Dal 21 settembre fino al 22 ottobre 2023 alla Cavallerizza di Torino (Piazzetta Accademia Militare 3) e nella cornice di Paratissima, è allestita la mostra 'Sacro Fuoco' dell'illustratrice contemporanea Elisa Seitzinger, tra i dieci autori più influenti d'Italia, che negli ultimi anni ha raggiunto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.
Il titolo della mostra, 'Sacro Fuoco' è una sorta di manifesto. È il fuoco sacro che spinge l'artista a creare libero da vincoli, se non quelli imposti dal proprio sentire. Ma che altresì spinge chi artista non è a riconoscere l'arte e farne momento emozionale e formativo.
La Cavallerizza, complice la sua stessa conformazione architettonica, si trasforma nel tempio del fuoco dove il sognatore può sognare e prendere coscienza di sé.
divengono il cuore della mostra stessa, pur affiancate dalle tavole realizzate in veste di illustratrice, dimostra con evidenza il nuovo cammino intrapreso dall'artista che, ben lungi dal recusare la propria storia e vocazione, ne amplia il significato conferendo nuovo vigore e coscienza, con l'idea di obbedire a un intento puramente creativo e artistico, non vincolato cioè a esigenze esterne. E se il contenuto visivo non cambia in apparenza, a cambiare in modo significativo è la modalità espositiva, intesa non come mero esercizio ma sottesa da preciso concetto informativo, avvicinandosi ai modi dell'arte contemporanea."
Una seconda installazione si incontra lungo un'intera parete delle scuderie dove il racconto del quotidiano nell'atto creativo è testimoniato da una serie ininterrotta di schizzi, lavori preparatori, stralci di letture e immagini a rappresentare in modo sincronico quanto, celato nello spazio di lavoro dell'artista, sottende ogni singola opera.
L'idea e il pensiero di Elisa Seitzinger: "Ho percepito la Cavallerizza Reale come uno spazio onirico, che ha evocato nella mia mente il tempio descritto da Borges ne "Le rovine circolari". Un luogo sacro, decaduto, dove il protagonista si reca per sognare. Il suo scopo è plasmare il sogno affinché viva di vita propria rendendosi conto che "l'impegno di modellare la materia incoerente e vertiginosa di cui sono composti i sogni è il più arduo che un uomo possa intraprendere". Finché, dopo molto tempo, "nel sogno dell'uomo che sognava, colui che era sognato si svegliò".
Il protagonista sembra aver concretizzato una creatura emersa dalla sua immaginazione salvo poi, alla fine del racconto, comprendere che anche lui non è altro che un sogno.
"Sacro fuoco" è allora un'emersione nella materia di cui noi stessi esseri umani siamo fatti, l'immaginazione".
Completa il lavoro site specific il video realizzato in occasione della performance che ha visto un cavallo, esaltato nell'aspetto dalla stupenda gualdrappa realizzata ad hoc, correre per l'ultima volta nella reale cavallerizza. Il sogno si fa realtà prima di tornare evanescente nella sua sostanza ma, per una volta ancora vivente grazie alle immagini.
La restante parte dell'esposizione racconta, con opere scelte, gli ultimi dieci anni di attività della Seitzinger: progetti specifici come il più recente mazzo di tarocchi realizzato e qui esposto integralmente in una lunga teoria, collaborazioni con scrittori e musicisti, libri d'arte, immagini per magazine, quotidiani, campagne pubblicitarie che hanno valso all'artista numerosi premi e riconoscimenti.
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