Organizzata da Generoso e Roberto Di Meo,
rinomati imprenditori vitivinicoli e mecenati della cultura italiana
«Calendario Di Meo 2014»:
al Museo Nazionale di Varsavia serata tricolore con ospiti illustri
Oltre 700 gli ospiti, molti provenienti da diversi paesi europei, esponenti del mondo della finanza, delle istituzioni, dell'arte e dello spettacolo, chiamati a misurarsi nella mise, tra il serio e il faceto, con il tema della serata, il «bal en tête»
VARSAVIA - Serata tricolore sabato 27 ottobre nella capitale polacca per la presentazione del «Calendario Di Meo 2014» (dal titolo «Memoria e Futuro») uno dei più prestigiosi pubblicati in Europa, di volta in volta affidato ad artisti di fama internazionale.
Per celebrare la nuova edizione, i fratelli Generoso e Roberto Di Meo, rinomati imprenditori vitivinicoli (titolari della «Di Meo Vini», uno dei simboli delle eccellenze del Made in Italy) nonché mecenati della cultura italiana, hanno chiamato a raccolta oltre 700 invitati negli imponenti saloni del Museo Nazionale di Varsavia che hanno fatto così da scenografia al tradizionale Gran Gala.
Oltre 700 gli ospiti, in gran parte italiani, molti provenienti da diversi paesi europei, esponenti del mondo della finanza, delle istituzioni, dell'arte e dello spettacolo, chiamati a misurarsi nella mise, tra il serio e il faceto, con il tema della serata, il «bal en tête», con risultati di raffinata eleganza, nonché di bizzarra originalità.
La piccola galleria di foto allegata a questo comunicato (sono disponibili, a richiesta, numeroso foto della festa) testimonia lo spirito della festa.
Tra gli ospiti più noti citiamo l'ambasciatore d'Italia in Polonia Riccardo Guariglia, Vittorio Sgarbi e Sabrina Colle, lo storico dell'arte Fernando Mazzot, il Principe Pierre D'Arenberg, il Conte Gelasio Gaetani D'Aragona Lovatelli, la Principessa Marina Pignatelli, i Conti Lucchesi Palli da Vienna, Francesco Winspeare, Anna Bozena Kovalezyk (esperta di Canaletto), il giornalista Jas Gawronski con la moglie Elisabetta, Federica Balestra, il regista Zanussi, Januaria Piromallo, l'ex ministro e oggi parlamentare Gianfranco Rotondi, l'ambasciatore della Polonia in Italia Wojciech Ponikiewski, la direttrice del Maxxi Anna Mattirolo, i principi di Baucina, la contessa Tessa Capponi Borawska e tra i napoletani i conti Paternò di Montecupo, Roberto e Maria Giovanna Berni Canani, Fabrizio di Luggo, Massimo Garzilli, Antonemilio Krogh, Pierluca Impronta e Simona Agnes, Stella Leonetti di Santo Janni, i marchesi Mottola di Amato, Ramita Pignatelli della Leonessa, l'ambasciatore Michelangelo Pisani Massamormile, Michele e Carolina Pontecorvo, Franco e Katia Rendano, il soprintendente del polo museale Fabrizio Vona.
Ed ancora, tra gli ospiti polacchi, il magnate Jas Kulczyk (lo si ricorderà perché due mesi fa i giornali lo fotografarono sulla barca di 110 metri ormeggiata all'arsenale di Venezia in occasione del Festival del Cinema), il calciatore Zibi Boniek, l'industriale farmaceutico Jerzy Starak con la bellissima moglie Anja, il direttore del Teatro dell'Opera di Varsavia Dabrowski, le giornaliste Monica Olejnik e Grazyna Torbicka, e molti intellettuali ed aristocratici fra cui il Principe Lubomirski, il Principe Radziwill (imparentato con Jacqueline Kennedy), la Principessa Czarkioryski e il Conte Potocki.
La festa, come ogni anno, celebra la stampa del nuovo calendario. E questa edizione porta la firma di un grande fotografo italiano apprezzato in tutto il mondo, Massimo Listri che, con risultati stilistici sorprendenti, ha messo a confronto la Varsavia del '700 dipinta dal pittore «vedutista» Bernardo Bellotto, con quella, contemporanea.
Listri è stato a Varsavia, ha ripercorso i luoghi dipinti, dal celebre artista italiano, li ha studiati e osservati per giorni; poi, con la sua macchina fotografica, come se avesse davanti la tavolozza e la tela di Canaletto, dalla stessa prospettiva, ha realizzato i suoi scatti, sovrapponendo così, con una coerenza cromatica e geometrica davvero stupefacente, la Varsavia di oggi con quella del '700.
Spiega benissimo il senso di questa operazione Vittorio Sgarbi, che ha firmato l'introduzione al Calendario: «Con buona pazienza, e con lo spirito di un artista concettuale, Listri si è messo nella posizione in cui era Bellotto nel dipingere gli edifici monumentali negli spazi urbani. Non solo le architetture, quindi, ma anche l'aria, il contesto, il cielo. E’ proprio grazie a ciò che è intorno che quegli edifici assumono rilievo, hanno una dimensione monumentale. E' lo spazio che li fa esistere. E, oggi, essi non appaiono falsi, proprio perché intorno a loro brulica la vita. Ma a Listri non basta. E allora agisce come in sogno. E non fotografa le riproduzioni costruite, ma gli edifici dipinti da Bellotto per rimontarli nei luoghi dove stavano»
I Fratelli di Meo, intanto, hanno annunciato la sede per la presentazione dell'edizione del calendario 2015: appuntamento a Londra.
Per scaricare il «Calendario Di Meo 2014», la rassegna stampa e le foto della festa, consultare il sito www.dimeo.it
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