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domenica 22 gennaio 2012

ERIK SULLIVAN | I GIRASOLI SANNO QUEL CHE VOGLIONO, LE ROSE NO.


Ph by MARLA LOMBARDO
Fuliggine d'aria umida di tristezza.
Un sole da ridipingere.
Un cielo da lavare.
Mesto il suono di una campana scende e tutto raccoglie, tutto porta via.

E' primo mattino.
L'ultima stella smorza in cielo, il vento scricchiola un'altalena, io seduta alla finestra, io è là che guardo, a volte.
In quella direzione, verso un semaforo e l'intermittenza del suo giallo malato.

Momenti...
Tu sei realmente esistito dentro la mia vita?
I miei pensieri hanno così a lungo combattuto con la tua assenza che spesso mi capita di figurarti come un'invenzione.
Qualcuno, io per prima, sostiene che l'Amore sia il riflesso incondizionato che un'altra anima da di noi stessi, senza alterarne il minimo contorno, restituendo una visione talmente bella di noi da non riuscire a smettere di guardarci dentro.
Ecco perché mi sentivo unica quando eri qui.
Tu bellissimo, confortevole, la sintesi del mio respirare anche nella freddezza di certi toni, perfino nel riflesso di inutili gesti.
Un giorno scrissi sul retro d'una chitarra una dedica.
' A chi è capace di trasformare il silenzio in brividi '
Ecco cos'eri per me.

Poi quel silenzio crebbe, mano a mano il motivo, cambiando e prendendo diverse forme, si trasformò da sintonia a quello che il mio cuore urlava.

Ph by MARLA LOMBARDO

Sentivo di essere sbagliata e sentivo ancora più chiaramente di non avere alcuna possibilità di reagire.
E più a fondo, capivo quanto tutto era dentro, male e soluzioni, ma le soluzioni stavano minate in una bolla di male in cancrena: l'inutilità.
O altrimenti, dopo il nostro lunghissimo periodo di fedeltà, iniziai a credere di essermi trovata ingranaggio maestro di una storia che non avevo costruito, sorprendendomi annodata nelle fibre della trama di un tappeto del quale non avevo scelto i colori.
Sono rimasta per mesi ferma e uguale come la sigaretta che ho adesso fra le dita, sempre la stessa, negando che la vita davvero fosse fatta di attimi così piccoli... volti, profumo di pane, puzza di cenere, sensazioni dei corpi...
Attimi capaci di creare le cose immense.


Ph by MARLA LOMBARDO

Ph by MARLA LOMBARDO
Tuttavia, io ora ho capito che sono diventata ciò che sono grazie anche al mio passato, ed era così che sarei dovuta essere, il giorno in cui il mio destino avrebbe deciso di rivelarsi.
Ora, io ne sono sicura... io ancora sono pronta ad amare.
Quindi, se il male stava solo in me, ho dovuto spezzarlo, vincerlo, e vomitare moscerini sulla tua indifferenza.
Piano piano mi sono regalata un nuovo mappamondo per viaggiare, per innamorarmi nuovamente dietro a una farfalla.

E' primo mattino.
Nella penombra di questa stanza un passo lontana da tutto, spengo la sigaretta.
Iniziano a farmi schifo.



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