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lunedì 30 ottobre 2017

Allo Spazio46 di Palazzo Ducale di Genova, la mostra personale "Searching for my Sheela" di Giancarlo Marcali, a cura di Virginia Monteverde.

Spazio46 - Palazzo Ducale - Genova
"Searching for my Sheela"
opere di Giancarlo Marcali
a cura di Virginia Monteverde
presentazione critica di Sara Taglialagamba
inaugurazione venerdì 3 novembre ore 18.30
dal 3 novembre al 25 novembre 2017

Venerdì 3 novembre alle ore 18.30 allo Spazio46 di Palazzo Ducale a Genova inaugura la personale di Giancarlo Marcali “Searching for my Sheela” a cura di Virginia Monteverde con la presentazione critica di Sara Taglialagamba.
In mostra 11 opere, tra installazione, fotografia, scultura, video e performance rappresentano l’interpretazione di Marcali della Sheela na Gig, un progetto espositivo che nasce quasi un anno e mezzo fa durante un suo viaggio in Irlanda.
Ad aprire la mostra la performance ideata dall’artista insieme alla poetessa Paola Turroni. I due artisti rivivono in chiave contemporanea la dualità che la Sheela incarna, la parte malvagia e punitiva convive con la parte protettiva e fertile. La poesia e il corpo sono il terreno in cui la dualità si manifesta e crea.



Dal testo di presentazione di Sara Taglialagamba:
 
“Classe ’63 e un talento fuori dall’ordinario che intreccia il passato con il presente, il design con l’arte, il dolore con la luce e viceversa, in un rimando ciclico continuo che è di per se ‘soluzione’ e ‘salvezza’, che è già di per se ‘medicina’ e ‘antidoto’, che è già di per se ‘cura’ e ‘rimedio’. Bellezza delle forme, sperimentalismo di varie tecniche, semplicità espositiva che servono ad esprime la sua chiarezza ed urgenza comunicativa. Ne consegue che attraverso l’accostamento tra il meglio dell’arte contemporanea e il meglio dell’arte classica Giancarlo Marcali voglia ricreare un colloquium dal sapore filosofico: un dialogo fatto di confronti e di rimandi di significato morale che si richiamano a vicenda, travalicando i limiti rigidi imposti dal tempo e dallo spazio, aiutandosi a porre interrogativi e paradossalmente fornendo risposte, interpellando il subconscio e fornendogli molteplici chiavi di lettura e soluzioni. È in questa eccezione che anche la Sheela na gig, femmina sacra dotata del potere della creazione, può simboleggiare quindi l’unità e l’androgino primordiale, la totalità del tutto, l’infinito, l’eternità. Ed ancora, il tempo ciclico, l’eterno ritorno, l’immortalità e la perfezione, mantenendo inalterata la potenza della sua immagine legata in origine al culto della Grande Madre e astutamente poi adottata con il passare del tempo dai luoghi di culto religiosi.”
La mostra “Searching for my Sheela” rimarrà aperta fino al 25 novembre e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.00
Ingresso libero
info:artcommissionevents@gmail.com

Giancarlo Marcali è nato a Richterwil (Svizzera) nel 1963, sviluppa la sua ricerca artistica in un percorso di ricerca dell’attimo doloroso.
I suoi studi partono dal Diploma di Maturità linguistica presso Istituto Paci, Seregno, poi il Laboratorio di arti visive presso la Scuola d’arte, Pavia, per infine laurearsi in Arti aborigene e culture delle isole del sud Pacifico presso New South Wales University, Sidney, Australia.
Le sue opere sono state presentate in sedi private e pubbliche in Italia e all’estero.
Paola Turroni – poeta e performer. Ha pubblicato: Animale (Fara Editore, Rimini), Due mani di colore (Medusa Editore, Milano), Il vincolo del volo (Raffelli Editore, Rimini) di cui una selezione è uscita tradotta in inglese per la rivista americana “How2”, Il mondo è vedovo (Carta Bianca, Bologna). Ha al suo attivo reading e performance in diverse città su tutto il territorio nazionale. Nel 2004 e nel 2008 è stata invitata al Festival Internazionale di Poesia di Malta. Un’installazione de Il Mondo è vedovo è stata invitata alla 54° esposizione di arte contemporanea di Venezia, nel Padiglione della Repubblica di San Marino.
Insieme a Marcali partecipano a Hai paura del buio degli Afterhours nel 2013 e lavorano insieme nella performance Et nos cedamus amori nel 2014




"Searching for my Sheela"
opere di Giancarlo Marcali
a cura di Virginia Monteverde
presentazione critica di Sara Taglialagamba
inaugurazione venerdì 3 novembre ore 18.30
dal 3 novembre al 25 novembre
Spazio46 - Palazzo Ducale
Piazza Giacomo Matteotti 9 (16123) – Genova
orari:
da martedì a domenica dalle 15.30 alle 19.00
Ingresso libero
info:
artcommissionevents@gmail.com
www.artcommissionevents.com
+39 0108986052

venerdì 27 ottobre 2017

31 ottobre/5 novembre: IL TEATRO DI CHRIS THORPE, un progetto di Jacopo Gassmann.


31 ottobre/5 novembre | sala Bausch

Il teatro di Chris Thorpe
un progetto di Jacopo Gassmann
produzione Mobilità delle arti/Corrado Russo

Jacopo Gassmann indaga il teatro contemporaneo più attuale, passando da Juan Mayorga (applaudito nella Pace perpetua) alle nuove voci della scena inglese. Con questo progetto porta sulle nostre scene Chris Thorpe, autore più volte vincitore al Fringe di Edimburgo e selezionato nel 2017 come Jerwood New Playwright dal Royal Court Theatre di Londra.
Grazie al supporto del British Council, Thorpe sarà a Milano il 2 e il 3 novembre in occasione dei due spettacoli programmati all’Elfo.

There has possibly been an incident (31 ottobre/2 novembre)
di Chris Thorpe
traduzione e regia Jacopo Gassmann
con Francesco Bonomo, Enrico Roccaforte, Cinzia Spanò
impianto scenico Alessandro Chiti
luci Pietro Sperduti
montaggio del suono Lorenzo Danesin
video mapping Alessandro Innaro
tecnico luci Marco Guarrera
assistente alla regia Mario Scandale

Quando la vita ci pone di fronte a una scelta fra eroismo e compromesso, cosa succede?
A volte gli aerei non atterrano come dovrebbero.
Il popolo di una nazione ne ha abbastanza dei propri tiranni, ma i tiranni devono essere rimpiazzati con qualcos'altro. Cosa?
Una persona si fa largo tra la folla e, per un istante, senza che sia lei a sceglierlo, si trasforma in un simbolo.
Un uomo entra in un palazzo e porta con sé la morte. Chi lo fermerà?

There has possibly been an incident è una pièce composta da tre monologhi, flussi di coscienza densi di immagini, intervallati da un dialogo e un coro finale. Ogni vicenda prende spunto da eventi storici più o meno recenti, eventi che l'autore rielabora a modo suo e che restituisce attraverso il racconto intimo, analitico, dei personaggi. Attraverso le loro voci, Thorpe esamina i processi cognitivi che precedono una scelta. Quanto pesa il caso in ogni decisione che compiono (ammesso che la compiano, senza limitarsi a subirla)? È una lente d'ingrandimento quella che Thorpe posa sulle sue frasi, una lente che riesce a deformare il tempo, a rallentarlo. C’è spazio sufficiente per far emergere ciò che si agita fra pensiero e azione, sentimento, dubbio, accidente.

Nel primo monologo, una persona di cui non sappiamo, un testimone oculare, descrive il ragazzo che ha davanti. Indossa una camicia bianca e pantaloni neri, ha in mano una busta della spesa. C'è il sentore che qualcosa stia per succedere, ma che lui non sappia cosa sarà, fino a che non si ferma di fronte alla colonna di carri armati, nella piazza gremita di Tienanmen.
Nel secondo, una rivoluzione di piazza porta alla deposizione dei due vecchi sovrani. Chi ha guidato la rivolta si trova adesso - quasi per caso - a rispondere alla folla che li acclama. Un improvviso vuoto di potere. Come gestirlo?
Nel terzo, una donna sorvola una grande città. È in aereo, sospesa fra il sonno e qualcosa che non è proprio uno stato di veglia ma uno stato in cui riesce ancora a pensare. Si è lasciata tutto alle spalle e sta per arrivare lì, da lui, in una città che spera la accolga. Si chiede il perché di quei rumori.
Nei dialoghi che si innestano fra i tre racconti, c’è una figura ispirata ad Anders Breivik, l'uomo che il 22 luglio del 2011 uccise 77 giovani sull'isola di Utoya. Le sue idee sono idee estreme, come estremi sono i suoi gesti, eppure figli di un progetto preciso.  
Le voci che chiudono ci consegnano a un’ultima scelta morale.

«Nell’interesse sempre fitto del nostro teatro verso la scena britannica, si segnala un testo notevole come quello di Chris Thorpe. There has possibly been an incident è originale fin dalla struttura. Jacopo Gassmann crea un clima espressivo nitido, allontanato nello spazio e nel tempo, ma inevitabilmente immagine del nostro presente».    
Anna Bandettini, la Repubblica



Confirmation (3/5 novembre)
di Chris Thorpe
traduzione e regia Jacopo Gassmann
con Nicola Pannelli
luci Gianni Staropoli
tecnico luci e audio Marco Guarrera

Confirmation è un testo sulle barriere attraverso le quali non riusciamo a parlare, sul rigetto impulsivo del punto di vista contrario al nostro e sui meccanismi che ci portano a scegliere soltanto ciò che conferma le nostre ragioni. Attingendo da alcuni studi intorno al tema del “pregiudizio di conferma”, l'autore tenta di instaurare un “dignitoso” dialogo, reale e immaginario, con l'estremismo politico. Per cercare di capire come costruiamo le nostre convinzioni e come mai, partendo da un comune punto di partenza, finiamo per ritrovarci così distanti gli uni dagli altri. Un'intuizione concettuale che, alla luce dei recenti stravolgimenti politici, della tendenza sistemica alla post-verità, acquista una potenza ancora più decisiva.
«Se la tua visione del mondo poggia sul fatto di credere che c'è un'ottusa, stupida inflessibilità alla base dell'estremismo, il giorno in cui ti siederai a parlare con degli estremisti, quella tua visione del mondo verrà destabilizzata. Lo spettacolo mi ha reso più progressista, ma mi ha fatto odiare un certo tipo di progressismo. C'è un progressismo aggressivo in me adesso» (Chris Thorpe).

«Che cos’è dunque Confirmation? È una conferenza-spettacolo o uno spettacolo in forma di conferenza? Direi di no: per come lo spazio viene predisposto, due file di spettatori che si fronteggiano e una laterale; per come il conferenziere o, se si preferisce, l’interprete in questo circoscritto minimo spazio si muove; per come egli attacca quella lavagna e per come si avvicina agli spettatori e li coinvolge chiedendo di leggere una frase. Sono piccoli segni tuttavia essi danno corpo alla conferenza, la trasformano in uno spettacolo. Aggiungo da ultimo l’elemento principale. Esso è, come ovvio, la scelta dell’attore: ma Pannelli e Gassmann appaiono formare un corpo unico».   
                                                                             Franco Cordelli, Corriere della Sera

Chris Thorpe è oggi una delle voci più importanti del teatro britannico. La sua opera si interroga sul comportamento umano, ponendo alcune semplici ma ingannevoli domande a esso sottese. Esaminando l'intersezione fra quelle domande e il nostro modo di rapportarci al vivere quotidiano e alla politica, i suoi testi sovvertono e reinventano le convenzioni della “lecture performance” (o conferenza performance).



Dal 31 ottobre al 5 novembre – Sala Bausch, Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì / sabato ore 19.30, domenica ore 15.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org - Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50 www.elfo.org

Ieri e oggi Milano in fotografia. La città e l’elettricità. Dal 16 al 18 novembre 2017, apertura straordinaria degli Archivi AEM con visite guidate.


Archivi Storici di Fondazione AEM
piazza Trento, 13 - Milano

Ieri e oggi Milano in fotografia. La città e l’elettricità

Apertura straordinaria degli Archivi AEM
16 – 17 – 18 novembre 2017
visite guidate ogni ora dalle ore 10 alle 17 su prenotazione

giovedì 16 novembre ore 10, visita inaugurale
intervengono:
Francesco Radino, fotografo
Luisa Toeschi, consigliere di amministrazione - Fondazione AEM
Fabrizio Trisoglio, responsabile scientifico - Fondazione AEM



L’Archivio Storico fotografico AEM apre eccezionalmente al pubblico dal 16 al 18 novembre con visite guidate previste tutti i giorni, ogni ora, dalle 10 alle 17.
In questa occasione è possibile visitare su prenotazione gli Archivi, prima della temporanea chiusura dei locali per restyling, e ammirare il vasto repertorio fotografico compreso negli oltre 180.000 documenti conservati presso l’ex centrale di piazza Trento.

Le tre giornate di apertura straordinaria si inseriscono nel programma di eventi della XVI Settimana della Cultura d’impresa, appuntamento annuale dedicato alla valorizzazione degli archivi e del patrimonio culturale degli associati Museimpresa.

L’Archivio, dichiarato patrimonio di interesse storico-culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, illustra a partire dall’inizio del ‘900 fino ai giorni nostri la nascita e lo sviluppo dell’azienda elettrica municipalizzata, i cambiamenti storico-economici e politici della città di Milano, oltre alle sue trasformazioni sociali e le evoluzioni della rete di centrali collocate nel territorio lombardo. Suddiviso in vari fondi è il frutto di un lavoro pionieristico iniziato dall’impresa nel 1988 e terminato nel 1995 volto al recupero, al restauro e all’inventariazione. Si è progressivamente composto grazie all’opera di numerosi fotografi che hanno collaborato con l’Azienda Elettrica Municipale; dal fascismo ai primi anni Cinquanta, autori del calibro di Antonio Paoletti, Vincenzo Aragozzini e Guglielmo Chiolini hanno dato vita, con i loro servizi fotografici, a un diario serrato di immagini che racconta la progressiva modernizzazione elettrica di Milano e la costruzione dei grandi impianti in Valtellina.
Nel Dopoguerra, attraverso l’house organ aziendale «il Chilowattora» (1952), ha inizio una nuova stagione iconografica che aggiunge alle immagini delle nuove opere industriali, momenti di vita quotidiana come feste aziendali, il dopolavoro, le colonie estive per i figli dei dipendenti, testimonianza di uno spaccato sociale che arriva fino agli anni ‘70.
Il decennio successivo vede il recupero della memoria dell’impresa attraverso la pubblicazione di numerosi volumi storici e, contemporaneamente, la promozione di numerose campagne a cura di grandi fotografi, costituendo la base dell’attuale archivio contemporaneo. Arricchito costantemente negli anni seguenti, è oggi composto da oltre 2.400 documenti fotografici, fra cui si ricordano gli scatti di Giampietro Agostini, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Luigi Bussolati, Gianni Comunale, Mario De Biasi, Luigi Ghirri, Tancredi Mangano, Joel Meyerowizt, Martin Parr, Francesco Radino e molti altri. Opere di estremo valore, visioni di una Milano di altri tempi, con avveniristiche illuminazioni, imponenti fontane un tempo collocate in piazza Duomo, cascate che scendono dai terrazzi del Palazzo dell’Arte realizzate per la VII Triennale, ciminiere e grandi vasche fumanti di piazza Trento oggi scomparse, per arrivare, ai giorni nostri, alla campagna del 2016 realizzata da Francesco Radino, che, testimonianza della contemporaneità, documenta edifici simbolo di AEM, oltre a nuove architetture del Gruppo A2A collocate su tutto il territorio italiano.


L’Archivio presenta tre livelli di consultazione: la versione cartacea con album storici e lastre, positivi e negativi originali delle varie epoche, l’armadio automatico di consultazione Kardex, che raccoglie le immagini suddivise per tema, e la versione digitale del repertorio iconografico.
Grazie alle numerose iniziative di tutela e valorizzazione del patrimonio industriale di AEM l’Archivio ha da anni assunto il ruolo di cantiere culturale, con un approccio multidisciplinare capace di dialogare tra i patrimoni conservati e i diversi archivi regionali.

Durante la visita inaugurale, giovedì 16 novembre alle ore 10, intervengono: Francesco Radino fotografo di fama internazionale, Luisa Toeschi consigliere di amministrazione di Fondazione AEM, Fabrizio Trisoglio responsabile scientifico di Fondazione AEM, per mostrare il fil rouge che unisce i fondi fotografici dell’impresa e la città di Milano. 



Coordinate
Titolo Ieri e oggi Milano in fotografia. La città e l’elettricità
Sede Archivi Storici di Fondazione AEM, piazza Trento, 13 - Milano
Date 16 – 17 – 18 novembre 2017
Visita inaugurale giovedì 16 novembre ore 10 – su prenotazione
Orari dalle ore 10 alle ore 17

Ingresso su prenotazione
Prenotazioni Tel. +39 02 77203672 – maurizio.introini@a2a.eu

Info pubblico Tel. +39 02 7720 3935 - fondazioneaem@a2a.eu - www.fondazioneaem.it

Ufficio Stampa
IBC Irma Bianchi Communication
Tel. +39 02 8940 4694 - mob. + 39 328 5910857 - info@irmabianchi.it
testi e immagini scaricabili da www.irmabianchi.it

mercoledì 25 ottobre 2017

INVITO DI SOSTA. Decima edizione. Torna la danza contemporanea d’autore ad Arezzo.


INVITO DI SOSTA | Decima edizione
Torna la danza contemporanea d’autore ad Arezzo
Dal 5 novembre 2017 al 18 marzo 2018, 6 spettacoli in 5 appuntamenti al Teatro Mecenate

La rassegna di danza contemporanea d’autore INVITO DI SOSTA, organizzata dall’Associaizone Sosta Palmizi, raggiunge quest’anno il traguardo delle 10 edizioni; 10 anni in cui è riuscita a raccontare, grazie a tutti i coreografi e danzatori ospiti, uno spaccato della realtà del nostro paese, i suoi cambiamenti e la sua evoluzione, attraverso i molteplici linguaggi della danza contemporanea.
Dal mese di novembre 2017 fino a marzo 2018, la rassegna mette in scena 6 spettacoli in 5 appuntamenti domenicali, da quest’anno anticipati alle ore 17, al Teatro Mecenate di Arezzo.
Teso alla ricerca dell’essenza, nel pieno della sua evoluzione e oltre i suoi confini visibili, in relazione con lo spazio, con il tempo e con le sue potenzialità tra limiti, perdita di gravità e virtuosismo… il corpo è il protagonista assoluto di questa edizione.
La rassegna si apre domenica 5 novembre con gli assoli di due giovani performers prodotte da Sosta Palmizi, Olimpia Fortuni con il suo pluripremiato Soggetto Senza Titolo, un viaggio del corpo alla ricerca dell’uomo, e Francesca Antonino che debutta con Little star, una riflessione tra vertigine e decadenza del corpo. Un’apertura che afferma la volontà di sostenere il percorso degli artisti e dei progetti creati e sviluppati in residenza presso gli spazi dell’Associazione, contribuendo concretamente alla loro crescita artistica.








Il 3 dicembre una serata dedicata alla multidisciplinarietà con Taikokiat Shindō, spettacolo ideato e coreografato da Masako Matsushita in collaborazione con Mugen Yahiro (taiko artist) che coniuga tradizione giapponese, danza, taiko e musica elettronica.
Domenica 21 gennaio sale sul palco l’eccentrico duo Igor&Moreno -creato dai britannici acquisiti Igor Urzelai e Moreno Solinas- con A Room For All Our Tomorrows dove gli autori immaginano e urlano al pubblico un altro e alternativo mondo possibile rispetto a quello reale.

 

Negli ultimi due appuntamenti in programma, il potenziale della scrittura del corpo è portato all’estremo delle sue possibilità: 10 Miniballetti di Francesca Pennini, domenica 18 febbraio, mette in scena un’antologia di danze dove l’elemento aereo é paradigma di riflessione sui confini del controllo (matinée per le scuole il 19 febbraio nell’ambito della rassegna Altre Danze_Portiamo i ragazzi a Teatro!), mentre il lavoro di Silvia Gribaudi, R.OSA - 10 esercizi per nuovi virtuosismi, chiude la rassegna il 18 marzo, con la sorprendente Claudia Marsicano in un “one woman show” che la vede ribellarsi alla gravità, mostrando tutta la lievità nel superamento dei propri limiti.
Al termine di ogni spettacolo, come ogni anno, il pubblico potrà confrontarsi con gli artisti, partecipando a preziosi momenti di conoscenza e approfondimento, importanti sia per gli spettatori che per gli stessi artisti.

MASTERCLASS gratuite | Anche quest’anno, nell’ambito di INVITO DI SOSTA, si terranno speciali momenti dedicati alla formazione, condotti da alcuni fra gli autori ospiti e in collaborazione con realtà culturali attive sul territorio, quali Spazio Seme e Semillita Atelier. Lo scopo è quello di intrecciare in maniera significativa il processo creativo con quello di diffusione della danza contemporanea.
Il programma > Semillita Atelier ospiterà le masterclass di Olimpia Fortuni e Francesca Antonino sabato 4 novembre quella di Silvia Gribaudi il 17 marzo; Spazio Seme ospiterà quelle di Masako Matsushita e Mugen Yahiro il 2 dicembre e di Igor&Moreno il 20 gennaio (tutti gli appuntamenti si terranno dalle ore 15 alle 17). La partecipazione alle masterclass prevede la presenza agli spettacoli con la riduzione sul biglietto d’ingresso.

Invito di Sosta 
 Ingresso spettacoli: abbonamento a 5 serate € 30 / Intero € 10 / Ridotto € 8 (studenti e under 65 anni) / Altre riduzioni € 6. 
Promozione speciale Invito di Sosta e Altre Danze: acquistando tre biglietti, interi o ridotti, il quarto è in omaggio. 
Orario spettacoli h 17. Masterclass + spettacolo € 6.
Associazione Sosta Palmizi 
Tel: 0575 630678 / cell. 393 9913550 | email: info@sostapalmizi.it  www.sostapalmizi.it