Il nuovo progetto di Stefano Cerioli,
composto da carte, tele e un grande lavoro a parete, abiterà lo spazio di
Avantgarde, Tattoo Parlour & Artgallery da martedì 25 novembre. Figure
enigmatiche, uomini barbuti, animali dalla provenienza lontana, simboli
ancestrali e misteriosi si muovono in uno spazio senza tempo, grazie al segno,
alle texture e alla cifra stilistica peculiare dell’artista milanese.
Il
nuovo progetto di Stefano Cerioli, Horror
vacui. Chi ha paura dello spazio tra le righe?, si concentra su un’idea
portante: sulla paura dello spazio vuoto. Uno spazio che è un luogo metaforico:
non solo quello della pagina bianca, ma quello delle nostre esistenze. Sempre
tesa a riempire questi “momenti”, la maggior parte di noi teme il silenzio e il
vuoto e a volte, nello sforzo di realizzare forzatamente un obiettivo, fallisce
miseramente. Cerioli, che spesso utilizza per i suoi lavori pagine di vecchi
libri, vuole mostrare come questa paura si annidi anche nei luoghi
infinitamente piccoli della nostra vita, tra le righe, appunto.
I
vuoti dei suoi lavori sono riempiti da texture che l’artista esegue con precisione
minuziosa, quasi un mantra a depotenziare questo horror vacui, ma se allontaniamo lo sguardo, che viene
inevitabilmente attirato da questi motivi ipnotici, e guardiamo le sue opere
nella loro totalità scopriamo come questa paura del vuoto e del “non fare”
venga superata dalla gioia e dalla pienezza del fare, del creare, del
dipingere.
Le
carte e le tele di Stefano Cerioli sono un inno alla vita e alla creazione:
sulla loro superficie prendono vita simboli, animali e uomini in un universo
che spinge l’osservatore a una molteplicità di interpretazioni e letture,
grazie ad un continuo rimando tra antico - impossibile non pensare alle xilografie
medievali - e moderno nell’uso sintetico di segno e colore.
L’uso
dell’oro, nel nero e del bianco, il tratto morbido e fluido vanno a comporre
una stratificazione a livello visivo e culturale: antico e contemporaneo si
fondono armoniosamente in un linguaggio che non ha paura di andare a fondo
nella lettura, fra le righe, dell’uomo di oggi.
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Stefano Cerioli (1966), graphic
designer dalla nascita e artista per vocazione, vive e lavora a Milano. Ha
partecipato a diverse collettive nazionali, tra cui quelle alla Galleria
PassepARTout Unconventional Gallery di Milano, alla Galleria Simultanea Spazi
d’Arte di Firenze e alla Galleria Civica di Monza. Dal 2012 collabora con
Comitato Padiglione Tibet partecipando a diverse mostre: Museo Diotti di
Casalmaggiore (CR), Biblioteca Laudense di Lodi per approdare alla Biennale di
Venezia del 2013 con “Padiglione Tibet” allo Spazio Porto nella Chiesa Santa
Marta di Venezia. Ha partecipato alle mostre Statement 2013 e Postqards di
Circoloquadro Milano. I suoi lavori sono fortemente influenzati dalla street
art. Passare dai tattoo alle grafiche per skateboard è un’esigenza
irrinunciabile. Le sue opere evocano messaggi e accompagnano l’osservatore in
un percorso visivo fatto di contraddizioni e contrapposizioni, di evocazioni e assenze
descrittive. La ricerca e il tentativo di far convivere elementi, linguaggi e
mezzi distanti e differenti tra loro è il concetto che sta alla base del suo
lavoro.
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Stefano Cerioli ½ Horror vacui. Chi ha paura dello spazio tra le righe?
a cura di Arianna Beretta
Inaugurazione martedì 25 novembre 2014, dalle 18.30
In mostra dal 25 novembre al 5 dicembre 2014
Orari da lunedì a sabato dalle 13 alle 20, o su appuntamento
Avantgarde, Tattoo Parlour &
Artgallery
Via F. Corridoni 148, Sesto S. Giovanni (MI)
Informazioni
info@avantgardetattoo.it - 02 49473254
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