguardo proprio sulle cose, non vincolato ai modelli imperanti, facendo così dell’arte un tramite per riconnettere l’individuo alla proprie capacità interpretative."


Horst Beyer - Supernova, 2023, tecnica mista e fili elettirci su tela 80x80 cm

Horst Beyer, nato a Deggendorf, dal 2000 vive in Toscana. Continua il suo lavoro artistico focalizzandosi sempre più su una tecnica unica: il design pittorico con cavi elettrici.  Trovati inizialmente per puro caso sul ciglio di una strada i cavi elettrici si trasformano nella sua preziosa materia prima. Affascinato da questo materiale riciclato, apparentemente ordinario, inizia ad esplorarne le sue proprietà e potenzialità creando una meta-pittura consistente in un intreccio di fili elettrici di provenienze e spessori diversi che, spesso “scortecciati” dalla loro guaina di plastica, ne rivelano la lucentezza del rame al loro interno. Sono opere che hanno una natura tessile, traspirante e trasparente, formanti disegni compulsivi ma ricomposti in un algido ordine. Assemblaggi bidimensionali e tridimensionali che attraverso contrasti di colore, materiale, linea e superficie, enfatizzano il bagliore metallico e la lucentezza del rame. 

Vincenzo Calli - L'approdo, 2022, olio su tela 60x60 cm

Vincenzo Calli dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Sansepolcro, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. A soli 21 anni tiene la sua prima mostra. Nel 1984 inizia l’avventura “americana”, è invitato ad esporre nella World-Exposition -New Orleans in Louisiana. Nel 1986 vince il primo premio “Arte 86” della rivista Mondadori per la pittura ed è invitato ad esporre nelle importanti gallerie: “ Il Parametro” a Roma e “Salomon e Augostoni Algranti” a Milano. È nel 1993 che il gallerista Michel Douberville, dopo aver visto una sua tecnica mista invita l’artista con una personale presso la storica Galleria d’Arte Bernheim-Jeune di Parigi dove esposero i grandi della pittura, Renoir, Cézanne, Van Gogh e Modigliani, il catalogo fu presentato da Roger Bouillot e dallo scrittore Alberto Bevilacqua. Da quel momento, continua l’ascesa dell’artista che ha al suo attivo numerose mostre personali sia in Italia, sia all’estero. Sue opere sono conservate presso Istituzioni pubbliche e in collezioni private.

Jorge Cavelier - Bosco argentato, 2024, gouache e punta d'argento su tela_84x140 cm

Jorge Cavelier è nato in Colombia nel 1953. Dopo aver studiato a New York, si è laureato in pittura all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Tornato in Colombia, fonda uno studio per artisti a Bogotá, "Trazo". In questi anni insegna anche tecniche pittoriche. Nel 1999 è stato rapito dai terroristi colombiani FARC, rilasciato nel 2000 è emigrato negli Stati Uniti dove gli è stata concessa la cittadinanza per i suoi straordinari talenti come artista. Attualmente vive e lavora a Key Biscayne, Florida.  Ha numerose mostre internazionali, sia collettive che personali, e le sue opere sono esposte in istituzioni pubbliche e fanno parte di importanti collezioni private.  Nel 2019 è stato selezionato tra gli artisti di Pei’s World. la mostra curata da Luca Beatrice che si è tenuta a Venezia durante la Biennale. Tra le mostre più recenti, 2023 The Tropics, Adelson Galleries, 2022 WopArt Fair, Lugano, 2020 Rigenerazione. Virtual solo exhibition. www.wepresentart.com, 2017 Le forme del tempo, MA-EC Gallery, Milano.

Xunmu Wu - Wild and silent nature B1400, 2017, olio su tela80x60 cm

Xunmu Wu è nato a Shanghai nel 1947. Ha vissuto 17 anni nel deserto del Gobi e nell'entroterra dei monti Tianshan, e questa esperienza ha avuto una grande influenza sulla sua arte, gioie e dolori della convivenza con la natura hanno  segnato la sua anima. Alla fine degli anni '80, durante un viaggio a piedi di sei anni, ha attraversato le zone montuose di confine dello Yunnan, Guizhou e Guangxi,  raccogliendo e registrando le tracce culturali. Attualmente vive e lavora a Shanghai.
Tra le sue mostre più recenti, 2024 #Artforsustainability, Firenze, 2023 Starry Sky of Shepherds al Museo Scalvini di Desio, 2023 Salon des indépendants, Art Capital, Grand Palais Éphémère, Parigi. Nel 2022 alcune sue opere vengono selezionate per mostre a Genova ed è vincitore del Fiorino d’argento al Premio Firenze 2022, 2022 Time Tunnel, a cura di Paolo Sabbatini,  presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, 2021 Fiabe Antiche, Shanghai e online su www.wepresentart.com, 2021 Present Art Festival, Desio. Nel 2023  Xunmu Wu entra nel CAM, il  Catalogo dell’Arte Moderna, Editoriale Giorgio Mondadori di Cairo Editore. Xunmu è stato invitato ad esporre all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove terrà in agosto una mostra personale a cura di Claudio Rocca.


INFO E CONTATTI



MA-EC Gallery 
Via Santa Maria Valle 2, Milano
Tel: +39 02 3983 1335 - Email: info.milanart@gmail.com
ORARI
Martedì-giovedì ore 18:30-23:00 - Venerdì-domenica ore 18:30-24:00