La vita morale presuppone che
la persona abbia una testa per ragionare, che formuli un suo
pensiero,che cerchi la verità e che quando questa verità si è raggiunta si abbia da volontà di seguirla investendo le proprie energie affettive alla
sequela dei valori che si ha scoperto in modo da custodirli e farli diventare
parte di un progetto ragionato e desiderato.
Se però viviamo in un
contesto in cui tutte le qualità umane tendono a sparire, è evidente
che anche il soggetto risulta debole e anche quando si accorge di trovarsi
davanti a dei valori interessanti non ha la forza ne per comprenderne fino in
fondo la bellezza, ne per alzarsi dalla sedia per inseguirli e realizzarli nella
propria vita,indipendentemente da quello che fanno gli altri, ritagliandosi uno
spazio di autonomia personale.
Perché ci sia una vera
libertà, una personalità matura e una originalità ci vogliono dunque queste
capacità e che queste vengano adeguatamente coltivate.
Se ciò non accade, la vita
morale della persona ne risulta gravemente danneggiata.
Il pericolo di non vedere se
stessi e gli altri è quello di vivere in un mondo popolato da specchi, alla
frenetica ricerca di immagini in cui identificarsi, immagini che in
realtà non ci appartengono del tutto ma che ci aiutano ad accantonare la
tragica sensazione di esserci persi e di non sapere, in realtà, chi siamo
veramente.
Questo è il progetto
fotografico “Deeper-The fall of western society”.
Immagini difficili, astratte, dove
l’essere umano è ridotto ad una figura dai tratti irriconoscibili.
Questo per spingere
l’osservatore alla comprensione di un concetto e non di una singola immagine.
"I photograph the sacred and profane, disturbing photographs in peace with God.
Shots'n visionary video and everything that comes out of my mind"
- Roberto Todde -
Grazie. Progetto molto interessante che condivido completamente. Tienimi informato.
RispondiEliminaWalt
Grazie a te Walter da un tuo grande fan.
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