Testo a cura di Anna Mola
Due
percorsi artistici a confronto e un immenso continente: l'Africa; questi i
protagonisti della mostra che inaugura la stagione espositiva e la
collaborazione tra Studio IROKO e Spazio Concept. Quattro giorni per scoprire
le opere di un artista concettuale, Gian Paolo Tomasi, e un fotografo, Marcello
Tomasi.
L'Africa
è il fil rouge, il punto di partenza e la “casa” a
cui fare ritorno, che lega questi due artisti. L'Africa con i suoi volti, reali
o immaginati, con la sua cultura e tradizioni, a volte difficili da
comprendere, spesso soverchiate dai pregiudizi e da un'informazione parziale o
distorta.
Gian Paolo Tomasi, artista e stampatore
di fama internazionale, dopo anni di ricerca sull'immagine, ha tradotto la sua
creatività nell'arte digitale, traendo dall'universo visivo della collettività
alcune figure archetipe per crearne di contemporanee, cui ha conferito un
significato inedito. Vive in Africa da anni, dove ha realizzato la serie “In
art we can!”, da cui sono tratte le opere in esposizione. In queste immagini
digitalmente costruite (fatta eccezione per il ritratto di Obama) si trova
l'infatuazione per questa terra misteriosa e affascinante. La sua arte si pone
lo scopo di narrare la bellezza – femminile innanzitutto – non inventata, ma
forse nascosta, fino all'invisibilità, dal mondo contemporaneo. I suoi
“collages digitali”, dalla finalità decisamente estetica, spiazzano
l'osservatore, portandolo inevitabilmente a una riflessione sull'epoca
contemporanea e sul suo grado di finzione/dis-informazione. Non manca, infine,
un intento di denuncia in queste opere. Osservando infatti “Taglia e cuci”, le
mani che sorreggono un ago pongono l'attenzione sulla terribile tradizione
dell'infibulazione.
Denuncia che si ritrova, poi, nelle
opere di Marcello Tomasi, scattate nel 2005, durante un viaggio durato 5 mesi
da Milano al Burkina Faso. In mostra ci sono fotografie che richiamano la mente
sulla condizione della donna e dei bambini, nonché sulla distruzione di questa
straordinaria natura. Accanto ad esse, poi, le tre grandi tele intelaiate nelle
strutture di bambù, appartenenti alla serie “Joy of Africa”. Raffigurano scene
di vita quotidiana nei villaggi in cui Marcello è stato ospite, raccontando
visivamente tradizioni di popoli e tribù e riproducendo profumi selvaggi e
rumori dimenticati o sconosciuti. Tirata come la pelle su un tamburo, la
fotografia trascende la sua natura bidimensionale per diventare materia,
oggetto contemporaneo che custodisce e tramanda le antiche usanze di tessitura
e incorniciatura. Sintesi di reportage e paesaggio, le immagini di Marcello
sconfinano nella scultura, per acquistare nuova e maggiore completezza
artistica.
Non pochi i punti di contatto tra
questi due artisti: l'Africa il più immediato, ma anche la volontà di elaborare
una personale interpretazione dell'arte visiva, che vada oltre la ricerca
fotografica, allo scopo di unire in interessanti simbologie antico e nuovo,
archetipo e contemporaneo. In bilico tra reale e virtuale sono le immagini di
Gian Paolo, in bilico tra fotografia e scultura quelle di Marcello, in un equilibrio
mai risolto, mai immediato e di grande potenza espressiva. Come due linee
semi-parallele: surreale e immaginaria quella di Gian Paolo, quanto materica
quella di Marcello, traggono origine dallo stesso fulcro, vale a dire un
patrimonio di memoria, immagini e pensieri non legati a una specificità,
ma universali. In una parola alle vere
radici.
Gian Paolo Tomasi (Milano,
1959). Nel 1988 ha brevettato il “Phototransfer”, innovativo processo di stampa
fotografica. Ha stampato per maestri della fotografia come Franco Fontana,
Mario Giacomelli, Oliviero Toscani, Fabrizio Ferri, Giovanni Gastel ma anche
per stranieri come Irving Penn, Richard Avedon e Annie Leibovitz. Nel 2000 ha
realizzato per GQ le prime sette modelle virtuali che poi ritroveremo nella campagna
di Extè. Ha lavorato per aziende, multinazionali e case editrici. Dal 2001
inizia il suo progetto artistico attorno ad una serie di paesaggi digitali. Ha
partecipato alla XIV Quadriennale di Roma, al 1° FotoFestival Internazionale di
Fotografia a Brescia, al progetto itinerante “plot.@rt.europa” e alla “Cow
Parade” di Firenze. È stato finalista alla seconda edizione del Premio Celeste.
Marcello Tomasi (Milano,
1984), riceve fin da piccolo una formazione artistica e fotografica. Dopo gli
studi in scultura all'Accademia di Brera, affianca come assistente grandi
fotografi come Nicola Majocchi. La sua carriera artistica inizia come fotografo
di moda per Dolce & Gabbana e Trussardi, Elisabetta Franchi, Iceberg e di
pubblicità per Francesco Illy (2009). Collabora inoltre da tempo alla
realizzazione di progetti sociali, editoriali e redazionali. I viaggi (tra cui
Africa, Stati Uniti e Cina), le esperienze e la curiosità per le diverse
culture hanno stimolato il suo stile eclettico, versatile, fortemente contemporaneo.
Nel 2007 ha preso parte alle esposizioni “Start” e “Uffa” presso B24, Milano;
nel 2011 ha partecipato alla collettiva “Look Different”, durante il Meltin'
Pop di Arona e, nel 2012, alla IV edizione di “Matany in festa”, a Inzago.
Sempre nel 2012, è stata la sua prima personale, “Joy of Africa”, presso lo
Studio IROKO di Milano.
Anna Mola, blogger, critica e curatrice free lance. Collabora a
progetti legati alla fotografia e all'arte. Collaboratrice di Private
PhotoReview. “If a day goes by without my doing some
thing related to photography, it's as though I've neglected something essential
to my exi stence, as though I had forgotten to wake up.”
Richard Avedon
Roberto Quagliarella, artista e
ideatore dello Studio IROKO.
“L'arte, per eccellenza libera e
spontanea,
diviene l'occasione ideale
per l'incontro con altri modi di
essere,
e diventa linguaggio universale,
strumento di civiltà e integrazione tra
i popoli.”
Yehudi Menuhin
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Spazio
Concept in collaborazione con Studio
IROKO presenta:
“Back Home”: arte, musica
e film per 4 giorni si fonderanno sulla scena milanese.
Presso
lo Spazio Concept, grazie all'organizzazione di Roberto Quagliarella, sarà
possibile visitare l'esposizione di Gian Paolo Tomasi e Marcello Tomasi,
ascoltare i brani di gruppi sperimentali di livello internazionale (Triad
Vibration - Dunyakan) e assistere a performance e proiezioni mutimediali.
“Back Home”, titolo omonimo
della mostra, presenta le opere digitali e concettuali di Gian Paolo e le
fotografie di reportage sociale di Marcello. Il denominatore comune? L'Africa e
il suo fascino inesauribile.
Programma:
Giovedi' 4 Ottobre
Mostra “Back Home” di Gian Paolo Tomasi
e Marcello Tomasi
a
cura di Roberto Quagliarella
testo
di Anna Mola
Inaugurazione dalle 18.30 alle 22.30
ore 20.30 performance di Emilio Bezzi
via Forcella
7-13, MILANO