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martedì 16 aprile 2019

Incontri letterari, Valeria Assenza “benda” la Musa per un reading poetico.

Spegnere le luci per accendere la Poesia, lasciando che la voce recitante, il gioco degli accenti, il ritmo e le pause, il suono delle parole e la loro forza evocatrice siano protagonisti della scena. È l’obiettivo de “La Musa bendata”, un reading di poesie al buio ideato e realizzato dalla poetessa Valeria Assenza. L’evento si terrà, in prima assoluta, sabato 20 aprile alle ore 22.30 presso lo Yblon Tap Room, in via Mariannina Coffa 31. L’ingresso è gratuito.

L’idea è venuta alla scrittrice dopo aver partecipato, qualche tempo fa, a una cena al buio con personale non vedente. Un’esperienza rivelatrice, di forte impatto, che l’autrice ha deciso di applicare anche all’ambito dei reading poetici. Un modo per provare rinnovare le tradizionali formule delle presentazioni di libri e sperimentare nuove forme di fruizione e di interazione poetica.    

In una società attenta all’esteriorità e all’immagine, affidarsi ai sensi diversi dalla vista per un incontro letterario significa dare valore all’ascolto, alle caratteristiche della voce, alle vibrazioni sonore del verso, ai significanti e ai significati, alle sfumature e alle suggestioni, al senso profondo delle parole, lavorando con l’immaginazione e la fantasia. Significa, in altri termini, spingersi oltre l’apparenza. 


La regia dell’evento sarà curata da Valeria Assenza che con la silloge “Æssenza” (Casa editrice Kimerik) si sta già imponendo all’attenzione del pubblico e della critica. L’autrice, giocando con le parole assenza-essenza, si presenterà al pubblico da assente attraverso un messaggio audio registrato. L’attrice Leandra Gurrieri leggerà dieci poesie tratte da “Æssenza”, con il sottofondo di un piano (musiche di Ludovico Einaudi). In un altro audio, inoltre, un popolare personaggio radiofonico leggerà i versi di Valeria Assenza. Alla fine della serata, l’autrice comparirà per un breve spazio di domande e risposte e per congedarsi dal suo pubblico.

Si tratta di un primo esperimento destinato a creare un vero e proprio format, che poi potrà essere ripetuto e adattato per altri luoghi e salotti culturali. 


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