La personale di Alfredo Campo dal
4 al 14 luglio nell’Auditorium “San Vincenzo Ferreri”, a Ragusa Ibla. L’artista
vittoriese propone una sua “antologica”: 72 opere che abbracciano l’intero arco
della sua produzione artistica, dagli inizi giovanili legati all’Impressionismo,
fino alle opere più recenti, che si sviluppano all’insegna dell’Espressionismo
e dell’Astrattismo, con una sperimentazione di tecniche e stili che danno
all’opera di Campo un’impronta unica e speciale.
La mostra è organizzata dal
Teatro Club “Salvy D’Albergo”, da Arteinsieme di Comiso, di cui Campo è socio
onorario, dal Centro Servizi Culturali di Ragusa, e dall’AIMC (Associazione
Italiana Maestri Cattolici), con il patrocinio del comune di Ragusa. Il
vernissage è fissato per il 4 luglio, alle 19. Interverranno: il sindaco Peppe
Cassì, il presidente del Teatro Club “Salvy D’Albergo”, Carmelo Arezzo, il
presidente di Arteinsieme, Marcello Nativo, il presidente del Centro Servizi
Culturali di Ragusa, Pasquale Spadola, il presidente di AIMC, Giacomo
Mastruzzo.
In esposizione le opere di
maggiore rilievo della vasta produzione artistica di Campo, in gran parte provenienti
da collezioni private: da “Barche al tramonto” del 1959, alla Crocifissione
(1963), a “Dopo il terremoto” degli anni 70, ad “Amarsi” del 1981, a
“Maternità” degli anni 90 ed “Esistere” del 1992. Vi sono anche le opere più
recenti “Disgregazione” (2016), “Notturno marino” (2017), “Nuova schiavitù”
(2017), “Disastro ambientale” (2019). Tra
le opere vi sono quelle in cui risulta predominante l’elemento della matericità
e del colore, vi sono le figure umane, o quadri in cui prevale l’astrazione ed
il dinamismo. Alcune sono state inserite nella sezione “Tra terra e mare”, altre
vanno sotto il titolo di “Visioni del sacro". Vi sono poi i “Paesaggi urbani” e
le “Vestigia e rovine”. Ricorrente, nelle opere di Campo, è il tema della
natura, distrutta e soggiogata dall’uomo, e dei danni e dei disastri ambientali
come in “Rigopiano”, dedicato alla tragedia dell’albergo sul Gran Sasso travolto
da una valanga il 18 gennaio 2017, “Collisione”, che contiene, tra i suoi vari
elementi, anche quelli del crollo del ponte di Genova. Altro elemento il mare,
ma anche la montagna, o alberi bruciati, o ancora monumenti della Ibla barocca
che faticano ad emergere nel groviglio della tragedia umana. In moltissime
opere di Campo emerge la figura femminile, simbolo di serenità, spesso distinta
dall’uomo, spesso testimone impotente dei disastri generati dall’uomo e,
talvolta, con una forte carica taumaturgica che sembra ridare vita alla natura
ed ai suoi elementi.
La mostra vuole racchiude 60 anni
di attività dell’artista vittoriese, Accademico dell’Accademia Internazionale
Burckhardt di Roma, insignito della medaglia al merito del Presidente della
repubblica nel 1984 per meriti artistici e culturali (il presidente del tempo
era Sandro Pertini), Accademico d’onore dell’Accademia del Fiorino di Prato. La
sua attività artistica è stata inserita nell’Archivio dell’Arte italiana del XX
secolo dell’Istituto Germanico di Storia dell’Arte di Firenze. Campo ha
iniziato a dipingere nel 1956, ad appena 18 anni, ha esposto in varie città
italiane e partecipato prestigiose mostre ed appuntamenti artistici, ma anche
in Francia (Parigi) ed in Inghilterra. «Sono sessant’anni di ricerca pittorica
– scrive Carmelo Arezzo – che hanno permesso ad uno dei più dotati artisti
della nostra terra di collegare la propria percezione filosofica e sentimentale
della vita con una sincera narrazione pittorica che chiama a raccolta le linee
descrittive, astrazioni dal figurativo, potenti sintesi di immagini e presenze,
vigorosi dinamismi aggressivi e dolci ad un tempo, matericità impegnative e
corpose, cromatismi ora agili e rasserenanti, ora volutamente impetuosi e
doloranti. (…) Questa antologica è anche un ritorno a Ragusa dopo molti anni».
Alfredo Campo nel suo studio con l'opera Sogno Barocco |
Info e contatti
Alfredo Campo
cell. 3471359351
ArteInsieme
Marialuisa Occhione
cell. 335 328892
Nessun commento:
Posta un commento