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venerdì 31 maggio 2019

#BORDERLIES. Al Macro Asilo di Roma, la mostra di Alessandro Vannucci, a cura di Monica Pirone.



#BORDERLIES
di Alessandro Vannucci
a cura di Monica Pirone

open 4 giugno 11.30 closed 9 giugno ore 19.30

Macro Asilo di Giorgio de Finis
Ambiente 2 Stanza d’Artista
ROMA



Al Macro Asilo di Giorgio de Finis dal 4 al  9 giugno 2019 potremo conoscere il lavoro di Alessandro Vannucci, #Borderlies, una istallazione di opere di grande formato che ci daranno modo di fare un giro ideale del mondo.
Il pubblico è invitato a partecipare alla composizione di una mappa ideale dove ciascuno potrà contribuire portando nell’Ambiente 2 nella Stanza d’Artista, una carta geografica, una mappa, una cartina stradale riferita ad un luogo, ad una parte del pianeta alla quale siamo legati per motivi di nascita, di viaggio, di curiosità, per una affinità culturale, per la lingua che viene utilizzata in quel preciso Paese e per tanti altri motivi che ci legano ad un luogo specifico.
Proprio questo materiale del pubblico comporrà  le “tessere” che costituiranno mappe dai confini nuovi, diversi da quelli reali, dei non confini, una moltitudine di forme e colori,  di linee stradali e simboli topografici, di arabeschi che andranno a ricostruire una nuova visione del mondo.
Alessandro Vannucci interviene con le forbici e senza ripercorrere i confini decontestualizza la forma dei confini stessi, per ricollocare l’oggetto mappa con altra funzione, pittura, collage, istallazione, da una forma ad un’altra, figurativa o astratta poco importa, nel lavoro di creazione partecipa fortemente a volontà di destrutturare scomporre, per ricomporre riassemblare, come a volerci ricordare che per dare nuova forma al mondo dovremmo cominciare ad avere il coraggio di intervenire su tutte le strutture mentali, i muri, i confini appunto che nell’ottica di creazione ”onnipotente”, risultano come concetti superati. Si può parlare di pittura a tutti gli effetti con infinite varianti cromatiche e con miriade di linee che costituiscono una vera e propria texture viva, vibrante, densa di convenzioni geografiche, ma anche di materiale umano.



In esposizione potrete interagire con una grande opera raffigurante due ali imponenti, il pubblico potrà  farsi scattare una foto o meglio ancora con un sefie, divenendo parte dell’opera stessa.
Il giorno sabato 8 dalle ore 16:00 alle ore 19:30, gli attori Paolo Giovannucci e Daniele Natali, condurranno i presenti attraverso la istallazione di "BORDERLIES" e li coinvolgeranno grazie a racconti di sconfinamento geografico e sociale, delle visite guidate all’interno dello spazio che vi condurranno come dei Virgili, all’interno di questo progetto.
All’entrata una guida lunga circa 20 metri sarà posta a terra, orme che vi porteranno all’interno della stanza, un trampolino di lancio per entrare in una dimensione altra, differente, un punto di vista che sovverte, muta il senso delle cose e ci proietta in visioni surreali.


                                      “Niente è più odioso dei confini, niente è più stupido” 
Herman Hesse


Una tavola apparecchiata per 13 posti vi aspetterà in fondo alla sala , una imponente Ultima cena in dimensioni reali di circa 4 m sarà l’approdo ideale e fisico di questo viaggio metafisico.
Vannucci ci dice con le sue opere:
Il limite fa parte di noi, c’è chi ha bisogno di superarlo, chi tende a rimanere nella propria “comfort zone”.
Tutti facciamo i conti con i nostri “confini”, che siano personali o che siano geografici.
La sfida è aperta. Gli uomini hanno gambe per muoversi, cambiare luoghi e posizioni.
Hanno sogni ed immaginazioni. Hanno forbici per tagliare frontiere, colla per unire territori lontani, oceani, laghi, persone, colori e meridiani. Hanno cuore per costruire, mondi ogni volta più opportuni.
All’interno del dispositivo #Bordelies, Alessandro Vannucci insieme al Collettivo degli Ufociclisti inviteranno il pubblico alla rimappatura delle zone circostanti al Museo del Macro, i visitatori troveranno una carta realizzata appositamente per potere interagire in tal senso.



BIO. Alessandro Vannucci lavora dal 1990 come scenografo per il teatro e il cinema, collaborando, negli anni, con registi quali: Ken Loach, Abbas Kiarostami, Jan Sardi, Francesca Archibugi, Paolo Virzì, Susanna
Nicchierelli, Checco Zalone, Gipi. Ha ricevuto due nomination al nastro d’argento e una al David di Donatello come regista per il cortometraggio “Radioportogutenberg”. Ha diretto ed è stato autore di una trasmissione per "La sette" , "CREA", sulle sperimentazioni video cinematografiche.
Vive a Roma.
Parallelamente lavora da 27 anni al suo progetto sulle “Mappe”.
Espone per la prima volta nel 2017 ad OFFICINENOVE sotto la cura di Monica Pirone che cura anche questa nuova Installazione al “MACRO ASILO”. È già presente al “ MAAM “  di Roma con “Central pork” (Mappa su tela).

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