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sabato 10 dicembre 2016

Alla Catania Art Gallery la mostra "Sì Sì Lì" di Mario Vespasiani.

Sì Sì Lì

Sì, sono partito da un punto,


da un cerchio che dovevo attraversare

circondato da un mare specchio del presente

che accoglie e respinge, solleva e sprofonda.



Lì, un lembo di terra e un picco vulcanico

segnano l'orientamento prossimo del Continente 
e di questi dipinti,

che non parlano di rappresentazioni naturali ma di opere di natura,

perché composte dalle stesse sostanze di rocce e fiori.



Sì, sono ritornato al punto,

dove non esiste né dualismo né conflitto

oltrepassando l'elemento naturale del caso

e quello umano del controllo.



Lì, senza meta e contesa i sensi possono dirsi ricettivi

e aprirsi al mistero, di fronte a visioni fuggevoli

che come sassi tornano all'acqua

e generano onde nell'interiorità dell'osservatore. 
MV

La Catania Art Gallery ha il piacere di invitare alla mostra Sì Sì Lì di Mario Vespasiani, che sarà inaugurata nella nuova sede, mercoledì 14 dicembre alle ore 19.

Sì Sì Lì è un suono, un preciso luogo d'incanto. Un racconto fatto d'immagini che si riallaccia alla precedente esposizione di Mario Vespasiani denominata L'arte alchemica, in cui la pittura tendente all'informale riportava i segni del tempo, sulle orme della regina Sibilla sul territorio appenninico. Ora il titolo diventa un'indicazione geografica, una traduzione fonetica rintracciabile nei vertici di quel triangolo posto al centro del Mediterraneo e in un vulcano che ne fa da signore. Presenza inquieta e manifestazione terribile della natura, l'Etna oltre ad intimorire attrae ed il cerchio del suo cratere delimita il perimetro di ciascuna tela, quasi fosse il simbolo che guida alla scoperta di un mondo fluido e incandescente.

Vespasiani ha preso spunto dal vulcano, dalla sua attività incessante capace di modificare l'ambiente circostante come la vita degli uomini, per sottolineare l'attuale fase artistica che accenna la forma senza svelarla, per condurre lo spettatore ad immedesimarsi con le forze che governano il pianeta. Nella superficie circolare delle tele, il rimando interno-esterno, i vapori e le ceneri danno vita a delle presenze da scorgere nelle varie sfumature di colori, che riprendono le tinte del posto, la leggerezza dei panni stesi e il tratto marcato del suolo, come i volti scavati dalla salsedine. In questa mostra la componente umana si fonde al sentimento sacro, del rispetto dei luoghi inaccessibili agli impuri.

Il punto di partenza si trova nella grande carta geografica posta la centro della galleria, dal cerchio tracciato al suo interno che collega i mappamondi azzurri ai dipinti a parete. L'isola grande del Mediterraneo, luogo di approdi e naufragi assume per l'artista la chiave di lettura del presente, capace di alternare asprezza a semplicità, forza selvaggia all'attesa. Le opere sono anche una sintesi dell'intero percorso artistico di Vespasiani, il quale rimane uno scoglio a sé nel mare agitato dell'arte contemporanea e che, senza temere gli assalti esterni, negli anni ha saputo evolversi costantemente.



Sì Sì Lì è un'indicazione a cercare qualcosa ma è anche un'eco diretto ad Oriente, dove l'arte diventa leggerezza e segno deciso che abbozza la forma senza ritocchi, è una riflessione sulla bellezza effimera che traspare dalla natura e dalla vita umana, che ha nel mutamento la sua unica costante.
Mario Vespasiani coniugando le filosofie orientali con la spiritualità cristiana, ci ricorda l'importanza dell'osservazione concentrata, del recupero del senso di raffinatezza e lo fa portando gli spettatori a cercare la bellezza, la forza e la fragilità in quelle che non sono altro che rivelazioni di un istante, mostrandoci come l'immortalità risieda nel percorso compiuto quando la forma svanisce e cede commossa, mentre i contenuti rimangono.

La sua ricerca sta nella consapevolezza di uno sguardo auto-cosciente sul mondo e nella disciplina quotidiana, che sa liberare piuttosto che racchiudere. Le sue opere possono allora essere considerate bandiere al vento, poesie e meditazioni proprio perché intensificano una sensibilità che è religiosa e filosofica oltre che artistica, perciò l'autore invita a raffinare il gusto, a preferire la spontaneità alla decorazione e l'essenzialità all'opulenza visiva. La potenza di cui ci parla, sta nel principio creativo che non si esaurisce nelle tele in questione e così lui stesso diventa una sorta di alchimista perché consapevole più che del talento esecutivo, della potenza che l'ha prodotta, indicandoci una direzione che alberga in quella spinta vulcanica, dentro e fuori di noi.




Dal 14 dicembre al 22 gennaio 2017
Catalogo con i testi di Mara, Cecilia Casadei e con un dialogo tra Mara e Mario

Catania Art Gallery
Via Caronda 48-48a
95128 Catania

Orari e giorni di apertura:
16,30 - 20,30 dal lunedì al sabato - mattina su appuntamento

Info: cataniaartgallery@libero.it - 095- 315047

Sito web: http://www.mariovespasiani.com/site/


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