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sabato 24 settembre 2022

TIME LINES. Al Museo MAGI’900 di Pieve di Cento, la mostra pittorica dell'artista e scrittore Enrico Lombardi, con testo critico a cura di Rocco Ronchi e presentazione di Valeria Tassinari.

 


TIME LINES 

di
Enrico Lombardi

Con testo critico a cura di Rocco Ronchi

Presentazione di Valeria Tassinari


Dal 1 ottobre al 6 novembre 2022
Inaugurazione: Sabato 1 ottobre alle ore 17:00

Museo MAGI’900, Pieve di Cento (Bologna)


Si inaugura sabato 1 ottobre 2022, presso la sezione mostre temporanee del Museo MAGI’900 di Pieve di Cento (Bologna), una vasta antologica dell’artista Enrico Lombardi (Meldola, 1958). Pittore e scrittore, da oltre quarant’anni, Lombardi ha un’intensa attività espositiva in Italia e all’Estero, accompagnata da un’attenta riflessione sullo statuto dell’immagine. In questa esposizione ripercorre e rilegge le principali linee della sua ricerca degli ultimi decenni, per proporre una personale e intensa analisi del suo percorso espressivo. Icone ricorrenti, strutture compositive rigorose, suggestioni ed evocazioni novecentiste sono le costanti di una pittura colta, sedimentata e - solo apparentemente – sospesa in una dimensione atemporale.


Ri"Rivelazione. Omaggio a Giovanni Bellini" -Acrilico su tela, 2022

L’idea di questa mostra nasce durante il primo lockdown” – afferma l’artista – “e, dentro di esso, comincia a farsi concreta. Il lungo periodo di chiusure mi ha costretto ad una concentrazione e ad una riflessione particolarmente intense. Ma, già dal 2014 circa, il mio lavoro stava prendendo la piega che mi ha portato a questo tipo di ricerca: una specie di ‘sperimentazione verticale’, anziché orizzontale. Ritornare indietro, sulle mie stesse ‘linee del tempo’, rivisitare il miei stessi luoghi raffigurati, cercando in ognuno di essi quel varco, quella cosa non detta completamente e perfettamente, che, con la consapevolezza di oggi, può e deve trovare una sua pacificazione e conclusione nell’OPERA. L’allestimento sarà un viaggio tra queste ‘icone’ , come una direzione d’orchestra che suona una sinfonia, muovendo, insieme, tutte le sezioni dei vari strumenti”. Nasce da questa idea il titolo della mostra “Time lines” (titolo del disco di congedo del grande pianista di jazz Andrew Hill).


"La zona. Omaggio a Tarkovskij" -Acrilico su tela, 2021

Nel catalogo che accompagna la mostra il filosofo Rocco Ronchi afferma “L’opera è certamente il precipitato di un processo, un suo “resto”, ma il processo non è creazione: il processo è ripetizione. Solo ritornando costantemente indietro, in un movimento regressivo infinito, l’opera può aspirare, secondo Lombardi, alla canonicità.”

Come sottolinea Valeria Tassinari, curatore scientifico del museo, “la mostra Time lines di Enrico Lombardi ha un’evidente sintonia con il MAGI900. Per l’artista che, come già altri autori prima di lui, ha scelto questo museo per ricostruire un’ampia riflessione di carattere antologico sulla sua ricerca, l’ambientazione è facilitata da un territorio accogliente, che consente la concentrazione e lascia spazio all’opera; per il museo, il progetto espositivo è un’incursione intelligente, che decifra e per certi versi decripta l’eredità di alcune correnti e personalità presenti in collezione, senza dichiararlo ma lasciando che le radici di questa pittura, figurativa e meditativa, scorrano sotto traccia, attraversando il Novecento e spingendosi ancora più a fondo, in una stratigrafia a ritroso, fino a raggiungere quel livello profondo in cui l’humus è sedimento di cultura occidentale illuminato dal misticismo orientale.


""Melody at night with you. Omaggio a Keith Jarrett"-Acrilico su tela, 2022



"Non dipingo per capire e neppure per essere (anche se riesco a capire di essere, dipingendo). 
Non dipingo per esprimermi, nè per trovare il mio senso. 
Dipingo per dimenticarmi, per disabitarmi, per abbandonarmi."


MAGI’900
Via Rusticana A/1 – 40066 Pieve di Cento – Bologna – Italy
Tel.+39 051 6861545 – Email: info@magi900.com


venerdì 23 settembre 2022

CAVRIAGO LAND ART - PINK LINE. Protagonista della III edizione della manifestazione è Marika Ricchi, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.

 


CAVRIAGO LAND ART - PINK LINE
Opere di Marika Ricchi

A cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei



Marika Ricchi 



Marika Ricchi protagonista della terza edizione di "Cavriago Land Art", manifestazione finalizzata a rendere l’arte parte integrante della quotidianità, prendendosi al contempo cura dei luoghi e delle persone.

Dopo gli eventi di avvicinamento, organizzati nel corso dell’estate, sabato 1 ottobre, alle ore 16.00, in piazza Lenin a Cavriago (RE), si terrà la presentazione ufficiale di "Cavriago Land Art - Pink Line", a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.

Promosso dall’associazione culturale Gommapane Lab, in collaborazione con il Comune di Cavriago e il Multiplo di Cavriago, con il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, il progetto si articola in cinque installazioni site-specific, dislocate in Piazza Lenine nel parco del Multiplo (Via della Repubblica 23, Cavriago).

«Questa terza edizione di "Cavriago Land Art" - spiegano Gaia Bertani e Nicla Ferrari di Gommapane Lab - sancisce la continuità di un progetto culturale che vuole sempre più avvicinare l’arte contemporanea alle persone, portandola nei luoghi del vivere quotidiano. Dopo due anni di esposizioni collettive, l’edizione 2022 propone la mostra personale di Marika Ricchi: una formula diversa per dare modo al pubblico di avvicinarsi alla poetica della scultrice e ai temi da lei trattati, lungo un percorso che va dal particolare all’universale. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e lo hanno sostenuto, consentendoci di organizzare anche un ricco programma di eventi culturali per adulti e per ragazzi».



«La vita della donna - scrivono Francesca Baboni e Stefano Taddei - è continuamente costellata da ostacoli e difficoltà, dall’infanzia fino all’età matura. Riuscire a declinarle in tutte le sfaccettature è sicuramente una capacità che l’artista Marika Ricchi ha insita nella sua poetica. Non a caso abbiamo scelto lei per creare un percorso esplicativo di una vita al femminile. Attraverso una serie di installazioni, Marika Ricchi esegue un’attenta calibrazione di un vissuto, tracciando le linee di demarcazione tra lei stessa e l’esistenza. Nell’installazione "Bagno 87" (Piazza Lenin) l’autrice ricorda, anche visivamente, la propria provenienza romagnola. I colori delle cabine sono quelli di un tempo che è stato ma che, artisticamente, si ripropone in un luogo, Cavriago, che paradossalmente non ha il mare, creando un contrasto straniante ed evocativo. Nella serie "Gli occhi di Venere" (parco del Multiplo) si riportano differenti acconciature che ricordano il potere seduttivo che hanno tali pettinature. La posizione e i colori, a cerchio, di questi sei marmi ricordano le differenze che sussistono nella femminilità ma anche come tale parte del corpo viene spesso sfregiata e utilizzata per brutalizzare le donne. Dall’acconciatura di una persona si può intendere anche il carattere, la cura che pone verso la propria persona. E proprio contro questo sovente la violenza si scatena. In "Touch wood" (parco del Multiplo) siamo davanti ad una ricostruzione di un frammento di manualità che sa creare, mentre i segni sulla parte visibile del rilievo rimandano alla memoria, personale e universale e in "Pink Line" (parco del Multiplo) la corteccia si unisce al filo segnando tappe esistenziali. Sul pergolato viene evidenziata, ulteriormente, la violenza che abita la nostra attualità nell’opera "Piedi intrecciati" (Piazza Lenin). Si trovano difatti piedi di gesso colorati fattosi sculture, legati con corde. Un estremo monito alla costrizione nel proseguire, a quelle violenze che si arrecano ai corpi e che non possono che farci riflettere sulla nostra congiuntura. Sembriamo esseri progrediti, ma la bestialità sembra sempre pronta ad uscire».




L’inaugurazione si terrà sabato 1 ottobre, alle ore 16.00, in Piazza Lenin. Dopo la presentazione del progetto, i visitatori saranno accompagnati dall’artista e dai curatori alla scoperta delle installazioni che per tutto il pomeriggio saranno animate da La Compagnia di Allorquando. Tutte le opere saranno fruibili fino alla fine del mese di ottobre. La loro precisa collocazione è indicata nella mappa, disponibile gratuitamente nelle edicole, presso il Multiplo e la Multisala Novecento.

Hanno collaborato al progetto La Compagnia di Allorquando, Auser Cavriago, Proloco di Cavriago, Un Filo Che Unisce Cavriago, Scambiamente, Con gli occhi aperti, Ivan Cantoni e Luca Prandini, con il contributo di Allodi Apicoltura, Conad Cavriago, Carta e Affini, Ferramenta Colori Bertani, Studio Coscelli, Ottica Davoli, Melloni Immobiliare.



Sabato 8 ottobre, in occasione della diciottesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, si terranno alcune visite guidate gratuite riservate alle scuole e condotte dall’artista; è richiesta la prenotazione. Il programma completo degli eventi collaterali dedicati agli adulti e ai ragazzi è disponibile all’indirizzo: www.gommapanelab.it
Per informazioni e prenotazioni: T. +39 346 9428813, gommapanelab@gmail.com. Per rimanere sempre aggiornati sull’attività di Gommapane 

IL PICCOLO GRANDE CUORE DI GIOSETTA. Il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia rende omaggio a Giosetta Fioroni, attraverso una grande mostra che ripercorre la sua intera carriera, a cura di Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati.


IL PICCOLO GRANDE CUORE DI GIOSETTA
Giosetta Fioroni opere anni Sessanta - Duemila

A cura di Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati
In collaborazione con Fondazione Parise - Fioroni e MARCOROSSI artecontemporanea 

Conferenza e anteprima stampa: venerdì 7 ottobre, ore 12.00 
Opening: sabato 8 ottobre, ore 18.00 

In occasione della XVIII Giornata del Contemporaneo AMACI


Il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia rende omaggio a Giosetta Fioroni, tra le artiste viventi più importanti del secondo Novecento italiano, attraverso una grande mostra che ripercorre la sua intera carriera, dalle esperienze degli anni Sessanta legate alla Scuola di Piazza del Popolo fino al presente.



Promossa dal Comune della Spezia e prodotta dal CAMeC in collaborazione con la Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni e la galleria MARCOROSSI artecontemporanea, la personale sarà inaugurata sabato 8 ottobre alle ore 18.00, in occasione della XVIII Giornata del Contemporaneo AMACI.

Il titolo della mostra - Il piccolo grande cuore di Giosetta - trae spunto dall'autobiografia scritta nel 2013 dall'artista stessa (La mia storia / My Story. Giosetta Fioroni) e pubblicata da Corraini editore in occasione dell'esposizione che l'ha celebrata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma.




In oltre cinquant'anni di carriera, Giosetta Fioroni è stata capace di raccontare, attraverso i linguaggi propri della Pop Art, i legami, le relazioni e i sentimenti che accomunano gli esseri umani. L'esposizione, a cura di Eleonora Acerbi e Cinzia Compalati, sarà anche l'occasione per festeggiare il novantesimo compleanno di un'artista determinata e anticonformista, tra le poche presenze femminili nella compagine del Caffè Rosati.

«Lo scenario dell'universo visivo di Fioroni - scrive Gemma Gulisano, curatrice della Fondazione Goffredo Parise e Giosetta Fioroni - è il Teatrone. Presentato in occasione della XLV Biennale d'Arte di Venezia del 1993, oggi ospita vecchi e nuovi lavori che l'artista dispone come dentro una vetrina che affaccia sul divano del proprio studio. Tra i teatrini di cartone, quelli di ceramica, i disegni fissati al grande teatro e i dipinti appesi o accostati alle pareti, un'opera di grandi dimensioni cattura lo sguardo di molti: Ramo d'oro. Due tronchi, disposti come colonne di un portale architettonico, aprono un varco su un sentiero non ancora tracciato; lo sfondo si smaterializza lasciando convergere lo sguardo dello spettatore su un piccolo dettaglio che sporge alla base del pannello, una casetta. Eseguita nel 2014 durante una collaborazione artistica con la maison Valentino, l'opera venne selezionata dalla stilista Maria Grazia Chiuri per un video girato con l'artista. Avvolto nel pluriball, Ramo d'oro si prepara a lasciare lo studio e la città capitolina per raggiungere le sale del Centro d'Arte Moderna e Contemporanea della Spezia. Tutto è quasi pronto per festeggiare un'artista senza apostrofo, come la stessa Fioroni ama definirsi, con un'antologica a lei dedicata».




L'esposizione si articolerà in quattro grandi sale al primo piano del Museo: la prima sala vedrà le ricerche degli anni Sessanta e Settanta, la seconda le opere degli anni Ottanta e Novanta, la terza sarà dedicata al lavoro su ceramica, mentre l'ultima alle opere dal 2000 ad oggi. Tra i lavori principali, si segnalano, oltre a Ramo d'oro, alcune carte d'argento (Venere, 1968; Il Cappello, 1966; Liberty nelle stelle, 1970), Nudo di Rossana (1965), Il colle dei sette venti (1997) e il nucleo di ceramiche provenienti dalla Bottega Gatti di Faenza, tra cui i Vestiti ispirati alle eroine di Jane Austen (esposti alla GNAM nel 2013) e le maioliche smaltate dedicate a racconti di fate e reami lontani.



Le opere esposte provengono principalmente dalla Fondazione Parise - Fioroni, presieduta da Francesco Adornato, dalla Bottega Gatti di Davide Servadei e dai collezionisti della MARCOROSSI artecontemporanea, storica galleria di riferimento dell'artista.

L'esposizione sarà visitabile dal 9 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023, da martedì a domenica dalle 11.00 alle 18.00, chiuso il lunedì. Ingresso intero euro 5, ridotto euro 4, ridotto speciale euro 3,50. 

Nel corso della mostra sarà pubblicato un catalogo edito dal CAMeC con testi di Eleonora Acerbi, Cinzia Compalati, Gemma Gulisano e ricco apparato iconografico.





INFO E CONTATTI
 Tel. +39 0187 727530 - EMAIL: camec@comune.sp.it


 

mercoledì 21 settembre 2022

LUCA FRESCHI. Tra perdita e rinascita. Alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia, la mostra personale dell’artista e ceramista romagnolo Luca Freschi, a cura di Giovanni Gardini.

 


LUCA FRESCHI. Tra perdita e rinascita

A cura di Giovanni Gardini

Dal 1 ottobre al 13 novembre 2022
Inaugurazione: Sabato 1 ottobre alle ore 18:00

Galleria Bonioni Arte, Reggio Emilia 



La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia (Corso Garibaldi, 43) presenta, dal 1 ottobre al 13 novembre 2022, la mostra personale dell’artista e ceramista romagnolo Luca Freschi"Tra perdita e rinascita". Curata da Giovanni Gardini, l’esposizione sarà inaugurata sabato 1 ottobre, alle ore 18.00.

La mostra - prima personale di Luca Freschi alla Galleria Bonioni Arte - costituisce il coronamento di una collaborazione avviata nel 2015, che ha visto il coinvolgimento dell’artista in diverse collettive, progetti istituzionali e fiere d’arte. «L’attività della nostra Galleria, spiega Federico Bonioni, presenta due anime: da un lato lo storicizzato, curato prevalentemente da mio padre Ivano Bonioni; dall’altro gli artisti del presente, che seguo personalmente, cercando di studiare il passato e mantenere uno sguardo aperto al futuro».







Il percorso espositivo comprende una trentina di opere, tutte realizzate dal 2017 ad oggi, secondo una tecnica originale che associa l’uso della terracotta ceramica dipinta ad objets trouvés, legno e plexiglass. Tra i lavori principali, si segnalano i "Pavimenti d’ombre", resti di banchetti che costituiscono una tragica testimonianza di un mondo attonito, smarrito e immobile, e i "Pavimenti"neri, inghiottiti nel buio e ricoperti da un manto spesso color petrolio. Sono inoltre esposte le "Cariatidi", moderni obelischi regolati dalla tecnica dell’accumulo, che non sfuggono al tema della vanitas, e gli inediti "Breviari", nei quali il linguaggio si fa più rarefatto ed essenziale.



«Luca Freschi - si legge nel testo critico di Giovanni Gardini - è un artista instancabile. Varcare la porta del suo studio/laboratorio significa entrare in una dimensione in cui il mestiere dell’arte è esperienza creativa quotidiana, lavoro indefesso in cui nulla è lasciato all’improvvisazione. Accanto ad opere finite altre sono in lavorazione, in un continuo ed inarrestabile processo di sperimentazione verso soluzioni sempre nuove. Le sue sculture nascono per giustapposizione, da un sapiente esercizio in cui forme e cromie trovano nel loro equilibrio una piena realizzazione. Non c’è opera che si sottragga a questa regola ferrea in cui le singole scelte compositive sono quanto mai decisive ed esigenti. Nelle opere di Freschi più tempi coesistono insieme, quello della distruzione, che può assumere i toni della catastrofe, e quello dell’immobilità, dove lo sguardo è chiamato a contemplare le rovine e a soffermarsi con particolare attenzione sui singoli frammenti sapientemente assemblati».

Un vocabolario iconografico, quello di Luca Freschi, che accoglie continuamente nuovi oggetti, il più delle volte appartenenti alla quotidianità, ma che, allo stesso tempo, è segnato da alcune persistenze che ne costituiscono la cifra stilistica: la pipa di magrittiana memoria, la banana pop ispirata a Wharol e le forbici da sarto legate all’immaginario personale dell’artista.








 

Luca Freschi - Ph. Filippo Venturi





La Galleria Bonioni Arte è aperta al pubblico da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00, chiuso il lunedì. 
Ingresso gratuito
Per informazioni e prenotazioni: 
Tel. +39 0522 435765, Cell. +39 338 4005234 - Email: info@bonioniarte.it


Reflection of the soul. The inner and outer through image. Al Milano Photofestival 2022, la mostra ideata MA-EC Gallery con fotografi provenienti dall’Europa, dall’America e dalla Cina. Testo critico cura di Chiara Canali.

 


Reflection of the soul. The inner and outer through image

Testo critico a cura di Chiara Canali


Evento del Milano Photofestival 2022

1-16 ottobre 2022 

Opening: Sabato 1 ottobre alle ore 17:00



Sabato 1 ottobre 2022 saranno le auliche sale del Museo Scalvini di Desio ad ospitare la mostra ideata dalla MA-EC Gallery per questa diciassettesima edizione del Milano Photofestival.
Reflection of the soul. The inner and outer through image riunisce fotografi provenienti dall’Europa, dall’America e dalla Cina. Come afferma Chiara Canali, autore del testo critico in catalogo, “sono artisti differenti per background, formazione e provenienza geografica che testimoniano il tempo attuale attraverso altrettante visioni, alcune più interiori e psichiche, altre rivolte a indagare la vita, la società e l’ambiente esterno in cui viviamo. Un primo gruppo di fotografi mette in relazione il proprio lavoro con la corporeità attraverso una riflessione che intende recuperare il senso originale del termine “estetica” come scienza della percezione. Alcuni studi hanno rivelato che la percezione dei corpi in fotografia attiva in maniera esclusiva la corteccia prefrontale ventromediale, un’area altamente coinvolta in moltissimi compiti cognitivi complessi. Questa fotografia impone un nuovo modo di vedere, nuove relazioni tra soggetto che guarda, tra il dispositivo e l’oggetto della visione e della rappresentazione. Un secondo gruppo di fotografi rivendica, invece, alla fotografia la capacità di essere in sintonia con il proprio tempo e spazio, di saperlo ben raffigurare e dunque di essere capace di dar luogo a efficaci e sinestetiche esperienze del reale.”

La diciassettesima edizione di Photofestival, rassegna annuale di fotografia d’autore, invita a riflettere sull’importanza dell’obiettivo fotografico per osservare il mondo, e noi stessi, con occhi diversi. Un mese e mezzo di fotografia tra grandi nomi e fotografi emergenti, con oltre 150 mostre dislocate nella Città Metropolitana di Milano, in Lombardia e, per la prima volta, in altre città italiane. Coinvolte 115 sedi espositive tra gallerie d’arte, musei, biblioteche, palazzi storici e negozi di fotografia.

La più ricca e importante rassegna milanese dedicata alla fotografia d’autore è organizzata e promossa da AIF - Associazione Italiana Foto & Digital Imaging in collaborazione con Impresa Cultura Confcommercio Milano. Tante mostre, ma anche incontri, presentazioni, letture portfolio e workshop per diffondere la passione per le immagini fotografiche, con un festival che rafforza la presenza sul territorio e diversifica la sua offerta, estendendo le collaborazioni culturali.

Artisti

ANDREA BEVERE E MICHELE PIRALLA
AIYAN CHEN, YAOWEN LUO, JINRU WU
GIORGIO COTTINI
ZHI HONGBO
BILL HORNADAY
CARLO MADOGLIO
ORIELLA MONTIN
COCA RODRIGUEZ COELHO
YIDONG SHUI
PU WENCHUAN
HEATHER WONG
CODIE YAN
XINGYUAN ZHANG



Organizzatore: MA-EC Gallery

Sede: Museo Scalvini – Villa Cusani Tittoni Traversi

           Via Lampugnani, 62, Desio (MB)


Opening: sabato 1 ottobre ore 17

Orari: giovedì-domenica ore 10:30-12:30 e 15:30-18:00

Info:  info.milanart@gmail.com; 02 39831335; 349.5134975