Pensavamo
forse che il binomio "moda-anoressia" fosse passato di moda?
Niente di più falso! Nonostante la figura modaiola di "grucce
viventi" fosse già incriminata da tempo da una campagna mediatica con
il contributo fotografico di Oliviero Toscani, nonostante alcune linee guida,
imposte agli stilisti, che avrebbero dovuto combattere il fenomeno delle
modelle anoressiche, il percorso è ancora decisamente lungo.
Buoni
propositi, buon senso ma, se non c'è condivisione totale, si leggono queste
notizie:
Stoccolma.
"Qualcuno senza scrupoli che non si ferma neanche davanti a
persone in difficoltà con gravi problemi di salute. Ne è un esempio lo
scandalo esploso a Stoccolma, dove un'agenzia di modelle cercava "nuovi
volti" in un clinica per anoressiche. La denuncia è arrivata da Anna
Maria af Sandeberg, direttrice della clinica svedese che cura le ragazze con
distrubi alimentari:"Erano fuori dall'edificio e aspettavano che le
ragazze uscissero per passeggiare. Una delle ragazze contattate era in sedia a
rotelle, tanto era magra" . Secondo le prime ricostruzioni i
"cacciatori" di modelle conoscevano alla perfezione le abitudini
delle ospiti ed erano pronti a tutto. La direttrice ha poi spiegato che tra i
1700 pazienti dell’ospedale - il più grande di tutto il paese per la cura
dell’anoressia - vi sono persone molto malate, con difficoltà motorie ma,
l'espediente del business e della gratificazione dopo tanto "lavoro"
alletta le pazienti che diventano ex pazienti, impazienti di mostrare il lavoro
di autodistruzione che le ha colpite personalmentee di cui ne vanno fiere".
Finché su
riviste e passerelle ci saranno ragazze che, da copione, devono essere
"grucce umane" per esaltare la bellezza dell'abito, difficilmente ci
potrà essere un cambio di tendenza. Da decenni oramai pare che la
bellezza abbia due caratteristiche chiave: estrema magrezza ed eterna
giovinezza. Una giovinezza a volte spezzata per mancanza d'amore, rispetto
e stima di stessi.
Nessun commento:
Posta un commento