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lunedì 30 novembre 2015

GO OVER! Culture and Music from Europe. Per il secondo appuntamento della rassegna, ospiti d'eccezione il duo norvegese Brutter.


Sabato 12 dicembre 2015, dalle ore 19 (aperitivo + concerto + dj set), presso la Fondazione Riccardo Catella all’Isola,  il quartiere della musica a Milano,  un ricchissimo secondo appuntamento con GO OVER! Culture and Music from Europe - la nuova rassegna  ideata da Antonio Ribatti e Gianni Barone, che nasce per dar voce alle nuove tendenze musicali e alle sonorità di matrice europea. 
Il duo norvegese Brutter sarà l’ospite d’eccezione: un progetto quasi dogmatico, astratto, in cui regnano ritmi e pulsazioni è ciò che propone il duo di musica elettronica, composto dai fratelli Christian e Fredrik Wallumrød, che ha recentemente pubblicato l’album omonimo per l’etichetta norvegese Hubro. Due fratelli e una lunga esperienza alle spalle negli ambiti più disparati della scena musicale norvegese e non solo: Christian noto per il suo Ensemble acustico e per le registrazioni con la ECM, tra le più prestigiose etichette di jazz e musica contemporanea, e Fredrik acclamato nell’ambito rock e metal, ma anche del pop/jazz più raffinato. Con Brutter, i Wallumrød virano verso un inedito percorso musicale: proseguono sulla scia dell’elettronica, mettendo da parte per un momento l’armonia e la melodia e dedicandosi in tutto e per tutto al ritmo e alla pulsazione. 
Il concerto sarà introdotto da Luca Vitali, tra i più grandi conoscitori in ambito internazionale della musica norvegese. Firma prestigiosa del Giornale della Musica, All About Jazz Italia e InSound, è tra i membri fondatori di Europe Jazz Media e rappresentante italiano della pubblicazione mensile EJM Charts.
Al concerto seguirà il dj set di VINZ. Special event organizzato in associazione con Alessandro Colasuonno e la Fashion e Lifestyle blogger Simona Totaro (Dress of Roses).
Biglietti: 15 euro (aperitivo + concerto + dj set).


Luca Vitali. Ph by Foto di Fabio Gamba
Il concerto è realizzato con il patrocinio del Comune di Milano, Ministero degli Affari Esteri della Norvegia; con la media partnership di Zero e TuttoQui; partner culturale Fondazione Riccardo Catella.



VINZ




BLUE VELVET ATELIER. Un vero e proprio 'temporary shop' nel cuore di Milano. Progetto curato da Daniela Sagliaschi.


BLUE VELVET ATELIER 


Sabato 12 Dicembre e Domenica 13 Dicembre 2015

DALLE 10.00 ALLE 22.00 

C/O ATELIER Corso Como 5, MILANO

In una delle arterie più vibranti della lifestyle milanese, nasce questo poliedrico spazio, tra arte, moda, cultura, design, che si proietta verso tutto ciò che sia avanguardistico e cosmopolita. Nelle due giornate del 12 e 13 Dicembre, ospiterà BLUE VELVET ATELIER, il nuovo progetto curato da Daniela Sagliaschi.
A 27 espositori super selezionati verrà data la possibilita' di esporre e vendere le proprie creazioni artigianali, pezzi unici e dettagli di lusso. Un vero e proprio 'temporary shop', aperto per due giorni nel cuore della via più "in" di Milano. 
Calzature artigianali, lingerie, antiche cornici ed ex voto. Cappelli, borse hand made, bijoux ed accessori. Il tutto immerso in un favolistico French Boudoir. Le signore potranno usufruire di un professionale angolo trucco a cura di Glitter Make Up. I bambini, mentre le mamme faranno compere, saranno distratti da corner di dolci e torte francesi presentate da Tortatelier. Vi scalderanno gli assaggi di the pregiati di Damman.

Si apriranno le porte alle 10 per trascorrere 12 ore in un mondo di sogno tra proiezioni di film d'epoca, profumi e balocchi. Vi riserveremo un'area food e un'area bar. E in orario aperitivo, dj set live con i migliori dj della scena milanese. 

L' ENTRATA E' LIBERA PER TUTTO IL GIORNO !

Ecco alcuni dei Brand che presenteranno le loro collezioni.

FUN-GO : borse e accessory hand made. Nuova vita a pelli e tessuti di riciclo, dormienti nelle fabbriche. Pezzi unici, codificati con numero seriale.

FOTO MARVELLINI : La storica Foto Marvellini Milano fu fondata negli anni in cui nacque la fotografia.
I Fratelli Marvellini eseguivano, come recitava l’antica pubblicità, “Ritratti per tutti. Anche per chi non vuole essere ritratto”.
Moltissimi pezzi restarono nascosti fino alla fine del 2011 quando Andrea e Carlo Marvellini iniziarono a divulgarla…

BATNA - Best Alternative To Nude Attitude : Capi ed accessori uomo, donna e unisex. Totally hand made. Pezzi unici di qualità sartoriale. Frutto di collaborazioni con artisti e creativi provenienti dal mondo della cultura street.

MACADAMIA ACCESSORI: Una linea nata dall'idea di creare qualcosa che mettesse il buon umore. Proprio come quando mangi il gelato di una famosa marca…gusto "macadam nuts"

MADETOMEASURE di FABIANA GABELLINI : abiti e accessori sartoriali su misura. Lavorazioni tradizionali. Pizzi chantilly, sete, broccati e cachemire. Dal progetto al capo finito.

SINERGIE MILANO : gioielli contemporanei in alluminio. Pezzi unici modellati e cesellati a mano.

DI VINTAGE TUTTO UN PO' : Tre amici, tre social e tanto caffè. Amanti dei bei vestiti, velette e vecchie maniere.

ARTE-FATTO : un'elegante sintesi di antichi linguaggi orientali. Collezioni di moda realizzate in Afghanistan, con un sottile ricamo su tessuti fatti a telaio. Tappeti berberi merocchini, reinterpretati in chiave contemporanea.

POWWOW MILANO : borse e accessori realizzati interamente a mano, con pellami di alta qualità. Da 25 anni la designer Loredana Bartoli cura ogni singolo pezzo. Dal cartamodello al prodotto finito.

MOUSTACHE STYLE : Un brand di design di arredo e abbigliamento sartoriale d'ispirazione geometrica. Tessuti classici mescolati a tagli dal sapore acido e minimale. Unisex, double-face e limited edition.

ELENA PETRACCARO: Costume designer, painter and dreamer. Crea abiti ispirati ad epoche passate e costumi di scena soprattutto nel mondo del burlesque. Presenterà una collezione di abiti ed accessori vintage ristrutturati e anche ricreati su misura.

LORA NIKOLOVA BIJOUX&ART: Bijoux artistici realizzati a mano. Ogni pezzo è un esclusiva opera ispirata ad astratte interpretazioni di design. Le collane somigliano a reti architettoniche. I materiali vanno dal vetro, cristalli, pietre semipreziose, fino ad arrivare alla carta pesta.

GIARDINOBLU JEWELLERY: Giardinoblu è dove cristalli di rugiada diventano esclusivi gioielli per donne forti e con grandi sogni. 

PERI NERI HEADWEAR: Peri Neri produce a mano cappelli e copricapi sofisticati, scenografici ed originali. Aspetti scultorei e riciclo di m materiali, che si traducono in un esperienza da indossare.

HEKA COUTURE: nasce dalla fusione di una modista ed una modista. Gemma Vernò e Ilaria Parente. Il brand propone turbanti e cappelli su misura da abbinare ad abiti dal gusto elegantemente retrò. Linee pulite e tessuti preziosi, uniti da una continua ricerca di forme e volumi.

RIMINIMADE: Calzature artigianali Made in Italy e soprattutto Made in Rimini. Ogni modello è personalizzabile nei pellami, colori, tacchi e suole. 

INDIVIDUALS: Lingerie in seta e charmeuse ispirata alla danza. Senza ferretti né coppe.Vestibilità perfette fino alla quinta misura.

KARINA MARCELA JEWELS: I gioielli di KM sono piccole opere pensate per le donne. Ogni pezzo si avvale di un concentrato di tecniche e materiali preziosi che li rendono singolari.

IL SECONDAMANO: luxury second hand: Accurata selezione di abbigliamento e accessori delle migliori marche dagli anni ottanta ai giorni nostri.

EX VOTO DI Ira Rossa: Quadretti ovali realizzati con ex voto. Antichi tessuti ricamati con interventi glitter, fluo e cristalli.

MILANO VISTA DA UN TRAM: Il progetto fotografico nasce dalla voglia di raccontare Milano, attraverso gli scatti fatti dal tram, dalle sue 18 linee: ogni linea è un volto di Milano; ogni linea è un pezzo di storia; ogni linea alterna l’altezzosità del centro con la semplicità delle periferie.

LE GOUT INTERIEUR di Ugo Masini Vincitore per due anni consecutivi del premio MarteLive. Presenta una collezione dalle Linee ampie, semplici e sportive, con influenze decisamente nipponiche.



INFO 
Daniela Sagliaschi 3392415573 
Maria Aminta Daniele 332070481 
Filippo Federico Rossi 337745797
FACEBOOK EVENT > BLUE VELVET ATELIER

Inaugurazione FotoFactoryStore: Lo show-room dedicato all'esposizione e alla vendita di FOTOGRAFIE D'ARTE.

FOTO FACTORY STORE è un progetto innovativo per l’Italia che vuole proporre fotografia d’arte ad un prezzo “democratico”. Il progetto nasce dalla collaborazione di professionisti altamente qualificati nel settore fotografico (stampa fine art, stampa sperimentale, conservazione, materiali speciali e cornici).
Ciquadro, azienda di lunga tradizione di Turate (Co), aveva creato negli ultimi anni una sua linea di produzione per servire fotografi che richiedevano stampe, cornici e materiali di alta qualità. L’incontro con due specialisti della stampa fine art, Roberto Bernè e GianPaolo Daldello, ha acceso la scintilla per lanciare un progetto innovativo rivolto a tutti coloro che vogliono trovare una stampa fotografica di qualità per la propria casa o per regalarla, senza però spendere troppo.
“Quello che mancava - racconta Mirko Carnelli, responsabile del progetto in Ciquadro, - era un luogo dove una persona potesse vedere le foto già stampate in alta qualità d’arte, apprezzarne colori e composizione, e poterla comprare subito, ad un prezzo veramente interessante.
Siamo convinti che per avvicinare la fotografia d’arte al grande pubblico occorre portarla alla periferia dei grandi centri come Milano. Per questo Foto Factory Store apre all’interno di un capannone industriale, in un territorio che non è più Milano, ma non è distante da esso. Come non lo è da Como o Lecco”.
Il vero plus del progetto è la condivisione dello obiettivo – realizzare stampe d’arte di qualità a prezzi accessibili per il grande pubblico – da parte di tutti gli attori coinvolti: i fotografi presenti nel catalogo hanno accettato di ridurre i propri guadagni di vendita, stampatore e corniciaio,  hanno ridotto al massimo i propri margini per arrivare ad un prezzo veramente avvicinabile da chiunque.
FOTO FACTORY STORE è uno spazio d’arte non convenzionale dove dal 8 dicembre 2015 - giorno d’inaugurazione - si possono ammirare centinaia di stampe fine art, su carta baritata o carta cotone, con passpartout privo di acidi e si possono acquistare  a 75 euro, prezzo al cliente. Se poi il cliente vuole completare la stampa con una cornice specifica, di qualità in metallo o in legno, con passpartout conservativi e con vetro museale invisibile anti UV, allora CiQuadro ha la risposta basata sulla propria competenza e professionalità con i propri prodotti di alto artigianato o di caratura internazionale come i prodoti Nielsen e TrueView.
FOTO FACTORY STORE permetterà anche di far riacquisitare fisicità alla fotografia, che nell’epoca digitale ha visto un ampia diffusione senza però uscire - troppo spesso - dal computer o semplicemente pubblicata sul web. Una fisicità però non standardizzata, ma di alta professionalità. “La presenza nel progetto di due professionisti stampatori come Gianpaolo Dandello e Roberto Bernè - dichiara Mirko Carnelli - assicura che le stampe sono realizzate secondo i requisiti di una stampa d’arte. Dandello si occupa delle stampe fino al formato A3+ e Bernè dei formati maggiori e speciali.” Infatti FOTO FACTORY STORE non è solo stampa fine art in formato A3+: se il cliente cerca formati maggiori sempre in FOTO FACTORY STORE trova la risposta.

Il futuro del progetto
“All’estero progetti simili hanno riscosso molto attenzione dal pubblico e quindi riteniamo che sia possibile vincere la sfida di Foto Factory Store in Italia“ afferma Mirko Carnelli di Ciquadro. “Il nostro piano è di avere nell’arco di due anni 100 fotografi nel nostro catalogo per circa un migliaio di immagini stampate”.
In gennaio 2016 FOTO FACTORY STORE avrà anche un e-commerce per tutte le immagini che saranno disponibili anche fisicamente allo spazio d’arte in via Isonzo. Come i fotografi possono partecipare a questo progetto che, pur prevedendo ridotti ricavi dalla vendita delle singole stampe, permetterà loro di essere parte di un progetto culturale e artistico innovativo per l’Italia? Sempre Mirko Carnelli ci spiega che “a partire da autocandidature dei fotografi, i partner coinvolti nel progetto valuteranno congiuntamente il livello qualitativo delle opere proposte per mantenere alto il livello della proposta fine art di Foto Factory Store”.



FOTO FACTORY STORE, SPAZIO D’ARTE
FOTO FACTORY STORE è uno spazio d’arte non convenzionale di 200mq attrezzato con tavoli a piano d’appoggio a 45gradi per vedere liberamente le stampe, per un totale di 35 metri lineari. Offre poi una superficie verticale di 60 metri lineari per pezzi unici e produzioni speciali, e per il campionario di cornici e vetri osservabili sotto la luce e i colori delle pareti adeguati.
Il cliente che acquista la stampa fine art formato A3+ (stampata su carta baritata o carta cotone, con retro foam board privo di acidi e passpartout anch’esso privo di acidi) porterà subito a casa la stampa in un blister protettivo. Se desidera accompagnare la stampa con una cornice, Ciquadro offre la sua competenza per arricchire la stampa con passpartout conservativi, retro foam board privo di acidi, vetro museale invisibile anti UV insieme alla cornice scelta. In questo caso la cornice sarà pronta nei giorni successivi.
FOTO FACTORY STORE si trova a Turate, in via Isonzo 11/c  ed è aperto e visitabile dalle 9 alle 18.30 dal lunedì al sabato.
Nelle giornate dal 8 al 13 dicembre il cliente avrà diritto ad uno sconto sul prezzo d’acquisto delle fotografie d’arte di FOTO FACTORY STORE.

Nelle domeniche 13 e 20 dicembre 2015 FOTO FACTORY STORE sarà aperto.




domenica 29 novembre 2015

In Triennale, a Milano, è di scena "Il nuovo vocabolario della moda italiana". Fino al 6 marzo 2016.

La mostra è dedicata a Elio Fiorucci
A cura di Paola Bertola e Vittorio Linfante
Progetto di allestimento: Martino Berghinz

Progetto grafico: Zetalab

Una mostra unica nel suo genere, nata dall’esigenza di riconoscere e celebrare l’Italia della moda contemporanea e i suoi protagonisti. Marchi e creativi che negli ultimi 20 anni hanno rinnovato e recuperato il DNA culturale, tecnico e tecnologico della tradizione, riscrivendolo in un linguaggio del tutto originale.
Il nuovo vocabolario della moda italiana analizza questo linguaggio e la nuova natura della moda italiana attraverso il lavoro dei suoi protagonisti e le loro molteplici espressioni. Dal prêt-à-porter allo streetwear, dalle calzature agli occhiali, dai bijoux ai cappelli: un inedito vocabolario di stile e produttività.
La mostra è un’accurata messa in scena del tratto di storia recente del made in Italy, a partire dal 1998, l’anno che segna il concreto passaggio a un mondo interconnesso dal web, alle nuove forme della comunicazione;  dieci anni prima della grande crisi globale del 2008, che investe le economie occidentali e mette in crisi i paradigmi economici, sociali e culturali della post-modernità. Il 1998 è l’anno spartiacque tra il “prima” e il “dopo”; tra chi ha attraversato la crisi rigenerandosi e chi ne ha tratto la spinta per intraprendere un percorso autonomo.
Oltre cento realtà tra le più importanti del panorama contemporaneo partecipano alla mostra con i propri prodotti e progetti. Sono stilisti e marchi, selezionati con l’approccio didattico-scientifico di un sistema a fasi successive dai curatori Paola Bertola e Vittorio Infante insieme con il Comitato Scientifico della mostra (presieduto da Eleonora Fiorani e composto da Silvana Annicchiarico, Gianluca Bauzano, Patrizia Calefato, Enrica Morini, Domenico Quaranta e Salvo Testa), e avvalendosi di un nutrito gruppo di “advisor” esperti del mondo della moda (comunicatori, stilisti, giornalisti, produttori, distributori…).


Perché “vocabolario”? Per sintetizzare, illustrare, definire le caratteristiche fondanti del made in Italy contemporaneo, oggi ancora in fase di scrittura e di evoluzione.
 «Se da una parte il “fatto in Italia” è riconosciuto nel mondo come eccellenza, dall’altra è tipicamente rappresentato da marchi e stilisti affermatisi sino agli anni Novanta, negando in un certo senso la sua capacità di rigenerazione. Eppure, confermando la storica attitudine all’auto-organizzazione italiana, una nuova generazione sta scrivendo da tempo un linguaggio riconfigurato della moda italiana. Questo grazie alla valorizzazione di risorse accessibili in Italia e scomparse altrove: l’attitudine progettuale diffusa, i patrimoni di cultura materiale, le piccole reti di laboratori, le manifatture periferiche», spiegano i curatori Bertola e Linfante.
“Vocabolario”, dunque, nel suo significato di “repertorio di termini e locuzioni” è il mezzo per definire e cristallizzare il nuovo linguaggio del made in Italy.
Per valorizzare il contenuto progettuale dei capi, degli accessori e per esprimere con forza il concetto di “vocabolario”, la mostra è strutturata in un percorso composto da Lemmi che sintetizzano ognuno un concetto tipico e rinnovato del made in Italy. Per esempio: Materia, Costruzione, Ornamento, Dettaglio, Laboratorio… ognuno caratterizzato da istallazioni che illustrano il prodotto e il relativo processo creativo, dal cartamodello, agli accessori, dalle prove di lavorazione alle componenti.


La mostra è articolata in 3 macro sezioni:
Vocabolario: qui i prodotti sono organizzati intorno a concetti chiave, così da rappresentare i diversi approcci progettuali che ricontestualizzano gli elementi archetipici del prodotto italiano.
Narrazioni: dove viene tracciata la mappa del sistema di produzione culturale e comunicativa che ruota intorno alla moda: fotografia, illustrazione, nuovi media, editoria, video-arte.
Biografie: è la sezione che concentra la narrazione sulle storie dei singoli stilisti e marchi cui si deve il nuovo linguaggio della moda made in Italy.



TRIENNALE DI MILANO
Orari
Martedì - Domenica
10.30 - 20.30
Lunedì chiuso

Ingresso
8,00/6,50/5,50
Biglietto unico per tutte le mostre 10,00 Euro



venerdì 27 novembre 2015

Al WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, la mostra "Giovanna d’Arco: una supereroina nella Guerra dei Cent’Anni", a cura di Enrico Ercole.

In occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica del Teatro alla Scala, che quest’anno vede allestita l’opera “Giovanna d’Arco” di Giuseppe Verdi, WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano, in collaborazione con il Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano, partecipa agli eventi culturali de “La prima diffusa”, il ricco calendario di appuntamenti organizzati per l’occasione dal Comune di Milano in collaborazione con Edison. La mostra Giovanna d’Arco: una supereroina nella Guerra dei Cent’Anni, curata da Enrico Ercole, propone un viaggio nel mito della Pulzella d’Orleans così come ce lo hanno raccontato l’illustrazione, il fumetto e il cinema, dalle figurine Liebig alle biografie a fumetti, dai santini ai manga giapponesi.
Sabato 28 novembre, in occasione dell’inaugurazione della mostra, si terrà una visita guidata (ore 17.30) e a seguire (ore 18.30) verrà allestito all’interno del museo lo spettacolo “OLTRE IL ROGO”, una performance teatrale diretta da Roberto Cajafa e realizzata dall’Associazione Tangiro, dedicata alla nascita della Santa Inquisizione, l’organismo di controllo religioso nato in Linguadoca per combattere l’eresia. La rappresentazione inizia il 21 luglio del 1209, con la prima delle tre crociate contro gli Albigesi a Bezièr. Vedremo come veniva organizzata la macchina inquisitoriale, quali tecniche erano usate per stanare gli eretici e le ripercussioni che aveva nelle società la “strategia della paura” sostenuta dalla Santa Inquisizione. Fino alla conclusione che ci racconta del rogo di Giovanna.
Lunedì 7 dicembre, la sera di Sant’Ambrogio (ore 17.00), all’interno del museo eccezionalmente aperto di lunedì, grazie alla collaborazione di Epson, verrà ospitata la proiezione su megaschermo dell’opera “Giovanna d’Arco”  in diretta dal Teatro alla Scala (trasmessa da Rai5) preceduta da una visita guidata (ingresso libero).



LA MOSTRA

Il mito e la vicenda umana di Giovanna d’Arco vengono raccontati attraverso l’esposizione delle pagine più belle di importanti racconti a fumetti della sua vita pubblicati dalle più importanti riviste per ragazzi, soprattutto di ispirazione cattolica, dal dopoguerra ad oggi: in questo senso appare particolarmente a ascinante il confronto fra la ra nata versione disegnata nel 1958 da Franco Caprioli per Il Vittorioso e quella di Nino Musio apparsa sulle pagine de Il Giornalino nel 1976, cosi come la bellissima pagina disegnata da Domenico Natoli per Il Corriere dei Piccoli nel 1957. Non meno a ascinanti e cariche di pathos sono le vignette e le grandi tavole riassuntive disegnate da Vittorio Cossio per la versione a fumetti della vita di Giovanna pubblicata sul settimanale cattolico Vera Vita nel 1955/56. Non manca poi la vita di Giovanna nella versione raccontata dalla celebre serie americana Classics Illustrate, che adattava a fumetti la vita e le opere dei grandi protagonisti della storia e della letteratura (testi di Samuel Willinsky e disegni di Henry C. Kiefer). E siccome quella della Pulzella d’Orleans ancora oggi è considerata dagli storici una delle gure più misteriose e controverse della storia, non possono mancare le tavole di un avventuroso albo bonelliano che vede Martin Mystère, il detective dell’impossibile, alle prese con un intricato caso che genera dall’omicidio di un professore impegnato in alcuni studi che collegano Giovanna d’Arco alla gura del sanguinario Gilles de Rais durante la Guerra dei Cent’Anni (2008, disegni degli Esposito Bros., sceneggiatura di Carlo Recagno). A testimonianza di quanto il mito di Giovanna non conosca con ni ecco esposte anche le pagine più belle del manga giapponese disegnato da Yoshikazu Yasuhiko (1995).




In mostra si possono ammirare anche due bellissime serie di gurine che nel 1890 (presanti cazione) e nel 1935 (postsanti cazione) la Liebig ha dedicato alla vita di Giovanna (prestito della Filatelia Sanguinetti di Milano). Grazie alla collaborazione di Stefano Fasoli del Museo del Santino, saranno esposti anche alcuni santini risalenti al 1895 e ai primi decenni del Novecento. A testimoniare l’impatto che la santi cazione di Giovanna (1920) ebbe sull’opinione pubblica viene esposto un numero originale de La Domenica del Corriere di quell’anno con una magni ca copertina disegnata dal grande Achille Beltrame che mostra la solenne cerimonia presieduta da papa Benedetto XV. Una chicca: sarà esposto anche una copia dell’opera in versi "La Pulcella d'Orléans" di Voltaire in una preziosa edizione tradotta in italiano da Vincenzo Monti e magistralmente illustrata da Giuseppe Mazzoni, pubblicata da Formiggini nel 1914 per la collana “Classici del ridere”.

 Liebig

Liebig

Il mito è mito e scavalca i propri con ni: ed ecco in mostra anche le interpretazioni più inaspettate, come l’irriverente versione a cartoni animati comparsa in una puntata della serie I Simpson (in cui è la piccola Lisa a vestire i panni dell’eroica Pulzella), quella “da joystick” protagonista dei videogiochi Age of Empires II: The Age of Kings e Jeanne d'Arc e quella più romantica evocata dai testi delle canzoni di cantautori del calibro di Fabrizio De André, Angelo Branduardi, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Mireille Mathieu, Elton John e gruppi rock come Arcade Fire e Thy Majestie. In questo senso particolarmente sognicativa risulta l’esposizione del disegno con cui Sergio Daricello, stilista siciliano, ha vinto il concorso indetto da Madonna in occasione del suo nuovo tour: ritraendo l’artista nelle vesti di Giovanna d’Arco, Sergio si è aggiudicato l’onore di vedere la sua opera proiettata sul palco durante l’esecuzione della canzone “Rebel Heart” che la cantante ha dedicato proprio alla cura di Giovanna.

Milo Manara

Sergio Daricello


Immancabile, come ormai da tradizione, il diorama in Lego costruito da Jarno Zani dell’Associazione BrianzaLUG: questa volta il soggetto sarà l’assedio guidato da Giovanna sotto le mura di Orléans ricostruito con migliaia di mattoncini e omini! Esposte anche alcune preziose miniature dipinte da Ugo Pozzati, membro dell’Associazione La fabbrica delle miniature, che illustrano le divise dei soldati che parteciparono alla Guerra dei Cent’Anni.
Importantissimo, nell’evoluzione del mito di Giovanna d’Arco è stato il cinema con 13 pellicole prodotte in più di 100 anni, dalla prima diretta dal grande Georges Méliès nel 1900 (visibile in mostra) con bellissimi tableau vivants no a quella che è di certo rimasta maggiormente impressa nell’immaginario collettivo grazie all’ispirata interpretazione di Ingrid Bergman diretta da Victor Fleming nel 1948 (di cui si possono ammirare il manifesto originale e alcune fotobuste, oltre che una versione a fumetti pubblicata nel 1949). Senza ovviamente dimenticare il ritorno dell’attrice sul grande schermo ancora nei panni di Giovanna ma diretta da Roberto Rossellini nel 1954. 



Maggiori informazioni sulla mostra Giovanna d’Arco. Una supereroina alla Guerra dei Cent’Anni” alla pagina www.museowow.it/wow/it/giovanna-darco/