“Pelle”
Mostra personale d'arte di:
Mastro
A cura di Massimiliano Bisazza
Opening: 24 gennaio 2018 dalle h 18,30 alle h 21,00
In mostra fino al 6 febbraio 2018 mattino
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea STATUTO13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato
Mostra personale d'arte di:
Mastro
A cura di Massimiliano Bisazza
Opening: 24 gennaio 2018 dalle h 18,30 alle h 21,00
In mostra fino al 6 febbraio 2018 mattino
Presso: Galleria d’Arte Contemporanea STATUTO13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano
Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato
Le opere di Mastro sono l'enucleazione di potenti metafore intimiste e talvolta violente. Sono tele in torsione, tese in senso incavo o convesso e riportano il fruitore all'idea della pelle che per associazione si collega alle asperità e alle depressioni insite appunto nelle opere stesse.
I suoi lavori artistici, che ama definire “Architele” sono l'espressione creativa nell'arte visiva di quei tormenti tipici del vivere umano. La pelle/tela è così estrinsecata in modo esplicito che sembra voglia gridare metaforicamente, rivendicare il suo status quo, cioè l'esserci dal passato ma con un sottile equilibrio tra l'oggetto rappresentante - la tela - e quello rappresentato in senso antropomorfo - la pelle appunto - .
Il tormento e la sofferenza sono quindi fortemente presenti nella poetica di Mastro e si palesano cromaticamente sotto forma di bianchi e neri, che ci riportano alle luci e alle ombre, dove l'angolo illuminato dalla luce e la prospettiva sul manufatto artistico danno diverse visioni dell'oggetto; diversi punti di vista.
Tutto è ambiguo, volutamente ripercorre le pulsioni umane, un viaggio nel proprio e nell'altrui intimo, spesso contaminato da disagi esistenziali che evocano nell'osservatore momenti suggestivi di vita propria. Brandelli di esistenze si affacciano dall'opera d'arte che a sprazzi echeggia lacerti di rossi, quasi a volerci rammemorare sofferenza, amore, passione, rabbia.
Interessante è la metafora della vita che è insita in modo del tutto originale nelle opere d'arte di Mastro: sottolinea la mutevolezza delle cose; nulla è solo bianco o nero dunque ma cangiante in base all'inclinazione e all'intensità della luce. L'equilibrio tra luci e ombre fa da padrone in tutta la mostra.
Gli oggetti sferici che emergono o rientrano dai supporti sono dunque la mimesi della variabilità della realtà oggettiva grazie al riflesso ivi contenuto.
Degno di nota è sicuramente il collegamento sottaciuto volutamente ma evidente ai miei occhi relativo alla body-art, dove le mutazioni del corpo, le perforazioni, i piercing sono esempi palesi di arte che domanda sangue e sofferenza al fine di esprimersi concettualmente e talvolta velatamente nelle opere di Mastro.
Molti titoli, spesso creati in modo del tutto spontaneo, ci restituiscono i significanti ed i significati di noti testi di canzoni rock che secondo parallelismi surreali e inconsci sono evocativi dei contenuti itineranti in tutta la mostra.
Per informazioni:
Cell. +39 347 2265227 (mart-sab h 11/19)
info@statuto13.it
www.statuto13.it
www.facebook.com/statuto13
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