Dopo Joan Mirò, Pablo Picasso,
Salvador Dalì e Andy Warhol a Otranto approda un’interessante mostra dedicata
al grande artista italiano Giorgio De Chirico dal titolo: “Giorgio De Chirico – MISTERO e POESIA”.
Come di consuetudine ad affiancare
la mostra ammiraglia si terrà una rassegna di eventi collaterali “METAFISICA A SUD – Enigma di un pomeriggio
d’estate”a cura di Raffaela Zizzari, offrendo la possibilità di compiere
inconsuete esplorazioni del territorio pugliese, attraverso la visione
pittorica dell’artista padre della metafisica.
Un ricco programma di mostre ed
eventi, dall’installazione al cortile di Mysterious balls, alla presentazione
del nuovo romanzo di Andrea Molesini, dalla proiezione di Visioni Mediterranee
di Chiara Idrusa Scrimieri alle mostre collaterali curate da Alexander
Larrarte.
Per il secondo anno consecutivo il
Castello Aragonese di Otranto e la CoArt gallery di Corato danno vita a quattro
mostre collaterali con quattro artisti pugliesi: Antonio Giannini – Laterza (Ta), Oronzo Liuzzi – Fasano (Br), Beppe
Labianca – Bari, Vincenzo Mascoli
– Corato (Ba), a cura di Alexander
Larrarte e testi di Alexander
Larrarte e Cecilia Pavone.
La data dell’ inaugurazione è
fissata per mercoledì 10 Luglio 2013, giornata di commemorazione dei 125 anni
dalla nascita di De Chirico.
Testi:
(italiano/inglese)
[Antonio Giannini]
Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo
arrivati, dove andiamo?
Non lo so, ma dobbiamo andare.
Jack Kerouac
La storia deve avere un senso e questo senso
dev’essere organizzato in una narrativa lineare. Elementi della quotidianità si
intrecciano, si assemblano a oggetti e mezzi di un viaggio in un climax ascendente tra memoria e
ricerca. Auto e moto d’epoca, solida espressione di un benessere passato, sono
i mezzi di un viaggio nella memoria che si sviluppa in forma piramidale così
come i ricordi si assottigliano avvicinandosi alla contemporaneità. Antonio
Giannini trasferisce su tela la natura della sua esistenza in uno spazio
irreale e atemporale, gli oggetti si stagliano su sfondi di forti cromature, i
contorni si definiscono, avvolgendo le composizioni di un’atmosfera enigmatica, quelle che le
avvicina lentamente alla dimensione di attesa propria dell’arte metafisica.
Alexander Larrarte
We gotta go and
never stop going ‘till we get there. Where are we going, man?
I don’t know but,
we gotta go.
Jack Kerouac
History
must make sense and this sense has to be organized in a linear narrative.
Elements of everyday life are intertwined and assembled with objects and means
of a journey, in a climax between remembrance and research. Vintage cars and
motorcycles, firmly based expression of a past well-being, are the vehicles of
a journey through the memory which develops into a pyramidal shape, just like
the memories grow thinner getting close to the contemporary. Antonio Giannini
conveys on his canvas the sense of his
existence in an unreal and timeless space; the objects stand out in
backgrounds of heavy colours, the contours get defined wrapping up the
composition with an enigmatic atmosphere, the same atmosphere that slowly
approaches them into a state of expectation, typical of the metaphysic art.
Alexander
Larrarte
[Oronzo Liuzzi]
Ognuna delle nostre cellule possiede in ciascun
momento e per l’intero arco della sua esistenza la facoltà di autodistruggersi
in poche ore e noi siamo società cellulari formate da componenti la cui vita è
“in sospeso” e che sono incapaci di sopravvivere da sole per ciascuna delle nostre
cellule vivere significa aver saputo impedire, per il momento, il suicidio.
Jean Claude Ameisen
Esseri pluricellulari formati da 100.000
miliardi di cellule sono gli esseri umani. Da un dato biologico l’artista fasanese elabora la sua ricerca: dall’unione
delle cellule l’espressione di vita.Una ricerca tesa a denunciare
l’indifferenza della società odierna dettata da un odio che respinge
contrapposta all’amore che unisce così come unite devono essere le cellule per
formare tessuti, organi, vita.Odio che respinge e amore che unisce
metafisicamente creano rapporto di distinzione dove le cellule devono vivere
insieme e non separate così come dovrebbero vivere gli uomini, in reazione
chimica di unione poiché l’ indifferenza, l’ odio, generano solitudine, distacco,
cause delle inquietudini umane. Nelle sue opere Oronzo Liuzzi rimanda
continuamente al concetto “luce” come forma di risveglio
dell’animo, come “soluzione”. Un
mondo davvero singolare il nostro: ci alimentiamo di linguaggi commestibili e
spegniamo la luce per accendere le tenebre e vomitiamo la vita e riduciamo
l’essere nel totale disfacimento. Macchine schizofreniche represse depresse si
fondono con il flusso di un continuo brusio in un mondo caotico arido e senza
pietà. “Il cercare stesso è lo scopo” direbbe Heidegger “e, nel contempo, il
ritrovamento”.
Alexander Larrarte
Each one of our cells
has in each time and for its entire existence the discretion of self-destruct
itself in a few hours. We are cellular societies made up of components whose life is "pending"
and that are unable to survive. For each one of our cells to live means to have
been able to prevent, for the moment, the suicide.
Jean Claude Ameisen
Human
beings are multicellular organisms made up of 100,000 billion cells. From
this biological standpoint, the artist
from the tiny Apulian town of Fasano develops his research: from the union of
these cells, we obtain the expression of life. It is a research aimed to
denounce the indifference of today's society which is motivated by a rejecting
hatred as opposed to a uniting, rejoicing love,
just like the cells of an organism must be united to form tissues,
organs, life. A repelling hatred and a
uniting love create a relationship of distinction in which the cells must live
together, not separated. Similarly, even men should live, as in a chemical
reaction of union because 'indifference'
and hatred generate loneliness, detachment, which are the causes of human
anxiety. In his works, Oronzo Liuzzi
continually refers to the concept of "light" as a form of awakening
of the soul, and as a "solution".
How really unique is our world: we feed on edible languages and often
turn off the light to turn on the darkness!
We throw up our life and reduce the human being to a complete decay.
Repressed and schizophrenic depressed machines merge with the flow of a
continuous murmur in a pitiless, chaotic and arid world. « Looking for something is already “The Aim and
The Discovery, at the same time” » ,
Heidegger would be keen on thinking.
Alexander
Larrarte
[Beppe Labianca]
Lo smarrimento dell'Io, provocato
dall'intrinseca solitudine che caratterizza la condizione esistenziale umana,
costituisce il fulcro tematico della poetica artistica di Beppe Labianca. Le
sue barche, perse in mezzo al mare e abitate da individui corrucciati, sono “In
viaggio” verso incogniti orizzonti del non-essere. Un viaggio esistenziale
dipinto in corpose sfumature di cupezza, che poco concedono alla magia della
metafora. L'uomo, che è progetto gettato nel mondo – come descritto
nell'ontologia sartriana - s'incarna nel “Centauro ferito da una stella”,
scultura mirabile quanto evocativa. E metafisica. Faccia a faccia con l'abisso
del nulla, in Labianca
sembra non esserci salvezza neanche con l'amore, che si consuma in amplessi
foschi e disperati, simbolo della tensione tra eros e thanatos. Così come
l'angoscia esistenziale è tautologicamente espressa attraverso le urla e la
rabbia vomitata dai suo personaggi, dipinti in prevalenza nelle varie
declinazioni del blu e del rosso.
Cecilia Pavone.
The loss
of ego, caused by the intrinsic loneliness which characterizes the existential
human condition, is the thematic focus on
Beppe Labianca ‘s artistic
sensibility. His boats, lost at sea and inhabited by frowning characters, are
"Travelling" towards the
unknown horizons of the state of non-being. It is an existential journey
painted with rich shades of darkness which do not leave much to grant the magic
of metaphor. Man, who is regarded as a
project thrown into the world – as described in Sartre's ontology - becomes
embodied in the "Centaur wounded by a star", an evocative and
admirable metaphysic sculpture. Face to face with the abyss of nothingness, Labianca seems not to spare love
salvation either, which gets consumed
in hopeless, dark embraces, a clear sign of tension between Eros and
Thanatos. Similarly, the angst is tautologically expressed through the screams
and the anger thrown by his characters, who are mainly painted in the various
forms of blue and red.
Cecilia
Pavone.
[Vincenzo Mascoli]
La precarietà dell'essere nella postmodernità. Le impetuose policromie e il
caos materico che rappresentano simboli dell'immaginario collettivo e che fanno
da sfondo a scene di quotidiana perdita di senso della condizione esistenziale
umana. La poetica artistica di Vincenzo Mascoli penetra, attraverso una
dimensione estetica “superficiale” - ossia concentrata sull'esperienza
percettiva - nell'individualismo in cui l'uomo postmoderno è spinto dalla
società dell'iperreale, dominata dalla “simulazione” della realtà, come
analizza Baudrillard nel “Delitto perfetto”. L'artista pugliese ritrae dunque
la mancanza di punti di riferimento nonché la perdità della nicciana
“illusione” - della fantasia – nell'individuo postmoderno, immerso
nell'iperrealtà, che rischia di diventa monade tra le monadi pur rimanendo
zoonpolitikòn, un animale sociale. Partecipe comunque di una dimensione
collettiva costituita da segni e simboli che rimandano ad
un'intrinseca provvisorietà dell'esistente.
The precariousness of the human being in postmodernity.
Impetuous polychromies and matter chaos represent the symbols of
collective imagination, and form the background of scenes representing the
common loss of sense regarding the existential human condition. Through a
"superficial" aesthetic dimension, focused on the experience of
perception, Vincenzo Mascoli’s poetical art penetrates the individualism into
which postmodern man is pushed by a hyper-real society, where simulation
dominates reality, as analyzed by Baudrillard in "A Perfect Murder".
The Apulian artist, therefore, paints the lack of reference points and the loss
of the Nietzschean "delusion" of imagination in the post-modern man,
who is immersed in hyper-reality and who risks becoming a monad among monads remaining, though, a zoon politikòn, that is a social animal. Man, anyway, participates to a
common dimension which consists of signs and symbols referring to an intrinsic
temporariness of the existing.
Cecilia Pavone
(Traduzione testi: Dott.ssa Rosita Mazzilli.)
Castello Aragonese - Otranto
“METAFISICA A SUD – Enigma di un pomeriggio d’estate
a cura di Raffaela Zizzari
Mostre a
cura di: Alexander Larrarte
Testi: Alexander
Larrarte e Cecilia Pavone
Vernissage: Mercoledì 10 Luglio 2013 ore 19:00
Visitabile dal 10 Luglio al 29 Settembre 2013
Orari: Luglio
Agosto 10,00 - 24,00
Settembre 10,00 - 24,00
CoArt gallery, Vico S. Francesco 4/6 (Piazza Di Vagno) -
Corato (Ba)
Tel. cel. 349:6141159
E-mail: coartgallery@hotmail.it
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