STAY COOL. BE SOCIAL.

venerdì 30 giugno 2017

Torna Avocado Week, per quattro giorni l'avocado è protagonista da East Market Diner.

Tutto pronto per Avocado Week, dal 6 al 9 luglio da East Market Diner a Lambrate. Dopo il successo della prima edizione nell'ultima settimana di giugno, torna la kermesse dedicata al frutto esotico più cool del momento. Nella cornice del Diner, lo spin-off del popolare mercatino domenicale East Market, sarà possibile gustare solo per quattro giorni tantissimi piatti e drink a base di avocado. Oltre 300 Kg di frutti freschi provenienti dalla California stanno arrivando a Lambrate con tutti i colori, i sapori e i profumi della speciale qualità Hass. L'avocado è un ingrediente di punta nello scenario nutrizionale, si può cucinare in svariati modi ed è molto gradevole anche a livello estetico. La forma, la buccia e la polpa lo rendono unico nelle tendenze più in voga del food internazionale.
Ma quali saranno i piatti tipici per l'evento? Nacios con guacamole fresca fatta in casa; Avocado Toast con pane integrale, avocado e uovo in camicia; Avocado Waffle con uovo e bacon; Avocado Burger con un frutto farcito di tartarre al salmone, insalata e cipolla rossa; Avodado Pokè con riso e salmone o tonno o versione vegana con tofu e una varietà di centrifughe sempre a base di avocado. L'avocado è indicato come protettivo dai raggi solari e si distingue per le sue proprietà nutritive. È ricco di beta-carotene e glutatione, contiene potassio in quantità ed è indicato per rigenerare la pelle. L'avocado è considerato healty e sfizioso allo stesso tempo, per cui chi ama i piatti a base di questo ingrediente è appagato, ma, non si sente in colpa per la prova costume.


Oltre alla sala interna, da East Markert Diner è anche disponibile il terrazzo sul tetto dell'edificio con quaranta posti a sedere e proprio per la natura informale e legata alla tradizione dello street food non è previsto il servizio al tavolo.

Avocado Week
East Market Diner
Dal 6 al 9 luglio
Giovedì e venerdì dalle 18 alle 24
Sabato e domenica dalle 12 alle 24
Via Privata Giovanni Ventura, 16 – Milano
Infoline 0266661881

Hotel Eros. Alla Galleria Lo Magno, la mostra collettiva itinerante, a cura di Alba Romano Pace.

Mostra collettiva itinerante

Hotel Eros
a cura di Alba Romano Pace

30 giugno – 11 agosto 2017
Vernissage: venerdì 30 giugno ore 19.00

Galleria Lo Magno
Via Risorgimento, 91 / 93 – Modica (RG)


Venerdì 30 giugno 2017 alle ore 19.00 sarà inaugurata alla Galleria Lo Magno arte contemporanea di Modica la mostra itinerante “Hotel Eros”.
“Lontano dalla volgarità e dalla pornografia, l’eros – scrive la curatrice Alba Romano Pace - è eccitazione e desiderio ed innanzitutto poesia. Soggetto prediletto dagli artisti di ogni epoca e stile, l’erotismo è un tema che da sempre interroga ed ispira la fantasia e la creatività. Motore di energia e sublimazione, l’eros è anche metafora della creazione artistica”.


Tredici gli artisti, italiani e internazionali, coinvolti nel progetto: Philippe Berson, Barbara Cammarata, Daniele Cascone, Giulio Catelli, Gaetano Costa, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Kali Jones, Isa Kaos, Frédéric Léglise, Ignazio Schifano, Marco Stefanucci, Jojo Wang.
“La mostra – continua la curatrice - vuole mettere in luce una produzione intima e provocatoria, che spesso rimane nell’oscurità quando non viene rifiutata per il suo lato scandaloso. L’esposizione è un invito ad entrare nel misterioso Hotel Eros e a sbirciare nelle camere di questo luogo di passaggio, una dimora dell’effimero dove gli artisti sono invitati a svelare e soprattutto affermare la libertà dell’arte e del pensiero artistico che, dall’antichità alla contemporaneità, si nutre ed alimenta un immaginario libero, gioioso, vivo e vero, che non deve e non può riconoscere limitazioni né tanto meno proibizioni”.
 
L’esposizione sarà strutturata in quattro sezioni strettamente collegate tra di loro: Eros Amore, Il Perturbante, Eros organico, Eros e Thanatos.
La mostra sarà visibile in galleria fino all’11 agosto, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 13.
Le prossime tappe, invece, verranno ospitate al Museo Archeologico di Gela (a settembre) e alla Galleria Bobez di Palermo (a novembre).





Informazioni:
Galleria Lo Magno – Via Risorgimento 91 / 93 – Modica (RG)
Titolo della mostra: "Hotel Eros"
Curatrice: Alba Romano Pace
Artisti: Philippe Berson, Barbara Cammarata, Daniele Cascone, Giulio Catelli, Gaetano Costa, Emanuele Giuffrida, Giovanni Iudice, Kali Jones, Isa Kaos, Frédéric Léglise, Ignazio Schifano, Marco Stefanucci, Jojo Wang
Periodo: 30 giugno 2017 – 11 agosto 2017
Orari: dal lunedì al venerdì ore 9:00-13:00 / 16:00-20:00; sabato ore 9:00-13:00
Vernissage: venerdì 30 giugno ore 19.00

Contatti
www.gallerialomagno.it
e-mail info@gallerialomagno.it
tel. 0932 763165

Addetto stampa, Comunicazione e Relazioni Pubbliche
Giovanni Scucces
e-mail giovanni.scucces@gmail.com


giovedì 29 giugno 2017

INTERVYOU. Nel privé con Leonardo Prati, intervistato da Marla Lombardo.


Irriverente, ironico, carismatico, affascinante stratega: in breve il “MarketingMan” per eccellenza.

Esperto di web marketing, insegna ed ama istruire le giovani menti del futuro, la rete per lui non ha segreti, anzi è lui che crea nuove forme di metacomunicazione digitale.

Tutti i giovedì lo trovate live su Facebook con il suo “PigiamaPraty” dove, con il suo sorriso accattivante, racconta le novità, le tendenze e la stranezze di questo nostro meraviglioso mondo digital e lì nell'olimpo dei social la sua parola è legge e le sue parabole/slogan divine.
Una fra tutte: “Più i like aumentano, più aumenta il fatturEgo”. 

Leonardo Prati è l'ospite di INTERVYOU, il privé di Untitled Magazine  


Premesso che pretendo risposte che vanno in profondità, e non in lunghezza, chi è Leonardo Prati? 
Leonardo Prati è un ragazzo cresciuto di 42 anni che ama profondamente il proprio lavoro, è sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuove opportunità per sfruttare al meglio le possibilità che offre la rete. Ama stare a contatto con le persone ed è un incurabile ottimista.

Leonardo “comunicatore” si nasce o si diventa? 
Senza dubbio si nasce, poi sta a te conoscere i mezzi per poter dare sfogo alla tua vena comunicativa, comunicare nel modo sbagliato è più deleterio di non comunicare affatto.

 
Quando hai cominciato ad approcciarti al meraviglioso mondo del web, qual è stata la spinta per cominciare?
Il primo viaggio online l'ho effettuato nel lontano 1993, ed ho subito pensato WOW qui non colleghiamo un computer ad un altro computer ma una persona con tutto il mondo... e da li è partita la mia passione per l'online.

Se io dico “Online”, tu dici… 
Infinite opportunità, credo fermamente che grazie all'online, la parola “disoccupato” non dovrebbe più esistere.

Una tua giornata tipo?
 Sveglia alle 7.15, controllata veloce ai vari update online (Facebook, Instagram, WhatsApp, Email) carico i due figli Camilla e Riccardo gemelli di 8 anni e li consegno a scuola, poi parte il lavoro con un buon cappuccino e brioche al bar.
Poi dopo il cappuccino e brioche, cominciano i vari incontri con la mia rete di collaboratori per aggiornarci sui vari progetti aperti.


Per creare una strategia social a prova di bomba, cosa non deve mancare? 
Non devono mancare 3 elementi fondamentali. Spontaneità, targetizzazione e conoscenza delle buyer personas.

Secondo te, cosa ci definisce? Ciò che siamo o ciò che facciamo? 
Sicuramente ci definisce ciò che facciamo, ma ciò che facciamo dipende da come siamo.

Chi riconosci come tuoi simili? 
Nel mondo online riconosco come miei simili tutti quelle persone che si pongono senza recitare un ruolo, senza sovrastrutture i primi professionisti che mi vengono in mente profesionisti del settore come Salvatore Russo, Rudy Bandiera, Riccardo Scandellari.

Quali sono state le tue collaborazioni più importanti? 
Ho la fortuna di lavorare con tante persone che stimo sia professionalmente sia nella vita privata. Non posso non parlare di Salvatore Russo con il quale un “freddo” rapporto lavorativo si è trasformato in una sincera amicizia.
Porto nel cuore anche la collaborazione con Marco Montemagno che mi ha insegnato molto su come percorrere la strada per raggiungere l'obiettivo prefissato.

 
10. Chi, o che cosa, alimenta la tua passione per il web?
 
La mia passione per il web viene alimentata dalle persone che lo “abitano”. Non sono tanto le novità in fatto di social, app e servizi che mi stimolano ma piuttosto il modo che le persone le utilizzano per comunicare.

Qual è il tuo social media preferito e perché? 
Ad oggi il social dove mi trovo più a mio agio è senza dubbio Facebook, perché offre tante opportunità per il mio lavoro in fatto di targetizzazione per realizzare ADV mirate sull'utente che le visualizzerà. Senza dubbio non posso non nominare i Live su Facebook, dove personalmente ho trovato la mia dimensione dove poter divulgare le mie idee e le mie visioni.



Come giudichi il Paese ITALIA in genere?
Quando penso all nostra ITALIA la prima parola che mi viene in mente è Peccato! Il nostro è veramente un paese meraviglioso dove le opportunità se le sai cercare non mancano. Purtroppo sussiste un grosso problema di pressione fiscale che blocca l'incentivo alla crescita e la cattiva abitudine di non aiutare chi è pronto ad investire sul nostro paese. Siamo un popolo bellissimo, solare e pieno di inventiva ed è veramente un peccato vedere queste virtù incatenate da pigli burocratici e pregiudizi consolidati. 

Cosa accadrà in futuro? Cosa è scritto nell’agenda di Leonardo? 
In un futuro molto prossimo per esattezza il 21 Luglio, sarò a Milano Marittima all'evento Beach&Love organizzato da me e da Salvatore Russo poi partirò con un nuovo appuntamento ONLINE e con l'autunno riprendono le varie partecipazioni in eventi di web-marketing sparsi per il territorio Nazionale ed Europeo.


Tre aggettivi che ti rappresentano, o ti definiscono. 
Ironico, Schietto e positivo.

Qual è il tuo motto? 
Ad maiora semper.
Sentirsi arrivato, non avere stimoli a raggiungere obiettivi sempre maggiori è il primo passo verso il fallimento.

Ed il tuo vizio preferito? O hai solo virtù? 
Sicuramente il buon cibo ed il buon vino sono compagni della mia vita praticamente da sempre, rinunciare ad un classico piatto di cappelletti al ragù per me è una prova inaffrontabile. 

Che cosa ami di più?
Domenica d’inverno, in casa, camino acceso, famiglia al completo ed un libro di compagnia. 


Qual è la tua più grande paura? 
Domenica d’inverno in casa e accorgermi di essere senza legna per il camino! ;) A parte gli scherzi, la mia paura più grande è quelle di ritrovarmi in un mondo dove la libertà di espressione e di pensiero sia solamente un desiderio irraggiungibile.

La tua coscienza è più apocalittica o più integrata? 
Senza dubbio integrata: il mio modo di essere mi porta ad affrontare ogni cambiamento come una opportunità da sfruttare per migliorare la propria vita lavorativa e professionale, facendo tesoro dell’esperienza maturata.

Cosa fa Leonardo quando non è “Leonardo Prati”. Come trascorri i tuoi giorni,
e, soprattutto, le tue notti?
Quando sono solo Leonardo, mi piace trascorrere il mio tempo con la mia famiglia. Alterno cene con gli amici a qualche corsa in pineta. Libri, musica e l’immancabile serie TV House of Cards. La notte spengo la luce eee... Lascio tutto alla vostra immaginazione! ;)




Se volete sapere di più su Leonardo Prati, seguitelo nei sui canali social...


 


Veramiglia. Al via a Ferrara la IV edizione del festival di arti visive, musica e gastronomia.

Veramiglia
7 e 8 luglio 2017 alle ore 19
Delizia Estense del Verginese, Gambulaga, Ferrara

    “Prendete un castello del 1400, il Verginese, delizia della corte estense e patrimonio dell’Unesco, aggiungetevi la musica della associazione Arci BDC Eventi, fatela suonare nei prati del giardino rinascimentale, di fronte alla vinaia del sapere che sarà riempita di installazioni, opere dell’associazione Discordia Expo, immaginatevi inoltre un contorno di bancarelle, tutto prodotto originale e metteteci anche la presentazione di libri, contest fotografici, l’immancabile birra e piada, mescolate tutto ed ecco Veramiglia. Immaginate inoltre un elefante rosa, il Rosafante, che appeso ai palloncini sorvola la torre del Verginese ed il quadro della situazione è fatto”.

Torna anche quest'anno il festival Veramiglia, giunto alla sua quarta edizione. Il Festival si svolgerà nelle giornate di venerdì 7 e sabato 8 luglio nel parco della Delizia del Verginese. Come nelle passate edizioni, il programma propone un interessante mix di arti visive, musica e gastronomia.
Sul palco principale si esibiranno alcuni tra i migliori artisti del panorama musicale nazionale: il 7 luglio ci sarà il reggae degli EBM – Earth beat Movement, la carica Ska de Le Iene e le ballate emo-folk dei Give Vent. Sabato 8 luglio sarà una giornata all'insegna dell'elettronica con i Niagara, uno dei migliori gruppi italiani sempre più apprezzati all'estero, i ferraresi NI NA, e l'immancabile afterparty Urban Disorder.

All'interno della Vinaia del Verginese, si terrà la mostra di arti visive curata da Discordia Art Collective, la quale quest'anno vanta una rosa di nomi di altissima qualità tra i quali il body-painter Matteo Arfanotti che dipingerà la performer Maria Ziosi; il fotogafo Alessandro Passerini con il progetto 'Delta'; Marco Formigoni con il progetto pittorico 'La ricerca… Sguardi, colore, materia';  0 col progetto grafico 'Under my thumb' ispirato dall’ omonima canzone dei Rolling Stones e l'artista visuale Carlo Szeya con il progetto materico-pittorico 'RiciclArt'.

All'interno del festival verrà allestita un'ampia zona ristoro in cui verranno serviti hamburger e piadine accompagnati da cocktail e dalle migliori birre in circolazione; vi sarà anche un ampio mercatino dell’arte e dell’artigianato.  

La realizzazione del festival Veramiglia è resa possibile dalla collaborazione tra Arci BDC Eventi, Discordia Art Collective, Comune di Portomaggiore, Arci Ferrara e Cooperativa Atlantide.

L'ingresso è a offerta libera e in caso di maltempo  tutto il festival si terrà dentro alla Vinaia.
Ampio parcheggio gratuito.

Contatti:                                                                                                                          Pagine Facebook:

Mirco Mantovani – 3934424839                                                                                                  Veramiglia
Ivo Giammetta – 3282503293                                                                                             Arci BDC Eventi
Marco Formigoni – 3383432107                                                                              Discordia Art Collective
                                                                                          Evento facebook – Veramiglia 2017 | 7 & 8 luglio

80mq di silenzio. Allo Studio Museo Francesco Messina di Milano la mostra dell'artista Domenico Fazzari.

STUDIO MUSEO FRANCESCO MESSINA

Via San Sisto 4/A - Milano

80mq di silenzio

Domenico Fazzari

7 luglio - 1 ottobre 2017

inaugurazione giovedì 6 luglio, ore 18

saranno presenti

Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano

Maria Fratelli, Direttrice Studio Museo Francesco Messina

Giuseppe Chigiotti, architetto

Domenico Fazzari, artista



Lo Studio Museo Francesco Messina, ex Chiesa di San Sisto a Milano, presenta al pubblico la mostra “80mq di silenzio. Domenico Fazzari” dal 7 luglio al 1 ottobre 2017.

L’esposizione organizzata dal Comune di Milano, Assessorato alla Cultura – Studio Museo Francesco Messina, e voluta dalla direttrice del museo Maria Fratelli, con il supporto del Laboratorio di Scenografia del Teatro alla Scala, propone una riflessione sul senso dei luoghi e del tempo incentrata sul tema delle rovine di due chiese nel nord e nel sud Italia, una a Milano e una in Aspromonte.

L’ex Chiesa di San Sisto, la cui abside è andata distrutta nei bombardamenti della seconda guerra mondiale, ospita un dipinto scenografico di 80 metri quadri di Domenico Fazzari che ritrae l’abside della Chiesa di San Salvatore ad Africo, in Aspromonte, la sola architettura significativa sopravvissuta dopo l’alluvione del 1951, e da allora abbandonata.

L’enorme scenografia innesca un dialogo tra i due luoghi, strutturalmente simili e accomunati da una storia di distruzione, e invita alla ricerca della loro identità passata e della loro memoria, facendoli rivivere l’uno nell’altro.

Maria Fratelli nota: “Rappresentare Africo su una tela di 80mq e dislocarla in una chiesa milanese significa riproporre all’attenzione del visitatore il miracolo della pittura. I grandi reschisti hanno sempre creato grandi illusioni, squarciando i soffitti sull’immensità del cielo o aprendo le pareti su paesaggi e orizzonti lontani. In San Sisto la congruenza tra lo spazio reale e quello della Chiesa di Africo è talmente forte che la variazione non è di luogo ma di tempo.

Non si spiegherebbero altrimenti i muri scrostati, le finestre rotte, lo stato di abbandono (e quella mucca a destra dell’altare che guarda sospettosa). Entrare in San Sisto per non essere a Milano oggi, ma nell’immediato dopoguerra, quando l’abside non c’era più, quando il silenzio che sempre segue a una distruzione è ancora sospeso nell’aria”.




Il silenzio, citato nel titolo dell’esposizione, rappresenta la condizione dello spettatore di fronte alle rovine e ai luoghi abbandonati, siano essi la conseguenza di un’azione della natura o della violenza umana. In questo suo dipinto il paesaggista Domenico Fazzari dà voce alle rovine di Africo, e consente così alla chiesa abbandonata di essere nuovamente vista e vissuta, e a San Sisto di recuperare temporaneamente l’abside perduta. Ancora Maria Fratelli osserva: “Fazzari non vuole creare uno spazio che non esiste (anche se la tentazione di vedere la sua opera come una citazione dello sfondato di Bramante in San Satiro, all’inizio di via Torino, è molto forte), ma vuole portare una riflessione sul tema della rovina, in centro a Milano, nel cuore della città romana dove il progresso ha costruito la capitale moderna del Paese. Vuole creare un corto circuito, innestando in questa efficiente dinamicità l’immobilità di Africo, aprire una finestra spazio-temporale che per qualche mese renda parallele due velocità incomparabili”.

Lo spazio architettonico rappresentato nell’opera, di forte impatto emotivo, evoca le fratture profonde che spesso segnano l’esistenza umana: la presenza di una mucca spaesata tra le rovine dell’abside allude ai giorni in cui la chiesa di Africo è stata riparo per gli abitanti e gli animali del paese distrutto, così come San Sisto è stata rifugio per i senzatetto.

Nella tela di Fazzari allo Studio Museo Francesco Messina, Africo e la sua chiesa, da lui conosciuti in una delle sue escursioni in Calabria, appaiono collocati in una dimensione in cui il tempo sembra essersi fermato. Il senso di “80mq di silenzio” è forse anche quello di un implicito auspicio di rinascita.

In settembre la mostra prevede una serie di eventi collaterali tra cui corsi di pittura, laboratori teatrali, incontri e dibattiti.




Coordinate mostra

Titolo 80mq di silenzio. Domenico Fazzari

Sede Studio Museo Francesco Messina, via San Sisto 4/A - Milano

Date 7 luglio – 1 ottobre 2017

Inaugurazione giovedì 6 luglio, ore 18

Orario da martedì a domenica, ore 10-18

Ingresso libero

Informazioni al pubblico Tel. 02 86453005 - c.museomessina@comune.milano.it

www.comunedimilano.it/museomessina - www.facebook.com/museomessina

Info stampa mostra

IBC Irma Bianchi Communication

Tel. +39 02 8940 4694 - mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it

"Schegge". Premio Internazionale di Poesia Poseidonia–Paestum ad Antonio Lonardo.

Antonio Lonardo si è aggiudicato il 1° premio ex aequo  su circa 200 libri in concorso della XXIII edizione del Premio Internazionale di Poesia Poseidonia–Paestum nella sezione Poesia edita per la silloge "Schegge" (Giambra Editori, 2015). Lo ha comunicato nei giorni scorsi la Giuria del prestigioso premio organizzato dal Centro permanente per la diffusione della Cultura del Lions club Paestum con una lettera di congratulazioni all’autore.

La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 8 luglio alle ore 20,30 nella Piazzetta della Basilica Paleocristiana a Paestum, in provincia di Salerno, alla presenza delle autorità del mondo politico, della cultura e dello spettacolo. Una sua lirica, "L’Oreb dei migranti", inoltre, è stata prescelta dalla Giuria per essere inserita nell’Antologia poetica che raccoglie i testi migliori della presente edizione.

Nel percorso letterario dell'autore, "Schegge" segna il passaggio dalla poesia storica e celebrativa a una più meditativa e contemplativa, che si concentra sulle contraddizioni del quotidiano e sugli affetti familiari.

"L'incessante verve poetica di Antonio Lonardo - ha scritto Fulvia Marconi, nella prefazione a "Schegge" - non si limita alla narrazione della realtà, ma spazia in modo completo e dettagliato sull'importanza che vede l'uomo in una totale complicità con il tempo inducendolo, a volte, a competere con l'odio, la fame, ma anche con tutto ciò che di magicamente affascinante il Creatore ha stabilito per lui. Troviamo, in questa silloge, composta da 74 liriche, tutto il mondo interiore di chi ha il desiderio assoluto di esprimere i propri sentimenti, come fosse un assiduo e costante dissetarsi alla fonte dell'esperienza e dello studio, esternando, con i versi, ogni più intima sensazione. Le immagini e le emozioni del mondo attuale sono alimentate dal desiderio di lasciare ai posteri una profonda testimonianza dell'esistere attuale, rivelando ogni verità circa il percorso terreno vissuto e anche sognato dal Poeta. La poesia del Nostro si spinge oltre l'apparenza e, con coraggio ed energia, prosegue un cammino verso la consapevolezza dell'essere teso alla verità e alla pace interiore".

Per Lonardo, che negli ultimi dieci anni ha ricevuto centoventi premi per la sua attività poetica, si tratta dell’ennesimo, prestigioso riconoscimento. Un premio particolarmente gradito, quello che gli verrà conferito nella città della Magna Grecia, perché proprio quest’anno
ricorrono i quarant'anni dalla sua prima poesia e perché, pur vivendo ormai da diversi anni a Modica, l'autore è originario di quella regione.



Antonio Lonardo

Antonio Lonardo, nato in provincia di Avellino nel 1943, dopo gli studi classici, filosofici e teologici, si è laureato in Pedagogia nella Facoltà di Magistero dell’Università degli studi di Salerno. Ha insegnato Materie letterarie nelle scuole medie e negli istituti superiori, coinvolgendo anche i suoi studenti a scrivere racconti e poesie, con eccellenti risultati. Tra i suoi titoli più recenti, figurano le sillogi "Alla ricerca dell’Oreb" (2017), "Le ansie della Storia" (2014), "Le galassie del tempo" (2013) e "Orizzonti Sconvolti" (2013), tutti pubblicati per i tipi dell’editore messinese. Numerosi i suoi componimenti presenti in antologie poetiche e letterarie. Alcune sue liriche sono tradotte in lingua inglese.

SpaceOfHumanity. Bipersonale d’Arte Contemporanea di Marco Lodola e Vincenzo Mascoli. Testo critico a cura di Vittorio Sgarbi.

- SpaceOfHumanity –
Bipersonale d’Arte Contemporanea di Marco Lodola e Vincenzo Mascoli
Testo critico a cura di Vittorio Sgarbi
Evento a cura di Avangart
Con il Patrocinio del Comune di Locorotondo e del Locus festival 2017
Opening 9 Luglio 2017, h. 19:00
Dal 09 Luglio al 20 Agosto 2017 / Chiesa di San Nicola, Locorotondo (Ba).

Si terrà domenica 9 luglio 2017 alle ore 19:00 l’opening della mostra “SpaceOfHumanity”, bi-personale degli artisti Marco Lodola e Vincenzo Mascoli con testo critico di Vittorio Sgarbi, evento a cura di Avangart. Nella suggestiva Chiesa Ortodossa di San Nicola, un piccolo splendore artistico nel centro storico di Locorotondo, gli artisti dialogheranno con lo spazio e renderanno il contenitore un luogo ideale per l’umanità. La mostra è patrocinata dal Comune di Locorotondo e farà parte degli eventi collaterali del  Locus Festival 2017. 


 
Dalle parole del Sindaco Tommaso Scatigna: “Locorotondo  si veste di arte e lo fa attraverso due autentici testimoni del nostro tempo. Ed è così che la chiesetta di San Nicola, incastonata fra il bianco delle calce delle nostre cummerse, diventa il palcoscenico in cui al linguaggio  pop fatto di scatole luminose e colore di Marco Lodola si contrappongono gli strappi e i volti del quotidiano raccontati da Vincenzo Mascoli. ”.  Aggiunge l’Assessore alla Cultura Ermelinda Prete: “Parlare il linguaggio dell’arte contemporanea significa scoprire la quotidianità che si cela tra forme, spazi e colori, vuol dire essere pronti a divenire un ricettacolo di emozioni, essere predisposti a confrontarsi con i colori della propria anima. Ed è proprio in questa direzione che Vincenzo Mascoli e Marco Lodola ci accompagnano, impregnando le loro opere di colori e veicolando emozioni.”
La mostra si configura come un’indagine aperta e in progress sul concetto di umanità, dove la funzione storica del luogo si intreccia alle ricerche dei due artisti.
Per Vittorio Sgarbi: Sigle, icone, loghi che giungono ad abitare nell'inconscio e a convivere con quegli stessi miti dai quali provenivano, confondendosi con essi in un continuo meccanismo di specchi riflettenti. Galleggiare, stare in superficie senza essere superficiali, ecco il grande azzardo dell'arte di Lodola; perchè il piacere è qualcosa di rapido e di evanescente, esiste solo se non si va a scavare nelle nostre complicazioni, nelle nostre intricate psicologie, nelle nostre eterne insoddisfazioni.”, per Mascoli : “Cosa siamo diventati, rispetto al grande flusso oggi dilagante? E' questa, credo, la domanda di fondo che si pone Mascoli e su cui ci invita a riflettere, riconoscendo all'arte, la sua arte, una prerogativa speciale, la capacità di bloccare ciò che di per sé tenderebbe a essere un panta rei in continuo movimento e a lasciare segni sempre più labili nella nostra coscienza, individuale e collettiva.”


INFO
Titolo: - SpaceOfHumanity
Testo critico a cura : Vittorio Sgarbi
Tipologia Evento : Bipersonale d’Arte Contemporanea
Curatela evento : Avangart gallery  sito : www.avangartsnc.it
Luogo : Chiesa di San Nicola, Locorotondo (Ba)
Data: 09 Luglio al 20 Agosto 2017
Inaugurazione : 09 Luglio , ore 19.00
Orari:  dal 09 Luglio al 20 Agosto 2017, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 , dalle 16.00 alle 24.00.
Titoli d’ingresso : Gratuito
Ufficio stampa: tel.080 4356237  email  : comunedilocorotondo.ba@gmail.com
Con il patrocinio del:  Comune di Locorotondo e Locus festival 2017