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giovedì 10 ottobre 2024

LXVIII Premio Basilio Cascella 2024. Selezionati 7 pittori e 9 fotografi per l'edizione " Frammenti di Coscienza", dedicata alla memoria di Philippe Daverio.


LXVIII Premio Basilio Cascella 2024

Questa edizione è dedicata alla memoria di Philippe Daverio

Vernissage: Sabato 12 ottobre 2024, ore 18:00

Teatro F. P. Tosti, Corso Garibaldi, 7, Ortona CH 


ORARI

Mar, mer, ven 9:30-12:30 / 17:30-19:30; gio 9:30-12:30; sab 10:00-12:00; dom 17:30-19:30


Torna il Premio ‘Basilio Cascella’, dal 1955 uno dei Premi d’Arte, Fotografia e Pittura, tra i più prestigiosi d’Italia la cui volontà è valorizzare l’arte contemporanea e crearne uno snodo creativo e di riferimento, per esportarla in seguito nella rete internazionale artistica. Il tema della LXVIII edizione 2024 è 'Frammenti di Coscienza', in omaggio a Philippe Daverio ed al suo personale distinguo tra chi viene venduto come artista e chi lo è per propria natura.





La qualità, la ricerca, l’innovazione e la contemporaneità sono stati i criteri fondamentali della selezione. Sono stati selezionati 7 pittori e 9 fotografi che esporranno presso la il Teatro F. P. Tosti di Ortona (CH). 

Anche quest'anno l'evento sarà parte della XX Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, che coincide con la data di inaugurazione di sabato 12 ottobre, confermando un binomio che caratterizza il Premio in tutte le ultime edizioni. La premiazione si è svolta sabato 9 novembre 2024.


Ad ogni partecipante è stato chiesto di analizzare il tema di questa edizione e di esprimerlo tramite pittura o fotografia, portando la propria personale interpretazione all’attenzione del pubblico.







ARTISTI


Fotografi: Francesca Amedeo, Marzia Bernini, Catia Di Mieri, Carola Eirale, Lavinia Paolini, Daisy L. Peluso, Mauro Pinotti, Paola Rizzi. Fuori Concorso: Sebastiano Bianco, Claudio Dell'Osa, Silvia Morgana Di Federico, Mirko Errigo, Alessandro Falco, Annalisa Lenzi, Veronica Liuzzi, Alessandro Passerini, Alessio Trerotoli.


Pittori: Alessandro Botti, Luisa Campa, Canio Colangelo, Antonio De Blasi, Teresa Luzii, Cesare Pinotti, Tommaso Ricci. Fuori Concorso: Andrea Amaducci, Leonardo Baserni, Agostino Bergo, Ileana Colazzilli, Ornella Di Profio, Maurizio Rapiti, Monica Seksich, Francesco Sgarlata, Luisa Valenzano. 






I RESTI DEL MONDO. A Officinenove Sudio di Roma, la mostra installazione di Sergio Angeli, a cura di Jamila Campagna e Monica Pirone.

 


I RESTI DEL MONDO

Progetto installativo
di
Sergio Angeli

A cura di Jamila Campagna e Monica Pirone 

Sound design di Grumvalski
Video editing di Paolo Pettinato


Dal 19 ottobre al 17 novembre 2024
Vernissage: Sabato 19 ottobre alle ore 18

Officinenove Sudio - Roma



Sergio Angeli nei suoi itinerari quotidiani raccoglie, mette insieme e assembla forme con tutto ciò che trova in strada e nelle discariche abusive. 

Utilizzando i “resti” come stencil crea e organizza nuovi mondi postumi dove i personaggi sembrano creature e organismi di un probabile futuro, scaturiti da ciò che rimane di una civiltà che sta indirizzandosi verso un collasso.

La “mostra installazione” prevede il coinvolgimento del pubblico invitandolo a raccogliere e consegnare, durante il vernissage, all'artista oggetti che recuperano in strada con i quali realizzerà un opera nuova che sarà presentata al finissage.

Inoltre il 9 novembre sarà presentato al pubblico il video/documento diretto da Paolo Pettinato il quale filma, tappa dopo tappa, le discariche abusive esplorate dall'artista che raccoglie  “i resti del mondo” e con essi realizza  un “opera/bandiera” che di volta in volta installa e lascia sul posto.

La proiezione del video sarà accompagnata da una performance live del musicista romano Grumvalski.



Un presente inesistente che cerca pace e che solo nel gesto artistico la può trovare, in questa smania Sergio Angeli stende sulla tela e rimanda speranza, ma trema perchè conosce il destino . Una archeologia mai superata, che si consuma e che è destinata a non essere mai ora, qui, subito! Se la tela diviene la sindone e l’oggetto imprime le sue forme sulla carne stessa, buca la tela oltre e va dritto all’anima, la dilania, la consuma, la rende già storia prima ancora che ci lasci, ci abbandona a noi stessi, non c’è allora nessuna consolazione? Se l’opera è una sindone il colore diviene il fenomeno che ha impresso la figura umana, che nellaconsecutio è avvenuto dopo che il sangue si era trasferito sul tessuto e ne aveva attraversato lo spessore. Il sangue diviene testimonianza, la nostra sofferenza ci rende umani, ci da il senso e la percezione che siamo ancora vivi, post umani, redivivi, ma vivi.In questo luogo di desolazione e nella linea sottile di questo arrendevole silenzio ci sentiamo confusi e perdiamo la traccia, ma forse lontani da questa vita e nell’assenza di suoni, in sospensione possiamo trovare una strada. E’ quindi forse nella fine che possiamo trovare la speranza di un nuovo inizio?

(dal testo “I resti del mondo” di Monica Pirone)



Andare a cercare lungo i limiti, scivolare negli spazi liminali, raccogliere i segnali residui nell’infrasottile della società contemporanea, post-industriale, un posto nel tempo e nello spazio dove non c’è più differenza tra chi consuma e cosa/chi è consumato.
Questo fa Sergio Angeli nella sua ricerca artistica che lambisce le forme distopiche di un’umanità sempre più in crisi: dalla distorsione di figure arboree e antropomorfe, tratte da una dimensione aliena ma vicinissima, che ha caratterizzato la produzione di Angeli negli ultimi anni, ne I Resti del Mondo la figurazione si fa sempre più rarefatta nell’astrazione, difficilmente riconducibile all’umano e al suo mondo, eppure ancora pulsante, resto di un’attività emotiva ed esistenziale
”.

(dal testo “Quel che resta del domani” di Jamila Campagna)






INFO E CONTATTI
OFFICINENOVE STUDIO

Via del Casale Galvani 9, Roma


Da lunedi a sabato su appuntamento, escluso il martedì

M. +39 3888941167 - Email: officinenovestudio@gmail.com



venerdì 4 ottobre 2024

Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40. In occasione della 19esima edizione di ArtVerona, la IV edizione del concorso in ricordo dell'artista Massimiliano Galliani, istituito dall'Associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia

 





Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40


Associazione culturale artMacs e Comune di Montecchio Emilia



11-13 ottobre 2024
Premiazione: Venerdì 11 ottobre, ore 18.00, Area talk di ArtVerona


Massimiliano Galliani - Autoritratto



ArtVerona ospita la quarta edizione del "Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 40", istituito dall'Associazione culturale artMacs e dal Comune di Montecchio Emilia in ricordo dell'artista Massimiliano Galliani, scomparso nel 2020 a soli 37 anni.

Novità dell'edizione 2024, è l'estensione della fascia di età degli artisti e delle artiste ammesse dai 35 ai 40 anni, in un'ottica di maggiore apertura. Dedicato alla tecnica del disegno, linguaggio d'elezione per Massimiliano Galliani, il concorso si propone di sostenere e valorizzare le ricerche dei giovani artisti in Italia e nel mondo attraverso acquisizioni e mostre.




In occasione della 19esima edizione di ArtVerona, in programma dall'11 al 13 ottobre 2024, una giuria professionale composta da Omar Galliani, artista e membro dell'Associazione culturale artMacs, Fausto Torelli, Sindaco del Comune di Montecchio Emilia, Elena Pontiggia, critica e storica dell'arte, Daniela Ferrari, curatrice e conservatrice presso il Mart - Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e Nicola Verlato, artista, selezionerà il miglior disegno realizzato da un artista under 40 tra quelli proposti dalle gallerie partecipanti alla manifestazione fieristica.

La premiazione si terrà venerdì 11 ottobre, alle ore 18.00, nell'Area talk di ArtVerona.



L'opera vincitrice verrà acquistata dall'Associazione culturale artMacs al fine di costituire nel tempo una raccolta dedicata al disegno contemporaneo, mentre il Comune di Montecchio Emilia, che si unisce ad artMacs sia nel processo di riconoscimento della memoria, sia nel supporto ai nuovi talenti, acquisirà una seconda opera e organizzerà nel 2025 una mostra personale del vincitore negli spazi di Casa Cavezzi a Montecchio Emilia (RE), un palazzo del XV secolo a pochi passi dallo spazio nel quale Massimiliano Galliani aveva allestito il suo atelier.

Dichiara il direttore artistico di ArtVerona, Stefano Raimondi: «Ringraziamo l'Associazione culturale artMacs e il Comune di Montecchio Emilia che hanno trovato in ArtVerona la manifestazione più adatta a promuovere un premio così significativo, capace di rendere intimo tributo a Massimiliano Galliani, valorizzando il talento di artisti emergenti che utilizzano il disegno come tecnica privilegiata e sapiente per la creazione di opere d'arte».




«Desideriamo ringraziare Stefano Raimondi, Elena Forin e tutto lo staff di ArtVerona per la fattiva collaborazione», dichiara Michelangelo Galliani, presidente dell'Associazione culturale artMacs. «In stretta collaborazione con la fiera e con il Comune di Montecchio Emilia, in questi tre anni il concorso è cresciuto notevolmente: abbiamo premiato 4 artiste di grande interesse, provenienti da Messico, Siria e Italia, e abbiamo esplorato nuovi mondi, consapevoli di una grandissima risorsa di cui dispongono le giovani generazioni, cui Massimiliano apparteneva, ovvero la capacità di leggere il presente e anticipare il futuro».

«Siamo giunti alla quarta edizione del Premio Massimiliano Galliani per il Disegno. Da quest'anno, Under 40, dichiara il sindaco Fausto Torelli. La nostra Amministrazione Comunale è fortemente convinta del valore dell'artista e concittadino e della preziosa iniziativa che tende a valorizzare il disegno come ambito fondamentale del percorso nei secoli dell'arte italiana. In questo ambito si inserisce la partecipazione a questa iniziativa, che continua e amplia la propria sfera di interesse. Le prime tre edizioni hanno portato nella nostra Città eventi espositivi di grande valore e originalità che hanno coinvolto giovani artisti del panorama mondiale. Inoltre hanno arricchito il patrimonio di opere d'arte della nostra Città».

L'edizione 2021 del "Premio Massimiliano Galliani per il disegno under 35" è stata vinta dalla giovane artista messicana Fernanda Carrillo, rappresentata in Italia dalla galleria d'arte A Pick Gallery di Torino. Vincitrici ad ex equo dell'edizione 2022 sono state l'artista siriana Sawsan Al Bahar e l'artista veneta Chiara Calore, rappresentate rispettivamente da Firetti Contemporary di Dubai e Galleria Giovanni Bonelli di Milano e Pietrasanta. Nel 2023 è stata premiata Silvia Listorti, proposta in fiera dalla Galleria Studio G7 di Bologna.

L'Associazione culturale artMacs nasce a Montecchio Emilia nel dicembre del 2020 dalla volontà della famiglia di Massimiliano Galliani di tutelare e promuovere la sua ricerca. Presso la sede di via Vittorio Veneto a Montecchio Emilia (RE) è raccolta una parte importante del suo lavoro, accessibile al pubblico in occasione dell'esposizione periodica delle sue opere e per la consultazione di video, libri e cataloghi che illustrano il percorso dell'artista in relazione al contesto storico in cui è inserito. L'associazione promuove, inoltre, esposizioni temporanee, così come workshop, incontri culturali e presentazioni di libri e magazine.

Sabato 12 ottobre, in occasione della "Giornata del Contemporaneo" promossa da AMACI - Associazione Nazionale dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani, lo studio di Massimiliano Galliani a Montecchio Emilia (Via Veneto) sarà accessibile al pubblico dalle 16.00 alle 19.00 per l'evento dal titolo "L.s.d.t. le strade del tempo tra Fernanda Carrillo, Sawsam al Bahar, Chiara Calore, Silvia Listorti, le quattro vincitrici del premio Massimiliano Galliani". Insieme alle opere di Massimiliano Galliani saranno esposti i lavori delle quattro artiste vincitrici del Premio, parte della collezione dell'Associazione Culturale artMacs.




Associazione Culturale artMacs

Via Vittorio Veneto n.20, Montecchio Emilia (RE)
T. +39 345 233 0212 - Email: artmacs.aps@gmail.com





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CSArt – Comunicazione per l’Arte

www.csart.it


Ufficio Stampa: Chiara Serri 

T. +39 0522 1715142 - M. +39 348 7025100 - Email: chiara.serri@csart.it




giovedì 3 ottobre 2024

OLTRE IL SEGNO. Alla Galleria Triphè di Roma, la mostra personale di Marcello Spada, a cura di Federica Fabrizi.

 

OLTRE IL SEGNO


Mostra personale

di 

Marcello Spada


A cura di Federica Fabrizi


12- 26 ottobre 2024

Opening: Sabato 12 ottobre dalle ore 17:00 alle ore 21:00


Galleria Triphè - Roma




La galleria Triphè, sabato 12 ottobre 2024, inaugura “Oltre il segno”, la mostra personale di Marcello Spada a cura di Federica Fabrizi. La mostra sarà visitabile fino al 26 ottobre, inserendosi anche nella manifestazione di Rome Art Week ’24.

In un’epoca in cui l’immagine grida per affermarsi con nitidezza, Marcello Spada sceglie un percorso diverso, allontanandosi progressivamente dal figurativo per esplorare l’informale. Con “Oltre il segno”, l’artista segna una transizione significativa: pur senza rinunciare del tutto alla realtà, la trasforma, offrendo allo spettatore un’esperienza che sfida i confini tra noto e ignoto.

Spada ci guida in un viaggio interiore, invitandoci a esplorare i limiti del visibile e dell’invisibile. Le sue opere, cariche di vibrazioni delicate, abbracciano l’informe e l’invisibile, spingendoci oltre la soglia del visibile. I fiori e le vedute pulsano sulla superficie della carta, evocando una tensione tra realtà e percezione.

Le opere mostrano una dicotomia cromatica: da un lato, colori accesi e vitali; dall’altro, tonalità monocromatiche e austere. Questo contrasto non è solo estetico, ma esplora due modalità espressive che coesistono in equilibrio. I colori vivaci richiamano l’espressionismo astratto, mentre le vedute monocromatiche introducono una dimensione contemplativa. Queste ultime, con toni smorzati, rimandano a Morandi e Rothko, evocando l’essenza spirituale al di là della realtà oggettiva.



Spada cattura una sospensione del tempo: i suoi colori smorzati fermano l’istante, mentre i fiori accesi esplodono di vitalità. Questo dialogo tra opposti crea una tensione che invita lo spettatore a immergersi in una realtà fluida e mutevole.

Le sue opere, fatte di luce, ombra, colore e forma, superano i confini del riconoscibile. L’acqua diventa elemento centrale, un medium che porta con sé il rischio dell’indeterminatezza, ma anche la profondità.

Oltre il segno” non è solo un titolo, ma una dichiarazione d’intenti. Spada non si limita a rappresentare il visibile, ma invita lo spettatore a oltrepassare i limiti del conosciuto. Il segno e il colore acquistano vita propria, divenendo protagonisti di una narrazione che si muove tra l’emotivo e lo spirituale.



In conclusione, “Oltre il segno” ci invita a riflettere su come l’arte possa essere un mezzo per esplorare le profondità dell’animo umano. Marcello Spada, con la sua capacità di muoversi tra figurativo e astratto, ci offre una visione dell’arte come incontro tra il mondo esteriore e quello interiore, la realtà tangibile e l’immaginazione.


BIO
Marcello Spada
è un artista romano che ha saputo fondere tradizione e innovazione in un percorso creativo che si distingue per la sua delicatezza e sensibilità. Diplomato all’Istituto Europeo di Design, Spada ha iniziato la sua carriera nel mondo della moda, lavorando come disegnatore a fianco di figure illustri come Pino Lancetti e Irene Versace. Questa esperienza ha arricchito il suo bagaglio estetico e stilistico, introducendolo all’importanza del dettaglio e della precisione.

Dopo aver lavorato nella moda, sotto l’egida dello zio artista Giannetto Schneider Graziosi, decide di intraprendere la strada dell’acquarello. Questa tecnica, caratterizzata da una leggerezza e trasparenza uniche, diventa il mezzo attraverso il quale l’artista esprime la sua visione del mondo. Non è un caso che la sua arte sia profondamente radicata nella poetica del ricordo e della memoria. Attraverso le sue pennellate sottili e il controllo preciso dell’acqua e del colore, Spada riesce a evocare paesaggi interiori, riflessioni che vanno oltre il visibile.

Le sue opere sono state pubblicate in numerosi libri di letterati di fama internazionale, tra cui Ron Smith, Susan Mc Master, Sandro Sangiorgi, Ada Donati, Fabrizio Pieraccini e Nicolas Joly. Inoltre, dal 2001, collabora con la rivista Porthos in qualità di illustratore, unendo le sue competenze tecniche alla narrazione visiva.

La carriera espositiva di Marcello Spada è altrettanto significativa. Ha partecipato a numerose mostre personali, esponendo le sue opere in gallerie di rilievo a Roma, Parigi, Treviso e Ferrara, tra le altre città. Ogni sua esposizione testimonia un’evoluzione continua, in cui l’artista non smette mai di esplorare nuove vie espressive. I suoi paesaggi, le sue vedute, anche se collocate in contesti specifici, hanno un valore universale: parlano a tutti, evocano emozioni condivise e comuni.

Oltre alla produzione artistica, Marcello Spada ha contribuito alla formazione di nuove generazioni di artisti, dirigendo corsi di acquerello a Roma. La sua dedizione alla tecnica e il suo approccio poetico all’arte si riflettono non solo nelle sue opere, ma anche nella sua capacità di trasmettere il suo sapere agli altri.

Indubbiamente, Marcello Spada si è affermato come un maestro dell’arte evocativa, capace di trasformare i luoghi e i paesaggi in simboli di un’esperienza umana universale. I suoi lavori non appartengono mai a un luogo specifico, ma sembrano esistere in una dimensione interiore che può essere riconosciuta da chiunque abbia provato il desiderio di esplorare ciò che si cela oltre la superficie delle cose.






INFO E CONTATTI

Galleria Triphè

Via delle Fosse di Castello n. 2 - Roma

www.triphe.it


ORARI

Mar. / Ven. 10:00 – 13 :00 e 16:00 – 19:00; sab. 10:00 – 13:00

Ingresso Libero


Maria Laura Perilli

Mob. +39 366 1128107 - Email:  info@triphe.it


IL FILO DI TURANDOT. Al MIIT di Torino la mostra collettiva di 26 artisti provenienti da Germania, Colombia, Romania, Italia e Cina, a cura di MA-EC gallery.

 


Il filo di Turandot

Mostra colletiva


ARTISTI


Marco Barnabino, Horst Beyer, Jorge Cavelier, Wenlan Chen Adriana Cosareata, Wantian Cui, Ning Jiang, Qili Li, Feiyang Ling, Yating Liu, Yimeng Liu, Dandan Lv, Hongfei Mi, Oriella Montin, Shuyi Qi, Shihua Shen, Wenying Shi, Dazhao Su, Wei Su, Agostino Tulumello, Liang Wang, Guangming Yu, Bo Zhang, Xiaolu Zhang, Yuan Zhang, Wenjun Zuo.


Dal 12 al 31 ottobre 2024

Opening: Sabato 12 ottobre ore 18:00


Museo MIIT - Torino



Sabato 12 ottobre 2024, in occasione della Giornata del Contemporaneo AMACI, MA-EC inaugura presso il Museo MIIT di Torino la mostra collettiva Il filo di Turandot.

In dialogo 26 artisti provenienti da Germania, Colombia, Romania, Italia, Cina che esporranno oltre 30 opere tra oli su tela, fotografie, opere su carta e lavori realizzati con tecniche miste.


Il progetto è alla sua seconda edizione, dopo quella del 2020 che era stata realizzata solo in modalità virtuale.

Il filo di Turandot simboleggia un percorso di lettura, un collegamento, il permesso mentale di esplorare un mondo diverso, un desiderio di avvicinarsi e di comprendersi reciprocamente. Tutto ciò poi si trasforma in un atto creativo che spinge a realizzare la propria interpretazione in forma artistica.


Sono artisti diversi per provenienza, formazione artistica che instaurano tra loro un dialogo all’insegna dell’arte, in un’ottica di confronto, e di arricchimento spirituale che nasce dal desiderio di conoscere mondi distanti e trarre linfa vitale dalle differenze.

Come in  Turandot,  il visitatore dovrà aggirarsi tra contrasti e misteri, e comprendere il significato nascosto che ogni opera cela.


La mostra Il filo di Turandot è stata realizzata in collaborazione con CONTEMPORARY OIL PAINTING di Pechino.




MIIT – Museo Internazionale Italia Arte di arte moderna e contemporanea
Corso Cairoli 4 - Torino

ORARI
Dal martedì al sabato ore 15:30-19:30
Su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche chiamare il numero 011 8129776







MA-EC Gallery
Palazzo Durini, via Santa Maria Valle 2, Milano
Tel: +39 02 3983 1335 - Email: info.milanart@gmail.com