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mercoledì 28 marzo 2018

"IMMAGINI DELL'ALTROVE. Pittura psiconautica". Allo Studio Barnum contemporary di Noto, in mostra le opere di LAURA NAZZARO.

IMMAGINI DELL'ALTROVE
pittura psiconautica

LAURA NAZZARO

Presentazione critica a cura di Paolo Bellini

30 marzo - 26 aprile 2018
Vernissage Venerdì 30 marzo ore 19:00

Studio Barnum contemporary
via Silvio Spaventa 4, 96017 Noto



Tra pensiero ed estensione vi è un mondo dell’altrove, dove si dispiega la forza dell’immaginazione creatrice, che la poetica pittorica di Laura Nazzaro coglie nella sua dimensione originaria ed embrionale.
Oltre il semplice desiderio di sedurre l’osservatore, operando per la propria gratificazione alla ricerca di una perfezione formale sempre irraggiungibile, questa pittura psiconautica conduce verso il sogno a occhi aperti, richiamando alla mente immagini ancestrali e fluide. L’artista esprime, poiché vi si abbandona, un immaginario della materia intimo ed efflorescente, dove si nascondono le forze notturne il cui slancio affiora in superficie alla ricerca della luce.
I simboli e le immagini evocate diventano così la manifestazione visibile dell’invisibile e mostrano la loro appartenenza alla molteplicità delle forme celate nel cuore della materia.
Tale percorso creativo non può che svolgersi a ritroso, da un simbolismo più definito dove appaiono creature spaventose ed esseri fantastici, fino all’essenzialità del giardino primordiale. Dalle forme più compiute che tendono alla sintesi degli opposti nell’accostamento dell’umano al mostruoso, il gesto pittorico attraversa, in una sorta di consequenzialità inconsapevole, la varietà metamorfica del mondo vegetale, fino al desiderio di raggiungere la purezza della luce ai primi bagliori della creazione grazie alla raffigurazione degli eden in bianco e nero della produzione più recente.
Queste opere sono, dunque, la rappresentazione di un viaggio immaginario che esprime la volontà di mostrare l’alterità perturbante e indicibile alla radice dell’esistenza.

Paolo Bellini
(Università degli Studi dell'Insubria / Varese-Como)



"Queste opere sono il frutto di un’esplorazione, nascono da un vero e proprio peregrinare dell’occhio su macchie e segni casuali, materia prima instabile, caotica e informe che per risonanza porta la pittura nella dimensione fluida della psiche, richiamando contenuti inconsci originari e archetipi. Qui prende forma un emozione analogica, un “vedere come” che produce metafore visive, fiori spontanei della psiche che si presentano concretamente in luogo di un concetto, e non abbandonano -anzi manifestano- la loro appartenenza alla molteplicità del possibile, all’ humus fecondo dal quale traggono vita.
In quest’esplorazione di territori intermedi, immaginali, nella continua metamorfosi, vengono accolti l’imprevisto, l’errore, il disordine, il caso. Come nel sogno e nel mito, le forme proliferano altre forme: lo sfondo inconscio del visibile si integra alla coscienza, l’imitazione all’espressione. Proiezione e percezione formano qui un circuito aperto che mette in crisi la netta separazione tra soggetto e oggetto, in quella frangia di incertezza tra immaginario e reale dove si scopre, si sogna, si crea.
"
  - Laura Nazzaro -

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