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lunedì 27 marzo 2017

Al Teatro Garibaldi di Modica, la presentazione, in prima assoluta per la Sicilia, del libro “La musica fa crescere i pomodori” del Maestro Peppe Vessicchio.

Venerdì 7 aprile 2017, alle 18,30, al Teatro Garibaldi di Modica (Corso Umberto I, 207) il Maestro Peppe Vessicchio presenterà, in prima assoluta per la Sicilia, il libro “La musica fa crescere i pomodori” pubblicato da Rizzoli.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Modica, Ignazio Abbate, parleranno del libro con il Maestro Vessicchio, Salvatore Lo Bue, docente di Poetica e Retorica nel Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo, e Concetto Iozzia vice direttore del quotidiano d’informazione online NuovoSud.it, già responsabile della redazione ragusana del Giornale di Sicilia. L’attore e regista Giancarlo Zanetti leggerà alcuni passi del libro. La serata sarà arricchita da una performance degli allievi del locale liceo musicale dell’Istituto d’Istruzione superiore “Giovanni Verga”. Il Maestro incontrerà i giornalisti nel foyer del teatro, mezz’ora prima dell’inizio.

Peppe Vessicchio (Napoli, 1956), volto noto della televisione italiana, storico direttore d’orchestra del Festival di Sanremo dal 1990 al 2016, quattro volte vincitore come miglior arrangiatore e altrettante come direttore d’orchestra (l’ultima con “Chiamami ancora amore” di Roberto Vecchioni), nella sua lunga e prestigiosa carriera ha collaborato con artisti quali Gino Paoli, Elio e le Storie Tese, Zucchero, Andrea Bocelli, Avion Travel, Fiorella Mannoia, Ron, Piero Mazzocchetti, Eros Ramazzotti e molti altri.

Il libro “La musica fa crescere i pomodori”, nato dalle conversazioni con il giornalista Angelo Carotenuto, è un saggio pop autobiografico ricco, profondo e divertente, sul talento, sulla passione, sulla cura e sugli effetti straordinari dell’armonia nelle nostre vite. Dalla scoperta della musica ai primi concerti, dal cabaret nella Napoli degli anni Settanta all’acclamazione sul palco dell’Ariston, si snoda un viaggio attraverso la vita e la musica che approda alla necessità di comprendere il potere benefico dell’armonia. Se tutti gli organismi viventi reagiscono positivamente alla musica armonico-naturale; se le mucche del Wisconsin producono più latte ascoltando Mozart, perché allora – si è chiesto Vessicchio - non estendere l’esperimento anche alla terra e al vino? E così ha fatto, con esiti sorprendenti, come racconta nel suo libro.




L’evento è promosso e organizzato dalle aziende “Antica Dolceria Bonajuto”, “Azzarelli Confezioni” e “Toni Pellegrino art and science for hairdressing”, e gode del patrocinio del Comune di Modica e della Fondazione Teatro Garibaldi. L’ingresso è gratuito.



Info e contatti
Inpress ufficio stampa
cell. 329 3167786

ENKIDU. A Bologna, dal 5 al 7 maggio, si esplora il nesso aleatorio tra libri e lato selvatico.


Dal 5 al 7 maggio 2017, al Costarena di Bologna, in via Azzogardino 48 si svolgerà la seconda edizione di ENKIDU, tre giornate di cultura selvatica che quest’anno esplorano il nesso aleatorio tra libri e lato selvatico. Poeti, autori, artisti, performers, critici, editori, antropologi, paesaggisti, declineranno a modo loro questo tema, per riaprire un problema politico che ci riguarda dai granai di Uruk: che cosa fare per non vivere qui, adesso, in una terra brutalmente addomesticata? Un paradosso, forse, perché si tratta di fare entrare un universo inumano, incomunicabile, nell’oggetto culturale per eccellenza. In che modo la selvatichezza può essere traghettata, ingabbiata, fatta esplodere tra le pagine di un libro? In che misura un libro può portare la wilderness dove non c’è?

Con Andree Bella, Mara Bevilacqua, Giuliano Bressa, Campobase, Andrea Facchi, Simone Ghiaroni, Francesco Gori, Katia Kuo, Anna Lambertini, Rocco Lombardi, Claudia Losi, Spiro Maresca, Pietro Motisi, Orfeo Pagani, Michela Pasquali, Antonio Portanova, Antonia Santopietro, Filippo Scozzari. Partner culturali: Architettura del paesaggio, Armillaria, Disappear, Exòrma, Linaria, Walden, ZEST Letteratura sostenibile.

ENKIDU, 5, 6, 7 maggio 2017, Costarena, via Azzogardino 48, Bologna
Organizzazione di Maurizio Corrado e Matteo Meschiari, in collaborazione con Centro Costa, Associazione Parco Museale della Val di Zena, Museo della Preistoria Luigi Donini.

VENERDI 5 | Tale Shelter. Da pomeriggio a sera, letture, performance, laboratori di selce scheggiata e accensione del fuoco, body music, narrazioni. Il nostro vino 2016.

SABATO 6 | Talk Ring. Giornata di studio, discussione, approfondimento, con critici, editori, lettori. Musk Deer, il nostro cocktail dedicato, e Pleistocena.

DOMENICA 7 | Walkabout. Esercizi camminati sui colli bolognesi (zen, fox walking, walking art). Pranzo al sacco o in trattoria.




venerdì 24 marzo 2017

"LO SPIRITUALE NELL'ARTE E NON". Una chiacchierata con Emanuele Beluffi, Tiziana Cera Rosco, Roberto Milani, Alessandra Redaelli.

"LO SPIRITUALE NELL'ARTE E NON"
 Un invito a riflettere, un trend, una necessita', un talk, una chiaccherata interattiva

Mercoledì 29 marzo dalle ore 18:00 
Via Carlo Imbonati, 81, 20159 Milano MI
 

 

To Be Kind di Loredana Galant ospita all'interno dell'allestimento del progetto espositivo: Santi Numi di Antonella Casazza, Felipe Cardeña, Loredana Galante, Andrea Zucchi


"LO SPIRITUALE NELL'ARTE E NON"

un invito a riflettere, un trend, una necessita', un talk, una chiaccherata interattiva


ecco i protagonisti:

Emanuele Beluffi, Tiziana Cera Rosco, Roberto Milani, Alessandra Redaelli, il pubblico partecipante.


Preludio con Campane di Cristallo suonate da Andrea Zucchi (Artista).

per visitare la mostra
scrivere a info@loredanagalante.it
tel +39 3388834826

via Imbonati 81 citofono galante
di fronte a M Dergano Milano

 


Santi Numi Il progetto



 
Il progetto espositivo è pensato in forma di un allestimento omogeneo in cui le opere dialogano e interagiscono fra di loro senza creare fratture. Un continuum visivo che evoca un ambiente esistenziale da abitare ed esperire.
Il soggetto d’ispirazione mistico-religioso-spirituale affronta la Relazione dell’essere umano con l’ultraterreno e i fenomeni mistici. Al centro del progetto c’è sempre l’uomo che, nella sua finitezza, si rivolge a un essere invisibile, che può evocare risvegliando presunte consapevolezze sopite e riaprendo contatti con l’inframundo e/o entità di guida o di supporto.
Nel caso di scarsa fiducia nel possesso di forme di elezione o scarsa costanza nel perseguire processi di sviluppo personale, rimane la supplica più o meno ritualizzata e la “ricerca del miracoloso”.
Aggregazioni e forma di appartenenza sono altresì oasi di conforto, enfatizzate da regole, comportamenti e regimi che istituzionalizzano e rappresentano.
L’approccio di questo progetto è squisitamente “popular”, gli artisti coinvolti sono accomunati da una forte valenza comunicativa, un rapporto diretto con le sfumature della quotidianità e una mancanza di sobrietà tanto necessaria quanto in controtendenza rispetto alle tendenze emergenti del sistema dell’arte.
Lo spettatore è parte in causa: vittima, carnefice o soccorritore.
Il progetto site specific, nato dal desiderio degli artisti di mettersi in relazione con gli altri e coi propri pensieri/sentimenti sé più intimi e privati, ne fa quasi un’installazione a otto mani in cui tutti i canali (visivo, auditivo e cinestetico) saranno stimolati interagendo tra loro.
Nello spazio che ospiterà “Santi Numi” troveremo quindi quadri rappresentanti misteriosi santi moderni, sculture con soggetti mistico-pop, candele votive, Madonne vestite alla moda, santi, birbanti, oggetti votivi, stoffe mistiche, dèi detronizzati, bizzarri martiri di oggi, mistici, asceti, elefanti indiani, dèi bambini e dèi guerrieri, il tutto mescolato in un caravanserraglio mistico-pop, con un piede nel kitsch, uno nel folklore e uno nell’estetica del contemporaneo più spinto.
 

 
 
 

Achille Lauro in concerto al Live Music Club di Trezzo.

Prosegue il Ragazzi Madre Tour di Achille Lauro, che porterà al Live Music Club di Trezzo il suo show tra rap e urban pop con tanti ospiti e sorprese. Il tour che prende il nome dall'ultimo cd Ragazzi Madre, pubblicato lo scorso novembre con il suo nuovo collettivo No Face, sancisce la maturazione artistica e il consolidamento del suo stile. Ragazzi Madre rappresenta per l'artista un significato profondo, un concetto che rimanda alla sua storia personale, al di là del mero significato provocatorio della copertina. Lauro De Marinis, questo il vero nome di Achille Lauro, porterà nelle città italiane i brani del nuovo album assieme al suo produttore Boss Doms e a Dj Pitch8 (cofondatore di No Face). Da Maharaja a Coca Cola Light, da Ulalala a Teatro & Cinema, proponendo anche qualche brano dai precedenti lavori Achille Idol immortale del 2014 e Dio c'è del 2015. 
Ragazzi Madre è un disco che consegna al passato i cliché del rap italiano e racconta la vita attraverso gli occhi di uno dei giovani artisti più originali e chiacchierati del panorama nazionale. Ragazzi Madre racconta i quartieri e le strade di Achille Lauro senza filtro in cui riesce a catturare la realtà della periferia con lucidità disarmante, senza mettere accenti drammatici e senza enfatizzare gli aspetti più spettacolari o pittoreschi. Ragazzi Madre più che di vita di strada parla della solitudine come motore per l’arte, nella sua urgenza e nella sua ricerca del dettaglio. La sua scrittura innovativa e la sua immagine eccentrica hanno acceso su di lui numerosi riflettori, che l'hanno portato alla ribalta anche oltre la scena hip hop. 
Un look trasgressivo che strizza l'occhio alla moda, sonorità innovative e argomenti raccontati tra serietà e grottesco, rendono Achille un fuoriclasse del panorama musicale nazionale. Il primo ospite confermato del concerto é Fred De Palma, ma, non mancheranno secret guest a sorpresa.
In apertura Giaime e Paskaman feat. Sek e Oro Grezzo, Nerone guest mc; a seguire dj set con Andry The Hitmaker, A&R- Solo Bombe e Payano con selezioni hip hop, trap, bass e reggaeton. L'evento fa parte di Mobb, la nuova proposta Clubbing Urban in casa Live Music Club. Il party sarà caratterizzato da una componente artistica fortemente incentrata su tutto il nuovo panorama hip hop italiano ed europeo.

Sabato 1 aprile
ore 22:30
Live Music Club
via Mazzini, 58 - Trezzo sull'Adda (Mi)
Ingresso Euro 15 (compreso drink) - Prevendita Euro 13 (compreso drink)
Infoline 3485429419

giovedì 23 marzo 2017

LA VIDEOperformance 2017. All'Art Web Gallery la mostra collettiva dedicata alla Videoperformance.

L'Art Web Gallery Centro d’Arte Mediale, ha inaugurato Martedì 21 Marzo 2017 la mostra collettiva dedicata alla Videoperformance.
Con questa iniziativa viene aperta un’indagine conoscitiva, sulle metodologie e gli stili creativi in questo settore della ricerca artistica, sia in Italia che in altri Paesi. La Direzione del Centro Culturale ha selezionato per questa sesta edizione i seguenti artisti:

Francesca Fini
Tales Frey
Gilivanka Kedzior & Barbara Friedman
Eleonora Manca
Eleonora Rotolo
Giuliano Strurli
Sylvia Toy St. Louis

La mostra sarà visibile online sino al 23 Giugno 2017, dove verrà seguita dagli operatori del Centro d’Arte. L'esposizione è presentata da un testo teorico di Gilda Da Pozzo, con gli scritti degli artisti sui loro lavori in video esposti nella mostra.
La Direzione culturale sarà sempre disponibile per nuovi contatti con gli artisti che utilizzano i media per creare opere d’arte. L'Art Web Gallery continuerà questa ricerca segnalando i nuovi talenti sia in Italia che all’estero.
Art Director Art Web Gallery
Paola Zucchello
Info A-W-G: Tel.338.9509089


link: http://www.facebook.com/artwebgallery

Alla Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte di Bologna, le tre mostre personali di Angelo De Maio, Marzia Roversi ed Ezio Tambini, a cura di Deborah Petroni.


La Galleria d’Arte Contemporanea Wikiarte
in Via San Felice 18 - Bologna
È lieta di invitarvi
Sabato 25 marzo 2017
ore 18.00

All’ inaugurazione delle mostre personali di:
ANGELO DE MAIO
EZIO TAMBINI
MARZIA ROVERSI

Sabato 25 marzo alle ore 18.00, presso le sale della Galleria Wikiarte di Bologna, verranno inaugurate le tre mostre personali di Angelo De Maio, Marzia Roversi ed Ezio Tambini.  Un dialogo visivo armonico ed espressivo, che conferma ancora una volta la volontà, da parte della curatrice Deborah Petroni, di offrire agli appassionati d’arte un confronto stimolante con artisti che presentano cifre stilistiche ricercate e contraddistinte da originalità.
Carpe diem indica la volontà di cogliere l’attimo, con sensibilità e rispetto per la fugacità del tempo, riconoscendo l’unicità di ogni istante. Questo sembra essere l’imperativo di Angelo De Maio, artista in grado di modellare colore e materia per rielaborare la realtà e le emozioni che essa lascia dentro chi la attraversa. Suggestive e immediatamente comprensibili per occhi e anima, le opere di De Maio indagano il quotidiano attraverso una delicata sintesi formale.
Dettagli limati come in una poesia ermetica, scelti e posizionati con rigore compositivo e lirico sentire. La pittura di Ezio Tambini riesce a sorprendere con quella che, in un mondo dove la prevalenza delle immagini sembra non lasciare spazio alla muta contemplazione, appare come inaspettata intensità, capace di toccare le più intime corde dell’essere umano e ricondurlo alla profondità di se stesso. Immobili,  perpetuamente vivi in un tempo mutevole, i soggetti delle opere di Tambini regalano ciò cui l’uomo da sempre anela: l’eternità.
Eleganti e raffinate, le figure di Marzia Roversi invitano a oltrepassare la soglia del conosciuto per addentrarsi in una dimensione onirica. In un tempo sospeso tra il reale e l’irreale, fungono da astanti per invitarci ad andare oltre la realtà sensibile. Seducenti cromatismi rivelano una pittura ricercata ed equilibrata. Preziosi ed eleganti dettagli arricchiscono una dedicata inclinazione formale, intrisa di senso lirico.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00, con orario continuato.


Presentazione critica a cura del:
Prof.ssa Francesca Bogliolo
                                                                                                                                      
Curatrice mostra:
Deborah Petroni

Durata mostra:
dal 25 marzo – 6 aprile 2017
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00 con orario continuato
Lunedì e domenica chiuso
Ingresso gratuito 


Info e contatti:
Mail: info@wikiarte.com

Aqua Art Gallery riapre la stagione espositiva con la personale dell’artista Giovanni Tommasi Ferroni.


GIOVANNI TOMMASI FERRONI
1 Aprile > 27 Maggio 2017 
Inaugurazione: Sabato 1 Aprile 2017
dalle ore 18.00 alle ore 21.00
AQUA ART GALLERY    Corso Anita Garibaldi 84, ( Centro Storico) Terracina (LT)

Giovanni Tommasi Ferroni è nato a Roma nel 1967 da una famiglia toscana di artisti da diverse generazioni. Oltre al padre Riccardo, ricordiamo il nonno Leone, lo zio Marcello (entrambi pittori e scultori di riconosciuto talento), e la sorella Elena, raffinata pittrice con la quale ha esposto in diverse occasioni all’inizio della sua attività.
Sin da bambino dimostra una notevole predisposizione per il disegno e, dopo gli 11 anni, inizia a frequentare lo studio del padre e, in estate, a prendere lezioni di disegno dallo zio nello studio di scultura di Pietrasanta.
Il suo primo quadro lo dipinge a 16 anni, ma la sua vera e propria attività di pittore comincia solo dopo il Liceo Classico, nel 1986, quando inizia a lavorare nell’atelier del padre, studiando contemporaneamente storia dell’arte presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
La sua prima personale risale al 1991 presso la Galleria Il Gabbiano di Roma. Il riconosciuto successo lo vede protagonista, negli anni successivi, di importanti mostre ed esposizioni a Chicago, Roma, Bologna, Amsterdam, New York, Buenos Aires, Pietrasanta, Ferrara, Lucca, Brindisi, Parma, Torino, Amstelveen, Andria, Francavilla al Mare, Bou Tou (Cina), Positano e Parigi fino alla 54ma Biennale di Venezia.
Nel 2000 viene incaricato di realizzare l’ovale di navata per il Duomo di Pietrasanta (Lucca).
Nel 2003 esegue 100 disegni che illustrano, canto per canto, la “Divina Commedia” di Dante Alighieri.
Nel 2011 è presente a Roma, a Palazzo Venezia, nell’esposizione dedicata ai 150 dell’Unità d’Italia.
Numerose sono le Monografie a lui dedicate a cura di critici di fama internazionale tra cui l’americano Donald Kuspit, la professoressa Maria Censi, Franco Basile, Sebastiano Giordano, Alberto Agazzani e Philippe Daverio il quale nel 2005 gli dedica un servizio all’interno della trasmissione televisiva “Passepartout”.
Attualmente vive e lavora tra Roma e Pieve di Camaiore (Lucca)



mercoledì 22 marzo 2017

I "Dipinti Ubriachi" di Miky Degni inaugurano la vineria culturale La Polvere di Bacco di Legnano.



“E dove non è vino non è amore;

né alcun altro diletto hanno i mortali.”

Euripide



Miky Degni inaugura il 23 marzo la vineria culturale La Polvere di Bacco con “Dipinti Ubriachi”. Prosegue così il tour eno-gastronomico “per Amor di Vino”, partito dalla Svizzera per poi toccare diverse città e località italiane e ritornare a casa, in Lombardia



Dopo aver fatto tappa a Lugano, Como, Milano, Tirano, Pesaro, Roma, Maiori, Catania, Lentini e Modica sbarca a Legnano, giovedì 23 marzo, “Dipinti Ubriachi” di Micky Degni per l'inaugurazione della vineria culturale La Polvere di Bacco. Le porte si apriranno al pubblico a partire dalle ore 19.00. L’artista milanese esporrà fino al 5 aprile dieci dei suoi dipinti che sono stati realizzati esclusivamente con il vino rosso, il Nero D’Avola, perché, come dice Micky Degni, “il vino non è solo una bevanda, ma è il risultato di tanto lavoro, grande manualità e amore. Il vino è arte, passione”.  

Miky Degni
 
"Femme Fatale"

"Polvere di Bacco"

"Lucida Follia"
In questi ultimi anni il graphic designer e creativo milanese ha voluto sperimentare questa insolita tecnica per deliziare palato e vista e ha dipinto più di 200 opere con pregiati vini italiani, molte di queste realizzate per importanti case vinicole e poi vendute a collezionisti e cultori della bevanda più amata dagli italiani, il nettare degli Dei. Sulla pregiata carta d’Amalfi prendono vita, grazie al vino, soggetti originali e fantasiosi che si si ispirano all’amore e che raccontano con delicatezza i sentimenti che si provano quando si vive una relazione amorosa.

Andrea Abbattista e Manuela Sala
Durante il vernissage verrà fatta anche una presentazione delle attività culturali e degli eventi che sono già in programmazione per i prossimi mesi. La vineria culturale vuole essere una vetrina per tutti coloro che hanno qualcosa da dire e non hanno un luogo in cui farlo. “Ci sono tantissimi giovani talentuosi che meritano attenzione – racconta Manuela Sala, uno dei due gestori del locale – Questo vuole essere un posto speciale per dar luce a chi vuole esibirsi o vuole esporre le sue opere. Si spazia dalla pittura alla fotografia, dalla poesia alla musica…”. In effetti la vineria è spaziosa e si presta a ogni genere di attività. "Offriamo spazio a chi spazio non ne ha e usiamo il locale per fare cultura" aggiunge l’altro gestore, nonché suo marito, Andrea Abbattista. L’apertura di questo locale racconta anche un’altra storia: l’amore di un uomo per la sua donna che ha perso il lavoro ed è per questo che si reinventa, creando insieme a lei questa attività, seguendo solo quelle che sono le sue inclinazioni e la passione per la cultura.  Dopo la presentazione seguirà un brindisi con Cuvée Millesimato 2014 di Divine Ignis, birre artigianali Big Hop e Roccolo di Mezzomerico, per inneggiare alla grandezza del vino e a quella dell’amore per la cultura e per la vita.

"Autoritratto"
"Allegra"


"Il vino eleva l’anima e i pensieri, e le inquietuni si allontanano dal cuore dell’uomo."  
 - Pindaro - 


  #dipintiubriachi #lapolveredibacco #culturadabacco


martedì 21 marzo 2017

INTERVYOU. Nel privé con Lele Torrisi, intervistato da Marla Lombardo.



Spirito pionieristico e visionario, crede fortemente nella sua professione e la sua cucina poggia su un tasso di personalità ben al di sopra della media, in cui sfrontatezza e irriverenza vengono domate da ottime capacità tecniche e gastronomiche.

D’altronde non poteva essere diversamente, avendo maturato esperienze con Gordon Ramsey, Alain Ducasse ed il nostro italianissimo Carlo Cracco.

Chef dalla personalità fortemente curiosa e sempre proiettata nel futuro, coniuga con talento il verbo “mangiare” con il resto del mondo, con quel suo “classico contemporaneo” che sorprende e ti trasporta in un “banchetto sensoriale”.

Un continuo viaggio nei sapori e negli odori, con la mente onnivora concentrata solo in un’unica direzione. Così si potrebbe sintetizzare la sua esperienza e carriera.
 
  Lele Torrisi è l'ospite di INTERVYOU, il privé di Untitled Magazine.



Lele “chef” si nasce o si diventa?
Chef si diventa. Dopo anni di impegno, dedizione, grande passione e abnegazione.

Partiamo dalle origini, quando è nata questa tua “passione” per L’Arte Culinaria e qual è stata la spinta per intraprendere questo percorso lavorativo?
Le mie nonne. Le loro mani che ancora ricordo. L’emozione di ogni gesto che il solo pensiero mi riempie gli occhi. Ho cominciato a sudare in cucina quando nella mia vita ero stanco di investire attendendo che il risultato arrivasse, sentivo il fuoco dentro e sapevo che qualcosa poteva rendermi libero, mostrarmi i risultati immediatamente.

Cosa ti piace del cibo?
Del cibo amo la passione che lo circonda ed i suoi contrasti. Amo i Dessert. Amo il dolce che collocherei nell’ordine sensoriale in primis cosi come adoro il gusto amaro delle cose.

Lele i sensi sono importanti? Qual è il tuo preferito?
Molto importanti soprattutto nella loro interezza: per questo non credo negli eventi dove si castra uno dei sensi. Ndr BlindDinner.
Anche se sono dichiaratamente un auditivo, Il mio senso supremo è l’Olfatto. Sono un naso.

Se io dico “Gusto”, tu dici…
Non dico, strofino semplicemente la lingua sul palato e cerco il sapore ZERO, ovvero l’amaro.

Ogni Chef ha un segreto, qual è il tuo?
Sono sempre stato un convinto sostenitore che il segreto dello chef è quel qualcosa che tutti vorrebbero non conoscere. Non vi sono segreti, compro il meglio e lo manipolo meno possibile.

Qual è il cibo, o l’ingrediente, di cui non puoi fare a meno?
L’amore.

  
Chi riconosci come tuoi simili?
Gordon Ramsey, Antonino Cannavacciulo, Alain Ducasse (con il quale ho in comune la data di nascita 09/13).

Tra le tue varie città, in cui hai vissuto, lavorato, amato, mangiato, ce n’è una cui sei più legato, diciamo per “affinità elettive”?
Non sono avvezzo ad un unico “amore”. Amo Montecarlo per il senso di ordine e pulizia, amo Los Angeles perché abbraccia diverse culture con la giovialità della buona educazione, amo Torino perché mi ha cresciuto nutrendo con la sua cultura la mia passione e si è prestata ad essere trampolino di lancio


Come giudichi il Paese ITALIA in genere?
FuckedUP

E a Siracusa, dove vive e lavori, che scena vedi? Cosa sta succedendo in questa città?
Una piccola Italia. Siracusa è un posto splendido che racchiude un mare di opportunità. Purtroppo è ancora ancorata a vecchi dogmi, ad una cattiva gestione che non si prodiga per ampliare le proprie opportunità canalizzando il turismo tutto l’anno. Non investe sul territorio in termini di qualità, in termini di internazionalità e poco in termini di ricerca e sviluppo. Un'economia turistica stagnante che definisce solo sette mesi di florida attività. Un panorama dove l’offerta locale sembra essere un continuo rimpasto di professioni, ristoranti con menu enciclopedici e copiati uno dall’altro. Pochissima attenzione al territorio, pochezza di contenuti in termini di professionalità ed accoglienza. Il cliente è aggredito per strada invece che invitato a vivere quella che potrebbe essere una esperienza senza eguali. Un luogo dove è troppo semplice confondere la bontà con l’abbondanza (abbordabile).

Photographer Credits Maria Pia Ballarino

Photographer Credits Maria Pia Ballarino

Quali sono state le tue collaborazioni più importanti?
Gordon Ramsey, Alain Ducasse e Carlo Cracco ai tempi di CraccoPeck mi hanno visto sudare da comis, ultima ruota del carro in un percorso di Stage, mentre pulivo ogni cosa e nel mentre con gli occhi “rubavo” maestria. Da Gordon ho appreso la tenacia, da Alain la grazia, da Carlo le parolacce.

Come sono cambiati i clienti, ed i loro gusti, negli ultimi anni?
I clienti sono tornati a voler vedere il cibo, la fame stessa è rientrata alle origini. D’accordo ci sia voglia di ricerca e cura dei particolari ma anche che il piatto debba esprime cibo nella sua concretezza e non la proiezione di esso. Qualità e non quantità in un prodotto che parla chiaramente di cibo chiaramente identificabile.

Cosa accadrà in futuro? Cosa è scritto nell’agenda di Lele?
Dopo la pubblicità internazionale per il gruppo Campari che mi ha visto rappresentare la Sicilia in America, sono pronto a girare un film sulla mia vita dal titolo “Lele Torrisi, the #sicilychef” per una produzione newyorkese. Successivamente mi trasferirò in via definitiva a Los Angeles per cercare di lanciare un format televisivo. Ricominciare naturalmente. Crescere sempre.

Tre aggettivi che ti rappresentano, o ti definiscono.
Appassionato, Diabolico, Mentalista.

Photographer Credits Maria Pia Ballarino
Qual è il tuo motto?
Buy the best, touch as less. No more than three elements in my food.

Ed il tuo vizio preferito? O hai solo virtù?
Ma quali vizi, sono un ragazzo serio: non mi fidanzo con tutte quelle che mi porto a letto.

Qual è la tua più grande paura?
Tornare a casa la sera e non trovare amore intorno a me.

Cosa fa Lele quando non è un “Chef”?  Come trascorri i tuoi giorni, e, soprattutto, le tue notti?
Food Seeking. Sono costantemente alla ricerca di materia prima, studio e ricerca della stessa. La notte? Cerco di sconfiggere i miei demoni…



SPECIAL MENU’ PER INTERVYOU

Gambero di Mazara, cotto nel burro di cacao scorza di limone Siracusa IGP su base di melograno marinato allo zenzero

Siciliani al ragù di tonno in bianco su esplosione di bufala e datterino condito in freddo


Risottino carnali al cantalupo, mantecato al miele dell'Etna e yogurt Bio con spinacino all'agro e fondue di ragusano DOP


Quenelle di mare in crosta, passeggiando nell’orto di primavera

Il corteggiamento degli amari. Budino classico di cioccolato fondente, arancia amara e amaretto.

Lo zabaione artigianale diventa cappuccino, nel ricordo di mia nonna


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Se volete sapere di più su Lele Torrisi, seguitelo nei suoi canali social...


Instagram @sicilycheflele