La mostra fotografica “Carattere”, evento
parte del “PhotoFestival 2013”, sarà visitabile dal 25 al 28 marzo
presso lo Spazio Concept (via Forcella 7, Milano). L'esposizione è composta da
12 lavori a colori realizzati dal fotografo toscano Paolo De Trane tra il 2012
e il 2013. Le immagini, unione di più scatti postprodotti, raccontano il
rapporto tra esteriorità e interiorità dei soggetti; in particolare la
relazione tra la parte più istintiva e spontanea – spesso nascosta – e quella
più “formata”, educata e abituata a vivere in società.
Oltre alle stampe, durante il vernissage
verrà mostrato il video con il backstage degli scatti. Durante il finissage,
invece, il 28 marzo dalle 21:00, ci sarà il live della cantante Sefora Orefice,
che con il suo gruppo canterà alcuni brani tratti dal suo album “La mia
identità”.
“Lo so, ho un brutto carattere, che posso
farci?”, “È fatto così, lo conosci!”. Quante volte abbiamo sentito/pronunciato
questo tipo di frasi? Sembriamo convinti e rassegnati al fatto che il carattere
sia come un masso gigante: immodificabile. Ma il carattere è in continuo
movimento: “Mi contraddico? Ebbene sì. Mi contraddico. Sono vasto, contengo
moltitudini”, scriveva Walt Whitman e le fotografie di Paolo De Trane esprimono
visivamente il concetto.
Unioni di più scatti descrivono molteplici
sfaccettature della stessa personalità che convivono in equilibrio forse
precario ma mai ipocrita. All'opposto di quel che succede nel quotidiano, in
primo piano il fotografo fa emergere la parte di carattere che di solito si
nasconde: quella più istintuale, aggressiva, quella “non addomesticata”. C'è
chi si sfoga in un urlo, chi lascia trasparire delusione, rabbia, malinconia,
chi rimane muto, dentro e fuori e chi segna un confine non oltrepassabile.
Accantonare le sovrastrutture permette di far venire alla luce quella parte
buia che a volte neppure noi stessi sappiamo di possedere. Sullo sfondo,
inseriti in strutture che simboleggiano contesti sociali, gli stessi volti
assumono altre espressioni, mostrano altri lati del carattere, non falsi ma
semplicemente più accettati nella comunità. Come attori ognuno interpreta il
proprio ruolo all'interno di quella grande pièce che è la vita. Una pièce di
cui nessuno conosce il finale.
Edifici abbandonati, vecchi garage, fabbriche
in disuso fanno da “quinte” dentro cui si muovono i soggetti. Il trattamento in
HDR, l'accentuazione dei colori, l'effetto graffito oltre a creare una
situazione underground, accentuano quella che può essere letta come la metafora
di una società in sgretolamento, di un cedere delle strutture che necessitano
il passaggio dal vecchio al nuovo. Muri scrostati, scheletri di industrie che
formano il paesaggio di periferia di un qualunque centro urbano lasciano spazio
all'ego, l'unico che dovrebbe essere capace di reinventarsi nella caducità di
ciò che sembrava immobile.
Dentro a questi ritratti si esprime dunque
un'interpretazione della realtà e dei suoi protagonisti: allo spogliarsi di
ingabbiamenti socio-culturali che permettono all'uomo una
manifestazione/rivelazione più intima corrisponde un progressivo disfacimento
delle strutture sociali, su più livelli, situazione che coinvolge soprattutto
le nuove generazioni.
La parola chiave di questo lavoro?
Evoluzione. Evoluzione come rivoluzione, come possibilità di mettersi in
discussione, di ricercare se stessi e la propria spiritualità, il rapporto con
l'Altro. Come spiega benissimo Paolo stesso: “Il carattere cambia
continuamente, che tu lo voglia o no, e allora prendine il controllo o lui
prenderà il controllo su di te, lavora, smussa, lima, costruisci, elabora,
lucida, cogli, porta frutto, porta vita, scegli TU chi vuoi essere”. E ognuno
può aggiungere il proprio auto-interrogativo: come, dove, perchè vuoi essere?
Paolo De Trane, nato il 7
Ottobre 1979 vive e lavora a Rosignano Solvay (LI). Appassionato di fotografia
ormai da quindici anni, ha creato il suo stile perseguendo la sua visone delle
persone, ma anche sperimentando molto attraverso il digitale. Il suo scopo
è guardare fotograficamente dentro le
persone che si prestano al suo obiettivo, in qualunque parte del mondo si
trovino.
Sefora Orefice, biellese, classe
1982, è una cantante. Ha lavorato come corista e nel 2012 ha realizzato il suo
primo CD: “La mia identità”, di cui ha scritto testi e musica. I suoi brani, in
stile pop con contaminazioni dell'elettronica, nascono dalla riflessione sulla
contemporaneità, per affrontare temi come: il cambiamento, la rinascita, le
fasi di passaggio della vita.
Anna Mola, critica e curatrice
indipendente, insegnante di storia della fotografia. Realizza e collabora a
progetti dedicati all'arte contemporanea e alla fotografia. Dal 2011 collabora
con la rivista internazionale Private PhotoReview. http://annamola.wordpress.com/
Spazio Concept nasce nel 2010
nel cuore della Zona Tortona, fulcro di moda, cultura e design, scandita dal
Salone del Mobile e dalla Design Week. Concepito come centro polifunzionale,
nato con l'intenzione di fungere da punto di riferimento in ambito culturale
per artisti, curatori e amanti delle arti, lo spazio offre anche la possibilità
di ospitare eventi di varia natura.
PhotoFestival è un importante
circuito espositivo dedicato esclusivamente alla fotografia. Curata da Roberto
Mutti, è giunta alla sue settima edizione. Quest'anno si svolgerà dal 21 marzo
al 30 aprile, comprendendo oltre 100 mostre esposte in gallerie, spazi e
location milanesi.
INFO
Giorni e orari di apertura: 25-28 marzo 2013
dalle 17:00 alle 21:00
c/o Spazio Concept, Via Forcella 7, Milano
Tel. 02-45486990
E-mail: info@spazioconcept.it
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