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giovedì 6 maggio 2021

CORRISPONDENZE BAROCCHE. A Modena in mostra le opere della pittura barocca emiliana, a cura di Lucia Peruzzi.

 


CORRISPONDENZE BAROCCHE

Lucio Massari, Alessandro Tiarini, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Ludovico Lana, Jean Boulanger, Michele Desubleo, Luca Ferrari, Francesco Stringa

A cura di Lucia Peruzzi

7 MAGGIO - 22 AGOSTO 2021



"La Galleria. Collezione e Archivio Storico" 
BPER Banca, Modena 
In collaborazione con Musei Civici di Modena 




Catalogo con testi di Lucia Peruzzi e Francesca Piccinini disponibile presso la sede della mostra 

Orari mese di maggio: venerdì, sabato, domenica ore 10.00-13.00 e 14.00-18.00.
Sabato e domenica prenotazione obbligatoria 
(T. +39 059 2021598, lagalleria@bper.it – entro venerdì, ore 16.00)




Prosegue e si consolida la collaborazione tra "La Galleria. Collezione e Archivio Storico" di BPER Banca e i Musei Civici di Modena con la mostra "Corrispondenze barocche", in programma dal 7 maggio al 22 agosto 2021 presso gli spazi espositivi di via Scudari 9 a Modena.

Curata da Lucia Peruzzi, storica dell’arte e consulente di BPER Banca, l’esposizione approfondisce alcune tematiche della pittura barocca emiliana, integrando il patrimonio della collezione bancaria con quello del museo e, in particolare, con dieci opere provenienti dalle collezioni Campori e Sernicoli, temporaneamente non accessibili al pubblico per lavori di ristrutturazione dei locali. 







Un momento di inagibilità delle sale che si trasforma in un’occasione di studio, alla ricerca delle "Corrispondenze barocche" tra le opere di Lucio Massari (Bologna, 1539-1633), Alessandro Tiarini (Bologna, 1577-1668), Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666), Ludovico Lana (Codigoro, 1597 - Modena, 1646), Jean Boulanger (Troyes, 1608 - Modena, 1660), Michele Desubleo (Maubege, 1602 - Parma, 1676), Luca Ferrari (Reggio Emilia, 1605 - Padova, 1654) e Francesco Stringa (Modena, 1635-1709) presenti nelle collezioni di BPER Banca e del Museo.

Basilari nella formazione del museo sono le figure storiche di collezionisti come Giuseppe Campori (1821-1887) e Matteo Campori(1857-1933) alle quali, in epoca moderna, si è aggiunta quella di Carlo Sernicoli (1938-2007). Come spiega Francesca Piccinini, direttrice dei Musei Civici di Modena, «con il loro gesto benefico nei confronti del Museo hanno dato un contributo fondamentale all’incremento delle raccolte civiche, che possono essere così considerate rappresentative di tre momenti culturali significativi nell’arco di un secolo».

«Il confronto tra le opere di proprietà dell’istituto bancario e quelle di proprietà comunale - scrive la curatrice Lucia Peruzzi - ci permette, attraverso un suggestivo fil rouge, di comprendere meglio l’evoluzione del linguaggio artistico dei pittori nel contesto culturale emiliano nel Seicento e di ripercorrere altresì a larghe linee la trama della storia del collezionismo a Modena».





Tra le principali opere in esposizione, si segnalano "Rinaldo e Armida" del Tiarini, paradigmatico delle propensioni naturalistiche con cui l’artista si avvicina al soggetto tassesco, arricchite da una reinterpretazione più sensuale di stampo già barocco, e la "Decollazione del Battista", la cui regia luminosa esalta l’ingenuità e il languore della figura di Salomè, con i significati morali che le sono sottesi. Le opere di Ludovico Lana e di Jean Boulanger rappresentano l’alta qualità dell’arte legata ai gusti della corte estense prima dello scadere del secolo. Se in "Erminia e Tancredi" di Lana l’attentissima regia di gesti e di effetti luminosi nulla tolgono a una narrazione resa in termini di romantica adesione sentimentale, nelle tele di Boulanger "Due putti che giocano con un’aquila" e "Clio, musa della storia" trapela l’impronta estrosamente manierista della cultura d’origine elaborata attraverso l’eleganza classica di Guido Reni. Questi caratteri lo renderanno una delle personalità più versatili e interessanti del Seicento in Emilia, protagonista assoluto della decorazione del Palazzo Ducale di Sassuolo. Naturalismo emiliano e ricchezza cromatica neo-veneta si flettono nel "San Giovanni Battista" di Luca Ferrari, vero e ideale convivono nella "Testa di fanciulla con turbante" di Francesco Stringa, che nelle opere della tarda maturità si avvicina ad un gusto più aggraziato, in dialogo con il classicismo bolognese e con le ambizioni culturali e autocelebrative delle corte.

La mostra è parte di un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale di BPER Banca. Come dichiara Sabrina Bianchi, responsabile de "La Galleria. Collezione e Archivio Storico", «La Galleria è un’occasione privilegiata che ci permette di dare voce alla mission del brand BPER Banca e alla volontà di essere in connessione con la cultura dei territori. Con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e archivistico, possiamo far conoscere i valori che da sempre sono alla base della nostra azienda».

Per il mese di maggio, la mostra sarà visitabile di venerdì, sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 14.00-18.00. Nel rispetto della normativa vigente, per accedere agli spazi espositivi nelle giornate di sabato e domenica sarà necessario prenotare la propria visita entro le ore 16.00 del venerdì (T. +39 059 2021598, lagalleria@bper.it). Le successive aperture saranno comunicate sul sito www.lagalleriabper.it. Ingresso gratuito. È richiesto l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Catalogo con testi di Lucia Peruzzi e Francesca Piccinini disponibile in loco. Per informazioni: T. +39 059 2021598, lagalleria@bper.itwww.lagalleriabper.itwww.instagram.com/lagalleriabper/.



PER INFORMAZIONI

La Galleria. Collezione e Archivio Storico” di BPER Banca

Via Scudari 9, 41121 Modena 

T. +39 059 2021598 lagalleria@bper.it 

www.lagalleriabper.it


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